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Helen Pov

Chiusi la porta alle mie spalle e con le ultime forze che avevo in corpo spinsi l'ultimo scatolone in quella che sarebbe diventata la mia camera da letto. Izuku sarebbe tornato entro un paio d'ore e non avendo granché voglia di svuotare gli scatoloni decisi di prepare qualcosa per cena. Aprì il frigorifero e cominciai a preparare il suo piatto preferito. Strano, in casa c'erano gli ingredienti per preparare un katsudon, qualsiasi altro tipo cibo non era pervenuto, tranne quelli già pronti. Stavo ancora litigando con i fornelli quando lui tornò a casa.

D:"che buon profumo"
H:"odio i tuoi fornelli, perché se premo la manopola per accendere quello in basso si accende quello in alto?"
D:"non ne ho idea, ma è una questione di abitudine"
H:"si e di parolacce, è quasi pronto"
D:"hai svuotato gli scatoloni?"
H:"lo faccio dopo cena, pensavo di farti trovare qualcosa di pronto e non, di quelli surgelati"
D:"non sono bravissimo a cucinare"
H:"però il katsudon lo sai preparare, c'erano tutti gli ingredienti, vabbè, nel nostro giorno libero andremo a fare una bella spesa"
D:"per forza?"
H:"si, piuttosto, grazie per avermi affittato la seconda camera, i prezzi qui a Shibuya sono folli!"
D:"lo so, ma almeno non avrai più un'ora di treno da fare"
H:"già, è buono?"
D:"ottimo, dove hai imparato a cucinare?"
H:"Abbie e Oboro? In cucina? No ci tengo a sopravvivere, ora scusa ma vado a disfare gli scatoloni"
D:"e i piatti chi li lava?"
H:"io ho preparato la cena, tu puoi lavarli"
D:"si signora"

Tornai in camera con l'intenzione di svuotare i tre scatoloni che mi ero portata dietro. Almeno, l'intento c'era ma aperto uno degli scatoloni, più precisamente quello con i manga, mi misi a sfogliarli perdendo completamente la cognizione del tempo. Capì di non aver fatto nulla quando Izuku bussò alla porta chiedendomi a che punto fossi e se avevo voglia di un thè caldo.

D:"disturbo?"
H:"no, ma, i manga mi hanno distratto"
D:"vuoi una mano?"
H:"si, sistema i manga sulla libreria, io penserò allo scatolone con i vestiti"

Se non avessi saputo che provavo qualcosa per lui, quella situazione non mi avrebbe messo in così tanta agitazione. Io e lui da soli. Anzi, vivevamo insieme! Che cazzo mi era passato per la testa nell'accettare il suo invito? Certo ora la centrale distava cinque minuti a piedi, comodo di sicuro. Ma ora vivevo con lui!

D:"vai spesso in libreria?"
H:"si nota?"
D:"hai un sacco di manga e libri, si, si nota, sembravi sovrappensiero"
H:"oh no, solo devo capire dove mettere i vestiti estivi"
D:"capisco"

Che scusa del cazzo! E poi li avevo preparato la cena. Come se fossi tipo sua moglie o la sua fidanzata! Certo sapevo che prima o poi avremmo dovuto mangiare, ma potevo che ne so, scongelare qualcosa? No! Dovevo prendere e prepararli il suo piatto preferiti. Dopo aver bevuto un thè caldo finalmente se ne andò a dormire, cosa che feci anche io. Ma, forse per il letto nuovo o forse perché nella stanza accanto c'era la persona che mi piaceva, chiusi occhio solo verso le tre. E la mattina, alle sette, ero già in caserma. Più morta che viva.

Gentle:"Shirakumo, Midoriya, potete venire in sala riunioni?"
D:"arriviamo, è successo qualcosa?"
Gentle:"Venite"

Lo seguimmo in sala riunioni, oltre a me e Midoriya c'erano altri poliziotti nostri colleghi, En e Yoichi erano già seduti con un fascicolo tra le mani. Così come Tenko e Touya Todoroki erano già seduti. Aiba come al solito aveva preso la sedia più vicina a quella del comandante.

Tenko:"comandante, si può sapere che succede?"
H:"scusa Tenko, posso il fascicolo?"
Touya:"se ti siedi magari, c'è una copia per ognuno"
Gentle:"Todoroki, comunque, ognuno di voi ha un proprio fascicolo da leggere, sedetevi"

Mi sedetti e prima ancora di sistemare la sedia: presi il fascicolo e lo sfogliai. Tre vittime, tre età completamente differenti, i primi due sono sopravvissuti all'attacco, il terzo è deceduto in ospedale. Tutti e tre attaccati alle spalle e feriti alla testa.
Questo era l'unico collegamento? Era un po' troppo superficiale.

D:"le vittime hanno descritto l'assalitore? Nel fascicolo non è scritto"
Gentle:"si, e hanno descritto un viso deformato coperto da una bandana, capelli neri"
Tenko:"viso deformato?"
En:"allora, forse sarà facile da rintracciare?"
Gentle:"voi siete i miei migliori agenti"
Touya:"anche la poppante?"
D:"la poppante, come la chiami tu, lavora in coppia con me, ed è intelligente"
H:"tipo, se, ha il viso deformato potrebbe indossare delle protesi per nascondere la deformità e capelli neri c'è l'ha il settanta percento della popolazione e non credo che nella vita di tutti i giorni indossi una bandana"
Gentle:"Helen ha ragione, per questo vorrei che tu e Midoriya interroghiate i due sopravvissuti, mentre voi altri voglio che cerchiate negli ospedali tutti i pazienti che hanno ricevuto una protesi facciale"

La riunione finì poco dopo. Avendo un compito da svolgere andammo subito a prendere la volante. Non avevo idea di cosa domandare o di come, al contrario mio Izuku sembrava molto più sicuro di me.

H:"izuku"
D:"si?"
H:"hai già fatto queste cose?"
D:"interrogare la vittima?"
H:"si"
D:"si, è capitato, ora lascia fare a me, ok?"
H:"va bene"

Entrammo nella camera di una delle vittime, era sveglio e vigile, la madre però non sembrava contenta di vedere altri poliziotti che volevano parlare con il figlio. Infatti tentò di mandarci via. Il ragazzo al contrario era ben disposto, probabilmente perché sapeva che prima avrebbe risposto alle domande, prima ce ne saremmo andati. Izuku mi fece accompagnare la signora fuori dalla stanza mentre lui parlava con quel ragazzino.

Signora:"non è giusto! Lui era...non ha fatto niente!"
H:"lo so...lo cattureremo stia tranquilla"
Signora:"ci mancherebbe che non lo catturiate! Mio figlio vorrebbe diventare come voi, diventare poliziotto, e voi ancora non avete catturato chi gli ha fatto ciò? Siete qui a farli domande!"
H:"voleva diventare poliziotto?"
Signora:"si! Ma col cazzo che lo diventerà visto quanto siete inetti!"
D:"Helen, andiamo"
Signora:"finalmente! E andate a fanculo"

Seguì Izuku verso la stanza in cui si trovava l'altra vittima. La madre fu più disponibile per cui potrei rimanere in camera e sentire l'interrogatorio. Non so perché, ma nella mia testa ronzava una domanda.

D:"credo che abbiamo finito, Shirakumo andiamo?"
H:"ehm, posso fare una domanda?"
Ragazzo:"si certo"
H:"per caso vuoi diventare poliziotto?"
Ragazzo:"si, ma che c'entra col caso?"

Non poteva essere un caso, due ragazzi su tre vogliono diventare poliziotti, anche la terza vittima voleva diventarlo? Appena fuori dalla camera spiegai ad Izuku i motivi che mi avevano spinto a fare quella domanda e mi diede ragione: non era possibile fosse solo una coincidenza.
Dovevamo parlare coi parenti della terza vittima.

Fine capitolo 8
Al prossimo capitolo~

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