Capitolo cinquantanove - Senza vestiti e senza fiato

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Charly si era avvicinata a lui lentamente, cercando di non farsi vedere, come per avere fino all'ultimo istante la possibilità di girarsi e andarsene, senza sembrare una completa idiota. Ma ormai Louis l'aveva vista, aveva girato lo sguardo verso la porta per vedere se Harry era tornato dal bagno e i suoi occhi si erano imbattuti nella piccola figura di Charly, che camminava molto piano nella sua direzione. Le sorrise, senza sapere perchè. Non fu un sorriso sincero, tutt'altro, ma significava comunque qualcosa. Solo qualche giorno prima Louis avrebbe distolto lo sguardo, l'avrebbe allontanata. Ma qualcosa dentro di lui stava radicalmente cambiando.

"Hey." Charly sembrava del tutto rilassata mentre si sedeva al suo fianco sul divano, a qualche centimetro di distanza, ma la Louis sapeva benissimo che non era tutto come sembrava.

"Ciao."

Rimasero in silenzio qualche istante, entrambi imbarazzati. Gli unici suoni provenivano dalla cucina ed erano le voci del resto dei ragazzi che discuteva se ordinare pizza o McDonald's. C'erano tante cose che passavano per la mente di Louis, tante idee su cosa fosse venuta a dirgli o sul perché gli si fosse avvicinata. Fatto sta che lei esordì dicendo l'ultima delle cose che poteva anche solo aver immaginato.

"Sono innamorata di Kylie." - Lo disse tranquillamente, dopotutto non era questo gran segreto. Dirlo a lui avrebbe certamente scoperto le carte, ma sperava che fosse in positivo.

Per Louis invece fu piuttosto... strano. -"Stai scherzando?"

Sgranò gli occhi, li incrociò con i suoi per cercare di capire se lo stesse prendendo in giro. Lei tuttavia sorrise e scosse la testa, cominciando a rigirarsi i capelli tra le dita, nervosa. -"No. Stan non lo sa, ovviamente. Ma non l'ho mai nascosto a nessuno se non a lui, anche lei lo sa. Pensavo che dirtelo avrebbe cambiato qualcosa, magari puoi vedere che siamo più simili di quello che sembra."

Il cuore le batteva così forte nel petto che quasi le faceva male. Louis era confuso. Fece la domanda più stupida del mondo. -"Lei lo sa? E tu non le piaci?"

Charly arrossì e distolse lo sguardo per qualche istante, tuttavia felice che Louis non stesse facendo cadere la conversazione. -"Dice che mi ama come una sorella, niente di più. Ma non è questo il punto, lo sai benissimo anche tu."

Louis la vide più giovane e sincera con le guance colorate di rosa acceso e lo sguardo imbarazzato e confuso. -"Tu sei sempre stata diversa da Stan"- disse sinceramente -"Non hai mai detto nulla riguardo me e Harry, sei stata l'unica che ha voluto dirmi la verità su nostro padre fin dall'inizio. Sei simpatica, semplice, e mi fidavo di te anche prima di scoprire la verità, così come mi fido di tutto il resto del gruppo. Non sei come nostro fratello."

Seguì un istante di silenzio, in cui la mente di Charly lavorava così veloce che sembrava andare a ritmo con il suo cuore. Finì con il ripetere la stessa identica frase, in cui credeva fino allo stremo delle forze, che aveva anche ripetuto a Harry, e a suo fratello stesso. -"Stan non è cattivo. È migliore di quello che crede di essere e di quello che dimostra, ma non è cattivo, potrei metterci la mano sul fuoco. Essere stato cresciuto in un certo modo lo ha reso quello che è, ma quando si conoscerà davvero senza l'influenza di nessuno sulle sue spalle allora sia lui che tutti gli altri vedranno che tipo di persona è veramente. Un po' come Draco Malfoy, non so se hai presente."

Louis sorrise leggermente ma non si fece distrarre dalla battuta. -"Dovrebbe essere lo stesso per te allora, ma tu sei diversa da lui."

Per tutta risposta Charly girò spontaneamente il busto per guardarsi alle spalle, lanciando un occhiata all'interno della cucina e posando gli occhi un attimo su Kylie, e poi sul resto dei ragazzi. -"Io ero come Stan, la fotocopia spiccicata. Poi ho scoperto il valore dell'amicizia, poi mi sono innamorata di Kylie e ho capito. Io non sono più sola, ma Stan sì. Ed essere soli è terribile, ti consuma dentro e ti lascia senza nulla, sei solo lo spettro della grande persona che potresti essere. Noi umani non siamo fatti per vivere da soli, abbiamo bisogno di qualcuno che ci ami e che ci comprenda, che ci insegni dove sbagliamo e che ci faccia sorridere quando ne abbiamo bisogno. E te lo dico come sua sorella a tutti gli effetti: Stan è la persona più sola che puoi incontrare nel resto della tua vita. E io ho provato ad aiutarlo, ma se qualcuno non vuole farsi aiutare allora non hai né il diritto né la forza di unirti alla sua caduta."

The Game | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora