36.

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Helen Pov

Ero felice di essere tornata al lavoro e capivo perché ero relegata alla scrivania. Ma, era anche un vero e proprio rompimento di palle. Non solo perché mentre io ero sempre seduta lì, gli altri a turno facevano avanti e indietro. Ma anche perché se c'era Toshi era una continua e unica lamentela sulla scelta fatta da Abbie.
Perché piuttosto che ammettere la sua gelosia, preferiva lamentarsi di lei e delle sue scelte. Lo avrei preso a schiaffi altre mille volte. Ovviamente, non era più andato a trovare Abbie che era da poco entrata nel quarto mese.

Tenko:"Helen, hai visto Toshi?"
H:"no, è di pattuglia, da solo credo, Perfino il comandante si rifiuta di mandare qualcuno con lui"
K:"chissà perché"
S:"pensi continuerà così per altri cinque mesi?"
Tenko:"spero di no...come sta Abbie?"
H:"meglio, Oboro la vizia, le ha già anche comprato il letto, non sanno montarlo"
K:"tu si?"
H:"se qualcuno mi tiene i pezzi? Si"
Tenko:"oh no..."
H:"cosa?"
T:"ti dico che è una pazzia!"
D:"Toshi, non sono la sua mammina che deve tenerla per mano"
T:"non credi sia una pazzia?"
H:"Toshi, ammetti che sei geloso e vorresti che quel bambino fosse tuo"
T:"non sono geloso! E di chi poi?! Di shigaraki (Afo)?! Ma per favore!"
H:"perché invece di lamentarti non vieni alla visita con noi dopo domani? Capirai perché quella tua cazzo di idea non dovrebbe nemmeno esistere"
T:"io non vengo"

Mi alzai dalla sedia e per quanto la differenza d'altezza con Toshi non fosse poca, questo non mi impediva né di minacciarlo, né di tirarli un'altra sberla. Sopportarlo ancora sarebbe stato impossibile. Gli puntai il dito addosso e lo minacciai.

H:"tu vieni perché se per altri CINQUE mesi devo sopportare la tua lagna, giuro che non rispondo delle mie azioni"
K:"io li farei saltare le palle"
H:"mi piace come idea"
T:"Izuku aiutami"
D:"sono d'accordo con Helen"
T:"ma io non voglio!"
H:"non me ne frega un cazzo"
T:"Izuku dovresti dire qualcosa ad Helen!"
D:"perché? Sono d'accordo su tutto ciò che ha detto, tranne il far saltare quello"
K:"perché?! Era geniale!"
Gt:"SMETTETELA DI CHIACCHIERARE E TORNATE AL LAVORO!"

Mi alzai dalla scrivania solo due ore dopo e solo per andare alle macchinette a prendere qualcosa da bere. Le ragazze erano tornate dal giro di pattuglia mentre Genny aveva appena iniziato il turno. Aveva accompagnato Abbie a fare un prelievo del sangue.

Is:"ma voi che ne pensate realmente, della sua scelta?"
G:"penso sia un discorso complicato, troppo per noi che invece siamo solo "spettatrici" della situazione"
H:"mi trovo d'accordo con Genny, l'unica cosa che li consiglierei di fare è smetterla di andarlo a trovare"
Elise:"perché non glielo dici?"
H:"perché glielo già detto, ma, mi ha ignorato"
Nana:"bhe, abbiamo promesso di darle una mano e sicuramente il bambino crescerà circondato d'amore"
Is:"su questo sono d'accordo"
H:"sarà meglio tornare al lavoro, sento da qua la voce del comandante che sta sgridando Toshi, se ci trova qui siamo fritte"

Tornammo al lavoro e per le restanti ore del turno continuai a fare lavoro di scrivania: rapporti, stesure di interrogatori e tutte cose del genere. Quando fu ora di tornare a casa aspettai izuku che doveva parlare con Sorahiko. Dato che in macchina mi annoiavo presi il telefono per leggere qualcosa. Nessuno parlava più si Shigaraki (Afo), non che mi stupisse un verità.

D:"eccomi"
H:"ci hai messo un po'"
D:"il comandante voleva sapere come stavi"
H:"chiedermelo?"
D:"avresti detto che va tutto bene"
H:"ma va tutto bene"
D:"ripetilo quando riprenderai in mano una pistola"
H:"lo psicologo dice che è normale esserne spaventati"
D:"lo so, però vedi che così non stai bene?"
H:"odio quando hai ragione"
D:"posso farti una domanda?"
H:"mmh?"
D:"sei davvero d'accordo con la scelta di Abbie?"
H:"perché me lo chiedi ora?"
D:"perché siamo da soli"
H:"bhe..."

Appoggiai la testa al sedile e cominciai a guardare fuori dalla finestra, la situazione era complicata e la risposta non era tanto più facile. Troppo semplice rispondere "si" o "no".

H:"penso che abbia fatto una scelta coraggiosa"
D:"nel tenerlo?"
H:"in generale, anche nell'accettare questa situazione"
D:"non che avesse alternative"
H:"oh lo so"
D:"però?"
H:"cosa?"
D:"non lo so, ma dalla tua risposta sembrava esserci dell'altro"
H:"Abbie non ha idea di come si tenga un bambino, non sa nemmeno come si cambia o come lo si calmi"
D:"nessuno nasce imparato e poi nemmeno tu sai fare ste cose"
H:"si e l'accademia se pagata da sola, Izuku ho fatto da babysitter per anni pur di non pesare sulle spalle di Oboro"
D:"oh"
H:"so già cosa succederà, mi chiamerà per qualsiasi cosa"
D:"e ti dispiace?"
H:"essere chiamata nel cuore della notte perché il bambino avrà le coliche?"
D:"quello non è il massimo"
H:"hai la tua risposta"

Arrivati a casa andai a fare il bagno prima di Izuku che aveva ancora del lavoro da sbrigare. Tempo di uscire che il telefono cominciò a suonare. Mi stava chiamando Abbie e avevo già paura del motivo.

H:"pronto?"
A:"Helen, è normale che io continui ad avere le voglie?"
H:"si"
A:"anche se sono al quarto mese?"
H:"si"
A:"oh"
H:"di che hai voglia?"
A:"di pesce, io non mangio pesce"
H:"ok"
A:"MA OK COSA?!"
Oboro:"Abbie ti ho portato del merluzzo, ti va bene?"
A:"SI!"
H:"dopodomani al posto di riportarmi a casa, Abbie portami da voi"
A:"perché?"
H:"perché hai una culla da dover montare"
A:"oh giusto, io e Oboro ci abbiamo provato, ma credo, che abbiamo sbagliato qualcosa"

Mi sedetti sul divano, nonostante fosse giugno il caldo già cominciava a distruggermi pure l'anima. Ascoltai appena ciò che Abbie diceva, perché se toshi era una lagna, lei, era diventata paranoica. Speravo almeno che il giorno dell'ecografia andasse bene.

Fine capitolo 36
Al prossimo capitolo~

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