Capitolo ventidue - Notte da ricordare

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"Devi spiegarmi per quale diamine di motivo ogni volta che ti trovo a una festa finisci per essere ubriaco."- sorrise Zayn, continuando a guardarlo.

Niall era uno spettacolo conciato così: il rossetto rosso era sparso per tutto il suo mento, rovinato -si fa per dire, perché a nessuno dei due era dispiaciuto affatto- da tutti i baci che si erano scambiati. I capelli erano un completo disastro, le guance erano incredibilmente rosse e il naso lo stesso. E poi quel sorriso sghembo che aveva messo su da almeno un'ora lo rendeva adorabile. Ma anche evidentemente ubriaco.

C'erano un paio di birre a terra ed erano quelle che Niall aveva appena finito di scolarsi. Comunque non il primo alcolico che aveva bevuto in quella serata.

"Perché"- disse con fare provocatorio mentre si sbottonava a fatica la camicia e trascinando un po' la voce -"quando si fa una cosa, bisogna farla bene. E una festa senza alcol non è una festa."

Zayn fece in tempo solo a sorridere prima che Niall parlasse di nuovo, mettendosi in ginocchio sul letto della stanza in cui si erano chiusi. -"E poi non sono ubriaco, sono felice."

Zayn scosse la testa, senza speranze. -"E perché ti stai spogliando?"

"Perché fa caldo."

Zayn alzò gli occhi al cielo. -"Non fa una piega."

Niall non rispose e finì di spogliarsi. Lanciò il mantello che costituiva il suo travestimento a terra e si tolse anche la camicia, rimanendo a petto nudo e mostrando così la pelle candida. Si lasciò cadere indietro verso il muro e piegò le ginocchia: si ritrovò così seduto a gambe aperte con la schiena appoggiata sulla testiera del grande letto. Zayn invece era in piedi davanti a lui, immobile e intento ad osservarlo.

Niall sorrise di nuovo e puntò i suoi occhi di ghiaccio sulla sua pelle scura. -"Mi dai una sigaretta?"

Gli occhi di zayn si spalancarono. -"Una sigaretta?"

"Ci senti o no? Una sigaretta. So che le hai."- rise Niall, le guance ancora più rosse di prima benché si fosse parzialmente spogliato.

Zayn non riuscì a resistere alla tentazione di vederlo fumare: infilò una mano nella tasca posteriore dei jeans e ne tirò fuori il pacchetto, lanciandolo al biondo. Niall lo fece cadere sul materasso e poi lo raccolse da lì perché, nello stato in cui si trovava, dubitava che sarebbe riuscito a prenderlo al volo.

"Ma almeno hai mai fumato prima?"- chiese Zayn andando a sedersi accanto a lui, nella stessa posizione ma al centro del letto.

Niall prese quel movimento come un invito e semplicemente si sedette di fronte a lui, tra le sue gambe, allacciando le sue dietro la schiena del moro. Erano uno di fronte l'altro ed erano anche fin troppo vicini per il loro autocontrollo o anzi per l'autocontrollo di Zayn, dato che Niall l'aveva già perso da un bel pezzo.

"Certo"- rispose quasi offeso dal dubbio del moro.

Niall aprì il pacchetto e ne tirò fuori una sigaretta che immediatamente portò alle labbra; nel pacchetto c'era anche l'accendino, così estrasse anche quello prima di abbandonare il resto sul materasso. Zayn lo osservò bene mentre portava la mano alla bocca, concentrato, e faceva scattare il meccanismo che avrebbe fatto accendere la fiamma. Il tabacco bruciò producendo un piccolo sfrigolio, Niall prese il primo tiro a occhi chiusi, aspirò per qualche secondo e poi fece uscire il fumo dalle labbra rosse, direttamente in faccia al ragazzo che aveva di fronte.

Solo in quel momento Zayn pensò che forse sarebbe stato meglio evitare che Niall fumasse: una sigaretta dopo l'alcol non era esattamente il modo migliore per farlo stare bene. Eppure non se ne pentiva affatto, perché in quel momento il biondino era lo spettacolo più erotico che avesse mai visto: la sigaretta intrappolata tra le labbra sporche di rossetto, il viso rilassato e le guance incavate ogni volta che prendeva un tiro. Zayn avrebbe potuto giurare di non aver visto mai niente di più bello

The Game | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora