Capitolo 32 - Fiducia

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Più che mai destinata a soccombermi.
Tu puoi negarlo.
Ma stai per soccombermi.

{Erik - Il Fantasma dell'Opera}

Cress

Le lezioni della mattina scorrono indisturbate, Persephone ci fa passare due ore a sillabare le parole, se cercate "tortura degli artisti" sotto il dizionario trovate questa pratica. Nelle successive due ore il professore Macbeth ci aggiorna sul prossimo testo da studiare: "Edipo Re" di Sofocle.

«Gli studenti del terzo anno porteranno la rappresentazione teatrale la prossima settimana, mi piacerebbe che arrivaste preparati così da poter comprendere meglio le vicende che si svolgono davanti ai vostri occhi e poter entrare in empatia con i personaggi.»

Consegna ad ognuno di noi una copia del testo teatrale. Lo rigiro tra le dita, è breve, un centinaio di pagine senza contare l'introduzione. I personaggi sono nove ed è ambientato a Tebe, in Grecia tra il 430 e il 420 a.C.

«La prima stesura di Sofocle è greca, naturalmente, troverete il testo in greco nella parte sinistra del libro, in caso qualcuno abbia studiato greco consiglio la lettura in quella lingua, le traduzioni possono essere ostiche.»

Non ho mai studiato greco ed è la prima volta che leggo questa tragedia, ma ne sono già incuriosita dalle parole del professore.

«Epido ha sconfitto la sfinge e diventato Re, ma la sua terra è arida, non dà frutti, il suo compito è riportarla agli antichi splendori e per farlo dovrà uccidere l'omicida del suo predecessore. Non aggiungo altro, è un testo breve e vorrei che lo viveste come un'esperienza.»

Sfoglio il testo notando un solo nome femminile. Il professore continua a parlare dell'importanza delle tragedie nel mondo greco, ma ha perso la mia attenzione, tra le pagine c'è un'immagine scioccante di un uomo con gli occhi chiusi che sanguinano.

«Mi sa che ti sei fatta spoiler» commenta Melody, seduta al mio fianco. Mi metto a ridere e chiudo il libricino.

«Credo di sì. Tu l'hai letto?»

Lei fa spallucce. «Sai che non mi interessa molto la recitazione. Sono obbligata a frequentare queste lezioni.»

Sbuffa. Ha ragione, la recitazione è un tassello talmente importante nell'Opéra che anche se si vuol essere un musicista o un cantante bisogna comunque seguire le lezioni.

«Beh non credo che questo testo ruberà più di un'ora ai tuoi studi musicali» sussurro.

Lei sorride. «Un'ora di esercitazione mi porterebbe un'ora più lontana nell'essere la migliore un giorno.»

La sua logica mi fa ridere. «Non hai tutti i torti.»

Dopo pranzo torno in camera con il mio testo stretto tra le mani, faccio passare la scheda, ma basta uno sguardo sulla scrivania per capire che Elric è stato qui.

Una rosa rossa è posata sul legno vicino a un bigliettino.

Una rosa rossa è posata sul legno vicino a un bigliettino

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