Abbie Pov
Parcheggiai la volante e scesi. Odiavo i giri di pattuglia da sola, ma Elise l'aveva praticamente rapita Toshi per cui non avevo alternative. Chiusi la macchina ma prima di poter fare altro il mio cellulare cominciò a squillare. Ignorai la prima chiamata, ma da una divennero due e da due divennero tre e alla fine mentre ero in ascensore... Guardai chi mi stava chiamando con così tanta insistenza e risposi.
Oboro:"Helen senti, hai per caso visto le mutande?"
A:"non sono Helen, hai sbagliato numero"
Oboro:"Abbie? Ho sbagliato numero?"
A:"si, comunque nel comodino in parte al letto"
Oboro:"ma sei...ho sbagliato numero?"
A:"si, Oboro, si"
Oboro:"ma sei Abbie? Abbie? Abbie?"
A:"si, sono Abbie."
Oboro:"oh, allora si, ho sbagliato numero"
A:"ma va?"
Oboro:"senti, già che ci siamo, ci credi che Helen voglia andare a vivere da Midoriya solo perché cosi è vicina alla centrale?"
A:"bhe, ora come ora ci mette un'ora con i mezzi, quindi direi di sì, è comprensibile che si voglia avvicinare, Shibuya ha prezzi allucinanti, ha senso che vogliano dividere le spese"
Oboro:"oh...no perché ho paura..."Chiusi la chiamata prima che potesse finire la frase, come dire che volesse andare a vivere da Midoriya solo per "condividere le spese", forse Oboro e Toshi avrebbero creduto ad una scusa del genere. Altro che condividere l'appartamento, quei due condividevano anche il letto. Tornai alla mia scrivania per scrivere il rapporto sulla fantastica pattuglia in cui non era successo un cazzo.
Bruce:"ciao Abbie"
Banjo:"ti diverti?"
A:"tantissimo, sto scrivendo un rapporto su un giro di pattuglia talmente emozionante..."
Banjo:"non sei l'unica, il mio rapporto parla di un gatto"
A:"almeno è qualcosa, io che dovrei scrivere? Ho girato per le strade tutto tranquillo?"
Gt:"SMETTILA DI LAMENTARTI"
A:"scusi"
T:"sono tornatoooo! Sentite sapete che ho fermato un rapinatore?"
Elise:"con fermato, intende, gli si è lanciato addosso, letteralmente"
A:"e il rapinatore non ha detto nulla?"
Elise:"levati scimmione"
A:"almeno voi avete fatto qualcosa"
Elise:"lui, io non sono riuscita a fare nulla"
Gt:"come al solito fa di testa sua! Elise pensa al rapporto, tu vieni nel mio ufficio Yagi. ORA"Tornai a stendere il mio pietossissimo rapporto. Certo, sapevo che non avrei avuto tutti i giorni un rapporto straordinario da scrivere. Ma nemmeno di così pietosi e miseri. La maggior parte dei miei vecchi compagni avevano svolto lavori grossi, per non parlare di Bakugo che era diventato un elemento essenziale per gli artificieri. Chiusi il fascicolo e andai a prendere un caffè, evitando di passare davanti all'ufficio di Sorahiko che stava ancora urlando.
Elise:"hai finito?"
A:"già"
Elise:"anche io, non che avessi tanto da scrivere, Toshi si è lanciato sul rapinatore, la messo ko, punto"
A:"ma era armato?"
Elise:"si ma l'energumeno in divisa se n'è fregato"
A:"al solito, credo che Sorahiko possa avere un infarto se continua ad urlare"
Elise:"prima o poi li viene perché Toshi è troppo sconsiderato"
A:"lo è sempre stato"
Elise:"lo so, c'è l'hai raccontato, ammetti che ti piace"
A:"piacermi? No, certo, li voglio bene, nulla di più"
Elise:"si, come me e Diego, li voglio bene, poi abbiamo fatto capriole a letto"
A:"tu e le altre farete sempre questo tipo di battutine?"
Elise:"si"Eh certo, tutte erano convinte che lui mi piacesse. Lui? Lo stesso che adesso si stava prendendo una strigliata infinita dal comandante? Lo stesso che si è lanciato su un rapinatore armato? No. Proprio no. Per quanto affetto provassi per lui, non c'era altro. Finito il caffè; Elise mi propose un giro di pattuglia insieme. Accettai solo perché almeno non sarei stata da sola e perché non avrei più sentito il comandante urlare.
Elise:"sai mi mancano un po' gli altri"
A:"anche a me, tranne Helen, con lei ci vivo, o meglio, ci vivevo, va a vivere a Shibuya"
Elise:"con quei prezzi?! È pazza? Ha ricevuto un aumento?"
A:"macché, va a vivere con Midoriya"
Elise:"con...Izuku Midoriya? Quello che ci insegnava..."
A:"già, lei dice perché così "dividono le spese", ci credo ben poco, piuttosto, con Diego? Perché non l'abbiamo mai visto?"
Elise:"al momento vive in america"
A:"in america?! E come, cioè..."
Elise:"come facciamo a vederci? Tante videochiamate e ogni volta che abbiamo una settimana libera ci vediamo"
A:"cazzo, dev'essere dura"
Elise:"già...che succede la?"
A:"non lo so, controlliamo?"
Elise:"si"Fermammo la macchina per raggiungere il parco, un mucchio di persone erano radunate intorno a qualcosa, sia io che Elise cercavamo di raggiungere il centro di quell'ammasso di persone. Quando finalmente ci riuscimmo ciò che mi si parò davanti mi fece accapponare la pelle. Un ragazzino di forse quindici anni o sedici anni era privo di sensi con una ferita alla testa, una chiazza di sangue si allargava sul terreno e nessuno faceva nulla!
A:"avete chiamato l'ambulanza?"
Ragazzino:"no? Avremmo dovuto?"
Elise:"LEVATEVI DALLE PALLE! ABBIE PENSA ALL'AMBULANZA"
A:"avete sentito? Tutti lontani! Dovete lasciare passare i paramedici"Chiamai l'ambulanza, sarebbe arrivata in cinque minuti e nell'attesa cercavo di allontanare l'ammasso di persone che al posto di allontanarsi, continuava ad avvicinarsi e continuavano ad aumentare.
Più li allontanavo, più aumentavano, da dove cazzo spuntavano? Erano funghi?Paramedici:"SIAMO QUI!"
Elise:"LEVATEVI DALLE PALLE RAZZA DI ANIMALI ATTACCATI AL CELLULARE"Quell'urlo fece indietreggiare tutti, compresa me, avevo già visto Elise perdere la calma, ma mai così e di certo non urlando in quella maniera.
Finalmente il ragazzino fu portato via e la massa di curiosi se ne era andata.
Io ed Elise tornammo in macchina e potemmo riprendere fiato.Elise:"volevi qualcosa di eccitante?"
A:"me la sono cercata, vorrei capire che cazzo passa in testa alla gente! Filmare piuttosto che chiamare l'ambulanza"
Elise:"oh lo so Abbie, lo so, vuoi un caffè prima di tornare in caserma?"
A:"anche due"Non potevo sapere che quella sarebbe stata la prima vittima di un killer che avrebbe seminato il panico in tutta Tokyo e che avrebbe fatto collaborare le caserme di tutti i distretti.
Fine capitolo 7
Al prossimo capitolo~