8- Le Scuse Dei Ragazzi

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Io, Jeff, Masky e L. Jack abbiamo deciso di andare insieme a cercare le nostre vittime, ma alla fine ci dividiamo e io resto da sola col mio compagno di stanza; lo seguo fino ad arrivare a una casa a due piani, seguendo il suo sguardo noto una finestra aperta con la scala antincendio poco distante e mi dirigo da quella parte a differenza sua che decide di arrampicarsi sugli alberi.

Entriamo da una finestra che sembra dare sulla cucina, giriamo per le stanze e dalle foto ci rendiamo conto che ci abitano solo due ragazzi, forse i genitori non ci sono, <<Desi io mi occupo del fratello piccolo...il più grande lo lascio a te, va bene?>> annuisco alle parole di Jeff e sul mio viso si disegna un sorriso da pazza come anche a lui. Mi avvicino alla camera da letto del fratello più grande, a vederlo potrebbe avere sui diciotto anni ed è anche abbastanza carino ma questa cosa non importa molto; vicina al letto mi sporgo verso di lui accarezzandogli il viso quando all'improvviso si iniziano a sentire le urla del fratello piccolo ad opera di Jeff "Chissà cosa starà facendo a quella creatura" penso mentre osservo la mia vittima che si muove nel sonno iniziano ad aprire leggermente gli occhi. I suoi occhi sembrano vagare nella stanza fermandosi su di me, sembra che non mi riesca a vedere bene poiché sono nascosta nell'ombra, con qualche passo mi faccio vedere avvicinandomi e tappandogli le labbra con una mano mentre nell'altra tengo il mio pugnale che a vederlo spalanca gli occhi. Riesce a togliere la mia mano dalle sue labbra per pronunciare le sue ultime parole, anche se lui ancora non lo sa, <<Chi sei tu?....cosa mi stai facendo e cosa...cosa vuoi da me?>> la sua voce cerca di essere calma però si sente una punta di paura e di tremolio in essa; gli sorrido bloccandogli il viso con la mano libera così che i suoi occhi siano puntanti su di me mentre passo la lama del pugnale sulla carne scoperta del suo braccio, gli osservo gli occhi che si spalancano per poi chiudersi e riaperti tremano nel vedermi leccare la lama del pugnale macchiata dal suo sangue. Ha un sapore delizioso che mi fa venire voglia di averne ancora e ancora, salgo sul letto poggiando le mani sulle sue spalle stringendo leggermente la presa e stando con le gambe ai suoi lati; piano mi abbasso al suo livello avvicinando le labbra al suo orecchio così che possa sentire perfettamente la mia voce <<La tua Morte sarà la mia Vita>> senza dargli tempo di capirne il senso lo pugnalo al petto e in contemporanea lo mordo al collo iniziando a bere dalla sua linfa vitale.

JEFF'S POV

Dopo aver lasciato Desi entrare in quella camera, mi dirigo verso quella del fratello piccolo che a vedere le foto appese sui muri non dovrebbe avere più di dieci anni; sorrido al pensiero di poter divertirmi con un moccioso, poiché le loro urla sono sempre le più belle da sentire e lottano anche più di tutti a volte. Mi avvicino al suo letto e sorridendo lo prendo per un braccio buttandolo a terra, in questo modo si sveglia e mentre si guarda attorno si accinge ad avvicinarsi al letto "Iniziamo questa bella serata mocciosetto" penso restando dietro di lui in attesa del momento giusto per poi <<Bhuuu!!!!>> mi metto a urlare facendolo spaventare e urlare, mi devo trattenere dal ridere per non farmi vedere ma adesso il divertimento cambia di livello che prendo il mano il mio pugnale da dietro la felpa.

<<Go to sleep>> è la frase che sussurro sillaba per sillaba mentre lo pugnalo, più e più volte, per poi finire con la mia opera d'arte sul suo viso da bambino innocente; felice del mio operato mi dirigo nell'altra stanza dove noto Desi salire sul letto di quel ragazzo e avvicinarsi a lui <<La tua Morte sarà la mia Vita>> è la frase che ella pronuncia prima di pugnalarlo al petto per poi morderlo al collo "Sicuramente si starà nutrendo di lui" penso mentre la guardo senza battere ciglio. La vedo spostarsi dal ragazzo e girarsi verso di me, ha il viso leggermente sporco di sangue, mi avvicino col suo sguardo che mi segue e arrivatole accanto la prendo dai fianchi facendola scendere dal letto; la guardo sorridendo e col polsino nella manica della mia felpa le pulisco il sangue sul naso e sulle labbra <<Se al mio posto ci fossero stati i ragazzi avrebbero di sicuro attirato l'attenzione>> ride alle mie parole per poi mostrarmi qualcosa. Mi porge due biglietti e sotto la luce dei lampioni di fuori capisco che sono per il Luna Park che verrà aperto domani, sposto di nuovo lo sguardo su di lei fa gli occhi da cucciola <<Questi sono due biglietti per il Luna Park di domani, ci andiamo?...... Ho sempre voluto andarci, dai!!>> sorrido alzando le spalle; dopo aver lanciato uno sguardo al ragazzo morto la prendo in braccio a mo' di sposa per poi saltare dalla finestra, potevamo uscire dall'entrata ma sentivo dei passi poco lontani; scappiamo fino ad arrivare al parco dove prendiamo un'andatura più calma e lei continua a chiedermi per domani.

Nel parco ci dirigiamo su una panchina dove ci sediamo per riposarci dalla corsa, prendo i biglietti dalla tasca della felpa guardandoli bene per poi girarmi verso di lei <<Per me non ci sarebbero problemi ad andare, ma dobbiamo chiedere il permesso a Slender. Se vuole andiamo, ma se dice di no non si farà nulla.....io ti sto avvisando>> annuisce alzandosi e tirandomi via dalla panchina. Arrivati alla CreepyHouse troviamo Toby e Ben che stanno litigando e Sally che sta piangendo, io vado dai due cercando di dividerli prima che arrivino alle mani e Desi va dalla piccola della casa riuscendo a calmarla; <<La volete smettere voi due? Avete pure fatto piangere Sally...che diavolo è successo adesso?>> domando facendoli fermare e a rispondermi è Toby <<Stavamo solo scherzando....mi sono arrabbiato perché ha vinto di nuovo lui>> rido insieme a Ben, quando ci giriamo per le parole di qualcuno <<E voi vi mettete a litigare per una cosa così insignificante? Sally piangeva e vi diceva di smetterla...e voi due?>> afferma Desi avvicinandosi portando Sally in braccio, lei anche se ha l'aspetto di una ragazzina non pesa molto, guarda male i due per poi salire sopra sicuramente per portare Sally nella sua stanza. La vedo tornare andando da Ben e Toby per poi dare loro una pacca in testa <<Scusa>> affermano abbassando lo sguardo e in poco tempo di sentono tre voci femminili <<Desi....hai fatto dire scusa a quei due....ma tu sei un mito>> e girandoci vediamo le mie cugine e Clockwork che abbracciano Desi mentre gli altri ragazzi prendono in giro i due ragazzi al mio fianco.

"Questa notte ognuno nel suo letto" penso entrando in stanza notando Desi che si corica <<Jeff...posso stare con te? Ho paura da sola>> annuisco per poi osservare i due letti quando mi viene in mente un'idea carina <<Che ne dici se uniamo i nostri letti? Così stiamo insieme e anche comodi>> annuisce e insieme iniziamo a sistemare. Mettiamo il mio letto accanto al suo che si trova poco distante dalla finestra della stanza, in questo modo posso accorgermi se qualcuno entra da lì più facilmente, dopodiché sistemiamo anche i mobili nella stanza per non dare un senso di vuoto ad essa: dove prima stava il mio letto decidiamo di spostarci il tavolo e mettiamo a posto anche il comodino suo in un angolo della stanza. Sistemato tutto mi butto sul letto quando lei afferma <<Il bagno è mio, poi se vuoi vai dopo>> faccio per precederla ma corre veloce chiudendosi dentro facendomi ridere, così torno a buttarmi sul letto; dopo qualche minuto torna ma ci sono io che le blocco il passaggio per andare dalla sua parte del letto <<Mi fai entrare nel letto? Per favore>> scuoto la testa sorridendo <<Se vuoi andare nella tua parte del letto...mmh...dovrai passare sopra di me. Tranquilla che non mordo, promesso>> le faccio la linguaccia, ma la furbetta decide di salire dai piedi dal letto cosi mi sporgo in avanti prendendola per la vita alzandola in aria facendola ridere "Come sei bella quando ridi, se non fosse che non ti voglio perdere ti bacerei anche adesso" penso mentre la tengo ancora in aria per poi farla cadere sul letto al mio fianco restando girato verso di lei <<Per favore non farmi il solletico...per favore>> inizio a ridere <<Allora soffri il solletico... va bene, farò il bravo>> continuando a ridere mi avvicino a lei iniziando a solleticarla, adesso sta ridendo anche lei e si contorce cercando di sfuggirmi; mi blocca le braccia ancora tra le risate, ma essendo sbilanciato cado sopra di lei che mi alzo usando i gomiti come appoggio e abbassando lo sguardo su di lei la noto arrossire.

Restiamo in questa posizione quando le parlo <<Scusa per dopo>> mi guarda spaesata, continuo a tenere lo sguardo fisso su di lei quando decido di abbandonare ogni paura e con la consapevolezza che potrebbe odiarmi dopo.

JEFF THE KILLER E DESIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora