Epilogo

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Cinque anni dopo.

La fine è un punto estremo, nello spazio o nel tempo, in cui qualcosa termina. La fine é uno stato fisico, in cui il tutto può trasformarsi in nulla. Ce ne sono tanti, infiniti tipi. La fine di un'azione, la fine di una giornata, la fine di una vita, la fine di un amore, la fine di una storia. Eppure Louis si chiedeva, da cinque anni a quella parte, cosa di preciso determinasse il concetto di "fine" in quanto tale. La domanda che più che si ripeteva nella sua mente era: se qualcosa del passato ha conseguenze nel presente, esiste ancora o è finito? Chiarendo fin dal principio che nessuno sapeva che genere di domande si poneva quando ripensava al passato, forse più spesso di quanto avrebbe dovuto, questa era davvero un'idea che lo tormentava spesso. Il concetto tuttavia era uno ed era semplice: molte cose finiscono, ma allo stesso tempo continuano ad esistere nella quotidianità di chi "la fine" deve ancora viverla e quindi, in un certo senso, non possono definirsi il passato. Quindi, sempre in un certo senso, la fine è nel presente di ognuno di noi; ce la portiamo dietro sotto forma di pensieri e di ricordi, a volte di lacrime.

Louis, cinque anni prima, non aveva vissuto la sua fine ma quella di un giovane e disperato uomo che era, ormai non faceva più fatica ad ammetterlo, suo fratello. Eppure la sua fine, la sua morte, rifiutava di realizzarsi completamente. Perché nel presente c'erano persone che non lo avrebbero dimenticato, e questo forse bastava a distruggere in mille pezzi il concetto di passato.

Louis pensava a tutto questo nella meno opportuna dello occasioni mentre, completamente circondato da bellissimi fiori, persone sorridenti e festoni colorati ma principalmente bianchi, tutti sembravano divertirsi eccetto che per lui. Ma non era triste, stava solo pensando.

Fu riscosso dai suoi pensieri e si vide ritornare alla realtà quando una ragazza sorridente e già decisamente alticcia gli si sedette al fianco occupando la sedia lasciata vuota da Harry che era andato in bagno. –"Hey Tommo, dov'è il tuo uomo?"

Louis alzò lo sguardo e i suoi occhi si incrociarono con quelli profondi di Kat che, sorridente e con le guance leggermente colorate di rosa, ricambiò il suo sguardo altrettanto intensamente. –"Al bagno"- le sorrise –"e il tuo?"

Sul viso della ragazza si aprì un sorriso così grande che Louis per un attimo ne rimase quasi abbagliato. –"A consegnare il regalo agli sposini, quando siamo arrivati lo abbiamo dimenticato in macchina."

La ragazza allungò il collo e si guardò intorno, come a cercare il ragazzo all'interno dell'enorme sala. Louis ne approfittò per fare lo stesso e per cercare di capire per quale motivo Harry ci stesse mettendo così tanto. Il luogo in cui si trovavano era decisamente più grande di come Louis l'aveva immaginato. L'evento era stato organizzato in questa immensa sala decorata a festa con rose azzurre e bianche, festoni e candele profumate. Era principalmente divisa in due parti di cui una era occupata da grandi tavoli rotondi dove erano seduti gli invitati per consumare il pasto, mentre l'altra era un altrettanto enorme pista da ballo che i due sposi avevano già inaugurato con il cosiddetto "primo ballo" e che ora aveva il piacere di ospitare le centinaia di piedi di chi si divertiva danzando al ritmo della musica non proprio sobria prodotta dal dj, che aveva la sua postazione in fondo sulla destra. Praticamente tutti si erano chiesti come mai non fosse stato chiamato Liam per fare da dj, e la risposta annoiata del ragazzo era stata –"Per una volta fate festeggiare anche me, invece di farmi lavorare! Per cinque anni di College non ho fatto altro che produrre musica gratis a voi maledetti studenti!" Sorride, ma in fondo come dargli torto.

Louis sorrise mentre pensava a ciò, realizzando quante cose fossero cambiate nel giro di cinque anni, e quante fossero rimaste completamente immutate, come congelate nel tempo e nello spazio. Lui e tutti i suoi amici avevano terminato di studiare al Miami International College, che per tutto quel tempo era stato il complice sfondo di buona parte di tutto ciò che era accaduto nelle loro vite. Jael e Liam erano ancora fidanzati e quest'ultimo non era cambiato di una virgola: era ancora il dj che accettava di lavorare gratis ad ogni maledetto party organizzato dai suoi amici. Nonostante la squadra di calcio del College si fosse sciolta ben cinque anni prima, dovuta la scomparsa di Stan, Darren e Calum erano stati entrambi reclutati come giocatori da una squadra abbastanza conosciuta che non li trattava niente male. Charly aveva scritto un libro che era in fase di pubblicazione, e, benché per tre mesi nessuno ci avesse creduto, lei e Kylie si erano finalmente messe insieme. Kat si era fidanzata due anni prima con un certo Jacob, un moretto simpatico e con una bella voce che sembrava finalmente averla resa felice. Zayn aveva aperto il suo personale studio di tatuaggi che non solo era diventato uno dei più famosi sulla costa, ma che gli fruttava anche abbastanza denaro. Niall aveva inquadrato il suo futuro da musicista e non c'era giorno che non partecipasse a provini o che non si esibisse in un locale della città. Si faceva conoscere pian piano, e tutti credevano in lui. Zayn per primo. E quei due disgraziati si erano appena sposati, non più di qualche ora prima.

The Game | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora