DIECI

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Sta sera esco con Damian, ho chiesto a Slender di prendersi cura di Kaleb e a Jeff ho detto che avevo bisogno di stare con mio fratello, perché da quando sono tornata sembra preoccupato per qualcosa e non penso mi dirà qualcosa alla Creepy House.
Abbiamo preso le nostre armi, devo dire che vedere Damian con un coltello in mano mi da una strana sensazione <<Damian...come mai continui ad usare il coltello?! Avevi detto che non ti piaceva tanto>> gli chiedo mentre siamo in macchina e poco dopo scendiamo, vedo che siamo in periferia così scendiamo dalla macchina nascondendo sotto i vestiti le nostre armi, <<Devo dire che è comodo e poi non fa rumore>> risponde alla mia domanda appena sceso. Viene accanto a me e poggia il braccio sulla mia spalla e iniziamo a camminare, quando a un certo punto si ferma e io lo guardo strano. <<Sorellina sicura di stare bene? In questi ultimi giorni le tue vittime sono aumentate e quasi tutte le hai dissanguate.....ad alcuni hai anche prelevato il sangue che conservi nel minifrigo che hai in stanza... >> abbasso lo sguardo e annuisco, sa che in questo modo tengo a freno Elaija e anche la mia parte di angelo della morte, pensandoci è da quel giorno al cimitero che non mi trasformo e questa cosa mi preoccupa un po, ma forse sono solo paranoie.
Questa sera io e Damian abbiamo deciso di non uccidere, anche se in realtà ha deciso tutto lui, dato che mi ha fatto "mangiare" a casa per sicurezza; giriamo per le strade e lui inizia ad avere fame che mi prende un polso e mi tira dentro un bar dove ci andiamo a sedere in fondo aspettando che arrivi una cameriera per servirci.
<<Sera, cosa vi porto?>> ci chiede la cameriera che è venuta al nostro tavolo, mio fratello indica qualcosa sul menù e lei annuisce e va a dare l'ordine alla cucina; mentre aspettiamo giochiamo entrambi ai nostri telefoni e io gli faccio foto a sgamo che poi farò vedere a Jane, devo dire che la sua cotta per mio fratello si nota che tra poco lo sanno anche i muri della casa. <<Ecco a voi....desiderate altro?>> dice lei piegandosi un po in avanti, forse per far colpo su Damian che non la pensa minimamente che sta occupato a mangiare i suoi tramezzini, lei si allontana ma la blocco e le dico <<Puoi anche smetterla di provarci, mio fratello è già fidanzato e non ha bisogno di una che fa la cameriera e che per di più è mezza rifatta>> con ciò la lascio e la guardo andare via fumante di rabbia e di invidia. Mi metto a ridere e lui mi guarda strano e dice <<Con chi sarei fidanzato, scusa?!>> sorrido e chiedo <<Non dirmi che non c'è nessuna che occupa i tuoi pensieri?......si vede come guardi Jane>> aggiungo a bassa voce in modo che solo lui mi possa sentire, infatti quando capisce che ho detto alla fine sbianca e chiede <<Si nota tanto??>> annuisco e inizio a prenderlo in giro che mi infila in bocca un tramezzino e giacché me lo mangio e gli frego anche l'ultimo sotto il suo sguardo. Passiamo il tempo a parlare, ma tutto sembra troppo tranquillo, non è che mi dispiace, ma sembra di stare nella tranquillità prima che scoppi la tempesta.
"La guerra è alle porte...hai i tuoi alleati? Dov'è l'ultimo martire? Una persona desidera ritornare e accompagnarti nella tua battaglia. Esaudirai il suo ardente desiderio?" qualcuno pronuncia queste parole, sento tutto nella mia testa, guardo Damian e lo vedo che scrive messaggi al telefono, mi guardo attorno e nessuno ha parlato, tutti o mangiano o guardano la partita e discutono su essa. Non capisco chi è stato a parlare, "Chi è che vuole ritornare? Chi ha espresso questo desiderio?....ma di chi era la voce nella mia testa?" penso sperando in una sua risposta che però non arriva, ma una cosa la sento, una parola che fa paura, una parola detta da lui come un sussurro che non riesce ad emergere, come se la voce fosse spezzata e non riesca a essere piena di se per potersi esprimere: Sacrificio. Sacrificio di cosa? Tocco Damian poggiando la mia mano sul suo polso, è una questione di secondi; gli faccio sentire quello che ho sentito io e quella parola pronunciata solo pochi secondi fa. Mi guarda spaventato, i suoi occhi pieni di non so spiegare cosa incrociano i miei; mi rifletto nei suoi occhi, che stanno osservando i miei spaventati e colmi di paura. Perché è paura quella che sento, quella paura che ti blocca ogni movimento e non ti permette di essere lucido, quella paura che preannuncia una tragedia.
<<Che succederà ora? Forse dovremmo andarcene>> dico alzandomi e osservando lui che prende la sua giacca e viene verso di me, ma vedo che si ferma e mi guarda, non capisco il perché ma la paura che percepivo nell'aria non era la mia, bensì la sua.
Quella frase ritorna nella mia testa ed è accompagnata da una fitta al fianco, mi tolgo la giacca buttandola a terra e mi alzo la maglietta e la vedo la voglia farsi sempre più nera, la tocco e la sento pulsare, non può accadere qui, non ora. Cerco di fare respiri profondi però non mi calmo, anzi più cerco di contrastarlo più aumenta. "Quattro ragazzi, quattro elementi...devi donarli alle fiamme e colui che lo ha chiesto tornerà in vita" dice ancora la voce, guardo Damian che mi legge la mente e capisce cosa deve fare, ma dovrà trovare lui il momento di agire.
Cado in ginocchio e vedo lui che mi viene incontro <<Dobbiamo andare via da qui..>> sento che mi dice, ma un uomo lo sposta da me e dice di essere un dottore e che potrebbe aiutarmi, cerco di spostarlo ma la mia forza va a scatti. Non doveva accadere questo, forse l'ho trattenuta troppo l'altra parte e ora preme di uscire ma non posso.
L'uomo mi stende e inizia a vedere dov'è che mi fa male, dico che è tutto ok ma non mi crede; "Perché non riesco a fermare la sete?" penso cercando di concentrarmi su qualcosa che non sia il battito di un cuore. Ma il suono delle vene che pulsano e che portano il sangue al cuore è una musica troppo bella, ormai non riuscirò piu a resistere; sposto l'uomo e mi metto in ginocchio guardando i suoi occhi spaesati, mi avvicino e lo mordo al collo. Lui grida attirando gli altri che cercano di scappare, ma con la magia chiudo tutte le porte; l'ho ucciso, l'uomo che voleva aiutarmi l'ha fatto ma ha pagato con la sua vita. Lascio l'uomo che cade a terra, chi lo guarda inizia a gridare e a tirarmi cose sopra che vedo frantumate accanto a me, sento solo ora la pelle strapparsi lungo la schiena. Il dolore è così forte, che non lo posso eguagliare al dolore provato alla mia vecchia casa quando vidi per la prima volta le ali. Il mio occhio diventa nero e vedo le gocce aspre e salate a terra che provengono dai miei occhi, sto piangendo e per il dolore non me ne accorgo; la schiena si spacca sempre di più e inizio a gridare con quel poco fiato che ho, sento le ossa uscire coperte dal mio sangue ma il mio stesso sangue forma dei tentacoli che mi circondano e mi proteggono. Mi alzo in piedi di poco, ormai ho preso il senno della ragione, non vedo Damian e vedo che alcuni, anzi quattro ragazzi sono spariti, mi metto a ridere e guardo le persone che tremano nel vedermi. Allungo una mano e indico quella cameriera che ci ha servito, un tentacolo di sangue si attorciglia attorno al mio braccio per arrivare a lei con uno scatto, le stringe il collo e la alza in aria, lei cerca invano di rompere il tentacolo con le mani ma nulla; ancor prima che perde i sensi l'avvicino a me e le mordo il polso, bevo poco e poi con tentacolo la scaravento al di la dal bancone sulla mensola delle bottiglie per poi lasciarla e farla cadere a terra. Sento le ossa che si rompono e ricompongono formando le ali, il sangue che esce dalla spaccatura della schiena circonda lo scheletro delle ali formando quell'effetto di piuma intorno ad esso. Il mio senno ormai non c'è più, c'è solo una voglia di sangue incontrollata, prendo il mio pugnale da killer e me li giro tra le mani e lo lancio a un signore che cercava di chiamare aiuto, il coltello lo prende alla spalla ma per l'impatto l'uomo si sbilancia e cade; inizio a ridere e a dire che nessuno li potrà salvare, solo ora mi accorgo di avere qualcosa puntato alla testa, una misera pistola di un misero poliziotto. Mi giro <<Sei in arresto per le persone che hai ucciso.....mostro dei Blacks>> dice lui con la mano tremante che tiene la pistola, piego il viso di lato e mi lecco il labbro, lui spara un colpo che viene fermato dal coltello di mio fratello che lo tira verso di noi; il poliziotto è distratto e lo circondo coi tentacoli e uno di essi lo colpisce allo stomaco da parte a parte per poi lanciarlo sulla vetrina e lasciano una scia di sangue. Ci sono solo altre due persone <<Non mi va più di giocare.....siete noiosi.....ho altro da fare>> cosi una la uccido lanciandola sul bancone, mi avvicino e la vedo ancora viva, ha vari pezzi di vetro conficcati nel corpo, sorrido, faccio il giro attorno al bancone e mi inginocchio accanto a lei <<Hai un odore che mi ricorda qualcuno......qualcuno che pensavo di aver ucciso tempo fa>> dico giocando con le ciocche dei capelli intrisi del suo sangue.
Più la guardo e più mi sembra familiare, ma il suo odore mi porta a pensare che l'avevo già vista <<All'orfanotrofio.....loro mi hanno salvata....ma non i bambini....li hai uccisi>> dice lei con voce di rabbia e paura, la guardo male e dico <<Avete usato quei bambini come cavie.....li ho salvati>> mi alzo e la guardo esalare l'ultimo respiro, ma quando mi avvicino per dirle addio si conficca un pezzo di vetro di bottiglia nel collo morendo sul colpo. Esco dal bancone e non vedo l'ultima persona, ma vedo Damian che si sta pulendo il pugnale dopo averlo ucciso in modo secco e veloce.
<<Ho i bambini sorellina....dove si va ora?!>> mi dice aprendo una porta e facendomi vedere quattro ragazzi, capisco subito che sono molto legati e che sono anche parenti, sorriso e abbraccio Damian felice, mi piego sulle gambe alla loro altezza per poi inginocchiarmi. Mi avvicino a uno di loro e lo bacio mordendomi prima il labbro per dargli il mio sangue e così faccio con gli altri tre. Vado da Damian e gli prendo la mano, così fanno anche i ragazzi, si danno la mano, poi uno prende la mia mano libera e l'altro quella di mio fratello, mi concentro e grazie alla magia del demone arriviamo in un punto sperduto della foresta, grazie a un portale che ho aperto sotto di noi.
Siamo nella foresta, mi guardo attorno e mi sembra di sentire le voci dei miei cugini e zii che ho ucciso in questo bosco. Guardo i ragazzi che mi guardano e seguono con gli occhi ogni mio movimento <<Le senti Damian? Le loro voci.....coloro che sono morti per mano nostra>> dico facendo tanti giri su me stessa, mentre giro guardo i miei vestiti sporchi di sangue e mi rattristo. Faccio una leggera piroetta e nei punti dove c'è sangue iniziano ad apparire delle piccole fiamme nere, queste fiamme iniziano a muoversi tutte in un punto. Arrivano sopra il cuore e la fiamma è cosi grande che mi circonda come uno scialle, riprendo a girare portando le mani in alto e ora le fiamme riprendono il loro percorso. Alcune percorrono le mie braccia nude arrivando ai polsi, altre scendono dal cuore arrivando a terra. Sono ricoperta di fiamme e quando mi fermo esse svaniscono e al loro posto ho il mio vestito di angelo della morte.
Guardo mio fratello e vedo che si avvicina a me e mi abbraccia per poi guardarmi e dirmi <<Sei bellissima Desi...andrà tutto bene non ti farò accadere nulla>> e mi fa quel sorriso fraterno che mi fa sorridere anche a me. Inizio a girare tra i quattro ragazzi, prendo uno alla volta per mano e li posiziono in quattro punti del cerchio che avevo fatto girando attorno a loro. Mi metto all'altro punto scoperto e con il movimento della mano di fronte a me, ovvero girando il palmo dal basso verso l'alto, nella terra che ha un fremito si forma il cerchio con la stella a cinque punte: dove io sto al vertice e loro ai lati.
<<Desi....che vuoi fare>> sento dire da Damian allarmato, gli sorrido e guardo i ragazzi. All'improvviso iniziano ad avere delle convulsioni, finite si girano verso di me con gli occhi rossi e si avvicinano. Non li fermo, perché fa parte del rituale devono avere il mio sangue in corpo prima di essere uccisi. Si inginocchiano di fronte a me e mi guardano, prendo il mio pugnale dai serpenti e poggio la lama sulla fronte di un ragazzo. Il ragazzo inizia a gridare e io faccio un'incisione sulla sua fronte del simbolo dell'acqua, a un altro incido il simbolo del fuoco, mente agli altri due a uno della terra e all'altro dell'aria. Dalle loro incisioni esce del sangue, anche se minimo e con un gesto della mano faccio sparire la perdita di sangue lasciando il simbolo.
Li guardo alzarsi, noto Damian che cerca di allontanarli ma il cerchio ha una barriera cosa strana perché io non ho eretto nulla; al centro della stella esce una luce e appare uno spirito che ne io ne Damian conosciamo <<Quel poco sangue che hai dato loro prima non basta.....dovranno bere da te. Il tuo sangue è la chiave per il rito. Ti si fermerà il cuore e allora loro moriranno e chi l'ha chiesto potrà tornare>> dice l'anima che sparisce così come arrivata. Vedo Damian scuro in volto e che da pugni alla barriera senza poter fare nulla e io sono li bloccata di fronte a quattro ragazzi che bramano il mio sangue. "Ma....perché ne vedo tre.....ne manca uno..." penso guardando di fronte a me, ma non faccio in tempo a girarmi che vengo morsa al collo da dietro. Fa male che le gambe mi cedono, vedo due di loro che mi prendono i polsi e mordono e ne rimane uno di fronte a me che mi strappa la spallina e morde al petto, tra la fine del collo e poco sopra il seno.
Loro iniziano a bere avidamente, ho gli occhi chiusi dal dolore, sento il mio sangue uscire, quello di dietro ha una mano al mio fianco e per la ferocia infilza le unghie al fianco facendomi sanguinare.
Sento delle urla, quelle di Damian, ho paura di non potermi risvegliare e a quel pensiero accade, un fievole respiro esce da me e il nero mi abbraccia.
DAMIAN'S POV
Vedo quei quattro ragazzi avvicinarsi a lei, non posso fare nulla che quello spirito ha eretto una barriera. Tutti e quattro la mordono e iniziano a bere avidamente, noto lo sguardo di dolore di mia sorella <<Ti prego non morire.....Denise>> dico a bassa voce e sembra che lei mi senta che mi guarda prima che la sua trasformazione si spezzi, i ragazzi si allontanano e lei si accascia a terra inerme, non sento il suo respiro "Non è possibile.....non puoi essere...morta" penso osservandola.
Inizio a gridare il suo nome ma il suo corpo non si muove, guardo quei quattro ragazzi qualcosa di strano accade loro. I simboli emettono una fievole luce e tutti e quattro iniziano a sputare sangue e si accasciano a terra. La terra inizia a tremare, il vento inizia ad essere turbolento come se stesse per avvenire un tornato, dal cielo cadono lacrime amare, ma non sono trasparenti come l'acqua, sono rosse come il sangue e per finire i ragazzi prendono fuoco. I quattro elementi si sono manifestati e adesso al centro della stella qualcosa sembra uscire dalla terra. Una massa informe che piano prende sembianze umane; sto ancora poggiato alla barriera che svanisce all'improvviso e posso andare da mia sorella. La prendo tra le braccia e le faccio bere il mio sangue <<Ti prego Denise.....sorellina....svegliati>> dico stringendola a me e accarezzandole i capelli, piano piano vedo il suo colorito tornare più roseo, sento il suo respiro e vedo i suoi occhi che guardano i miei pieni di lacrime, l'unica cosa che dice è <<Elaija mi ha salvata.....sarei morta se non avesse prolungato la trasformazione....>> per poi girarsi e osservare con me cosa si forma al centro della stella e quello che vediamo ci fa rimanere sorpresi.

Ecco qua un nuovo capitolo. Chi è al centro della stella? Avete qualche idea? Non abbiate paura a dirmi.
PS. Non so quando potrò fare il prossimo capitolo...sto in periodo esami e abbiate pazienza non abbandono la storia
Un abbraccio a tutti :3

JEFF THE KILLER E DESIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora