Harry ha sempre avuto l'abitudine di tenersi in forma, ha sempre amato allenarsi e correre era in assoluto una delle cose che più preferiva. Quindi non c'era motivo per cui, solo perché si trovava a Miami e non più nella sua piccola cittadina natale del Minnesota, dovesse smettere di farlo.
Il College sarebbe iniziato la mattina successiva e lui aveva tutta l'intenzione di cominciare al meglio; rilassarsi con una bella corsa l'avrebbe certamente fatto sentire bene. A volte perdere tutte le energie era la soluzione migliore per far scendere la tensione, e lui lo sapeva perfettamente.
L'aria serale di Miami era piacevole. L'orologio al polso di Harry segnava le 21:47 e il mare che si infrangeva sulla riva non troppo distante da lui produceva un rumore rilassante. Aveva scoperto che correre sulla pista ciclabile del lungomare di Miami era una delle migliori cose al mondo.
Durante il giorno c'erano centinaia di persone, sia del posto sia turisti, che rendevano quella parte della città letteralmente impraticabile. Harry era lì da solo una settimana e già aveva capito come si svolgevano più o meno le cose, quali fossero i ritmi del luogo e quale fosse il fornaio che faceva il pane più buono da portare nella sua nuova casa, un piccolo appartamento non troppo distante dal mare e dal College che divideva con un ragazzo di nome Liam, trovato per caso mentre cercava annunci per una casa in affitto. Dividere le spese non si stava rivelando male, comunque. Forse avrebbero anche cercato un terzo inquilino, lo spazio era sufficiente e spendere meno soldi non dispiaceva a nessuno.
Correre lì era decisamente meglio che a casa. Invece di una triste corsa sul marciapiede parzialmente distrutto del suo quartiere ora poteva permettersi di allenarsi sulla lunga pista ciclabile che costeggiava la litoranea, che la sera era decisamente meno affollata, proprio sotto le famose lineari palme di Miami.
Tuttavia, nelle tre volte in cui quella settimana era andato a correre, gli era capitato più volte che qualche ragazzo o qualche ragazza ubriaca gli capitasse sul percorso. Ma ci avrebbe fatto l'abitudine in fretta, ne era più che certo.
Per le 22:00 sarebbe dovuto tornare a casa, perché Liam doveva uscire e avevano un solo paio di chiavi. Avrebbero dovuto risolvere la cosa.
Si fermò e girò su se stesso, prendendo a correre nella direzione opposta. Ora il vento fresco, quello serale di fine estate, gli soffiava dritto sul viso facendo volare indietro i ricci castani tenuti parzialmente fermi da una fascetta rossa elastica della Nike, la sua preferita in assoluto. La felpa grigia e quasi interamente sudata che indossava gli saltava sui fianchi a ogni passo che faceva, i piedi coperti dalle sue scarpe preferite -ovviamente sempre della Nike -correvano veloci sull'asfalto regolare e i pantaloncini stretti da corsa gli fasciavano in modo apparentemente perfetto le gambe allenate.
Era un po' in ritardo per l'ora in cui doveva essere a casa, così invece di continuare sulla pista principale decise di girare e prendere le stradine interne che gli avrebbero permesso di accorciare i tempi e il percorso.
Stava correndo tra due file di palazzi, nel punto che più odiava in assoluto, dato che aveva imparato a conoscere la zona. In quel vicolo particolarmente stretto e particolarmente buio sapeva ci fosse l'uscita secondaria di una delle discoteche da spiaggia più famose di Miami, il Can-Cun. Non gli piaceva quel posto, ma in effetti non gli piacevano le discoteche in generale. Troppo rumore, musica troppo alta, troppi alcolici, troppe droghe, troppa gente, troppe troie e troppe risse. Troppo tutto, insomma.
Cose non da lui, per intenderci.
Accelerò, in modo da allontanarsi il più in fretta possibile da quel luogo che gli piaceva così poco. Qualcuno urlò in lontananza nel vederlo passare, frasi del tipo "Sfigato!" "C'è chi corre e c'è chi scopa!" "Bel culo!". Ignorò tutto, prendendo un respiro profondo e imponendo a se stesso di non reagire.
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The Game | Larry Stylinson
FanfictionI clichè fanno parte della vita, Harry e Louis ci metteranno poco a scoprirlo. Stesso College, stessa prima lezione, e forse stesse sensazioni. Il problema è il loro essere così irrimediabilmente diversi. Harry canta, suona, scrive. È un ex pugile...