I soldi non fanno la felicità (ma forse un buon libro sì)

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Ciao a tutti!!

Novità assoluta: sto scrivendo del computer!! Non che per voi possa essere niente di spettacolare, ma dopo aver scritto solo dal cellulare, sono una fiera utente di Google Chrome! ahaha

Tornando a cose un po' più serie, vi voglio parlare di "I soldi non fanno la felicità" e della mia esperienza con l'autrice di questo "libro". 

Premetto che la trama mi aveva molto incuriosita e quindi ieri pomeriggio, volendo una lettura leggera e soprattutto con tutti i crismi a posto, mi sono buttata senza indugio sull'"opera" di Roberta_Cxx

 Me ne sono pentita amaramente!

Prendete "50 Sfumature di Grigio"; togliete le descrizioni, i "cuori e fiori", il romanticismo, lo charme di Christian, l'ingenuità di Anastasia (sono riuscita a sentirne la mancanza), la stanza dei giochi, Taylor (mi ero affezionata a quel personaggio), Elena (nonostante tutto anche di lei si sente la mancanza). Poi iniziate a strappare pagine a caso dal libro (per l'amor del cielo, fatelo solo in senso figurato), togliete tutta la punteggiatura (addirittura i punti - da non credere!!!), i congiuntivi (manco a dirlo...) e forse potrete avere un'idea di come sia questo libro...

Capitoli inconsistenti (probabilmente questa recensione sarà più lunga della maggior parte dei capitoli), trama insignificante e un'autrice che tutto quello che non sa di grammatica italiana ce l'ha in superbia... Non so se ho reso l'idea, ma questo è stato un FLOP completo.

Iniziamo con la trama, magari riesco a mettere insieme qualcosa di quel poco che ho capito [vi avverto, potrebbe scapparci qualche spoiler, quindi se, nonostante la mia recensione, voleste provare di persona saltate più in basso!!]

Lei: Emily -non ricordo nemmeno più il cognome-, 17/18 anni (la narrazione sta a cavallo del suo compleanno), iscritta all'ultimo anno di giornalismo, non ho capito bene con chi vive (la migliore amica o il padre fantasma, che compare solo verso la fine?! L'unica cosa certa è che la madre è morta), è costretta, apparentemente per recuperare un'insufficienza appunto nella sua materia di indirizzo, ad intervistare Cristian Smith (il nome del personaggio non vi dice niente?! La differenza sostanziale sta in quell'H mancante...), guarda a caso a capo della più potente azienda di Seattle (di nuovo, una strana coincidenza che porta i nostri protagonisti ad incontrarsi proprio per un'intervista e proprio nella stessa città di 50sog)

Lui: Cristian Smith, 23 anni, miliardario (mavà?!), CEO della più grande e importante azienda degli Stati Uniti (perché no?! Anche del mondo...), bambino prodigio, adottato a 5 anni e sua madre si chiama proprio come la sorella del Christian con la H, incallito sciupafemmine, insomma, il tipo da una notte e via...

Morale, Emily si reca da Cristian per l'intervista e viene accolta da una receptionist bionda (BIONDA?!?!) e da un Cristian estremamente freddo e scorbutico. Finiscono per litigare, ma, guarda caso il giorno dopo Emily se lo ritrova a scuola che vuole fare ammenda e passare l'intera giornata con lei per rispondere a tutte le sua domande (ma questo non ha un'azienda da mandare avanti?!). Lo stesso giorno scopre che Emily ha una qualche malattia/malformazione cardiaca e che ha bisogno di essere operata d'urgenza, nonostante lei si opponga fermamente non essendo in grado di sostenere le spese mediche. Litigano di nuovo, Emily si sente male, lui la accompagna all'ospedale e la fa operare. Pensate che abbia liquidato in fretta la questione?! Allora vi stupirete nel sapere che è più o meno lo stesso spazio che l'autrice ha dedicato a tutta la vicenda, raggiungendo comunque la metà del libro. Come va avanti la storia? Continui tira e molla, litigate, incomprensioni e la prima volta di Emily (talmente veloce che temo dia ver perso qualche pezzo... fossi in Emily mi preoccuperei per Cristian... Certi problemi non vanno sottovalutati)

Finalmente entra in scena il padre, sparito chissà dove, che cerca di dividere i due innamorati (perché nel mezzo sono volati addirittura dei TI AMO), come se le litigate continue non fossero sufficienti.

Insomma, in tutta questa trama decisamente strana e poco coinvolgente c'è anche il colpo di scena finale che interrompe il libro (non mi ero manco accorta che ci stessimo avvicinando all'epilogo, e sicuramente non perché il libro era particolarmente avvincente) e che dovrebbe spingerti a leggere il seguito...

In tutto questo ci si mette anche l'autrice, di una maleducazione unica...

Forse è meglio che vi racconti tutta la vicenda, perché magari sono io che sono troppo rigida.

Raggiunto il terzo o quarto capitolo, stremata da una prova in stile "settimana enigmistica" cercando di aggiungere la punteggiatura, mi sono messa a dare un'occhiata ai commenti, giusto per vedere cosa ne pensavano gli altri utenti, e mi ritrovo a leggere gente che idolatra l'autrice e altri che le fanno notare, anche abbastanza gentilmente, le tremende somiglianze alla trilogia della James (ormai il plagio è diventato la normalità anche tra i big) e la mancanza quasi assoluta della punteggiatura, ricevendo risposte tipo "non giudicare, vai avanti a leggere", "ma non è vero che somiglia a 50 sfumature" (vai a raccontarlo a qualcun altro, amore), "come fai a giudicare se sei soltanto al quarto capitolo?!" (INFORMAZIONE DI SERVIZIO: una ciofeca si riconosce molto prima!!)

Questo atteggiamento non mi è piaciuto per niente ed ho deciso di contribuire anch'io facendo notare con tutta le gentilezza di cui sono capace (so che di solito è oca ma per stavolta mi sono pure messa d'impegno) che senza punteggiatura è difficile capire qualcosa.

Arrivata al 17^ capitolo (non chiedetemi come ma ci sono arrivata) mi ritrovo l'ennesimo avviso dell'autrice, che riporta (ho deciso di censurare alcune cose):

"Prima di pubblicare il capitolo volevo dire che se leggete solo per criticare beh fuori dalle ***** e non scassate il *****, forse sono stata brava e gentile ed ho sbagliato e dovrei fare la scrittrice acida che non risponde Hai commenti.. Se c'è qualcun altro che critica beh carissime io almeno ho pubblicato 7 libri, voi nemmeno uno, UN BACIO;*"

Reputatemi infantile, ma ad una comunicazione del genere non sono riuscita a rimanere inerme e ho dovuto commentare... Stranamente ho constatato che i miei commenti sono MAGICAMENTE spariti dalla storia (non credevo nemmeno fosse possibile), ma, screen alla mano, vi voglio riportare la conversazione:

io: "Ciao! Scusa se te lo dico, ma, premesso che ovviamente non è giusto insultare il lavoro degli altri, in fondo sei stata tu che più di una volta hai chiesto commenti/recensioni, quindi non mi sembra giusto prendersela perché chi ti legge ha esaudito la tua richiesta... in fondo le critiche dovrebbero aiutare a crescere e a farsi qualche domanda e a mettere in discussione il proprio modo di scrivere...

e il discorso che hai pubblicato 7 libri non è affatto giusto nei confronti dei tuoi lettori, perché c'è modo e modo di pubblicare e non sempre la quantità è indice di buona qualità e poi c'è chi non se la sente di scrivere qualcosa di proprio ma vuole partecipare dandoti consigli... allora il fatto che io pubblichi solo recensioni dei libri degli altri mi da meno valore come scrittrice?!"

lei: "allora io non dico di essere brava,ma ci sono critiche e critiche.

Non credo che parole offensive e pesanti siano d'aiuto,e comunque tra lettore e scrittrice non c'è nessuna differenza.

I miei libri potranno fare schifo ma non dico a nessuno di leggerli."

Io: "Sai ,se tu avessi letto per intero il mio commento avresti anche letto che io non condivido affatto gli insulti, perché comunque credo che tu abbia speso del tempo dietro a questa storia... Resta il fatto che questa tua presunzione da proprio sui nervi perché tu non costringi nessuno a leggere i tuoi libri, ma senza i tuoi lettori tu non saresti nessuno, quindi sarebbe anche il caso di dimostrare un minimo di rispetto nei loro confronti, a maggior ragione se a fare la sbruffona è una ragazzina che non sa manco usare la punteggiatura e un paio di congiuntivi! Detto questo ti dico anche in faccia che non continuerò a leggere il tuo libro, nonostante mi imponga di finire tutto ciò che ho iniziato... Avrai anche migliaia di visualizzazioni, ma da adesso hai una lettrice in meno"

Detto questo, non voglio tediarvi oltre con la questione, vi chiedo solo di portare pazienza per i miei sfasi e, se vi va, di lasciare un commento.

Come sempre i consigli sono molto graditi, così come le critiche.

Buona giornata

Un bacio

Lau

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