Capitolo Extra - Il primo vero Natale di Elric

1.7K 100 30
                                    

Intonerai con me quell'aria
che tu m'ispirasti d' un dì
perduto in te

{Il Fantasma dell'Opera}

Elric

Il Natale.

Un periodo che non ho mai visto in maniera piacevole. Questo è il periodo che piace di più ai bambini, scrivere le lettere per Babbo Natale, fare l'albero con i genitori, uscire per una passeggiata sotto le lucine di Natale.

Io non sono stato un bambino come gli altri. Non ho mai fatto un albero di Natale, non ho mai scritto una letterina e non ho comprato delle palline ai mercatini.

A volte, durante i miei periodi in famiglia, dallo scantinato, sentivo le canzoni natalizie, le risate dei pranzi di famiglia e mi ritrovavo a covare rancore per i mostri che mi tenevano rinchiuso e tristezza per una vita che non avrei mai vissuto.

Quando mi sono trasferito da Miss Morgan le cose non sono cambiate, non stavo più in uno scantinato, ma lei odia le festività, quindi le feste passavano come giorni qualunque. Non ricevevo regali, quelli me li faceva spesso durante l'anno, non facevo l'albero, lo considerava una perdita di tempo.

Quindi essere qui, con Cress, adesso, a guardare lei e sua madre fare l'albero di Natale mi fa sentire strano. Come se questo fosse il primo Natale della mia vita.

«Vuoi continuare a fissarci o vieni a mettere la stella sull'albero?» chiede la mia ragazza.

Cress indossa un abitino rosso con le maniche lunghe e la gonna svolazzante. Ha fatto i boccoli con il ferro e si è messa un rossetto rosso sulle labbra. La trovo sexy e al contempo adorabile. I suoi occhi verdi mi fissano curiosi, al che mi ricordo della sua richiesta e fisso il puntale che tiene tra le mani.

«Cosa? Che ci devo fare con quello?» domando facendo ridere sia lei che sua madre.

La signora Kelly mi ha accolto come se fossi un figlio. Siamo arrivati qui la settimana scorsa e lei non mi ha mai fatto sentire a disagio. Mi ha abbracciato stretto e mi ha ringraziato per essere l'angelo di sua figlia. Se solo sapesse cosa ho fatto passare a Cress durante l'anno probabilmente non mi ringrazierebbe affatto. Ma attualmente sono solo felice di essere con Cress, ovunque lei voglia. Ero titubante a venire, d'altronde non sono tipo da famiglia e nemmeno da festività, ma è impossibile per me dire di no alla mia ragazza.

«Devi metterlo sulla punta dell'albero, mio caro, è il momento più importante» risponde la signora Kelly.

Mi avvicino a loro, l'albero è alto due metri, hanno scelto delle palline di colore oro e bianco, è sicuramente molto elegante. Cress mi porge il puntale con la stella e io me la rigiro tra le mani.

«Se è così importante non dovreste farlo voi?»

Cress mi stringe una mano attorno al polso. «No, vogliamo che lo faccia tu. Il tuo primo albero, il tuo primo puntale.»

Il petto mi si riempie di un sentimento che ho iniziato a scoprire solo da poco. Fisso i suoi occhi verdi colmi di tenerezza e incurvo un lato delle labbra in un sorriso. È lei che mi ha fatto capire il vero significato di "amore". Ho iniziato ad apprezzare le piccole cose, il modo in cui mi guarda, quello in cui sorride, il suo carattere focoso, Cress si è fatta spazio nel mio cuore di ghiaccio e io le ho consegnato il mio cuore pulsante. Lei se ne prende cura ogni giorno.

«Va bene, mettiamo il puntale» mormoro con un sospiro. Mi giro verso l'albero e allungo il braccio, sistemo la stella in alto. Appena l'ho sistemata le due donne esultano.

«È così bella!» dice la signora Kelly.

«Abbiamo fatto un ottimo lavoro» aggiunge Cress.

Sorrido ad entrambe. Ultimamente lo faccio spesso, non ho mai sorriso così tanto in vita mia. Mi fanno male le labbra. Ma è impossibile non farlo quando ti si apre davanti un mondo diverso, un mondo fatto di possibilità e non più di oscurità.

Dietro la mascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora