Abbie Pov
Da quando era andato a lavorare nella centrale di Oboro, l'avevo visto pochissimo, se non addirittura una volta al massimo due. Mi feriva sapere che se ne era andato per causa mia. Sapevo anche, che era la cosa migliore per entrambi. Però mi mancava tutto di lui, la sua risata, il suo viso, il suo sorriso...
Non mi ero mai resa conto di quanto affetto provassi per lui finché non si era allontanato. Sapendo come mi sentivo, Helen decise di prendere in mano la situazione, dovendo consegnare dei documenti alla centrale di Toshi e Oboro. Mi obbligò ad andare con lei.A:"chiamasi..."
H:"non rompere"
A:"questo è bullismo"
H:"non è a te che manca tantissimo Toshi?"
A:"non mi manca tantissimo, solo, che la sua assenza in centrale si sente"
H:"si, perché il comandante non urla come un matto?"
A:"anche, a te non manca?"
H:"bhe, diciamo che si sente la sua assenza"
A:"mi sento come quando ero bambina e sono venuta a vivere da te e Oboro"
H:"davvero?"
A:"si, pensi sia sbagliato?"
H:"non credo, Toshi anche solo come amico ti è sempre stato accanto"
A:"ma lui non vuole essere solo un amico"
H:"e tu cosa provi per lui?"
A:"non lo so"
H:"oh, fantastico, perché semplificarsi la vita, pare brutto?"
A:"parli facile tu! Hai Izuku che ti ama tantissimo ed è l'uomo perfetto!"
H:"Izuku..."
A:"oh non dirmi che non è perfetto! Ti è stato accanto, sempre, sta crescendo con te la vostra bambina e l'avevi accanto durante il parto!"Da quant'è che tenevo dentro quelle parole? Da tanto oserei dire. Tutti, perfino Helen, si erano resi conto che ero gelosa del rapporto che aveva con Izuku. Come se fosse colpa loro se io avevo fatto una scelta del cazzo. Helen non rispose a quel mio sfogo, forse perché stava guidando o forse perché mi avrebbe tirato uno schiaffo se avesse potuto.
A:"Helen"
H:"non ti scusare, tanto lo sappiamo tutti che volevi dirmele da un sacco di tempo ste cose"
A:"mi sento una stupida, insomma, se mi piace o meno dovrei capirlo subito, no?"
H:"no"
A:"bello"
H:"hai avuto una relazione con noi sappiamo chi"
A:"si, con lord Voldemort a quanto pare"
H:"e quella relazione è andata a puttane, ora hai paura di buttarti in qualcosa di cui non sei sicura"
A:"quanto prendi come psicologa?"
H:"solo che Toshi non ti aspetterà per sempre, quindi, la cosa migliore per entrambi è stare lontano"
A:"esatto"
H:"ma adesso che siete lontani, ti manca"
A:"ottimo riassunto, che situazione di merda!"
H:"e uscire insieme?"
A:"che?! No! Ma sei scema?! Ti ho appena detto "non so cosa provo" e tu mi proponi di chiederli un appuntamento?"
H:"non parlo di un appuntamento, parlo di uscire come amici, solo frequentandolo potrai capire cosa provi"
A:"si, e poi magari non provo nulla e lo illudo per nulla"Non disse più nulla, senza rendermene conto eravamo arrivate. La guardai in cerca di aiuto ma l'unica cosa che fece fu; uscire dalla macchina con i documenti in mano.
La seguì, speravo di non incontrare Toshi, insomma, poteva essere di pattuglia o da qualche parte in centrale e non l'avremmo visto. Ci speravo, invece, per mia fortuna. Lui era dietro la scrivania dell'entrata.H:"ciao Toshi"
T:"ci...che ci fate qui?"
H:"documenti per Oboro"
T:"è nel suo ufficio"
H:"grazie, ah senti, hai da fare questa domenica?"
T:"no, perché?"
H:"vedi, io e Abbie dovremmo andare a prendere dei vestiti per tomura ed eri, avremo bisogno di aiuto con le borse"
A:"Helen"
H:"oh eddai! Izuku da solo non riuscirebbe ad essere d'aiuto, ti prego, solo per questa domenica"
T:"bhe, se è per i bambini, per me va bene, ma sei sicura non possa Oboro?"
H:"no, non può"Volevo ucciderla, che cosa gli era passato per la testa?! E che scusa di merda aveva tirato fuori? Volevo parlarci da sola. Ma quando raggiungemmo l'ufficio Oboro fummo fermate dai nostri vecchi compagni dell'accademia, per cui fu impossibile parlarci. Tornate in macchina finalmente potevo parlarci.
H:"prego"
A:"combinarmi un appuntamento con la persona che dovrei tenere lontana?! Dovrei ringraziarti?!"
H:"P-r-e-g-o"
A:"hai fatto una cagata"
H:"me lo dirai domenica sera"
A:"sto cazzo, non mi vedi"
H:"i vestiti per Tomura servono"
A:"Helen"
H:"stanno chiamando alla radio, pronto?"
Iida:"è da mezz'ora che vi chiamo! Hanno trovato un cadavere"
H:"dove?"
Iida:"capannone"
A:"ora sì che lo sappiamo, dacci l'indirizzo!"
Iida:"oh sì, tra Ikebukuro e Shibuya, zona industriale..."Mi ero dimenticata di quanto Helen fosse spericolata in macchina, con le sirene spiegate non andava sotto ai cento chilometri orari. Altro che domenica, com'ero arrivata viva al capannone ancora, non lo so.
T:"Abbie? Helen? Hanno chiamato anche voi?"
A:"già"
H:"il capannone è tra le due zone di Tokyo, per questo hanno chiamato anche voi?"
T:"già"
A:"possiamo entrare?"
Dave:"se volete vomitare"
A:"perché chiamano sempre me per un cadavere?"
H:"perché eravamo fuori in macchina"Entrati nel capannone a colpire subito fu l'odore di sangue e bruciato. A colpirmi però non fu tanto il cadavere, che guardai appena, quanto più i resti di un fuoco poco lontano da esso. Mi avvicinai ancora, quando notai le gambe della vittima; completamente carbonizzate.
H:"cazzo"
Dave:"voi state investigando su un caso simile, o sbaglio?"
A:"simile?"
Dave:"bhe, uomo morto in un capannone, taglia e bruciature..."
T:"Dave, non pensi sia prematuro pensare ad una similitudine?"
A:"no, Dave ha ragione, non solo è similare...ma oggi è il 18 luglio, il primo cadavere è stato trovato il 18 marzo..."Stavo ancora guardando il cadavere quando notai Toshi che indossati i guanti; sollevò da terra un tubo mezzo sciolto. Lo raggiunsi per vederlo anche io. Col primo cadavere non c'era niente di tutto questo.
T:"credo, che le bruciature sulle braccia siano state fatte con questo"
A:"e le gambe?"
T:"l'unico modo per procurarsi bruciature del genere? Il colpevole deve averle dato fuoco"Guardai il cadavere e poi i resti del fuoco. L'odore di sangue e bruciato mi aveva impregnato i vestiti. Non ci misi molto ad uscire e a vomitare anche l'anima. Stavo cercando di riprendermi quando una mano mi accarezzò la schiena.
T:"se non te la senti non entrare più"
A:"è-è il mio lavoro, è solo che..."Ancora una volta, anche per una cosa del genere, Toshi era corso ad aiutarmi. Il lavoro doveva essere una priorità per tutti, ma non per lui. Io ai suoi occhi ero più importante di qualsiasi altra cosa, anche se l'avevo praticamente rifiutato.
Fine capitolo 51
Al prossimo capitolo~
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