Su invito dell'autrice JasmineKatanchi mi sono "buttata" in questa lettura.
Devo dire che la trama mi aveva incuriosita, anche se non è molto chiara; il problema è arrivato dopo: va bene "controcorrente", ma così forse è un po' troppo...
Pare che il libro sia di narrativa storica, ma a me è sembrato più una serie infinita di monologhi tra lo psicologico e il filosofico.
Già il prologo non mi ha convinta, con il/la (?) protagonista che, raccontando in prima persona, a un certo punto, cambia magicamente sesso.. A quanto ho letto nella "nota autrice" è una cosa voluta... mah...
Inoltre, cosa che odio con tutto il cuore, il libro inizia dal finale.
La storia, ambientata in Francia nel 1793 –se non sbaglio- comincia con la protagonista accompagnata dal boia sul patibolo. Credo non si faccia esplicitamente il nome della ghigliottina, ma tutto lascia intendere che la sua fine sia quella (intuibile quanto meno dal riferimento a Maria Antonietta).
La protagonista, anziché cagarsi addosso come ogni altro comune mortale con un po' si sale in zucca o inveire contro il Re, contro il boia, contro Robespierre o chi volete voi, si lancia in un accorato discorso rivolto al suo carnefice, dicendogli che non lo invidia (probabilmente nessuno lo farebbe) perché lei di lì a poco sarà libera, mentre lui continuerà a morire giorno dopo giorno, con ognuna delle sue vittime (si ok, molto commovente, ma un po' di azione non guasta).
Non paga, si rivolge alla statua della libertà e indirettamente alla folla, accorsa per lo spettacolo.
Ora, forse questo non è semplicemente il finale ma solo un punto di svolta, ma la consapevolezza che tutto quello che leggerò da qui in poi porterà a questo episodio basta a indispettirmi... insomma, mi sembra si uccida tutta la suspense e il pathos va allegramente a farsi benedire.
Qui si conclude il capitolo 2, per lasciare spazio ad un lungo flashback che dovrebbe ripercorrere tutta la vita della protagonista stessa.
Di lei sappiamo ben poco, bisogna aspettare questo capitolo per arrivare almeno a conoscerne il nome. Non mi sembra un personaggio particolarmente complesso, se non fosse che già da piccola inizia a prosi le domande giuste e legge i grandi filosofi.
Matura così in lei un animo ribelle e da libera pensatrice (o almeno così sembra, perché, a una domanda sulla rinascita e sulle infinite possibilità di una nuova vita, ovunque e in qualunque momento si voglia, lei si rifugia nelle rassicuranti risposte dei filosofi che tanto ama, senza riuscire a pensarci autonomamente)
Aggiungiamo poi un orribile rapporto con la madre, un padre inesistente e una specie di maniaco psicopatico e il gioco è fatto.
La narrazione scorre lenta (troppo) e, per cercare di creare un'aura di mistero (o almeno io credo fosse questo l'intento iniziale) si finisce per non avere abbastanza elementi per capirci qualcosa.
Già dal prologo ho iniziato a perdermi (il fatto che poi nemmeno il primo capitolo fosse il "reale" inizio della storia mi ha lasciata perplessa) e, andando avanti a leggere, mi è sembrato mancasse quel qualcosa (sempre forme molto raffinate...) che ti tiene incollato alla storia e ti fa dimenticare di tutto il resto.
Non sono una grande appassionata di storia, anche se qui su wattpad ho avuto modo di leggere delle storie, anche in periodi a me poco congeniali, fatte davvero bene e di cui probabilmente vi parlerò in un futuro prossimo, ma questa storia non è proprio riuscita a prendermi.
Lo ammetto, questa volta ho ceduto e ho lasciato perdere...
Ho trovato questo libro negli elenchi di lettura di autrice che stimo moltissimo, ma non voglio fare l'ipocrita che non è in grado di pensare con la propria testa, quindi non nascondo il fatto che non mi ha soddisfatta per niente. Evidentemente serviva una pecora nera, una voce fuori dal coro che andasse controcorrente...
Come sempre segnalatemi strafalcioni e cose simili, così che io possa cercare una pala e sotterrarmi.
Ditemi poi cosa ne pensate del libro, se lo avete già letto, come vi è sembrato, se andando avanti la storia diventa meno ingarbugliata, insomma, tutto.
Vi do appuntamento alla prossima recensione.
Io intanto vado a prepararmi per una serata di beneficenza con una band che adoro che fa cover del mio Tiziano... che tra l'altro domani compie 36 anni... sì, lo so, sono un caso perso.... ahaha
Un bacio
Lau
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