Capitolo trentuno - Non posso

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Niall dormiva placidamente, si fa per dire, sui sedili posteriori della macchina, rannicchiato su se stesso e con la testa sulle gambe di Harry che, seduto accanto a lui, cercava di muoversi il meno possibile per doverlo svegliare.

In quegli ultimi tre giorni era accaduto il finimondo, in tutti i sensi a loro conosciuti. Dopo essere corso giù per fermare Niall che continuava a dare cazzotti al muro senza fermarsi Harry aveva scoperto quello che era effettivamente successo: Kat gli aveva confessato di amarlo (e poi era uscita con le ragazze per farsi una passeggiata, motivo per cui Niall si era lasciato invadere dalla disperazione tanto da colpire il muro con forza inaudita, giusto per avere qualcosa su cui sfogarsi). Quel qualcosa era stato Harry, che l'aveva fermato senza troppe difficoltà ma beccandosi un pugno sul petto, prima che Niall si calmasse e scoppiasse in lacrime. Niente che Harry non avesse già provato e sopportato. Tuttavia si era trattato solo di una cosa momentanea perché il giorno dopo Niall era tornato tranquillo e le cose tra lui e Kat andavano bene, anche se non era più come prima. Non ancora, almeno.

Tra lui e Louis le cose andavano bene, solo che Harry non riusciva a non sentirsi in colpa per il segreto che non gli stava rivelando. Di certo non spettava a lui dirgli quelle cose, ma non era neanche giusto fingere di non sapere nulla di così importante.

"Quanto manca?"- chiese Louis dal lato del passeggero rivolto a Zayn che invece stava guidando.

"Poco Lou, me lo hai chiesto anche qualche minuto fa."

Il lisciò sbuffò evidentemente nervoso. -"Poco quanto?"

Stavolta Zayn alzò gli occhi al cielo, svoltò a destra seguendo la macchina davanti che era guidata da Calum. -"Dieci minuti più o meno, se non c'è traffico." Cosa non da poco dato che stiamo parlando di Miami.

"Zayn?"- Stavolta fu Harry a parlare, senza distogliere gli occhi dal finestrino.

"Mh?"- rispose quello, curioso. Harry non aveva quasi spiccicato parola da quando erano partiti e il silenzio dell'abitacolo era stato riempito solo dalla musica prodotta dalla radio.

"Tu e Niall state insieme?"

La verità era che Harry non si era lasciato sfuggire le occhiate che i due ragazzi si erano scambiati durante quella breve vacanza. Non era riuscito a non notare come le ultime due sere fossero entrambi spariti, anche se tardi, sicuramente insieme. E un paio di volte li aveva beccati a baciarsi: una nella stanza dove dormiva Niall, l'altra dentro il bagno degli ospiti all'ultimo piano.

Zayn sgranò gli occhi per un secondo prima di rispondere, colto alla sprovvista. -"No"- disse -"non so cosa siamo. Ma di certo non è come te e Louis e non credo che lo sarà mai."

Louis guardò Harry dallo specchietto retrovisore, lanciandogli un'occhiata dolce e un sorriso. Il riccio ricambiò arrossendo un po', come succedeva ogni dannata volta che Louis anche solo lo guardava.

Harry mise una mano sulla testa di Niall, accarezzandogli delicatamente i capelli biondi. Lui si mosse un po' e sistemò meglio la testa sotto le grandi mani di Harry, che sorrise capendo che quei piccoli tocchi gli stavano facendo piacere. Comunque dubitava che Niall fosse proprio sveglio. -"E perché no?"

"Siamo entrambi d'accordo su questo, vogliamo solo divertirci. Semplicemente non posso negare di essere attratto da lui."

"Troppi ormoni in questa macchina"- sentenziò Louis, sorridendo un po' più ampiamente.

Harry alzò scherzosamente le spalle. Gli occhi ancora incollati al finestrino, più precisamente ad osservare il bellissimo colore del cielo. Un celeste molto simile a quello degli occhi di Louis, cosa che lo fece sorridere a sua volta.

The Game | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora