Capitolo 50 - Il video

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Punirò quel che hai osato tu.
Niente il fantasma chiede più.

{Erik - Il Fantasma dell'Opera}

Cress

La storia che mi ha raccontato Miss Morgan ha toccato delle corde del mio animo che erano assopite da un bel po'. Avrei bisogno di tempo per assimilare queste informazioni, per venire a patti con il passato traumatico di Elric. Un ragazzino che ha affrontato l'inferno in tutte le sue forme. Fin dalla nascita. Sua madre l'ha buttato tra le fiamme e le famiglie adottive gli hanno inferto cicatrici che non riuscirà mai a dimenticare.

La nausea mi solletica il palato. Sto seguendo Miss Morgan verso il suo ufficio. In un'ala dell'Opéra in cui non sono mai stata. Il tempo delle rivelazioni pensavo fosse finito, ma a quanto pare c'è molto di più.

Mi asciugo le guance umide con i palmi delle mani. Ogni volta che chiudo gli occhi i miei pensieri si riempiono delle immagini di quel ragazzino disilluso, con addosso la maschera di Halloween.

Nel corso del tempo Elric ha fatto delle cose orrende. I suoi crimini non sono giustificabili. Ma ha compiuto quelle azioni contro persone disgustose. È stato coraggioso ad affrontare una vita che non ne ha mai voluto sapere niente di lui.

«Eccole, le ho trovate» dice Miss Morgan riportandomi al presente. È piegata verso un mobile. Ha aperto un cassetto e sta tirando fuori delle... pendrive?

La guardo corrugando la fronte. «A cosa ci servono?»

Il sorriso meschino che si forma sulle sue labbra mi fa accapponare la pelle. Quella donna non è abituata a sorridere, ma quando lo fa è veramente inquietante.

«A incastrare la persona che c'è dietro tutto questo.»

Raggiunge la sua scrivania. Si siede sulla comoda poltrona e accende il computer. Aggiro il tavolo per posizionarmi dietro di lei, la curiosità che mi logora dall'interno.

«Lei sa chi ha incastrato Elric?»

Mi rivolge uno sguardo di superiorità. «Con chi credi di parlare, ragazzina? Certo che lo so. Non aspettavo altro che questo.»

Rabbrividisco. Come ha fatto Elric a vivere così tanti anni con questa donna? È fiera. Sa il fatto suo ma è anche spaventosa. Non mi rivolge più la parola mentre traffica con il pc. Collega la pendrive e apre una cartella. Solo allora si gira verso di me.

«Quello che sto per farti vedere potrebbe urtare la tua sensibilità. Ma è necessario che tu sappia con chi stiamo combattendo questa guerra.»

Annuisco, anche se non sono troppo convinta. Miss Morgan non sembra un tipo da fare avvertimenti a vuoto, quindi là dentro deve esserci qualcosa di spaventoso.

Nella cartella ci sono centinaia di video. Lei sa esattamente dove cliccare.

Il video parte.

Il luogo è fiocamente illuminato, solo una lucina che tremola leggermente. Mi avvicino allo schermo. Sembra che sia uno scantinato o una cantina. Un ragazzino si avvicina alla telecamera. La sistema per inquadrare la parte centrale della stanza. La maschera sul volto mi suggerisce che quello è Elric. Il suo viso è diverso. Avrà forse tredici anni. Le guance sono scavate. Gli occhi iniettati di sangue. Intravedo la deformazione della parte sinistra del suo viso, ne contraddistinguo pochissimo i contorni, ma si vede che c'è un problema nel lato sinistro.

«Perché si trova in una cantina?» domando con voce tremante, sopraffatta dalle emozioni.

«Elric ha sempre vissuto nelle cantine o scantinati. Le sue famiglie affidatarie lo tenevano rinchiuso.»

Dietro la mascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora