Durante il tragitto per casa nessuno di noi parla, io e Jeff camminiamo affianco e accanto a lui si trova E. Jack. Tutto è tranquillo e per nostra fortuna non incontriamo gente nonostante siano solamente le undici di sera, lo stesso camminiamo nell'ombra così da non farci notare in ogni caso e se anche accadesse non ci potrebbero riconoscere poiché ci siamo cambiati per non destare sospetti; "Stai attenta ragazzina, stanno arrivando e questa volta potrebbe essere più brutto...in più grazie per il sangue di quel giovine" parla il demone facendomi apparire sul viso un sorriso sbilenco, però tiro la manica di Jeff facendolo girare verso di me e avvicinatami al suo orecchio gli parlo <<Dobbiamo andarcene e in fretta, fidati di me...per favore>> si guarda attorno per poi fare un cenno ad E. Jack che inizia ad allungare il passo, alla fine ci ritroviamo a correre e solo dopo svariati giri arriviamo alla CreepyHouse chiudendoci la porta alle spalle sedendoci a terra per riprendere fiato. Dopo essermi ripresa lascio loro lì andando allo studio, dove sono sicura di trovarci Slender, infatti entrata lo trovo che sfoglia alcuni fascicoli per poi alzare lo sguardo da essi sentendo la mia presenza <<E' successo qualcosa?>> domanda subito facendomi annuire <<Siamo andati ad uccidere ed è andato tutto bene, ma sono sicura che qualcuno ci abbia seguito. C'è una cosa che dovresti sapere, si tratta dello spirito del demone che ho dentro...ho parlato con lui, che mi ha riferito che la mia famiglia non deve riuscire a prendermi e che per farlo non si fermeranno. Cosa dovrei fare? Io non voglio andarmene...lasciarvi...non posso e non voglio farlo>> al solo pensiero che possa accadere mi rattristo e il mio sguardo diventa cupo, che sento uno dei tentacoli di Slender che mi alza il viso <<Non ti preoccupare, qua tutti siamo una famiglia e stai pur certa che nessuno di noi permetterà che tu vada via...ora torna da loro, saranno preoccupati e riguardo Jeff sai che dovrai dirgli tutti>> sorrido andando ad abbracciarlo per poi salutarlo tornando dagli altri.
Le ragazze non fanno che chiedermi come stia andando la mia storia con Jeff e i ragazzi spesso ridono prendendosi in giro tra di loro, come sempre; essendo stanca mi dirigo nella mia camera per stare un po' da sola per pensare ed è anche notte fonda e non ho la benché minima traccia di sonno, così decido di prendere un libro quando all'improvviso sento una mano che si posa sulla mia spalla che quasi salto in aria per lo spavento, ma mi accorgo dopo che si tratta solamente di Hoodie <<Tutto bene? Come vanno i tuoi attacchi?>> mi giro verso di lui sedendomi sul letto per guardarlo meglio e adesso mi accorgo che sta senza la maschera, noto ora i suoi capelli neri come quelli dei fratelli ma i suoi lineamenti sono più dolci. <<Tutto bene. A te e a gli altri, va tutto bene?>> annuisce anche lui sedendosi a terra con la schiena poggiata al letto, non sono mai stata brava a parlare con i ragazzi e posso dire che mi evitavano causa la mia diversità; osservandolo meglio noto sul collo una piccola cicatrice <<Come ti sei fatta quella cicatrice?...se non vuoi parlare fa nulla>> gira il viso guardandomi e dopo un po' risponde <<E' una lunga storia, sono sicuro che ti annoierebbe>> scuoto la testa incitandolo a parlare <<Tempo fa coi miei fratelli andammo alla scuola media di questo paese, ce lo chiese Slender per non destare sospetti...lì incontrai una ragazza e diventammo subito amici. Ricordo un pomeriggio che mi invitò a casa sua...all'inizio andava tutto bene...almeno finché non arrivò un uomo, presumo fosse suo padre. Costui iniziò a farle del male perché ubriaco, mi misi in mezzo per aiutarla e quell'uomo mi fece questo...ti ho detto che era una storia noiosa. Qualche tempo dopo me ne andai da qui con i miei fratelli, ma quando tornai non la trovai più>> ascolto la sua storia che mi sembra tanto familiare e mi fa tornare in mente un evento che era accaduto tempo fa' con un ragazzo che invitai a casa mia, ma ricordo solo che mio padre lo colpì con una bottiglia e poi nulla perché svenni. La sua storia girava nella mia mente, intanto nessuno dei due diceva nulla quando faccio una piccola domanda <Ti aveva per caso colpito con una bottiglia di birra?>> alle mie parole i suoi occhi si spalancano e la sua voce inizia a tremare <<E tu come lo sai? Io non ho detto niente>> adesso a spalancare gli occhi sono io e anche a me la voce inizia ad incrinarsi <<Alle medie ti chiamavi...Holly...Holly Britan?...facevi la sezione B?>> l'osservo mentre si alza e si avvicina pericolosamente a me, inizio a tremare mentre lui inizia a parlare <<Anche se fosse? Dimmi se conosci quella ragazza...la ragazza che alle medie veniva sempre presa di mira da quelli più grandi>> alle sue parole sento il mio cuore che perde qualche battito "Non ci posso credere che sia lui...il mio migliore amico" penso mentre non smetto di tremare e lui è quasi sopra di me che mi guarda con uno sguardo duro; non so cosa mi passa per la testa che mi butto su di lui abbracciandolo <<Ti ricordi ancora di quella ragazzina che veniva sempre presa di mira?>> abbassa lo sguardo su di me annuendo mentre io inizio a piangere così forte che la porta si spalanca mostrando Jeff che entra <<Che succede?>> scuoto la testa per tranquillizzarlo e inizio a parlare tra le lacrime riferendomi ad Hoodie <<Allora non ti sei dimenticato e non te n'eri andato via perché mio padre ti fece quello...mi sono sempre sentita in colpa...pensavo fossi morto quel giorno. Mi sei mancato Holly>>. Mi sposto asciugandomi le lacrime e poi sento due braccia che mi stringono ai fianchi e mi alzano facendomi girare come una trottola, che appena poggio i piedi a terra mi devo tenere a quelle braccia che ancora mi stringono quando a parlare è Hoodie <<Allora sei tu! Mi sembravi una faccia conosciuta e ora che so che sei lei...sono felicissimo. Non andartene più per favore>> mi da un bacio sulla fronte per poi girarsi verso Jeff <<Trattala bene amico...lei è speciale. Lo vado a dire ai miei fratelli e saranno felici di sapere che quella ragazzina sei tu>> così esce dalla stanza lasciandomi sola con Jeff che ha sentito tutto <<Hoodie è stato davvero il tuo primo amico?>> annuisco felice <<Si e sono felice che stia bene...sapere che con me ci sono il mio migliore e primo amico amico e la persona che mi ha salvata da tutto. Posso dire di essere la ragazza più felice del mondo>>
JEFF'S POV
Entro in stanza e ascolto quello che dice Hoodie, quando lui però se ne va lei mi dice di essere la ragazza più felice del mondo così mi faccio coraggio per chiederglielo. Mi metto in ginocchio di fronte a lei prendendole le mani, col cuore in mano glielo chiedo, la vedo spaesata per il mio comportamento e sono certo che non si aspetta che io le chieda cosa le sto per dire <<Desi...vuoi essere la mia ragazza?>> alle mie parole cade sulle ginocchia iniziando a piangere e poi...
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JEFF THE KILLER E DESI
FanficUna ragazza derisa e allontanata da tutti, pure dalla sua famiglia. Un ragazzo che pensa solo a sé stesso oltre che la sua famiglia. Nessuno dei due ha mai fatto i conti con l'amore. Ma può l'amore bussare alle porte di una ragazza emarginata e di u...