VENTISETTE

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Siamo di fronte la chiesa, quella chiesa che mi ha sempre protetto e che ora mi infonde di tutta la mia forza, quella forza che mi aiuterà a liberarmi della mia vecchia famiglia, quella famiglia che mi ha sempre odiato e fatto vivere una vita pari all'inferno, quell'inferno che oggi li andrà a prendere e mi renderà la libertà, quella libertà che ho sempre cercato e finalmente trovato, quella libertà che loro non mi toglieranno mai. Vedo Damian essere percosso da brividi e dire <<Come fai a sapere di questa chiesa? Pensavo che l'altra sera fosse stato un caso che tu ti trovassi qua>> inizio a ridere girandomi verso di lui e dire <<Questa chiesa mi ha accolto quando per un bel po' quelli della famiglia andarono in quella casa, dove vivevo....la trovai per caso e sembrava che mi chiamasse, così sono entrata e solo qui ho sentito la libertà, anche se la chiesa è inquietante è anche molto accogliente. Quel periodo vennero a prendermi, ma quando videro che non volevo uscire mi hanno lasciata qui senza aiuti, da quel giorno capi che se volevo scappare da loro questa chiesa sarebbe stata mia amica......vuoi sapere altro? E non fare quella faccia, anche tu puoi entrare qua dentro...no?!>> lo guardo con le braccia conserte e lui scuote il capo, per poi rispondere alla mia domanda <<Io posso entrare solo se mi dai il permesso....posso entrare Denise?>> io dal mio canto annuisco e lo vedo varcare la soglia. <<Perché hai chiesto il permesso a Desi per entrare nella chiesa...noi siamo entrati e basta, senza nulla....perché tu no?>> chiede Masky, ed ecco che riceve la sua risposta <<Perché quelli della mia famiglia non sono mai stati voluti in questa chiesa....sia per il volere del demone che Desi porta dentro di se....sia per il volere di tutti gli angeli scarlatti che sono morti in questa chiesa imbrattandola col loro sangue.....quel sangue che scorreva in tutte quelle ragazze e ragazzi che hanno custodito lo spirito del demone e poi sono morti, tutti per un motivo comune......cioè far arrivare il demone al purosangue della loro razza, per essere così liberi>> lo guardo con fare interrogativo e in quel preciso momento, mentre vago per le varie panche mi accorgo di una macchia. Mi avvicino e la tocco, sembra che sia molto vecchia e più mi avvicino e più capisco che questa non è una macchia qualunque, ma di sangue. <<Damian potresti venire con me per favore....devo chiederti delle cose. Ragazzi non c'è bisogno che mi seguite, so difendermi da lui e se accade altro vi chiamo>> annuiscono e Jeff viene verso di me e dopo un bacio sulla guancia mi chiede <<Sii prudente per favore>>.
Andiamo nella stanza dove c'è il camino, lo faccio sedere su uno dei due letti e inizio a parlare con lui:
Io <<Perché ho l'impressione di averti visto altre volte però non ricordo nulla>>
Damian <<Lei ti ha sempre cancellato la memoria. Non voleva che tu sapessi chi eri veramente, tu non sei un mostro, ma un essere sovrannaturale....sia tu e tutti coloro che ti hanno preceduta....sono..come dire....discendenti di un ragazzo, che la leggenda vuole che lui fosse stato il primo angelo della morte...lui non venne accettato dalla famiglia e perciò il demone, che non è altro che un dio-demone, ascoltando la preghiera di vendetta del ragazzo ha maledetto la famiglia e da allora è stato sempre ospitato da angeli scarlatti. Ma col tuo arrivo è arrivato a te e ora gli angeli scarlatti dormienti si st'hanno risvegliando per accompagnarti. Adesso che sai spetta a te>>
Io <<Vuoi dire che io sono l'unica che può mettere fine a quel gruppo di pazzi? E come avrei fatto a capire chi ero da bambina...e poi perché cancellare i ricordi con te, perché dei momenti con la famiglia li ricordo tutti, per filo e per segno....ma su di te sono sfocati...perché, dimmelo>>
Damian <<Denise mi prometti che ascolterai fino all'ultima parola che ora ti dirò e che poi le terrai sempre a mente?>>
Io, anuisco <<Lo prometto...centra il fatto che anche tu sei diverso come lo sono io?>>
Damian <<Si, anche io sono diverso. Ai miei sedici anni venni a casa nostra, quello è stato l'ultimo giorno che ti ho vista, quella sera nei tuoi occhi vidi odio, un odio che provavi già da tempo e che ora hai sempre a mente, l'odio verso la tua famiglia. Forse ti sei chiesta il perché del colore dei miei occhi..infatti io sono..>>
Io <<Anche tu come coloro che mi hanno preceduto sei un angelo scarlatto e ti sei risvegliato ai tuoi sedici anni dopo che la mia natura si è risvegliata, anzi ha iniziato a risvegliarsi poco tempo dopo quando morsi quell'uomo che era mio padre, bevendo un po' del suo sangue......è vero quello che sto dicendo?, penso di si dato che la mia fonte non sbaglia mai, sopratutto se riguarda qualcosa della mia vecchia famiglia>>
Damian <<Non so chi ti abbia detto questo su di me, ma è vero...anche io sono un angelo scarlatto e per la precisione sono uno dei pochi rimasti, alcuni nostri parenti che sono stati finti morti poco dopo la nascita ed erano diversi come me, sono ancora vivi e aspettano il momento giusto per distruggere la famiglia, che prima da loro la vita e poi li abbandona, come se fossero carta straccia. Però tu sei diversa, sei un angelo della morte, sei la diretta discendente per linea sangue, tu sei l'unica che può distruggere la famiglia e rendere tutti liberi>>
Io <<Anche io voglio che loro la smettano....ma io ho bisogno di sapere se sei veramente mio fratello>>
Damian <<Dammi le mani e apri la mente...è una cosa che ho scoperto da poco. Ora ti farò vedere il giorno della tua nascita e non mi hanno compromesso la memoria..fidati>>
Gli passo le mani, le circonda con le sue e improvvisamente sento un piccolo mal di testa e vedo quella donna che mi ha messo al mondo, con accanto il marito e un ragazzo che dagli occhi capisco che è Damian. <<Damian lei è la tua sorellina...Denise...però lei è una portatrice>> dice quella donna e in quel momento inizia a piangere, però di rabbia e dice a Damian <<Non ti avvicinare mai a lei capito mai>> e così finisce tutto. Apro gli occhi e in questo momento qualcosa dentro di me si rompe. Mentre vedo i suoi occhi rossi coprirsi dalle lacrime, dicendo <<Scusa...non volevo che tu vedessi questo....non lo so controllare bene.....in realtà volevo che tu guardassi questo>> e nella mia mente vengono riprodotte delle immagini, che rappresentano me e Damian quando io ero piccola, di sicuro dovevo avere dieci anni in quel suo ricordo.
Stavo nella mia stanza e lui viene da me parlandomi <<Posso farti compagnia....loro non ci sono e poi non lo sapranno>> con un sorriso sul viso, annuisco e mi fa compagnia a disegnare. Io come sempre, un tempo disegnavo solo paesaggi tristi e lo stesso fece lui e poi gli chiesi <<Perché il tuo paesaggio è triste....tu hai delle persone che ti amano.....tu non sei un mostro come me....>> qua inizio a piangere e lui abbracciandomi inizia a dire a voce bassa <<Tu non sei un mostro....sei speciale e un giorno lo scoprirai....non permetterò che loro ti facciano ancora del male....lo prometto>>; finisce tutto che lui varca la soglia della mia e vecchia stanza e il ricordo svanisce nel vuoto. Apro gli occhi e dico <<Perché con me eri sempre gentile anche se ogni volta ero costretta a dimenticarmi di te.....e perché lei mi ha sempre nascosto della tua esistenza?>> abbasso il capo e delle lacrime di sangue iniziano a uscire dai miei occhi, con esse anche i miei ricordi escono fuori, come se quel lucchetto immaginario che quella donna aveva messo, si fosse stranamente e definitivamente rotto; <<Adesso ricordo tutto.....dalla prima volta che ti ho visto, quando correvo verso casa perché ero in ritardo e l'ultima volta quando sei venuto a casa e poi sei sparito di nuovo, ma per sempre......perché non mi hai mai detto nulla?!>> dico con voce triste, lui mi alza il viso e mi risponde <<Volevo proteggerti Denise...la famiglia non si fermerà finché tu o il demone dentro di te non muore....ma...devi stare attenta, oggi sicuramente qualcuno verrà a cercati dato che è il tuo compleanno>> e io annuisco felice e inizio a ridere a dire<<Che vengano pure....il loro inferno li sta aspettando....quella donna e quell'uomo anche li aspettano....saranno tutti insieme nell'inferno>>.
Mi alzo e vado alla finestra, ma qualcosa di strano accade. Inizio a sentire la testa scoppiare, cerco di reprimere il dolore all'inizio concentrandomi su qualcosa, ma il dolore peggiora e mi porto le mani alle tempie e inizio a mugolare dal dolore. Cado in ginocchio, con la testa tra le mani; sento anche la spalla spaccarsi e mi rendo conto che stanno uscendo anche le ali e che ogni volta che compio un piccolo movimento, facendo così cadere il sangue, che ricopre le ali, a terra una fitta sempre più forte mi percorre tutta. Sento le ali che iniziano a crearsi, sento il rumore delle ossa che si rompono e si ricompongono, i denti che si allungano e la sete, che stranamente non è forte come le altre volte, ma lo stesso insopportabile. <<Aaaahhhhhhhh>> grido con tutto il fiato che la gola mi permette, vedo la porta che si spalanca da cui entrano Jeff e i ragazzi, loro sono spaventi e Jeff non appena cerca di avvicinarsi a me, viene bloccato da Damian che dice a tutti <<È iniziato>>

ORA IO......MANCATA? LO SPERO MOLTO, MIEI LETTORI KILLER. COME VI STA SEMBRANDO LA STORIA, COMMENTATE E STELLINE E SE VOLETE ANCHE MESSAGGI PRIVATI.
SECONDO VOI COSA STA ACCADENDO E COSA ACCADRÀ DI LI A TRA POCO, DESI RITORNA NORMALE OPPURE CI SARÀ UNA NUOVA E BELLA SORPRESA? SE MI DITE COSA VOLETE DELLE DUE NEI COMMENTI, NE SAREI MOLTO FELICE, MA STA A VOI DEICDERE.....COME SEMPRE CARTA BIANCA MIEI CARI AMICI.
MI SCUSO PER IL BRUTTO RITARDO, MA CON LA SCUOLA CHE STA PER FINIRE UNIRE STUDIO E LIBRI INSIEME NON È SEMPRE FACILE...MA CERCHERÒ DI NON LASCIARVI TROPPO COL FIATO SOSPESO.
CON CIÒ ALLA PROSSIMA KILLER MIEI
La tua Morte sarà la Mia Vita- Vampire

JEFF THE KILLER E DESIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora