Ciao!!!!
Lunedì ho iniziato l'università ed è stato... uhm... interessante; e con interessante intendo che la settimana è stata condita da peripezie che comprendono treni in ritardo, sveglie puntate all'ora sbagliata, corse su corse, cambi di binario totalmente a caso e pullman stracolmi in cui ogni volta è una lotta all'ultima gomitata che gli hunger games in confronto sono una passeggiata di salute in un campo di margherite.
Son fermamente convinta che questa sia una fase di transizione (o almeno mi ostino a crederci, anche se probabilmente le sgomitate in pullman non finiranno mai) solo perché devo abituarmi a fare la pendolare, però nel mentre è una bella sbatta.
Tra l'altro, non sono propriamente nella condizione migliore per scrivere, perché ho le dita talmente congelate che vanno dove vogliono sulla tastiera... -.-'
Va bene, è finito il momento in cui faccio la carogna e mi lamento di tutto, e passo a recensire "Chanel" di GeeeWonderwall, letta su richiesta dell'autrice.
Al centro di questa storia c'è Flavien, un ragazzo di Parigi, che, spinto dalla curiosità, decide di scaricare una nuova app di messaggistica sul proprio Ipod.
Troppi litigi con i genitori che sembrano non capirlo e che criticano ogni sua scelta e il bisogno di sentirsi parte di qualcosa spingono Flavien ad entrare in chat con degli sconosciuti e tentare un approccio con utenti di tutto il mondo. Il suo inglese lo penalizza molto, ma in qualche modo cerca di farsi capire e si ritrova catapultato in un mondo in cui ogni utente si sente libero di scrivere ciò che pensa, senza porsi problemi di sorta, senza il timore di ferire o offendere.
E Flavien fa fatica a capire questo comportamento, per questo prende le difese di una ragazza insultata senza motivo in una chat di gruppo. Emily vede in Flavien un eroe, il suo principe azzurro che l'ha salvata dall'insensata ostilità di un ragazzino che vive a troppe centinaia di chilometri da lei.
Da quell'episodio i contatti tra i due utenti si moltiplicano, fino a quando l'uno vive in simbiosi con l'altra, incuranti del fuso orario, della distanza, delle tante differenze (molte più dei punti in comune); ma a Emily, quel parigino emo e a volte un po' strambo fa solo una gran tenerezza, che forse tra una battuta e un messaggio prima di dormire si trasforma in qualcosa di più.
Ma, soprattutto in chat, nessuno è veramente chi dice di essere e uno dei personaggi lo imparerà a proprie spese...
* * *
L'idea di base non è male, ma la storia non mi ha convinta del tutto: lo stile è molto buono, con un'esposizione chiara e una grammatica praticamente perfetta.
Ciò che non mi ha soddisfatta completamente è lo sviluppo della storia: un po' troppo enigmatico, manca quel qualcosa che ti appassioni e il finale mi ha lasciata un po' perplessa.
Il personaggio di Flavien è molto strano, misterioso e in qualche modo irritante: questo bisogno di somigliare necessariamente a qualcuno, di piacere per forza, mi risulta fastidioso, anche se effettivamente l'autrice ha delineato un tratto fondamentale del carattere di molti adolescenti, che, insoddisfatti di loro stessi, preferiscono diventare l'ombra di qualcun altro piuttosto che mettere in gioco la propria unicità.
Emily invece rappresenta l'innocenza (forse troppa) con cui probabilmente tanti ragazzini si avvicinano al web ed in particolare al mondo "social": certo che, per essere una ragazzina di quattordici anni, non mi sembra molto "sgamata".
L'autrice rappresenta in un'unica storia tanti aspetti dei social network, sia positivi, che negativi, perché, se da un lato c'è questa amicizia che senza internet non sarebbe mai nata, dall'altro ci sono il disprezzo ingiustificato degli altri utenti, l'ipocrisia di chi si finge tuo amico salvo poi prendersi gioco di te e in primis la cosa più importante: non possiamo mai sapere con assoluta certezza chi c'è dall'altra parte di uno schermo.
E' inutile essere ipocriti e non voglio nemmeno tirare fuori frasi fatte, ma è obiettivamente vero, tutti online fingiamo: mentiamo sulla nostra età, sulle nostre idee, sul luogo in cui viviamo... Non dico assolutamente che tutti lo facciano con un secondo fine (magari qualcuno si è accorto che, nella mia bio di wattpad, ho scritto che vivo a Stratford-upon-Avon, cosa ovviamente non vera, e ovviamente è solo una cosa innocente), ma la realtà dei fatti non cambia.
Anche la vicenda di Emily e Fabien lo dimostra, per questo secondo me la storia di GeeeWonderwall è molto educativa. Sì, ecco, educativa e nulla di più: non mi sento di dire che mi ha appassionata o che non potevo staccarmi dal telefono perché non vedevo l'ora di conoscere il finale. Diciamo che magari ogni tanto una storia con una morale ci può stare, ma più che per wattpad, in cui magari il finale, senza spiegazioni, è difficile da comprendere, l'ho vista adatta ad un qualche progetto didattico... Non so, potrebbe essere un'idea...
Come vi accennavo prima, ho iniziato l'università, e in tutto questo sto cercando di incastrare le ripetizioni che do ad un ragazzino... Tanto per cambiare, vi chiedo un po' di pazienza e di fiducia, perché prima o poi quella maledetta lista di richieste si smaltisce (anche se è piuttosto frustrante ritrovarsi a leggere e recensire storie incomplete che non vengono aggiornate da mesi...)
Inoltre, anch'io finalmente mi sono emancipata e sono entrata nel mondo degli e-reader, grazie al graditissssssimo kindle paperwhite che mi hanno regalato i miei; questo vuol dire solo una cosa: che ora posso comprare infiniti libri e annullare ulteriormente la mia vita sociale perché posso avere migliaia di titoli nel palmo della mia mano.
Da qui, mi è nata un'idea, che vi butto lì, poi voi mi farete sapere qualcosa: vi interesserebbe una review del kindle? Ovviamente non subito, in modo che possa testarlo in ogni condizione e possa provare tutte le sue funzionalità (anche se ne ho già sperimentate la maggior parte...). Magari molti di voi, come me, non hanno più spazio nella libreria e ci pensano da un po', e avere un parere potrebbe fare comodo...
Fatemi sapere qualcosa di questa idea e della recensione.
Buona serata e buona lettura :)
Un bacio
Laura
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