La leggenda di Kiral

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Ciao a tutti.

Sono molto delusa: non so se sono io che sto diventando incontentabile o sono gli autori che pubblicano indiscriminatamente, senza chiedersi se quello che stanno facendo abbia minimamente senso; mi sono state sottoposte storie senza nessuna logica che mi rendono difficile anche esprimere un'opinione perché dopo due capitoli mi viene voglia di mollare tutto.

Spero che le prossime storie abbiano un po' più di senso perché finire la lista mi sta pesando davvero tanto.

Bene, finito il momento sfogo, passiamo all'ultima storia che ho letto. Stavolta, per illudermi di essere almeno un pochino seria, mi sono anche messa a prendere appunti, ma non mi è stato molto d'aiuto perché sono comunque riuscita a perdermi nelle dinamiche stravaganti dell'elaborato.

Sto parlando di "La leggenda di Kiral", di @KnBiersack98.

Piccola premessa: non ho finito di leggere la storia; mi sono fermata al capitolo 13, quindi il parere che esprimerò riguarda solo questa porzione dell'opera (se qualcuno non lo reputa sufficiente, pace e amen).

La storia è raccontata dal punto di vista della protagonista, Sasha, una ragazzina di quindici anni che vive in un paesino sperduto dell'Italia settentrionale.

La situazione familiare della protagonista è tragica: la madre gravemente malata è praticamente in punto di morte, il padre, che non si è mai ripreso dalla tragedia che ha colpito la moglie, incolpa la figlia e sfoga su di lei il suo dolore picchiandola. 

Sasha frequenta la scuola in un paese vicino, ma non ha amici e spesso e volentieri finisce coinvolta in zuffe con i bulletti della scuola.

La sua vita cambia quando un affascinante sconosciuto si presenta alla porta di casa sua: afferma di essere il Diavolo, venuto dall'inferno per portarla via a suo padre e punirlo così per non aver rispettato il loro accordo.

Inaspettatamente compare anche il figlio di Satana, a cui basta una sola occhiata alla ragazza per esserne completamente affascinato.

*                 *               *

Ci ho provato, giuro che mi ci sono messa d'impegno leggendo anche più di una volta lo stesso passaggio, ma io ho capito ben poco dell'inizio della storia e a partire più o meno dal capitolo sei non ho più capito nulla.

I miei appunti sarebbero dovuti servire a ricordare i punti salienti della trama e gli aspetti che avrei dovuto toccare nella recensione, ma si sono trasformati in un elenco infinito di domande a cui non sono riuscita a trovare una risposta.

Prima di tutto, la questione nomi, di cui ho discusso con l'autrice senza venirne a capo.

Secondo me (ripeto, parere personalissimo), i nomi dei personaggi devono essere coerenti con il luogo e il periodo storico in cui è ambientata la storia. Per questo, mi farebbe ridere leggere di un impiegato giapponese che si chiama Salvatore o di una dama inglese del XVIII secolo che si chiama Marika. Certo, possibile, ma altamente improbabile.

Stessa cosa nella storia: l'autrice dice nelle primissime righe che il nome Sasha è particolare per il paesino in cui la ragazza vive e che più di una volta è stat presa in giro. Però poi la maggior parte dei personaggi ha nomi stranieri! Come ho scritto anche all'autrice, presumendo che la storia sia ambientata in questo periodo, i ragazzi dovrebbero essere nati nella seconda metà degli anni novanta, periodo in cui non era ancora così diffusa la moda di dare nomi stranieri ai propri figli. Men che meno in un paese piccolo.

Sasha viene picchiata da anni dal padre: come mai nessuno si è mai accorto di nulla?

Com'è possibile che sia coinvolta così spesso in risse a scuola? A un certo punto la protagonista dice che i professori non sono mai nei paraggi quando litiga con i bulletti, ma è davvero possibile che non un solo alunno chiami degli adulti, se non altro per fermare tre ragazzi che se prendono con una quindicenne?

In cosa consiste davvero il patto con il Diavolo? Non ho capito un tubo di questa cosa dell'accordo tra il padre e Satana. Ero convinta servisse per far guarire la madre di Sasha, ma questa è più morta che viva, quindi cosa è stato stipulato a fare?

Perché il figlio dei Diavolo fa sesso la ragazza, le cancella la memoria, ma dopo due secondi glielo lo rinfaccia?

Perché l'aver fatto sesso ha coinvolto il bere il sangue di lei e in che modo avviene la mutazione che trasforma Sasha in demone?

Perché dopo avere fatto sesso con lei e averla trasformata in qualche inspiegabile modo in demone, il tipo le cambia nome?

Perché Sasha si lamenta di essere additata come una facile se poi dà della poco di buono alla tipa che incontra alla fermata del pullman? E perché tutti la giudicano una sgualdrina?

Dopo la trasformazione, che fine fa il padre di Sasha?

Perché a un certo punto Sasha (che da demone è diventata Kiral) inizia a vedere volteggiare sopra la testa di gente a caso la data della loro morte?

Queste sono solo alcune delle domande che mi sono posta durante la lettura, non ho il coraggio di scriverle tutte.

La trama presenta quindi numerosi interrogativi, alcuni piuttosto importanti, la cui mancata soluzione secondo me pregiudica la comprensione di tutto ciò che segue.

I personaggi poi sono odiosi: non sono riuscita a immedesimarmi nella protagonista o a affezionarmi a nessuno dei personaggi; il loro comportamento spesse volte è incomprensibile e totalmente ingiustificato.

I capitoli ambientati a scuola sono intrisi di una violenza a mio avviso esagerata, con ampi spazi dedicati alla telecronaca delle risse, al punto da assomigliare a un film d'azione o a un noir  crudo, dimenticando che il target della storia è piuttosto giovane.

Detto questo, non posso che ripetere quanto già scritto all'inizio: sono molto delusa dalla storia, dallo stile adottato, dalla caratterizzazione praticamente inesistente dei personaggi, da tutti questi "buchi" che mi hanno messa in difficoltà.

Se qualcuno ha letto la storia mi faccia sapere se c'è un miglioramento o se il livello si mantiene costantemente piuttosto basso.


Spero di non avervi troppo annoiato con questa recensione: purtroppo non ho avuto molto materiale da giudicare e ho cercato di essere il più chiara possibile (vista la mia confusione).

Mi auguro, per me e per voi, che il livello delle altre opere presenti in lista sia un po' più elevato della carrellata di prodotti scarsi che vi ho presentato ultimamente.

Un bacio e alla prossima recensione

Laura

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