Abbie Pov
Quella mattina di novembre era iniziata come ogni altra nell'ultimo mese, mi preparavo per la giornata. sarei andata da Helen costretta a casa dalla gravidanza. Lei al sesto mese, io al nono e sempre più vicina al parto o meglio, avevo passato la data del termine da un paio di giorni.
Oboro si ostinava a volermi accompagnare in macchina e come ogni mattina da quando ero al nono mese...Oboro:"nessun dolore?"
A:"no mammina, nessun dolore"Suonai il campanello di casa di Helen senza però che Oboro smettesse di sperperare consigli e raccomandazioni. Peccato che non ero pronta al secondo round completamente dedicato ad Helen che però decise di sbattere la porta in faccia al fratello.
A:"gentile"
Non rispose al mio commento e appena arrivai in sala, capì il motivo, sul divano c'erano seduti Izuku e Toshi. Perché erano a casa? Erano di riposo? Guardai Helen in cerca di aiuto ma piuttosto che aiutarmi decise di ignorare tutti e andare in cucina.
A:"Helen?"
H:"Izuku è di riposo, anzi, ha preso dei giorni di ferie che aveva accumulato, Toshi ha fatto la stessa cosa, presentandosi qui"
A:"e il comandante non ha detto nulla?!"
T:"no"
D:"perché fino a prova contraria, la gravidanza di Helen non sta andando benissimo e tu sei arrivata al termine"
A:"in che senso la gravidanza di Helen non sta andando bene?"
H:"nulla di che, Eri è un po' sottopeso"
A:"con tutto quello che ti mangi?!"
H:"lo so, lo detto anche io"Mi sedetti sul divano con una tazza di thè fumante. Non vedevo l'ora di tornare al caffè classico. In casa di Helen era stato abolito e anche a casa nostra dopo che Oboro aveva scoperto che la caffeina non potevo berla. Inutile furono i miei tentativi di farli capire l'esistenza del decaffeinato.
Inko:"ragazzi spero però che non vogliate stare attaccati alle ragazze tutto il giorno, piuttosto, trovatevi qualcosa da fare"
T:"e cosa?"
Inko:"direi che è ora di preparare la cameretta della bambina"
D:"ma ora ci dormi tu"
Inko:"niente storie, c'è una culla da montare anche, forza"
T:"non abbiamo grandi alternative?"
H:"in cucina non vi voglio"
Inko:"e nemmeno vicino ad una lavatrice"
D:"d'accordo, sistemeremo la cameretta, Helen tu non fare troppi sforzi"Le baciò la fronte ed insieme a Toshi se ne andò in quella che era la cameretta della bambina. Invidiavo sotto questi aspetti Helen. È vero, durante tutti i nove mesi della gravidanza non ero mai stata sola: Toshi, Oboro e le ragazze mi erano sempre state accanto. Ma, era diverso dall'avere accanto il padre del bambino. Stavo portando la tazza in cucina quando sentì dolore al basso ventre.
A:"oh..."
Inko:"Abbie, anche te, non dovresti stancarti, dai vieni qui"
A:"forse sono più stanca di quello che credevo"Nelle ore successive però il dolore si fece sempre più frequente nonostante Inko, Midoriya e Toshi mi facessero fare pochissimi sforzi. Fu verso le quindici che qualcosa cambiò. Il dolore divenne sempre più forte e frequente a tal punto da impedirmi di nascondere ciò che stavo provando.
T:"Abbie? Se avevi bisogno di andare in bagno bastava dirlo"
A:"come scusa?"
T:"ti sei fatta la pipì addosso..."
Inko:"co...PORTATELA IN CAMERA!"
A:"c-cosa? Perché?"
Inko:"Abbie da quant'è che avevi dei dolori?"
A:"è iniziato stamattina, ma, pensavo di essermi affaticata"
H:"cazzo"
Inko:"Izuku, chiama un'ambulanza, Toshi, portala in camera"
A:"m-ma che succede?"
Inko:"il bambino, sta per nascere"
A:"c-come? N-No! Non qui..."
Inko:"sta tranquilla"Toshi mi portò in camera, quella utilizzata da Inko, il dolore peggiorò, diventava sempre più insopportabile. Helen si era seduta accanto a me mentre Toshi portava tutto ciò che Inko li diceva. Ero in preda a dei dolori lancianti.
D:"mamma! L'ambulanza non arriverà prima di mezz'ora"
Inko:"lei non c'è la mica mezz'ora!"
H:"Inko che facciamo?"
Inko:"non c'è scelta, va fatto nascere qui, e ora"
A:"n-no! Non voglio! Ho paura"
Inko:"lo so piccola, è normale
Himawari:"ma che succede qui che non rispondete nemmeno al campanel..."
T:"mamma?! Che ci fai qui?"
Himawari:"sapevo che Abbie era qui e gli ho voluto portare un regalo, non pensavo di trovarla...avete chiamato l'ambulanza?"
D:"si ma ci metterà mezz'ora"
Inko:"e lei è già dilatata di dieci centimetri"
A:"ho paura"Himawari si sedette accanto a me, nel lato opposto rispetto a quello di Helen, mi stringeva la mano e mi accarezzava la testa. Il dolore era allucinante e la sensazione di dover spingere diventava sempre più forte.
Guardai Helen che ricambiò il mio sguardo.H:"Toshi prendi il mio posto"
T:"come? Perché?"
H:"vuole te"L'avevo soltanto guardata e aveva capito tutto. Volevo Toshi non lei. Mi sembrava quasi di farle un torto, ma lei non riusciva a darmi la stessa sicurezza che invece mi dava lui.
Strinsi la mano di Toshi quando cominciai davvero a spingere.
Helen mi asciugava la fronte mentre il povero Midoriya faceva avanti e indietro con bacinelle d'acqua calda.Inko:"la testa è fuori!"
Himawari:"Toshi non guardare"
T:"non ci pensavo nemmeno!"
A:"b-basta! Basta! Basta!"
H:"lo sappiamo Abbie"
A:"NO VOI NON LO SAPETE!"
Inko:"credo che io ed Himawari lo conosciamo bene invece, Abbie, un ultima spinta"
A:"no, non c'è la faccio"
T:"certo che c'è la puoi fare, è il tuo bambino e aspetta solo di vedere la sua mamma"Non so con quale forza riuscì a fare ciò che stavo facendo. Spinsi, come non avevo mai fatto prima. E all'improvviso nella stanza si propagò il pianto di un bambino. Un pianto forte e deciso.
Inko:"si, ora ti do alla tua mamma piccolo"
A:"posso?"
Inko:"certo"Lo avvolse in un asciugamano pulito e me lo porse. Era un fagottino rosso con capelli bianchissimi e arruffati. Gli occhi ancora chiusi cominciarono ad aprirsi appena lo appoggiai al petto. Due occhioni grigi scrutarono prima me e poi Toshi che era seduto ancora accanto a me.
Himawari:"ciao bellissimo, come si chiama?"
A:"Tomura, Tomura Shigaraki"Fine capitolo 43
Al prossimo capitolo~
