Recensioni

La proposta - C.L. Parker

Prendete una ragazza 24enne legatissima alla sua famiglia, e una madre malata, che ha bisogno diun trapianto di cuore.

Una situazione che porta Delaine ad una scelta drastica: aiutata dall'amica Dez riesce a entrare nel locale di Scott; un innocuo pub pieno di universitari ubriachi al piano di sopra, un luogo di affari al piano di sotto. Sì, perché Scott gestisce periodicamente della aste in cui donne, per i più svariati motivi, decidono di vendersi (nel vero senso della parola, con tanto di contratto, ovviamente senza un reale valore legale) al miglior offerente.

Lanie è merce rara e un uomo misterioso offre 2 milioni di dollari per comprarla per 2 anni. Inizia a provare un odio profondo per il suo acquirente, il famoso Noah Crawford, proprietario della Scarlett Lotus, non appena questi le spiega i suoi programmi per lei: dovrà soddisfarlo ovunque, in qualunque modo e in qualunque momento.

E se non fosse tutto qui? Perché Noah, che può avere qualunque donna, si è ritrovato nello scantinato del locale di Scott per partecipare all'asta? Lo scoprirete solo seguendo Lanie lungo la via della perdizione...

Premetto che ho letto entrambi i libri (La proposta e La trasgressione), ma non ne sono rimasta affatto soddisfatta.

Cominciamo con Lanie, e qua c'è da divertirsi: la dolce, piccola e tenera Lanie, che si vende ad uno sconosciuto ma con tutta l'intenzione di tenersi stretta la sua virtù (sì, sicuramente...). Bastano però due moine per farla cedere (la facevo più resistente... Davvero una volontà di ferro...) e vederla trasformata in una ninfomane di prim'ordine con un unico chiodo fisso (vi lascio immaginare quale...). Tutti i discorsi sull'odiare Noah vanno in fumo alla velocità della luce e a un certo punto perde di vista il motivo per cui è lì, troppo impegnata a farsi sbattere ovunque per preoccuparsi della madre morente (davvero complimenti...).

Non parliamo poi dei suoi viaggi mentali e delle sue strane elucubrazioni (come puoi prendere sul serio una che da improbabili nomi alle proprie parti intime?! chiamate la neuro e anche alla svelta).

La narrazione dal suo punto di vista è pietosa (vabé che ti ha comprata per fare altro, ma almeno potresti renderti utile, invece questa non sa manco come tirare sera).

Nota parzialmente positiva: i POV di Noah.

A monte del fatto che ho da sempre una certa predilezione per i punti di vista maschili, almeno lui è sincero (i suoi pensieri non sembrano così tanto "finti") e si avvicina un filino di più alla realtà.

Nel complesso i due libri restano comunque campati per aria, e di una volgarità sconvolgente: chi criticava la Day dovrà ricredersi.
Informazione di servizio per la Parker: hanno inventato una cosa chiamata "PERIFRASI", e se lasci qualcosa all'immaginazione dei tuoi lettori non muore nessuno, non serve essere così espliciti, tutta questa volgarità peggiora ulteriormente l'improbabile storia e da pure fastidio.

Entrambii libri coprono un lasso di tempo troppo breve (si avevano a disposizione 2 anni, ma l'autrice ha voluto per forza accelerare le cose... rendendo il tutto ancora più improbabile) e sono arrivata all'epilogo del primo senza manco rendermi conto che fossi prossima alla fine. Il secondo poi è ancora più sbrigativo.

La mia parte masochista deve aver preso possesso di me, perché sono arrivata alla fine anche del secondo (per fortuna che non ci siamo spinti alla trilogia), sperando in un cambio di rotta mai arrivato.

Non mi hanno affatto convinta: troppo inverosimili, troppa azione tra lelenzuola e troppo poca riguardo tutto il resto.

Per fortuna che la biblioteca di casa mia è selezionatissima, perché mi avrebbe dato molto fastidio spendere soldi per questi libri, in particolare il secondo (programmato sin dall'inizio, visto che il finale del primo lo esigeva), ma nel quale si cade ancora più in basso.

Un flop da troppe migliaia di copie.

Come sempre segnalatemi eventuali strafalcioni.

Un bacio e buona lettura

Lau

P.S. mi sono resa perfettamente conto che mancano gli spazi, appena riesco sistemo tutto, abbiate pietà