Per iniziare sto riprendendo la parte finale del capitolo precedente, dove a raccontare è il nostro amato Damian.
E ora che si inizi la lettura.DAMIAN'S POV
Vedo quei quattro ragazzi avvicinarsi a lei, non posso fare nulla che quello spirito ha eretto una barriera. Tutti e quattro la mordono e iniziano a bere avidamente, noto lo sguardo di dolore di mia sorella <<Ti prego non morire.....Denise>> dico a bassa voce e sembra che lei mi senta che mi guarda prima che la sua trasformazione si spezzi, i ragazzi si allontanano e lei si accascia a terra inerme, non sento il suo respiro "Non è possibile.....non puoi essere...morta" penso osservandola.
Inizio a gridare il suo nome ma il suo corpo non si muove, guardo quei quattro ragazzi qualcosa di strano accade loro. I simboli emettono una fievole luce e tutti e quattro iniziano a sputare sangue e si accasciano a terra. La terra inizia a tremare, il vento inizia ad essere turbolento come se stesse per avvenire un tornato, dal cielo cadono lacrime amare, ma non sono trasparenti come l'acqua, sono rosse come il sangue e per finire i ragazzi prendono fuoco. I quattro elementi si sono manifestati e adesso al centro della stella qualcosa sembra uscire dalla terra. Una massa informe che piano prende sembianze umane; sto ancora poggiato alla barriera che svanisce all'improvviso e posso andare da mia sorella. La prendo tra le braccia e le faccio bere il mio sangue <<Ti prego Denise.....sorellina....svegliati>> dico stringendola a me e accarezzandole i capelli, piano piano vedo il suo colorito tornare più roseo, sento il suo respiro e vedo i suoi occhi che guardano i miei pieni di lacrime, l'unica cosa che dice è <<Elaija mi ha salvata.....sarei morta se non avesse prolungato la trasformazione....>> per poi girarsi e osservare con me cosa si forma al centro della stella e quello che vediamo ci fa rimanere sorpresi.
Rimaniamo a osservare quella massa che inizia a formarsi, il sangue dei ragazzi va verso la creatura come dei piccoli affluenti vanno al grande fiume, il sangue risale su quelle che dovrebbero essere delle braccia, arriva al petto e si unisce tutto sopra il cuore, a formare un simbolo.
Non capisco bene che simbolo sia, ma non è la cosa di cui mi dovrei preoccupare al momento, dato che ho tra le braccia mia sorella quasi cosciente e per miracolo anche. Mi alzo e aiuto Desi che si tiene a me, vedo che cerca di avvicinarsi a quella "cosa" ma la blocco, scuotendo la testa. Ciò che mi spaventa leggermente è cosa potrebbe fare quella "cosa" quando mia sorella, non potendosi avvicinare, allunga la mano verso di essa. Quella cosa che piano piano inizia a prendere forma, sembra sia una persona, alza quello che dovrebbe essere il volto verso di noi, non capisco bene chi sia, ma mi colpiscono i suoi occhi: occhi rossi, un rosso scuro e allo stesso tempo brillante come sono i miei e quelli del piccolo Kaleb. <<Sei....un angelo.....scarlatto?!>> sento dire da Desi che si allontana da me e cerca di camminare, ma cade sulle ginocchia e sembri che la cosa non la tocchi minimamente che ha il suo sguardo fisso su quello della "cosa/persona". Vedo che lei cerca di avvicinarsi alzandosi da terra per camminare, ma sembra che le sue gambe non reggano lo sforzo che dopo pochi passi cade in ginocchio di fronte a quella "cosa", questa si alza puntando le braccia a terra per potersi mantenere e alza il proprio sguardo all'altezza di quello di mia sorella. Piano piano il nero che lo circonda sembra che sia coperto da piccole crepe che si espandono e pezzi di nero cadono a terra, come dei pezzi di un guscio da cui poi esce la creatura che contiene. I primi pezzi che si staccano mettono alla luce le mani, un pezzo cade dal capo ed escono dei ciuffi di capelli colori argento platino, poi vengono messi alla luce gli occhi con quel rosso accesso, ma ancora non capisco chi esso sia.
Osservo Denise che ne è ipnotizzata, la sua mano si alza al viso della persona che a sua volta non si allontana dal tocco, vorrei fermarla ma l'unica cosa che posso fare è osservare quello che accade. Piano piano il guscio nero cade a terra in piccoli pezzi, ma ancora il viso è coperto, come se costui non volesse togliersi la maschera e rivelare la sua identità. Denise prende tra le sue mani il viso dell'Angelo Scarlatto e lo guarda negli occhi che iniziano a prendere vita e all'improvviso si chiudono e la maschera si sgretola non appena Denise posa le sue labbra sulla fronte dell'Angelo.
I miei occhi sono spalancati, non riesco a crederci, non riesco a credere che colui per cui è successo tutto era una persona di cui mi fidavo ciecamente. Mia sorella guarda il ragazzo che ha davanti con un misto di tristezza e dolore, lui piange e non fa che chiederle scusa per quello che lei ha dovuto subire affinché lui potesse tornare. Mi avvicino e poggio una mano sulla spalla di mia sorella e guardo lui <<Sam...non pensavo eri tu che avevi chiesto di tornare....perché? Pensavo fossi in pace!>> dico osservando quanto è diverso da come prima che morisse: i suoi capelli sono argento platino e non più scuri e le sue iridi sono allungate come quelle di un felino, circondate da un rosso brillante e accesso, il famoso rosso Scarlatto che ci distingue.
Lui si siede a terra <<Sono qui perché ho giurato di servire l'Angelo della Morte...ovvero te Denise Blacks. Ho un messaggio per te da parte dei miei fratelli- prende dalla giacca una mappa un po' ingiallita- hanno trovato coloro che cercavi, ma non sono soli...>> vedo i suoi occhi abbassarsi e sento mia sorella fremere sotto la mia mano, l'abbraccio da dietro e le accarezzo i capelli cercando di calmarla <<Chi c'è...con....loro?!>> sento che gli chiede con quel poco di voce che ha e Sam le risponde calmo <<Non mi hanno potuto dire...ma non sei nelle condizioni di fare nulla. Il rito ti ha stremata...Denise...ti nutri no?!>>, non capisco la sua domanda poiché sono sicuro che mia sorella si nutra adeguatamente, <<Ehm.....s-si....>> afferma lei abbassando il viso pallido. Quella sua affermazione continua ad essere ripetuta nella mia mente, sento qualcosa di falso in essa, come se mia sorella mi nascondesse qualcosa. Un'affermazione un po' sospetta, dato che in questi ultimi giorni la vedevo diversa e li al bar non è riuscita a controllarsi. <<Sorellina di la verità...>> le chiedo e ricevo il suo sguardo basso, la sua voce è come un bisbiglio che a malapena riesco a percepire <<...Bevo il sangue delle vittime, ma...non mi sto nutrendo col sangue di Blacks. Penso sia stato questo che mi ha fatto perdere il controllo....ma sto....bene>>, parla con voce stanca e mentre parla vedo le vene dei suoi occhi farsi scure e ingrossarsi e poi tornare subito normali, non è certo una cosa che accadrebbe se stesse davvero bene.
<<Damian, io non posso farmi vedere in giro. Dovrei tornare alla tenuta dove ho sempre vissuto...poi venite quando lei starà meglio>> sento dire da Sam, quando mi ricordo che quella casa Desi l'aveva resa al suolo e dico un po' scherzoso <<Bhe se vuoi tornare a vivere in quella...come chiamarla...catapecchia?!. Desi diede fuoco alla casa dopo la tua morte...ma c'è un altro posto...>> mentre parlo lui ha gli occhi sbarrati e non continuo che Desi mi precede <<...alla chiesa..la trovi...nel....bosco...al confine con la....città>>, cerco di farla stare zitta in modo che riposi ma non mi ascolta.
<<Sam, tu vai alla casa e resta lì...verremo noi da te. Devo portare Desi alla House....stai attento fratello>> gli dico alzando da terra Desi che si tiene a me, guardiamo Sam che si alza e dopo aver salutato Desi con un inchino si allontana verso la chiesa; ora siamo solo io e Desi soli in quel cerchio, mi sposto verso casa ma lei non si muove è come in trans, la scuoto e nulla.
Mi metto di fronte a lei e la guardo, i suoi occhi sono color ambra e sembrano vuoti, la prendo per le spalle e la scuoto leggermente, quando lei fa dei passi in avanti e poggia la sua fronte sul mio petto su cui poggia le sue mani e mi sposta con quella poca forza che ha.
La vedo girarsi, osserva il bosco come se stesse osservando qualcosa, e all'improvviso le sento....voci, voci in lontananza che chiamano i nostri nomi.
È una questione di secondi delle luci emanate da torce vengono puntate su di me e poi su di lei, ma soprattutto su di lei "Sicuramente sono i ragazzi....adesso chi spiega tutto" penso dentro di me, ma mi basta sentire il rumore di una piccola esplosione che capisco che sta accadendo realmente.
Quei bastardi hanno mandato qualcuno a uccidere me e Desi, e dalla sua espressione sembra che la cosa le piaccia.
<<Ti hanno mandato loro?!....vero?!>> sento che dice ridendo e una voce roca e maschile risponde <<Le bambine monelle devono essere punite lo sai?!>> ed esce dall'ombra un uomo penso sulla cinquantina che impugna una pistola verso mia sorella. Le grido di spostarsi ma lui spara e io non ci vedo più dalla rabbia, ma soprattutto dal dolore, la vedo sparire di fronte ai miei occhi e poi delle grida e delle risate pazze.
<<GO TO SLEEP....BRUTTO AMMASSO DI LARDO>> dice uno e capisco che è Jeff e subito guardo di lato e trovo Ben e Hoddy che tengono Desi.
Corro da lei e l'abbraccio <<Desi...hei...bimba guardami...sorellina...>> ma lei nulla <<CHE CAZZO È SUCCESSO...CHE LE HAI FATTO....DAMIAN MERDA POTEVA MORIRE>> urla Jeff ma non m'importa ora devo svegliare mia sorella e penso solo a trovare un modo, perciò lo faccio: tiro Jeff per un braccio e gli faccio un taglio col coltello e avvicino il suo braccio alle labbra di Desi. Lui mi aiuta e lei morde e piano piano si riprende ma solo per guardarci e cadere nel sonno.
Alla fine torno alla casa con loro e racconto tutto e mi dicono che Slender aveva percepito qualcosa di strano nel bosco e aveva mandato loro a controllare.
Dico solo che Desi ha avuto una ricaduta ma non accenno nulla a Sam.
"Ora ci hanno trovato sorellina....combattere è inevitabile. Ma non sei sola e sono felice" penso guardandola dormire tra le braccia di Jeff.Ecco a voi. Spero vi piaccia alla prossima amici killer.
La tua morta sarà la mia vita
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JEFF THE KILLER E DESI
FanfictionUna ragazza derisa e allontanata da tutti, pure dalla sua famiglia. Un ragazzo che pensa solo a sé stesso oltre che la sua famiglia. Nessuno dei due ha mai fatto i conti con l'amore. Ma può l'amore bussare alle porte di una ragazza emarginata e di u...