HARPER
«Sei impazzita!» gridai dietro alla mia migliore amica.
Si era presentata alle 7:00 del mattino insieme ad Angel, con un cesto da pic-nic e una coperta in mano.«Dai Harper, anche se salti due noiosi corsi di filosofia e chissá cos'altro, per una volta la tua media non precipita» disse Talíta.
Angel prese le sue difese, si erano coalizzate. «Dai dai. Ti fa bene una gita al lago. Ti schiarisci la mente cosí poi torni piú fresca che mai»
Il suo dolce sorriso mi fece annuire.
Sbuffai comunque in segno di disapprovazione e andai a prepararmi.
Fortunatamente quel giorno c'era il sole, quindi optai per jeans e maglietta a maniche lunghe, una felpa e poi giubbotto e cappello.Quando fui pronta Angel e Talíta applaudirono entusiaste.
In macchina Tali mise la musica a volume altissimo, e inizió a cantare. Con la voce che si ritrovava ringraziai la musica che sovrastava perfino i pensieri che mi frullavano nella mente.
«Mi devi 20$ Angy. Ti avevo detto che l'avremmo convinta a venire» disse soddisfatta la riccia.
«Oh giusto. Eccoti» disse porgendole i soldi.Spostai lo sguardo da l'una all'altra. «Avevate perfino scommesso. Che amiche carine che siete» dissi.
Ridendo Talíta rispose «Si ma era una scommessa giá vinta in partenza. Io ti conosco da troppo tempo e Angel doveva capire chi è la tua ombra qui. Le permetto al massimo di esserti amica» disse rivolgendo uno sguardo d'intesa alla piccola rossa ranicchiata sul sedile affianco al suo.Ridemmo tutte e io mi stiracchiai sui sedili posteriori.
Mi ricordai solo mentre chiusi gli occhi per addormentarmi che Thomas ed io dovevamo incontrarci per gli ultimi scatti.Presi il cellulare e digitai :
"Scusa Thomas, oggi non posso venire. Le mie intelligenti amiche hanno organizzato una gita al lago. -Harper"Come al solito la sua risposta non tardó
"Tranquilla -T"Non seppi come interpretare quelle dieci lettere: era forse arrabbiato, deluso? O semplicemente intendeva quello che aveva scritto?
Mi stupii delle mie paranoie e tornai a dormire.«Svegliati Harper! Harpeeeer!» la squillante voce della ricciolina mi risvegliò dal sonno in cui ero sprofondata e mi costrinse ad uscire dall'auto.
«Credevo di doverti gettare un secchio d'acqua addosso» si lamentò Talìta sistemandosi lo zaino sulle spalle.
«Non lo faresti»
«Sfidami» e con occhi piccoli mi guardò sotto lo sguardo di Angel che intanto si spellicava dalle risate.Un fitto boschetto si estendeva difronte a noi, circondato da un sentiero di sassolini chiari che immaginai portasse direttamente al lago.
«Allora, cosa avete organizzato?» chiesi intraprendendo la stradina seguita dalle ragazze.
«Camminata di un paio d'ore fino al lago, dove faremo il bagno e poi torneremo a casa» la rossa mi sorrise e io annuii, mi sembrava un buon programma.«Aspetta cosa? Un paio d'ore? Come faccio con queste scarpe?» Tali indicò le sue zeppe alte e poi ci rivolse uno sguardo di terrore dal quale non potei trattenere una risata.
«Vorrà dire che starai scalza» si strinse nelle spalle Angel continuando a camminare.
Il sentiero era dritto, con qualche curva casuale e qualche rametto sporgente che rischiava di farci inciampare. I continui lamenti della mia migliore amica cominciarono a stancare e per un momento meditai sull'idea di metterle dello scotch sulla bocca.
«Ti ricordo che è stata una tua idea!»
Camminavamo da ormai da tempo, non tenevo conto dei minuti ma da dove ci trovavamo riuscivo a sentire lo scrosciare dell'acqua.
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Imagine [C.H] #Wattys2016
FanfictionSfogliando le ultime foto scattate, Harper notò il ricorrente volto del ragazzo con il mistero impresso nello sguardo. «Stai lontana da Calum» «Chi è Calum?» -In fase di REVISIONE-