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Abbie Pov

Tutta questa agitazione era nuova per me, non mi era ancora capitato un caso così grosso, tanto da fare collaborare tutte le centrali di Tokyo. Avevo letto i fascicoli e anche gli interrogatori fatti sia ai sopravvissuti che ai parenti delle vittime che non c'è l'avevano fatta. Da una settimana eravamo sul caso e da allora sembravamo fermi allo stesso punto. Gli unici collegamenti era il modus operandi e il fatto che le vittime volessero diventare poliziotti, non li importava nemmeno uccidere, l'importante era colpire. Il mio turno era finito da due ore, ma ero ancora li ad impazzire su quei fottuti fascicoli.

Elise:"che casino"
Banjo:"posso bruciare i fogli?"
Kudo:"si, se vuoi farti uccidere dal comandante"
Bruce:"bruciamo la centrale?"
A:"bruciare cose è la tua soluzione a tutto?"
Kudo:"si, ti direi di sì"
Midnight:"piantatela, qualcuno di voi ha finito il turno?"
Elise:"penso tutti noi"
Banjo:"già, il mio è finito un'ora fa"
Gt:"bene, allora tornate a casa e dormite, mangiate, tornate domani belli carichi"
Kudo:"o bello morto, come cazzo faccio a dormire se devo ancora leggere tutti i fascicoli?"
Elise:"non li hai letti?"
Kudo:"come facevo? Ero ad interrogare uno dei parenti insieme allo scimmione biondo"
T:"state parlando di me?"
A:"si, com'è andato l'interrogatorio?"
Kudo:"come le altre vittime, voleva diventare poliziotto"
T:"non capisco come le approcci"
Gt:"il giorno che capirai qualcosa probabilmente ci sarà la fine del mondo"

Tornai a casa alle ventuno passate, con una particolare voglia di mangiare e collassare sul letto. I miei bellissimi e soffici piani furono distrutti dall'altro scimmione presente nella mia vita. Oboro aveva ricoperto il tavolo di fascicoli e li stava leggendo tutti, senza alcuna intenzione di smettere di parlare del caso.

Oboro:"Helen era quella intelligente! Perché diamine se n'è andata"
A:"Helen e intelligente nella stessa frase fa ridere, sai?"
Oboro:"come fa ad approcciarli? Perché distruggere la vita di possibili futuri poliziotti?"
A:"odia i poliziotti?"
Oboro:"perché non attacca noi? Ok che ci sappiamo difendere ma una mazzata sulla crapa farebbe male a chiunque"
A:"ti sei risposto da solo, ci sappiamo difendere e potremmo riuscire a disarmarlo"

Presi delle patatine dalla dispensa, senza Helen le cene fatte in casa erano diventare una specie di sogno proibito. Mi sedetti sul divano ascoltando i vari borbotii che uscivano dalla bocca di Oboro di tanto in tanto. Andai a farmi un bagno sperando che appena avessi finito lui sarebbe andato a dormire o comunque fosse andato in camera. Quando uscì, lo trovai sempre fermo li.

Oboro:"Abbie, tu che ne pensi?"
A:"penso che..."

Sia il mio telefono che il suo cominciarono a squillare. Non era assolutamente un buon segno ancora meno era il fatto che a chiamarmi era proprio il comandante. Risposi più per paura che per altro.

Gt:"Shirakumo?"
A:"si? È successo qualcosa?"
Gt:"altre tre vittime"
Oboro:"QUANTE?!"
A:"come tre? Le ha colpite tutte insieme?"
Gt:"più o meno, erano dei ragazzi tra i venti e i ventidue anni, erano usciti dall'Accademia per andare a cenare fuori, li hanno trovati in un vicolo"
A:"sono vivi?"
Gt:"due sono in condizioni gravi, uno è deceduto"
Oboro:"ma erano cadetti! Un minimo di autodifesa...qualcosa!"
A:"Oboro ha..."
Gt:"se prendi alla sprovvista, lo vedo difficile difendersi, Abbiegale domani ti voglio qui alle sette"
A:"va bene"

Messa giù la chiamata andai subito a dormire per prepararmi psicologicamente al casino che ci sarebbe stato in caserma. Nulla però mi aveva preparato a ciò che la mattina dopo avrei visto in ufficio. Tra gente che urlava, fascicoli che praticamente volavano da una scrivania all'altra i nostri colleghi più "anziani" correvano da una scrivania all'altra per parlare.

A:"non mi aspettavo di certo calma e tranquillità, ma, nemmeno questo"
T:"io nemmeno"
Gt:"Yagi! Shirakumo, vi stavo aspettando"
A:"noi due?"
Gt:"si, dovete andare in accademia"
T:"perché?"
Gt:"le tre vittime erano usciti con altri due ragazzi"
A:"e loro sono illesi?"
Gt:"i tre feriti sono usciti dall'Accademia cinque minuti prima degli altri, quando gli hanno raggiunti, li hanno trovati nel vicolo privo di sensi, vorrei andaste ad interrogarli"
A:"d'accordo"

Seguita da Toshi andai a prendere una volante. Mi sembrava quasi impossibile che avesse attaccato dei cadetti. Perché se cominciava a puntare ai cadetti, prima o poi sarebbe potuto arrivare ai poliziotti veri e proprio. L'avevo sottovalutato, la sera prima avevo detto ad Oboro che noi poliziotti non avremmo avuto problemi e invece era proprio il contrario.

T:"Abbie? Vuoi farti portare via la patente?"
A:"ah?"
T:"stai guidando in maniera un po' troppo spericolata"
A:"scusa, è che, ieri sera ad Oboro ho proprio detto che noi potevamo difenderci da lui, ma comincio a dubitarne"
T:"bhe, chiunque se preso alla sprovvista si fa male"
A:"grazie al cazzo, Toshi"
T:"prego"

Parcheggiai a pochi metri dall'entrata. Prima di interrogare i cadetti pensai di chiedere ai ristoranti li vicino se avessero visto qualcuno o qualcosa. Ovviamente, sia mai qualcuno abbia visto qualcosa. Solo un cuoco si rivelò utile. Ci disse che i tre ragazzi stavano entrando nel ristorante cambiando poi idea perché attratti da qualcosa o qualcuno.

T:"il ristorante è accanto al vicolo dove gli hanno trovati"
A:"quindi il colpevole gli ha attratti nel vicolo e poi li ha colpiti alle spalle"
T:"ma tutti e tre insieme? Come ha fatto?"
H:"we, che ci fate qui?"
A:"quello che fai tu?"
D:"avete parlato anche voi col cuoco?"
A:"già, avete tratto qualche conclusione sul come ha fatto ha colpirli tutti e tre?"
H:"secondo me aveva due armi, tipo manganelli"
A:"cioè, ne ha colpiti due e poi ha colpito il terzo"
T:"ha senso, ma perché lasciarne vivi due e il terzo decedurlo?"
D:"decedurlo?"
H:"da deceduto a decedurlo è un attimo"
T:"VABBÈ AVETE CAPITO!"
D:"non credo che ci badi particolarmente a quello, non gli importa"

Stavo per rispondere quando con la coda dell'occhio notai un movimento infondo al vicolo. Non sapevo se anche gli altri l'avessero visto ma cominciai a correre per capire cosa fosse, speravo fosse qualcosa di decisivo per il caso. Sentì la voce degli altri che mi chiedevano cosa stessi facendo ma prima ancora di potermi girare e dire loro che avevo visto qualcosa: sentì qualcosa colpirmi alla nuca. L'urlo di Toshi e le voci di Midoriya ed Helen mi arrivarono come un eco lontano e infine arrivò il buio.

Fine capitolo 9
Al prossimo capitolo~

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