DENISE'S POV
Mi sveglio spalancando gli occhi iniziando a ripetere la stessa frase come se fossi in trance <<Come le altre verrà uccisa, perché la famiglia l'ha trovata e per questo ella perirà...Come le altre verrà uccisa, perché la famiglia l'ha trovata e per questo ella perirà>> continuo a ripetere queste parole nell'antica lingua della mia famiglia, mentre inizio a sudare freddo. Girando lo sguardo vedo Jane al mio fianco che parla con Nina <<Avvisa Jeff presto...digli che Desi sta delirando...Desi svegliati maledizione, non è tempo di mettersi a delirare>> per poi rivolgersi a me e piano piano riesco a prendere coscienza, dopo aver sbattuto qualche volta le palpebre inizio a parlare spaventata mentre sento qualcosa scendere lungo le mie guance per poi arrivare alle labbra, sangue, <<Loro mi hanno trovata>>.
Inizio a tremare nel letto, vedo Jane che con un asciugamano mi pulisce il viso dalle lacrime per poi prenderne un altro per togliermi il sudore dalla fronte <<Andrà tutto bene>> è l'unica cosa che continua a ripetere, ma lei non ha idea che tutto andrà per il verso sbagliato perché mi basterà una semplice uscita dalla CreepyHouse affinché loro mi possano trovare in pochissimo tempo. Passa sicuramente poco, da quando mi sono svegliata, che sento la porta aprirsi con passi diversi farsi vicini, si tratta di Nina in compagnia di Jeff, Ben e Hoodie.
Il primo mi si avvicina accarezzandomi il capo facendo segno agli altri di poter andare, però solo Hoodie sembra rimanere nella stanza, insieme a noi due, nonostante Jeff gli dica di lasciarci soli <<Non la lascio in questo stato...loro possono andare...Jeff, posso?>> guardo il mio ragazzo che annuisce ed entrambi si siedono sul letto, rimanendo in silenzio.
Quel triste silenzio viene rotto dalle parole di Hoodie <<Sei migliorata molto da quando eri solo una ragazzina, non è vero? Se fosse accaduto qualche anno fa', ti ci sarebbero voluti almeno tre giorni per risvegliarti da quello stato...che ricordi>> rido alle sue parole, anche se le spalle mi fanno leggermente male per il piccolo movimento, ma mi blocco quando Jeff prende parola <<Di cosa stai parlando Hoodie?>> il diretto interessato mi guarda <<Racconto io o tu?>> alzo gli occhi al cielo "Penso si noti che non ho la forza per muovermi, figuriamoci mettermi a raccontare" penso facendogli segno di raccontare lui, per fargli capire meglio gli tocco la spalla facendolo annuire <<Quando conobbi Desi era una ragazza emarginata. Non intendo come le altre, cioè che poi riuscivano a trovare il loro posto in mezzo agli altri...lei era la più emarginata di tutti e anche la preda preferita dei tre bulli del terzo anno, che da quello che ci raccontasti di lei prima di portarla qui...sembra che non abbiano smesso neanche adesso. Ritornando a prima, meglio che racconti meglio il tutto>>.
"L'incontro con Desi da ragazzi raccontato da Hoodie:
Giravo per il giardino della scuola media finché non la vidi dietro un albero, era una ragazza della mia stessa età, ma a guardarla sembrava diversa da tutte e l'avevo notata, poco prima, mentre veniva presa di mira dai soliti bulli della scuola. Cautamente mi avvicinai a lei, notai si stava sistemando i codini e poi prese a tamponarsi il labbro spaccato, da cui stava uscendo qualche rivolo di sangue. Quando le fui davvero vicino si alzò provando ad allontanarsi, ma essendole di fronte non aveva via d'uscita e osservandomi penso che le sembrassi un amico dei bulli, che alcune lacrime iniziavano ad uscire dai suoi occhi mentre parlava <<Perché non mi lasciate in pace?...io non ho fatto...nulla... Ti prego, lasciami in pace>> sotto il suo sguardo spaventato feci una cosa, sicuramente strana per lei, l'abbracciai.
Appena mi spostai le sorrisi <<Io mi chiamo Hoodie Britan e tu come ti chiami invece? Vuoi essere mia amica?>> le porsi la mano che strinse sorridendo tra quelle lacrime <<Desi...Desi Black... Perché vuoi che sia tua amica? Così sarai preso di mira anche tu, dai bulli>> mi misi a ridere leggermente <<Non ti preoccupare, a me i bulli non fanno paura...poi mi so difendere e se vuoi faccio in modo che non ti diano fastidio...allora amici?>> quando le porsi nuovamente la mano fu' lei ad abbracciarmi; in quel piccolo istante nacque una bella e strana amicizia, tra una ragazza emarginata e un ragazzo che nella realtà era un'aspirante killer.
Quando si dice che la vita si diverte a fare scherzi, quello fu' uno dei tanti.
Da quel giorno io e Desi andavamo a scuola insieme, i bulli continuavano a prenderla in giro quando era da sola; ricordo che un giorno durante l'ora di ginnastica, lei non stette bene che mi presi cura di lei e i miei fratelli riuscirono a non far chiamare a casa, in più con l'aiuto di Slender i genitori di Desi non sospettarono della sua assenza. La portai nella casa dove alloggiavamo a quel tempo, rimase incosciente per tre giorni e spesso la sentivo parlare da sola pronunciando parole incomprensibili; oltre a quella volta, l'unica che ricordo che lei rimase incosciente fu' quando suo padre mi colpì con la bottiglia. Quel mese, ricordo, dovevamo fare una cosa e riuscì per i primi giorni dopo la mia scomparsa a tenerla d'occhio e mi accorsi che quando stette di nuovo male le servì un giorno per riprendersi; da allora non la vidi più e quando tornai a trovarla, così da stare con la mia migliore amica, era come sparita e dopo tutti questi anni ho scoperto che è sempre stata vicina a differenza di quello che pensavo."
<<Non potevo immaginare che quella ragazza, che conobbi anni fa', era la stessa con cui sei stato in classe fino a qualche settimana fa'. Quando la portasti qui mi sembrava un viso conosciuto, sembrava come se fossi legato a lei in qualche modo...col tempo i miei sospetti iniziarono a diventare certezze. Ma tutto divenne più chiaro quando, quel giorno, parlai con Desi...poco prima parlai con mio fratello E. Jack e mi disse che se volevo essere sicuro dovevo solo parlarti e così feci...però quando menzionasti il particolare della birra, la rabbia aveva preso il sopravvento, ecco il motivo del mio gesto violento...ma sappi che non volevo farti nulla...solo...il fatto che tu sapessi, di quel giorno, poteva significare che conoscessi quella ragazza...cioè te. Però quando affermasti che la mia vecchia amica eri tu non ci credevo, però mi è bastato guardare i tuoi occhi per capire che non mentivi...questo perché quando dici la verità, i tuoi occhi tendono a diventare leggermente più chiari, non si nota perché dura poco...ma è la prima cosa che ho notato di te, la prima volta che menzionasti i bulli, quando ci conoscemmo. Dopo tutte queste parole...posso dire di essere felice di essere tuo amico dolce Desi>> resto a bocca aperta per tutto ciò che racconta che sento le lacrime uscire ai ricordi e sono felice che lui quel giorno non sia morto.
Sorrido mentre sento la stanchezza iniziare a farsi sentire, stringo la mano di Jeff facendolo girare verso di me <<Dormi tranquilla piccola...noi siamo qui>> mi lascia un bacio sulla fronte e il mio migliore amico sulla guancia. Stringendo le loro mani mi lascio andare al sonno, con la consapevolezza di essere al sicuro e nelle mani del mio ragazzo e del mio migliore amico.
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JEFF THE KILLER E DESI
FanfictionUna ragazza derisa e allontanata da tutti, pure dalla sua famiglia. Un ragazzo che pensa solo a sé stesso oltre che la sua famiglia. Nessuno dei due ha mai fatto i conti con l'amore. Ma può l'amore bussare alle porte di una ragazza emarginata e di u...