Capitolo due - Guardare

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La sveglia suonò per entrambi alle 7:00 in punto, dato che le lezioni sarebbero cominciate alle 8:00 e nessuno di loro aveva intenzione di arrivare in ritardo.

Harry si alzò dal letto con davvero poca voglia di uscire di casa, anche se in effetti era emozionato per il suo primo giorno di scuola. Avrebbe studiato musica, canto compreso. Erano in assoluto le sue materie preferite, anche se nessuno l'avrebbe mai razionalmente collegate ad un ex pugile. Tuttavia non era così evidente che lo fosse: parte dei muscoli erano diminuiti a causa dello stop agli allenamenti intensivi a cui erano sottoposti prima, e lui di costituzione non era mai stato grosso. Era magro, fianchi stretti, slanciato grazie alle sue gambe chilometriche. Niente di cui lamentarsi, quindi.

Si diresse a passi lenti verso il salone, per vedere se Niall si era già svegliato. Era in cucina, con i vestiti della sera precedente stropicciati sul corpo. I capelli biondi erano davvero buffi, sparati in tutte le direzioni possibili.

"Buongiorno."- biascicò, con la sua usuale voce bassa e roca, accentuata dal fatto che si fosse appena svegliato.

" 'Giorno"- rispose Niall -"Mi sono permesso di preparare la colazione, spero non ti dispiaccia."

Harry si sedette a tavola e scosse la testa, non aspettandosi nulla e rimanendo sorpreso quando uova e bacon e pancakes gli vennero serviti. 

"Non dobbiamo svegliare Liam, oggi non lavora."- lo informò.

Niall annuì, così finirono di mangiare in silenzio. Niall non aveva voglia di parlare di ciò che era accaduto la sera precedente, odiava essere compatito per ciò che era e per il suo non essere in grado di difendersi. Avrebbe volentieri fatto a meno di tutto ciò. Harry invece pensava ancora al ragazzo dagli occhi blu, senza un apparente motivo. Non perché gli piacesse o cazzate varie, semplicemente perché non riusciva a toglierselo dalla testa. Sentiva ancora la sensazione dei suoi occhi che lo guardavano in parte incuriositi e in parte annoiati, come se quella situazione non avesse potuto scalfirlo nemmeno e al tempo stesso avesse voluto saperne di più.

Harry scosse la testa per non pensarci, in un vano tentativo di far uscire tutti quei pensieri fuori dalla sua testa. Così non appena anche Niall ebbe finito di mangiare condusse entrambi nella sua anonima camera da letto, per prepararsi. Diede dei vestiti puliti a Niall e quest'ultimo si cambiò mentre Harry si faceva la doccia.

Un'ora esatta dopo erano davanti al Miami International College, non molto distante da casa di Harry, entrambi perfettamente vestiti e pronti a trascorrere il primo giorno.

"La prima lezione di oggi?"- chiese Niall.

Harry sbuffò. -"Letteratura."

Il M.I.C era davvero un College strepitoso, e Harry dubitava che persino un corso che odiava così tanto come Letteratura potesse non piacergli. Era un grandissimo edificio, e a dirla tutta sembrava più un castello che una scuola, per quanto era bello e ben costruito. La parte centrale era il luogo dove vi erano la segreteria, la mensa, la presidenza, le scale e le aule per gli insegnanti. Poi si divideva in due: a destra rispetto all'ingresso vi erano le aule con le lezioni che trattavano materie scientifiche e sportive, a sinistra le aule delle lezioni di materie classiche, di lingue e anche le lezione di ambito musicale, quelle che avrebbe frequentato di più.

Parlando con Niall nel tragitto verso il College aveva scoperto che si sarebbero incontrati spesso, perché anche lui era in quella scuola per studiare principalmente musica. Chitarra, piano, basso, composizione e canto. Harry invece studiava piano, canto, musical, composizione e batteria. Insieme a Storia della Musica, ovviamente, come Niall.

"Ci vediamo a mensa allora, io ho chitarra."- disse il biondo, facendolo riscuotere dai suoi pensieri.

Harry annuì mentre si dirigevano insieme tra la marea di ragazzi che erano letteralmente ovunque, per raggiungere le aule.-"Certo, ci vediamo lì."

The Game | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora