Abbie Pov
Era trascorso un mese dall'incidente di Shigaraki (Afo) e nonostante avessi detto più volte che l'avrei dovuto dimenticare, ma dato che ero incoerente, ero andata ogni singolo giorno a trovarlo. Anche se Oboro, Helen, ma chiunque, mi dicesse di tornare a casa, di smetterla che mi facevo più male che bene. Effettivamente era vero, nell'ultima settimana ero stata male, spesso non mangiavo e se lo facevo finivo con il vomitare. Non avevo detto a nessuno del mio malessere. Avevo fatto un test e la risposta mi aveva spinto a chiudermi in camera sua in ospedale.
Elise:"sempre qui?"
Nana:"tra quanto torni al lavoro?"
A:"lo psicologo dice che non sono ancora pronta, Helen?"
Is:"è tornata ma sta in ufficio per ora"
G:"e non vuole pistole vicino, l'altro giorno al poligono appena ha sentito lo scoppio, è scappata"
H:"potete non parlare di me, mentre vi sono accanto?"
A:"cazzo Helen"
H:"non sono ancora munita di cazzo"
A:"non ti avevo visto!"
Is:"andiamo a mangiare qualcosa?"
A:"non ho fame e poi..."
G:"e poi?"Guardai Shigaraki (Afo) steso nel letto, nessun miglioramento e nessun peggioramento, era stabile. Sapevo che sarebbe potuto succedere, ma non pensavo che sarebbe accaduto così. Doveva essere accanto a me. Doveva pensare alle conseguenze delle sue azioni prima di mettersi con me.
A:"ho fatto una cagata"
H:"nel bagno? No perché ci devo andare"
A:"Helen"
Is:"cosa hai fatto?"
A:"come marito e moglie, ma anche prima, non abbiamo mai usato protezioni"
G:"a le..."
Elise:"Abbie? Non..."
A:"ho fatto il test due volte, entrambi positivi"
H:"FERMI TUTTI"
Nana:"aspettate che Helen ci arriva"
H:"tu, lui, avete fatto snusnu e ora bambino?"
G:"c'è arrivata"
Is:"cazzo e che vuoi fare?"
A:"che fare, il bambino è suo quanto mio...se deve uscire qualcosa di buono da questa storia, voglio che sia nostro figlio"
H:"dovrai dirlo ad Oboro e Toshi lo sai?"
A:"non ricordarmelo, ma fino a prova contraria la vita è mia"
G:"noi ti daremo una mano"
Elise:"e le Ridarella Girls ti daranno una mano"
A:"avrà molte zie, ma ammetto di avere paura della reazione di Oboro più che Toshi"
H:"mmh, vuoi che ci sia qualcuna di noi?"
A:"tutte è un problema?"Per tornare a casa servirono due macchine, avevo paura, Oboro che non aveva mai accettato la mia relazione con lui, figuriamoci come avrebbe preso il fatto che aspettavo il suo bambino. Anzi, il nostro bambino.
Arrivata a casa e aperta la porta tutto il mio coraggio andò a puttane. Oltre ad Oboro c'erano anche Izuku che aspettava Helen e Toshi.Oboro:"ok che vi avevo chiesto di riportarla a casa, ma non da accompagnarla tutte insieme"
Is:"abbiamo le nostre motivazioni"
D:"è successo qualcosa?"
G:"Abbie, devi dirlo tu"
T:"Abbie?"
A:"sono..."
Oboro:"sei?"
A:"sono incinta..."
Oboro:"incinta, tu aspetti, un bambino"
A:"si"
T:"e da chi?"
Elise:"dall'uomo che magari è suo marito?"
T:"ma è in coma"
Is:"Toshi, non è che la messa incinta ieri, dovrebbe andare da un ginecologo, Oboro"
Oboro:"Abbie"
A:"s-si?"
Oboro:"ho solo una domanda"Avevo paura di una sua reazione, mi ero immaginata urla, sgridate o chissà che altro. Invece quella voce e quella reazione così pacata, mi fece molta più paura.
Oboro:"non chiedo nemmeno se vuoi tenerlo, perché so già la risposta"
A:"non posso abortire..."
Oboro:"lo so, non sei il tipo di persona che lo farebbe"
H:"allora qual'è la tua domanda?"
Oboro:"sei disposta a crescere quel bambino?"
A:"a cre..."
Oboro:"Abbie, sono il primo a dirti che crescere un bambino non è facile in questo tipo di situazioni. Pensi di esserne in grado?"Ingoiai un groppo di saliva che mi si era formato in gola, quella domanda non me l'aspettavo e sul momento le risposte scarseggiavano. Era un si o no. Semplice, eppure la paura di una cosa che per me era così sconosciuta mi fece rispondere così...
A:"non lo so, non so nulla di bambini, ma so di non essere sola, le ragazze mi aiuteranno e spero che mi aiuterai anche tu, in questa situazione l'unica cosa bella che poteva succedere è questo bambino"
T:"Oboro? Non puoi essere d'accordo!"
Oboro:"scherzi?! Diventerò...oddio sarei suo cugino in seconda...però mi può chiamare zio, non nonno, zio! Un bambino che gira per casa! Oddio devo chiamare un genicosi"
Elise:"ginecologo?"
Oboro:"si!"
T:"non ti capisco, non eri d'accordo con la loro relazione e ora ti va bene che abbiano un bambino!"
Oboro:"e che dovrei fare? O dire? Abbie ha quasi trent'anni, è una donna adulta e il bambino non ha colpe"
T:"è figlio di quel mostro!"
H:"ma è anche figlio di Abbie, non solo suo"Dovevo intuire che Toshi non sarebbe stato d'accordo, anche se in verità pensavo che lo sarebbe stato di più Oboro. Ciò che non avevo previsto erano Helen e Toshi che si mettevano a litigare.
T:"figlio di Abbie? No...non può esserlo"
H:"un bambino si fa in due"
T:"per me dovrebbe lasciare perdere questa storia e anche quel bambino"
H:"per me dovresti andare a fare il gigolò"
T:"il gigiche? Almeno parla come mangi"
H:"se non sai cosa è un gigolò sono cazzi tuoi"
Elise:"su non è il momento di litigare"
H:"dillo a lui"
T:"Abbie, io ti consiglio solo di valutare bene l'aborto, penso sia la cosa migliore per dimenticare quell'uomo"Fu un movimento talmente fulmineo che a malapena lo vidi, Helen che già alterata per la discussione, li tirò uno schiaffo talmente forte da lasciare le cinque dita. Izuku dovette portarla nella sua vecchia camera per farla calmare. Mentre Toshi senza dire altro se ne andò sbattendo la porta.
Oboro:"Abbie, ignoralo"
A:"per fortuna gli ha tirato uno schiaffo Helen, glielo stavo per dare io"
Is:"non mi aspettavo lo schiaffo"
G:"non ho mai nemmeno mai visto Helen così incazzata"
Elise:"ricordate di non litigarci, mai"
Nana:"Chi accompagna Abbie alla prima ecografia?"
Oboro:"io"
A:"Isabel vieni tu?"
Oboro:"MA PERCHÉ?"
A:"perché a patata all'aria davanti a te, anche no"Fine capitolo 35
Al prossimo capitolo~
