-Capitolo 44

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HARPER

«Ehy, Attento!» dissi irritata rimettendomi in equilibrio. Alzai lo sguardo pronta a incontrare la persona che mi aveva urtata, quando incontrai il riflesso dei miei pozzi azzurri in un altro paio d'occhi e il sorriso di Luke che si stava trasformando in una risata.

«L'unico che poteva venirmi addosso ovviamente» dissi sarcastica sistemandomi la gonna con le mani.
«Nervosetta la signorina» disse continuando a ridere, ma quando si fu finalmente calmato, inizió a squadrarmi e alzó un sopracciglio.
«Che c'è?» mi guardai i piedi per poi tornare a guardare lui.
Mi indicó, e capii che si riferiva al mio insolito abbigliamento.
«Beh, ho il diritto di cambiare no?» dissi non del tutto sicura e lui sembró accorgersi subito della bugia tantochè corrugó le sopracciglia e con fare autoritario chiese «Con chi?»
Alzai gli occhi al cielo quasi fossi veramente la sua sorellina minore la quale  deve dare il rapporto di ogni spostamento.
«Thomas, hai presente, quel ragazzo alto moro, affascinante, dolce..» iniziai la lista perdendomi nell'immagine di lui, ma Luke mi fermó prendendomi per il braccio.
«Perfavore Harper, stai attenta»
Strattonai il braccio per rispondergli ma lui, detto ció mi passó di fianco, lasciando solamente la scia del suo profumo.
Rimasi ferma sul posto qualche istante, chiedendomi cosa avesse a volte quel ragazzo ma poi, ripresami, alzai le spalle rassegnata e proseguii il mio cammino verso l'unica cosa che al momento contava.

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Seduta sul divano continuavo a sistemarmi la gonna e la maglietta e ogni possibile dettaglio nel tentativo di far passare il tempo più velocemente.
Thomas, a causa di un imprevisto, sarebbe arrivato più tardi e quindi avremmo guardato il film successivo a quello deciso in precedenza.
Non avrei detto nulla a Talìta altrimenti mi avrebbe nuovamente accusata di "escluderla dalla mia vita, dimenticarla come fosse un vecchio vestito rotto, non considerarla più come parte integrante delle mie giornate". Tutte parole sue.

Alzai gli occhi al cielo pensando a quanto dramma potesse essere contenuto dentro a una sola ragazza.

Decisi così di far passare il tempo prendendo il cellulare e subito mi accorsi che non avevo una foto decente come sfondo, se non quella preimpostata. Avrei provveduto a cambiarlo il prima possibile con una foto di me e Thomas.

Arricciai le labbra emozionata da quell'idea così spontanea.

Pensavo troppo a quel ragazzo, ma era inevitabile. Faceva tutto il possibile per farmi capire quanto mi volesse bene, quanto ci tenesse a me, quanto mi apprezzasse e quanto mi amasse. Quella parola nella mia testa, pulsava scandendo ogni volta in modo più preciso il suo suono.
Lui mi Amava e io pure, eccome se lo amavo, ero solo stata sciocca a non averlo capito prima. Ma ora che ne ero certa non potevo fare a meno di cercarlo ovunque e di pensarlo anche quando non era con me.

Mi piaceva tutto di lui, amavo ogni suo lineamento, i suoi occhi, le sue labbra carnose e il naso freddo contro il mio collo quando si avvicinava. Amavo il suo essere dolce, il fatto che si prendesse cura di me come nessuno aveva mai fatto. Amavo che mi avesse fatto riscoprire cosa fosse amare qualcuno per davvero, perchè dopo Jordan c'era stato il buio, e lui ora aveva riacceso la luce.

Finii di tormentarmi le dita e sognare solo quando suonó il campanello e affacciandomi alla finestra vidi Thomas sulla moto che mi aspettava.

Presi velocemente la borsa, mi guardai un'ultima volta allo specchio, e corsi per le scale facendole due a due, solo per arrivare il prima possibile da lui.

«Stai attenta» risuonó la voce di Luke nel profondo della mia testa, ma così come apparve riuscì anche a scomparire e finalmente raggiunsi le sue braccia.

Imagine [C.H] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora