Ciao a tutti!
Finalmente sono tornata con una nuova recensione, dopo tre mesi frenetici, tra problemi familiari e una sessione pesate, penalizzata da questo sciopero di cui si è già ampiamente parlato ovunque.
Avete presente quando sentite il bisogno di leggere? Ma non ci si accontenta del primo libro che capita sotto mano, si vuole necessariamente un autore, un genere, uno specifico romanzo? A me è capitato circa un mese e mezzo fa, quando mi è venuta voglia di una ff Larry e ho optato per "No control" di @stelshometown, consigliatami praticamente un secolo fa da Pinkingwords : pessima idea!
Se avete letto i miei post in bacheca nell'ultimo periodo vi avevo già anticipato che si è trattato di una lettura molto "impegnativa", non certo per gli argomenti, ma perché è stato difficile resistere all'impulso di lanciare il telefono nuovo dalla finestra e andare a sciacquarmi gli occhi con la candeggina.
Detto questo, ho deciso di realizzare una recensione un po' più specifica del solito, con numerose anticipazioni, perché cercherò di demolire la storia punto per punto: quindi nella seconda parte della recensione indicherò dove inizieranno gli spoiler, in modo tale che, se a qualcuno fosse venuta voglia di leggere la ff, lo possa fare senza che io gli tolga la soddisfazione.
Prima di tutto, vorrei fare una considerazione molto generica, nata da questa storia ma applicabile a tanti altri casi: perché scrivere romanzi con un numero elevato di capitoli (in questo caso sono 82) assolutamente inutili? Io per prima sono una grande amante dei romanzi lunghi, ma se la lunghezza è giustificata da un intreccio complesso, dal racconto di numerosi episodi tutti necessari alla comprensione della storia, non se l'autore si dilunga in inutilità solo per imbrattare ulteriori pagine. Nel momento in cui un autore inizia a scrivere credo debba avere almeno un'idea di dove voglia far andare la storia, che magari può cambiare in corso d'opera ma che comunque gli permetta di "non uscire dal seminato". Un'autrice che all'inizio della propria storia scrive che la porterà avanti finché questa susciterà l'interesse dei lettori dà subito l'idea di non essere molto seria (andiamo, una persona scrive finché non ritiene di aver sviluppato adeguatamente la storia, non fino a quando i lettori si stufano!) e di non avere nemmeno vagamente pensato a come far evolvere le vicende, e questo si nota appena dopo qualche capitolo.
Tutto questo per dire: se vuoi scrivere una storia da ottanta e più capitoli deva anche saperli riempire, non di giri di parole inutili, ma sviluppando la vicenda possibilmente mantenendo sempre alto l'interesse dei lettori, senza chiedere loro come continuare, perché l'autore sei tu e solo tu devi sapere come andare avanti, senza suggerimenti a mio avviso dannosi, perché sconvolgono completamente l'intreccio, causando solo problemi.
Come forse ho già detto una volta, di Stieg Larsson ce n'è stato solo uno (purtroppo o per fortuna) e se lui era in grado di scrivere interi capitoli pressoché inutili non vuol dire che ogni presunto scrittore lo debba fare, almeno non finché non è nemmeno in grado di scrivere in modo comprensibili le cose davvero importanti.
Tornando a questa specifica ff, non posso che confermare quello che ho scritto nel mio ultimo post: è semplicemente una tragedia! Non riesco neanche a pensare in che modo potrebbe essere sistemata, perché presenta problemi a livello della trama, della caratterizzazione dei personaggi, della sintassi, delle scelte lessicali dell'autrice, della correttezza dal punto di vista grammaticale... Si salva ben poco.
Prima che me ne dimentichi, voglio sottolineare il fatto che mi sono fermata attorno al cinquantatreesimo capitolo o giù di lì; se qualcuno crede che non sia sufficiente per giudicare la storia può anche togliere il disturbo senza iniziare sterili polemiche di cui non mi importa nulla –grazie.
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