TRENTASETTE

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"Mi dispiace Jeff....ma devo farlo....la sete è troppo forte" penso dentro di me, mi nascondo dietro un albero e torno normale e poi metto il cappuccio così nessuno mi riconosce; giro per le strade quando quel dolore ritorna e mi chiudo in una casa abbandonata "Sta notte ci sarà la strage" penso ridendo, <<Sta sera arriverà l'inferno>>.
Giro per le strade in cerca di qualche vittima sacrificale, sento la mia parte di angelo della morte premere di uscire fuori per fare una strage, anche se il sangue che brama è quello della famiglia Blacks, sono consapevole che loro si sono nascosti per cercare di vivere ancora qualche altro giorno, ma non importa tanto questa sera sarà la sera dell'inizio.
<<Si dice che nel bosco viva un mostro, che uccida tutti i bambini che si comportino male, perciò devi fare bravo o il mostro ti troverà e ti ucciderà. Il mostro può sembrare amichevole all'inizio, ma quando meno te lo aspetti estrae le sue zanne e per te, sarà fine. Se non vuoi che accada il bravo devi fare e così lui non ti potrà trovare. Se il tuo sangue non verrà versato allora insieme a quello degli infiniti bambini non verrà mischiato. Ora che hai capito torna a dormire ma ricorda questo: il mostro ti potrà sempre sentire>> inizio a ripetere la piccola storiella, che a tutti i bimbi viene raccontata, quando fanno i monelli e non ascoltano. Il sangue dei bimbi è davvero buono, dolce e speziato, ma solo quello di coloro che fanno i monelli è davvero scquisito, perché per il suo sapore unico è anche come una droga di cui non ne puoi fare a meno, perché contiene la parte impura. A pensare a loro mi metto a ridere, gente si gira verso di me e mi saluta; cammino e incontro un signore non vedente, "Potrei chiedere informazioni a lui" penso avvicinandomi, <<Signore mi sa dire dove si trova la struttura di accoglienza per giovani.....>>  costui alza lo sguardo e risponde alla mia domanda <<Deve andare sempre dritto e poi lungo la stradina a destra troverà il cancello>> annuisco e dico <<La ringrazio....adesso le si dimenticherà di tutto e andrà per la sua strada>>. Lascio così il vecchio in compagnia del suo cane, che non fa altro che ringhiarmi contro, fortuna che gliel'ho 'mummificato' per un pochino di tempo; "Sono certa che in quel luogo ci sarà da divertirsi...sento già la musica delle urla nelle orecchie" penso camminando lungo la strada che mi ha indicato il vecchio.
<<Mamma, perché in quella casa i bambini che ci entrano non escono molto?>> chiede un bambino che cammina mano nella mano con la madre che risponde <<I bambini che vanno la dentro non posso uscire sempre, perché loro sono diversi....da tutti>> sentire quello che dice la madre mi fa ridere, pensare che li ci vanno i bambini senza la famiglia.
Arrivo al cancello e noto una scritta "Qui troverai la tua famiglia", la rileggo molte volte e mi viene da ridere, al centro del cancello c'è una lettera, la 'B' naturalmente sta per Blacks, se non sbaglio loro si occupavano di bambini che erano soli. Mi avvicino al cancello e mi accorgo che è chiuso a chiave, "Una cosa così non mi può certo fermare" penso e con un salto sono dall'altra parte del cancello, "Rendere invisibili le ali è davvero utile....adesso ci si da al divertimento" penso mentre cammino per la strada che da alla porta d'entrata.
Sento dei rumori e mi nascondo su un albero, vedo due donne che escono dalla struttura per poi chiedere a chiave al porta, già che ci sono ascolto anche la loro conversazione: <<1Quei ragazzi sono davvero speciali/ 2Ci sarà un motivo se la famiglia Blacks se ne prende cura/ 1Hai sentito di quei due coniugi Blacks? Sembra che siano stati uccisi/ 2Già la signora anziana ha detto che è colpa del mostro e che non è una leggenda/ 1Non pensi davvero che uccida i bambini?/ 2Naturalmente no....e poi ucciderebbe chi non si comporta bene....i nostri ragazzi sono degli angioletti/1Hai ragione, adesso andiamo e lasciamoli dormire>> così queste due donne se ne vanno e quando stanno per arrivare al grande cancello decido di fare la mia apparizione, oltre il cancello.
<<Scusate è qui la struttura di accoglienza per ragazzi?>> chiedo, loro si avvicinano e mi chiedono <<Chi sei ragazza?>> sorrido e dico <<Cerco mio fratello....l'ho perso anni fa da bambini, da anni lo cerco e ho scoperto che si trova qui....posso vederlo. Per favore>> loro si lanciano degli sguardi e annuiscono, così aprono il portone e mi fanno entrare. Appena metto piede dentro, dopo che richiudono a chiave in cancello, mi giro verso di loro e le guardo iniziando a ridere, però non come una pazza, diciamo che mi ci avvicino. Loro mi guardano con uno sguardo di spavento, la prima donna mi chiede <<Come si chiama tuo fratello? Così ti diciamo qualcosa su di lui>> io le guardo e dico <<Morte>>, loro mi guardano e chiedono <<Ragazza ma che stai dicendo.....; Sei malata cara? Hai bisogno di aiuto>> io annuisco e dico <<Voi mi aiuterete?>> eccole annuire. Si avvicinano a me e sembra che prendano qualcosa dalle loro borse, rido ed esco le mani, che fino a mi avevo dietro la schiena e in mano ho le loro pistole, una per mano. Hanno uno sguardo spaventato e la prima donna chiede <<Come fai ad avere le nostre armi, non ci sei passata neanche accanto per prenderle>> sembra molto spaventata e adesso si che mi divertirò e anche tanto; <<Secondo voi chi sono io......pensate davvero che sia qui per vedere mio fratello? Che credulone.....io sono qui per quei bambini e voi non mi fermerete>> dico iniziando a ridere come una pazza, con un piccolo movimento del polso lancio in su le due armi per poi tagliarle in due con il mio pugnale di ossidiana; loro hanno gli occhi spalancati per lo spavento e la paura. Una di loro cade anche a terra quando una pistola viene distrutta e dei pezzi gli passano accanto, a terra dice <<Quel pugnale.....tu non puoi essere il mostro.....il mostro non è una ragazza....il mostro si racconta che sia sempre stato un vero e proprio mostro sanguinario>>, mi avvicino a lei e le punto la punta del pugnale alla gola e dico <<Quelli della mia famiglia mi chiamavano e chiamano tutt'ora mostro. Ma sai da ora voi mi chiamerete Angelo della Morte. Penso che abbia capito a cosa mi riferisco?>> lei annuisce e dice <<Tu sei....de....>> non la faccio finire che le infilzo la gola e lei cade all'indietro coperta del suo stesso sangue, mi giro verso la seconda donna e intanto lecco la lama del pugnale. <<Che...vuoi....da...da noi>> chiede con voce tremante, sorrido e con la mano libera indico la struttura <<Devo entrare la dentro e tu mi darai una mano.....devi disattivare gli allarmi e poi sarai libera a patto che non dici nulla a nessuno o morirai.....molto ma molto brutalmente te>> dico guardandola negli occhi; di fronte al portone lei prende la chiave e lo apre e disattiva tutti gli allarmi, fatto si gira sorridendo verso di me e dico <<Adesso sei libera.....aspetta mentivo>> lei sbarra gli occhi e inizia a correre solo che la prendo e la sbatto al muro per poi ucciderla bevendo il suo sangue e alla fine la rendo inguardabbile colpendola molte volte col coltello e ridendo sempre più forte come una pazza. In realtà non l'ho fatto davvero, gli ho solo fatto 'qualche graffio' per inscenarne la morte, <<Adesso ci si diverte.....vediamo quanti piccoli ci sono qua dentro>> dico alzandomi da terra e iniziando a girare per il piano terra; qui non trovo nessuno, ma la cosa interessante è una foto nella cucina dove ci sono le due donne con quella vecchia che ho ucciso e attorno i bambini che vivono qui, li conto <<Uno, due.......cinque......dieci. Solo dieci ragazzi, però perché gli altri hanno una croce al cuore? Sarà bello scoprirlo il perché>> così mi allontano e vado verso le scale. Piccoli respiri si uniscono tra loro, lamenti nel sonno, rumori di piccoli che si girano, ma soprattutto il rumore dolce e silenzioso del sangue che scorre nelle vene e il battito del loro cuore che non ha ancora scoperto la paura più grande di tutte: la paura della Morte.
Sto all'entrata del corridoio dai lati ci sono le porte delle stanze dei bambini, non mi va di andare da ognuno di loro e fare 'bubù settete' e poi non ci sarebbe divertimento, meglio traumatizzarli prima. <<Desi che stai facendo.....non sei in te....non seguire la sete....sarai in balia di essa e non potrai tornare indietro>> dice una voce nella mia testa, una voce che conosco loro bene, quella del demone, <<Stai calmo, so quello che faccio.....diciamo che è un piccolo avviso alla mia dolce famiglia.....poi non hai detto che tu hai bisogno di sangue? Beh oggi ne abbiamo in abbondanza e non è la sete a seguirmi perché l'ho già placata con quella donna. Ora voglio solo uccidere qualcuno e divertirmi come una pazza>> e inizio a ridere dentro di me. Chiudo gli occhi e in poco tempo mi trasformo, gli occhi cambiano colore e si cerchiano di nero, in più le mie unghie diventano affilate come quella volta che uccisi quella mi cugina di nome Molly, mi guardo nel riflesso del vetro della finestra e sorrido alla mia trasformazione. <<Desi, cosa pensi di fare con questi ragazzi......prevedo che ci sarà molto da lavorare se non vuoi che rimanga nessuno vivo....capito il perché no?!>> dice la voce del demone nella mia testa, <<Come se io non sapessi.....poi perché non dici anche che hai il sospetto che quelli della House ci seguano. Ma non ti preoccupare ho dato loro una piccola esca....sai i poteri della famiglia che mi ha rinnegato sono utili certe volte. Adesso però se ti vuoi divertire pure tu.....dimmelo>> e con questo riapro gli occhi e allargo le braccia alzandole poi in aria.
Un piccolo turbine nero mi avvolge dal basso, in questo modo i miei vestiti si trasformano, indosso così un vestito nero a bretelle con la scollatura a V e un lungo spacco che va da prima di metà coscia in giù, in più sull'inizio dello spacco ci sono dei piccoli denti di animale, come a far sembrare che il vestito abbia una sua vita propria; la manica del braccio destro me lo copre tutto fino ad arrivare alla mano che mi copre la parte di sopra e si ferma con un anello al dito medio. Giro su me stessa con il mio nuovo vestito, ormai questo sarà il vestito dell'Angelo della Morte; punto lo sguardo sulle varie porte che mi daranno accesso a tanti bambini che saranno vittima della mia follia. Dopo quello che ho sentito alla TV da quella vecchia decrepita ho deciso che gliel'avrei fatta pagare e come loro hanno fatto con la famiglia di Sam io farò lo stesso con questi miseri bambini: li ucciderò tutti e farò passare a loro la peggior notte mai vissuta.
Inizio a camminare per il corridoio, ogni volta che passo di fronte a una porta essa si apre, lasciando entrare così la luce diurna della luna; alla fine del corridoio tutte le porte sono aperte, sento qualcuno che si muove ne letto, ma il rumore che arriva di più ai miei sensi è quello provocato da uno di loro che stia alzando dal letto e in pochi secondi sono nella sua stanza. <<Il piccolo bimbo si è svegliato? Non riesci a dormire bambino caro?>> dico con voce calma e con un pizzico di ironia, il bimbo anzi il ragazzo si gira verso di me e chiede <<Chi sei tu.....non ti conosco...ma mi sembra di si>> rido un pochino e mi siedo sul letto accanto a lui, gli faccio segno di sedersi accanto a me, timoroso si siede e dico <<Può sembrare che mi conosci....mi hai visto poco fa nel tuo sogno...>> lui spalanca gli occhi e dice <<Come fai a sapere del mio sogno....chi sei?>> mi alzo e inizio a ridere, mi avvicino a lui e dico <<Sono il tuo peggior incubo....io sono l'unico e vero....>> lui sbarra gli occhi e dice <<Angelo della Morte>>. Con ciò alzo una mano verso di lui e la chiudo piano piano, nello stesso istante attorno al suo collo si forma una presa invisibile, anche se in realtà sono io che uso i poteri del demone e senza avere problemi per di più. <<Lasciami....cosa....vuoi da....noi.....noi non....siamo....le...tue....>> non lo faccio finire di parlare che lo lancio contro il muro! per la botta i libri della libreria cadono e fanno molto rumore che attirano anche altri due ragazzi. Vanno ad aiutare il loro amico e non appena lui si sveglia decido di usarlo come tramite per parlare con gli altri <<Svegliate gli altri....scendere giù nel salone....subito>> intanto lo faccio alzare e uscire dalla stanza, con loro che fanno ciò che è stato chiesto. Guardo la scena e rido in silenzio nell'ombra, ogni ragazzo si sveglia piano, "Non c'è la faccio ad aspettare.....perché non uccidere il più piccolo?" penso dentro di me e chiedo al ragazzo di prima mentalmente "Come ti chiami ragazzo? E chi è il più piccolo di voi?" ed ecco che lui risponde subito "Mi chiamo Samuel e il più piccolo è Max che sta all'ultima stanza.....che vuoi fare?" rido nella sua mente e sento che i suoi occhi stanno piangendo, non mi serve uno che piange e così taglio il collegamento con lui che sviene a terra. Vado nella stanza di Max e lo trovo che dorme nel suo letto con le coperte fino alla testa, gliele tolgo e mi accorgo che è sveglio e che trema dalla paura, <<Perché tremi....dovresti essere felice....hai dei genitori?- Fa no con la testa- Ti hanno abbandonato qua?-fa no con la testa triste- Vorresti rivederli.....sai c'è un modo....e quello è....fare il bravo bimbo>> dico sorridendo con gli occhi spalancati, lui si siede sul letto e dice <<Sei l'angelo della morte? Sei stata tu a uccidere la mamma e papà di Max?>> lo guardo storto e chiedo <<I tuoi genitori erano quei due nel bosco? Dei Blaks?>> annuisce e una follia omicida si fa largo in me <<Adesso andrai da loro....non sei felice....piccolo Max....sai che è molto facile...devi solo darmi il tuo sangue e tutto finirà>> lui abbassa lo sguardo e attorno a lui le lenzuola si alzano e si muovono "Interessante un piccolo Blaks con i poteri....." penso dentro di me e dico <<Vuoi farmi paura.....hahahah....ma non farmi ridere....raggiungi i tuoi genitori e la tua famiglia maledetta. Salutami tutti.....ragazzo nato nella morte>> e così con un colpo secco gli taglio la gola, un fiotto di sangue mi arriva sul vestito, che in poco tempo viene assorbito da esso cioè dal vestito, il corpo del ragazzo esala l'ultimo respiro proprio quando mi avvicino al collo di lui e lo mordo bevendo così il suo sangue che mi affievolisce la fame. Mi sposto e mi pulisco il sangue dal petto con un lembo del lenzuolo ancora pulito del bambino; rido a vedere la scena e quando mi giro vedo due ragazzine, di sicuro gemelle che stanno ferme dalla paura e dicono <<Perché lo hai ucciso.....percheee>> si mettono pure ad urlare. Con un movimento del polso le scaravento fuori dalla stanza, entrambe sbattono fortemente la schiena contro il muro e cadono a terra, mi avvicino a loro e chiedo <<Ci sono altri qua sopra o siete rimaste solo voi due>> loro fanno si con la testa e iniziano a tremare non appena mi alzo in piedi e vedono la mia voglia sul fianco scoperta, quella con i due codini mi indica con braccio tremante e dice <<Tu.....tu sei....Denise?>> a quel nome l'altra ragazza spalanca gli occhi e inizia a ridere dicendo <<Ma che stai dicendo....lei dovrebbe essere morta.....se ha bevuto il sangue di Max>> rido io ora come una pazza e prendo la ragazza che ha appena parlato per i capelli e la alzo in piedi e faccio in modo che le mi labbra siano vicino al suo orecchio e dico <<Sai cara è un mese che bevo sangue dei Blaks....anche di più. Il primo è stato mio cugino che voleva portami via con la forza; poi è toccato a Molly e suo fratello Merlin; poi gli altri cugini....ma la più bella è stata la morte della vecchia con cui avete fatto la foto....e ora il loro sangue non mi fa male, anzi mi da forza>> con ciò sempre tenendola per i capelli la lancio dietro di me e sbatte allo spigolo della porta. La sua sorella va da lei e la chiama <<Meredith....come stai...sorella...non ti avvicinare>> si rivolge poi a me e dico <<Cara Maya....non ti devi preoccupare per tua sorella....ma per te>> perché la prendo per un braccio e l'avvicino a me, col pugnale nell'altra mano le faccio dei piccoli tagli sotto gli occhi spalancati della sorella fino a quando decido di farla cadere a terra dolorante; le due sorelle si avvicinano e iniziano a tremare, faccio giare il pugnale tra le mani e in poco tempo diventa la mia falce e con un colpo secco faccio un taglio sul loro petto per poi ucciderle col mio pugnale da killer.
Rido della mia opera e intanto scendo le scale, "Desi...spero non ti dispiaccia prima ho preso il controllo di quel ragazzo che si chiama Samuel" mi chiede il demone nella mia testa, "Non mi da fastidio e poi ti avevo detto che se volevi ti potevi divertire anche tu" e qua il demone dice "Diciamo che ho fatto uccidere a quel ragazzo i suoi, possiamo dire fratelli.....e ora sta in un angolo del salone che trema" a sentire ciò che dice il demone apro le ali e in poco tempo sto giù.
Vedo sangue sulle pareti, due ragazzi con innumerevoli tagli e poi un ragazzo che sembra abbia provato a difendersi è deturpato molto male, alcuni oggetti sono rotti e sporchi di sangue, forse sono stati usati come arma. Giro attorno al divano che è rovinato da tagli, qua vedo il coltello da cucina usato come principale arma, lo prendo e lo lecco un po, <<Buono il sangue.....sembra che questo ragazzo abbia appena capito cos'è diventato>> dico andando verso di lui che alza il capo e con voce tremante chiede <<Che cosa ho fatto......io non volevo....devo dirlo....loro....devono sapere>> mi abbasso al suo livello e gli dico <<Ora faremo un gioco....tu uscirai di qua...ma non prima di dirmi perché quei ragazzi hanno la X sul cuore>>, a questa mia proposta spalanca gli occhi e dice <<Ti dirò il perché....ma non posso uscire di qua...o loro si arrabbiano>> e inizia a a tremare e dopo un po racconta <<Quei ragazzi vivevano qua.....erano i più grandi di noi.....la famiglia ci trovava e ci portava qua....dicevano che noi eravamo speciali....dopo qualche anno dopo che loro divennero maggiorenni, ovvero l'anno scorso....sono morti misteriosamente. Nessuno di noi ha capito come e perché. Le due tate ci dissero che dopo che erano usciti e hanno iniziato la loro vita...sono stati uccisi dai killer che girano in città. Ecco il perché delle croci>> sorrido e dico <<Sai i tre ragazzi che stanno più vicini tra loro e coi cappelli uguali.....assomigliano a tre ragazzi spacciatori che ho ucciso tempo fa.....non ricordo neanche i loro nomi. Erano solo feccia, come tutti voi qua....e sai perché....perché voi siete Blaks>> mi alzo e lo predo per il collo della maglia. Inizio a camminare e lo trascino dietro di me, non importa che si faccia male tanto tra poco morirà; sto di fronte al portone, con la mano libera prendo il mio pugnale dei serpenti che diventa un'ascia e con un colpo secco rompo il portone, Samuel si mette a gridare che non vuole uscire e alle sue grida unisco la mia risata "Hei demone che ne facciamo del moccioso?" ed ecco che arriva la risposta "Puoi ucciderlo e mandare un messaggio a tutti....che so' usando il sangue?" a questa proposta i miei occhi ambra brillano.
Lancio il ragazzo fuori, lui rotola su se stesso per poi fermarsi, si alza sulle mani e mi guarda tremante. Mi avvicino a lui e con un colpo secco di falce lo uccido, dalla ferita inizia ad uscire il sangue. Strappo un lembo della sua maglia e la sporco di sangue e inizio così a scrivere sulle pareri della casa, fortuna che le pareti sono bianche così si nota subito il rosso scarlatto del sangue: "La Vostra Morte sarà la Mia Vita. State attenti l'Inferno è venuto a chiedere le vostre anime" con la mia bella firma Vampire-Angelo dello Morte.
Per scrivere la frase mi aiuto con le mie ali che scrivere in alto, scendo a terra e guardo la mia opera e sorrido <<Adesso voglio vedere che farete>> dico a bassa voce buttando lo straccio a terra e pulendomi la mano sui pantaloni puliti del ragazzo.
"Adesso che farai...lo sai che i ragazzi ti staranno cercando....oh merda" ecco ancora lui, "Che succede di così brutto" chiedo e non faccio in tempo a rispondere che qualcosa di strano mi percuote. Istintivamente apro le ali e le chiudo attorno a me come a volermi proteggere, poi le apro e con un salto prendo il volo per poi finire nel parco, più precisamente vicino all'entrata del bosco, vicino alla fontana. Mi affaccio alla fontana e vedo di avere sempre il mio aspetto cambiato, che sta tornando normale, il vestito sparisce lasciando quello che avevo prima, "Che mi sta succedendo...." penso tenendomi al bordo della fontana, all'improvviso al posto del mio riflesso vedo quello del demone che mi dice <<Hai usato troppa energia....e il sangue delle sole vittime non ti può aiutare...ti serve anche quello del giovine>> a sentire ciò spalanco gli occhi e con un gesto nella mano scuoto l'acqua e la sua immagine sparisce; cado seduta a terra e continuo a ripetere <<No....non posso farlo....non posso....NON POSSO>> per l'urlo degli uccelli volano via, ma non ci faccio molto caso, perché do più importanza a dei passi dietro di me accompagnati da delle risate.
<<Guarda li c'è una ragazza....possiamo ucciderla e poi tornare a casa....>> dice una voce dietro di me, mi alzo tremante e non capisco chi sia, dato che i miei sensi sono affievoliti, mi alzo e mi giro, con le poche forze che ho creo le mie ali solo che neanche all'inizio della nascita svengo.
L'ultima cosa che sento sono dei passi sempre più vicini e delle voci lontane e che sembrano familiari e allo stesso tempo non capiscano di chi siano.
<<Mi dispiace.....Jeff....>> sono le ultime parole che dico prima di cadere ne buio più profondo, da cui non c'è quasi mai ritorno.

JEFF THE KILLER E DESIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora