Harry si svegliò di soprassalto, in modo del tutto inaspettato. Quando aprì gli occhi vide che Niall era sopra di lui, sorridente più di un bambino alla vista di una caramella alla fragola. O alla banana, se il bambino in questione fosse stato lo stesso Harry.
"Cosa cazzo.."- mormorò Harry tirandosi su e spostando il corpo esile di Niall da sopra di lui, senza molta difficoltà.
Niall continuò a ridere, e Harry si chiese come potesse una qualsiasi persona sulla faccia del pianeta essere così felice di mattina presto. -"Sono le quattro del pomeriggio, Harry. Dobbiamo dare una mano ai ragazzi a sistemare la villa."
Harry assunse un'espressione confusa, senza capire un accidenti di quello che Niall gli stava dicendo. Aveva afferrato solo una cosa: l'ora. -"Le quattro del pomeriggio?"
Niall annuì, come se tutto il resto di ciò che avesse detto fosse stato compreso. Harry si stropicciò gli occhi e allungò le mani verso l'alto per stiracchiarsi i muscoli della schiena e delle braccia. -"Nì, io mi sono svegliato cinque secondi fa. Devi spiegarmi per bene di cosa minchia mi stai parlando."
"Ieri era venerdì"- cominciò a spiegare il biondo -"e hai vinto l'incontro per K.O. Oggi invece è sabato e stasera c'è la festa in maschera, tra poco a dire il vero, dato che hai dormito fino ad adesso. Calum e gli altri ci stanno aspettando giù per andare a dare una mano a sistemare la villa che è stata affittata per la festa."
Harry annuì abbandonando le braccia lungo il corpo; ora che gli aveva spiegato bene aveva capito, ricordando ciò che Niall già gli aveva accennato qualche giorno prima. Ricordava anche tutto quello che era successo la sera precedente, non che ci fosse un metodo ben preciso per fare in modo che ciò non accadesse.
Rivisse le scene della notte precedente, una per una, a partire dal bacio con Louis. Così intenso che gli aveva tolto il fiato. L'incontro fine a se stesso, dove si era spaventato della sua stessa forza, della sua cattiveria. Infine ad arrivare alla pacca sulla spalla che Stan gli aveva dato per complimentarsi dell'ottimo lavoro svolto. Harry si sentiva tutto tranne che orgoglioso di quello che aveva fatto. Affatto.
"Giusto, la festa"- confermò senza che ce ne fosse realmente bisogno, ma per concentrarsi su qualcosa che non fosse l'incontro. -"Non ho niente da mettere."-aggiunse.
Niall sorrise. -"Infatti ci ho pensato io, amico. Quando arriviamo troveremo tutto lì. Come faresti senza di me?"
"Non farei"- rispose Harry alzandosi, senza nemmeno pensarci. In qualche modo era anche vero, dipendeva dai punti di vista.
Niall sorrise a sua volta, felice per un qualche motivo che, almeno per il momento, non ci è permesso conoscere. -"Ora a sbrigati a prepararti che ci aspettano tutti giù."
Harry annuì e si diresse verso il bagno per cominciare a prepararsi. -"Kat?"- chiese.
Anche se non poteva vederlo perché Niall era nell'altra stanza Harry riuscì benissimo a immaginarsi gli occhi dell'amico rabbuiarsi e prendere una sfumatura di azzurro più scura del solito, mentre iniziava a raccontare una storia che Harry ancora non conosceva. Quindi mentre il riccio si lavava e vestiva Niall parlò di come quella fatidica sera avesse quasi scopato con Zayn, quasi perché poi erano stati interrotti di Kat.
"Non so perché si comporta così. Penso che stasera verrà, ma non credo che starà con noi."
Harry annuì mentre usciva dal bagno completamente vestito: skinny jeans neri, i soliti stivaletti marroni scamosciati, una T-Shirt semplice e grigia. Alle dita portava i suoi soliti anelli e stavolta c'era anche un piccolo orecchino circolare al suo orecchio sinistro, quello che rimaneva meno coperto dalla sua infinita cascata di meravigliosi capelli ricci.
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The Game | Larry Stylinson
FanfictionI clichè fanno parte della vita, Harry e Louis ci metteranno poco a scoprirlo. Stesso College, stessa prima lezione, e forse stesse sensazioni. Il problema è il loro essere così irrimediabilmente diversi. Harry canta, suona, scrive. È un ex pugile...