Abbie Pov
Era trascorso un anno dall'inizio del nostro addestramento nonostante fossimo ancora cadetti: i dieci studenti migliori del corso potevano già fare stage in qualche caserma. Io, ero una di loro per mia fortuna. Per mia sfortuna, in centrale non facevo nulla se non portare documenti in giro o lezioni al poligono. Avevo fatto qualche giro di pattuglia ma non era accaduto nulla.
Gt:"Yagi! Quante volte ti ho detto che i documenti dovevi fotocopiarli fronte e retro!"
T:"mi dispiace"Avrei preferito lavorare con Isabel, Genny o Elise con cui andavo d'accordo. Ma il karma aveva deciso che in stage, o tirocinio come lo si vuole chiamare, dovevo farlo con Toshi. Che comunque era bravissimo quando si trattava di una situazione in cui serviva la sua corporatura non quando doveva fare qualcosa inerente a scrivania o documenti.
T:"odio il lavoro burocratico"
A:"ma davvero? Ricordo anche che alle elementari detestavi studiare"
T:"e lo detesto ancora"
A:"ma davvero? Ahahah"
T:"Sorahiko Torino è severissimo"
A:"lo so, come sta Anna?"
T:"sta decidendo che università iniziare, anche se l'iscrizione c'è la tra un anno"
A:"almeno lei si sa organizzare e sa pianificare la sua vita"
T:"ah proposito, mamma vorrebbe che una sera venissi a cena da noi"
A:"mi piacerebbe!"
T:"perfetto, avverto mia mamma"Ricordo ancora il primo giorno in cui parlai con Toshi e in cui conobbi la sua famiglia, ero in prima elementare e come al solito me ne stavo da sola, mi stavo dondolando su un altalena quando un bimbo dai folti capelli biondi si avvicinò.
Flashback
Mi dondolavo su un altalena, da sola, il parco giochi era pieno di bambini ma nessuno si avvicinava, forse perché avevo i vestiti palesemente più grandi della mia taglia, ma ai miei nonni non gliene fregava di come andassi in giro vestita, gli importava solo che non creassi problemi, non gli importava nemmeno se e quando tornavo a casa dopo la scuola. L'importante era che non facessi rumore.
T:"giochi da sola?"
A:"eh?"
T:"giochi da sola? Sei Abbiegale Shirakumo no? Sei in classe con me"Non mi sarei mai aspettata che proprio Toshinori Yagi parlasse con me. Voleva prendermi in giro anche lui? Lo ignorai quel giorno, ma i giorni successivi la scena continuò a ripetersi, io sull'altalena e lui che si avvicinava per parlare. Alla fine cedetti e giocai con lui. Mi divertì tantissimo con lui e quindi finimmo per giocare tutta l'estate in quel parco giochi. Quando però arrivò l'inverno divenne impossibile stare fuori per più di mezz'ora senza congelarsi e fu in un giorno di novembre che lui mi portò a casa sua per la prima volta.
A:"sei sicuro?"
T:"mamma non dirà nulla"
A:"ma guarda come sono conciata..."
T:"non importa, vieni e basta"Bussò alla porta un paio di volte prima che una donna dai capelli lunghi e biondi aprisse la porta. Sua mamma era la donna più bella che avessi mai visto. Ci accompagnò all'interno e ci diede la merenda.
T:"lei è Abbie"
??:"l'avevo capito tesoro, piacere di conoscerti piccola, io sono Himawari Yagi"Fine flashback
Pochi giorni dopo quella chiacchierata ero di nuovo di fronte a quella porta che non vedevo da sedici anni, non avevano cambiato casa e mi sembrò subito di essere tornata bambina. Ad aprirmi la porta fu proprio Himawari che mi abbracciò prima di accompagnarmi all'interno. Anche quello era rimasto praticamente uguale, erano però aumentate le foto incorniciate, ce ne erano tantissime anche di Anna sia da sola che col fratello.
A:"è tutto identico ad allora"
Himawari:"non proprio, io e mio marito abbiamo divorziato"
A:"come?! Perché?"
Himawari:"preferirei non parlarne"
Anna:"mamma? Oh c'è l'amica di Toshi"
A:"ciao Anna"
T:"sei arrivata in ritardo"
Anna:"avevo gli allenamenti di pallavolo, come ogni martedì"
Himawari:"Anna va a lavarti che qui è quasi pronto"
Anna:"va bene"Era così simile a Toshi ma allo stesso tempo così diversa, sembrava avere un bel caratterino rispetto al fratello.
Prima di cenare ci perdemmo nei ricordi di quando eravamo bambini di quante ne avevamo combinate. Himawari si ricordava un sacco di cose di cui io non avevo nessuna memoria, forse perché erano quasi tutte marachelle combinate da me e lui. La cena fu qualcosa di semplice, un piatto di carne impanata e patatine, ancora ricordava i miei gusti o forse, seguiva i gusti di Toshi? Ma lui mangiava di tutto.Anna:"davvero mi hai conosciuto da neonata?"
A:"si, diciassette anni fa... è passato così tanto tempo?"
Himawari:"già, troppo, non mi aspettavo minimamente che tuo cugino ti portasse via così all'improvviso"
T:"ma ha fatto bene"
Himawari:"non ho detto questo, ho detto che non me l'aspettavo, vivi bene con i tuoi cugini?"Si vivevo bene, ma, nonostante Oboro si prendesse cura di noi al massimo delle sue possibilità e ne ero cosciente. Ma, capitavano quei giorni in cui mi sentivo trascurata. Non come con i miei nonni ovviamente. Lui si curava sempre che fossi pulita e in ordine, che andassi bene a scuola e tutte quelle cose, ma per via del lavoro spesso stavamo a casa da sole.
A:"si, insomma, Oboro lavora come poliziotto quindi...era presente fino ad un certo punto diciamo"
Himawari:" è comprensibile, ma ha mai fatto preferenze?"
A:"forse ogni tanto? Ma non lo faceva apposta, ecco"
Himawari:"tu che ne pensi Toshi?"
T:"avendoli conosciuti entrambi?"
Anna:"direi di sì"
T:"credo fosse la sua percezione da bambina, Oboro le tiene d'occhio entrambe e le protegge ogni volta che può"
A:"davvero?"
T:"si, infondo Oboro ti protegge da una brutta cosa che però non so cosa sia, ogni volta che li vedo parlare fanno finta di nulla e cambiano argomento"
A:"mi protegge da una cosa brutta?"
T:"non so di cosa parlino, Helen dice "dovresti dirglielo!" E lui dice che ti vuole proteggere"
Himawari:"sicuramente avrà le sue motivazioni per non parlarne"
A:"si, ma che cos'è?"E soprattutto perché se non me ne parlava Oboro, non me ne parlava nemmeno Helen? Non che lei fosse la persona più "aperta" del mondo. Ma se era così importante perché non me ne aveva parlato?
Tornata in accademia non potei nemmeno chiederle nulla perché già dormiva, avrei dovuto aspettare la mattina dopo.Fine capitolo 5
Al prossimo capitolo~
