Vedo il suo sguardo perso, come se la frase che ha detto Jeff lui l'avesse già sentita da un'altra parte. Sentendo quella frase detta da Jeff anche a me accade qualcosa di strano, sento qualcosa che si rompe e qualcosa che riemerge da una profonda oscurità. Forse E.Jack ha ragione e la memoria si può davvero cancellare. Non so più a cosa credere, perché a qualsiasi cosa io creda è sempre quella sbagliata, perciò meglio non credere in nulla e lasciar fare al caso, come ho sempre fatto del resto. Sento tutti i loro sguardi su di me, alcuni di loro mi chiamano, ma sento solo la voce del demone che sta dentro di me che mi dice <<Mocciosa a me quel ragazzo non me la conta giusta....perciò sta molto attenta.....se ci sono problemi attenta a non far uscire mai la tua parte da angelo, ma usa solo i miei poteri da demone....o farai un casino>>, sembra che si preoccupi per me, ma chi può saperlo, io no di certo dato che lo capisco raramente questo demone. So che tutti aspetano una mia risposta, ormai sono stanca di nascondermi e voglio solo vivere in pace con la mia nuova e vera famiglia. <<Non so se tu abbia ragione o meno sul fatto di essere mio fratello...ma sta certo che non torno da loro, neanche se a chiedermelo sei tu, non ho rimpianti neanche di aver ucciso i miei genitori e gli altri, anzi ero felice. Vedere il sangue scorgere dalle ferite e sentire le loro preghiere di pietà era molto bello. Ma se ti mancano te li faccio incontrare di nuovo......ti basta farti uccidere e l'inferno verrà da te>> dico tutto ad un fiato, i ragazzi ridono alle mie parole e vedo Jeff sia divertito sia preoccupato per me, invece Damian ha lo sguardo a terra e vedo che le sue spalle si alzano spesso, come quando si ha il singhiozzo, ma per lui il motivo è un altro.
DAMIAN'S POV
Ascolto quello che dice Desi, non riesco a crederci che alla fine non abbia provato tristezza. L'ultima volta mia madre mi disse che avrebbe cercato di trattarla meglio, ma solo perché glielo chiedevo io che ero il figlio preferito dato che a differenza di lei non ero diverso dalla famiglia. Anche se l'unica mia differenza sono i miei occhi rosso scarlatti, per quello pensavano che io fossi la persona giusta ad avere dentro di me il demone. Però la nascita di Denise ha stravolto tutto, quando hanno scoperto che oltre al demone dentro di se, lei aveva anche qualcos'altro hanno iniziato ad odiarla. Perché a causa sua la stirpe degli angeli della morte non era ancora finita, ma non ho mai visto nulla di diverso in lei quando la conobbi la prima volta. Quelle sue parole però sono state molto dure e in più ascoltare la frase che le dissi tempo fa io, uscire dalle labbra di quel killer porta a galla ricordi che lei non potrà mai più ricordare, a causa di ciò qualche piccola lacrima esce dai miei occhi.
FLASHBACK DAMIAN'S POV
Oggi mia madre mi ha chiamato e ha detto che dopo tanto posso tornare a trovarli. Sento che oggi accadrà qualcosa di diverso, intanto assorto nei miei pensieri non mi accorgo che una ragazza mi sta per arrivare sopra. Questa ragazza è in realtà una bambina di dieci anni a quanto sembra sta scappando da qualcosa, mi arriva sopra e cadiamo a terra; sbatto la testa a terra e lei si sposta dicendo <<Scusa.....devo andare....mi dispiace>> e si mette a correre nella mia stessa direzione. "Quella ragazza non sembra normale....chissà chi è!" penso e intanto sono arrivato alla casa, busso e mi apre mia madre e dice <<Che bello sei tornato....spero che vada tutto bene....in fondo sei ancora un ragazzino>> sorride e vedo una piccola figura che corre per le scale e una porta che si chiude. <<Chi è salito sopra?>> chiedo ai miei e mio padre risponde duro <<È la persona che oggi ti faremo conoscere....anche se sarebbe meglio di no...secondo la famiglia....ma noi due vorremmo che la conoscessi....è colpa sua se non possiamo stare insieme>>, vedo mia madre farsi scura in volto e poi dice <<Noi dobbiamo uscire per un po.....tu resta qua e non uscire e non andare da quella.....è un mostro e potrebbe farti del male>> e cosi escono e li saluto dal divano. "Una persona così piccola mi farebbe del male?" penso e mentre sono sicuro che sono veramente via vado alla porta di quella stanza e busso ed entro. <<Tu sei la mocciosa che mi è saltata sopra poco tempo fa......chi sei e perché ti danno del mostro?>> chiedo alla bambina seduta sul letto con le gambe strette al petto, <<Sono un mostro....sono il mostro Denise...nessuno mi vuole o vuole essermi amico. Devi andartene via....chi sei tu>> chiede a voce bassa, che mi è difficile capirla. La vedo alzare la testa dalle braccia, in quel momento vedo una cosa strana e raccapricciante sul suo viso: ha gli occhi ambra come i demoni e le vene attorno agli occhi erano ingrossate e tutto l'occhio sia la pelle sia dentro sono neri come la pece. Rimango sbalordito da ciò e le chiedo <<Perché hai gli occhi strani....?>>, lei mi guarda e ride, sembra una bambina da manicomio, poi dice con follia negli occhi <<Sono un mostro per loro....mi voglio uccidere, ma non accadrà perché lo farò prima io....prima o poi l'inferno che mi hanno dato li verrà a riprendere e in quel momento sarò libera per tutta la mia vita.......tanto ormai non mi rimane nulla....anche lui mi ha lasciata sola per sempre>> alla fine parla malinconica, solo che ha sempre il volto macchiato dalla risata da pazza. Mi avvicino a lei, nonostante mia madre mi abbia detto di no, ma non ci penso e le accarezzo i capelli; non so perché ma a quel contatto sento dei leggeri singhiozzi partire da lei, dopo un po' appena si calma un po le dico <<Denise....sai chi sono io-Lei fa no con la testa e così decido di non dirle la verità, ma una cosa di cui ha bisogno-Sono un ragazzo che ti vorrebbe stare affianco, ti sono molto più vicino di quanto tu possa immaginare. Non permetterò che ti facciano ancora del male....so io a chi chiedere......ti fidi di me piccola Denise?>> le sorrido e lei prima ci pensa su e poi alza le spalle e dice <<Tanto non cambierà molto....ma tanto non potrò mai fare nulla>>.
Da quel giorno andai un'altra volta e quando le andai a parlare, lei era di nuovo fredda, sembrava non si ricordasse di me. Solo dopo qualche anno mi sono accorto che le hanno sempre cancellato la memoria e non solo su di me, ma su tutto quello che accadeva al di fuori delle sue normali giornate, ho cercato in molti modi di lasciarle anche un mio piccolo ricordo, ma nulla da fare, per lei non ero mai nessuno. L'ultima volta che la vidi le dissi, ciò accade quando aveva quattordici anni <<Non ti lascerò nelle loro mani ancora a lungo.....piccola Denise>> e con ciò me ne andai per sempre.
PRESENTE DAMIAN'S POV
Me me andai, ma ora sono tornato e manterrò la mia promessa, anche se così andrei contro la mia famiglia naturale. In fondo anche io devo dire di non essere un normale Blacks, perché forse quando ero piccolo non si capiva molto dagli occhi, ma dopo il mio sedicesimo compleanno, ovvero due anni fa, sono cambiato. Anche se nessuno mi ha cambiato, posso dire che mi sia risvegliato, come Denise è un angelo della morte, lo sono anche io; però il mio essere non è un normale angelo della morte, perché lei lo è davvero. Il vero nome che viene dato a quelli come me è a tutti coloro che l'hanno preceduta è: angelo scarlatto, per il colore degli occhi. Non ho una bella fama in famiglia, ne ho comminate tante che alla fine mi hanno disertato dalla dinastia, l'unica cosa che posso fare e aiutare lei.
DESI'S POV
Vedo che Damian alza lo sguardo, però prima si passa la mano sul viso, sento uno strano odore, capisco che ha pianto perché ha gli occhi lucidi e il fatto che siano chiari si capisce meglio. Non m'importa chi sia, che sia mio fratello o meno non permetterò a nessuno di decidere per me, che sia legato al mio passato non è importante, perché a me importa solo del presente. Il mio presente sono loro, Jeff e tutte le altre Creepy e nessuno mi porterà via da loro, a meno che io non lo uccida prima che lo faccia. Alzo lo sguardo su di lui e gli dico <<Allora cos'hai deciso di fare....mi vuoi portare via da loro e portarmi dalla famiglia? Non te lo permetterò......preparati che ti farò rimpiangere di avermi voluta cercare......tu non hai diritti su di me è ora lo scoprirai>>, prendo i miei due pugnali, così sarà più divertente e mi allontano dai miei amici preparandomi ad attaccarlo. Mi guardo attorno e mi accorgo che stiamo in un bosco e che di qua non passa si nessuno, faccio due passi nella sua direzione, ho le braccia dritte ai miei lati e i pugnali pronti per colpire con la lama rivolta verso terra; a ogni piccolo passo lui indietreggia, sembra che abbia paura di me o di farmi qualcosa di male. Più mi avvicino e più la sete di sangue diventa sempre più forte, "Ma certo ora capisco......se mi trovo in pericolo o sento il bisogno di difendermi il mio lato da angelo inizia a farsi sentire. Perciò prendo il mio aspetto da angelo della morte, ma i miei poteri come li chiama il demone non escono perché lui li tiene a freno e per farlo lo devo sfamare col sangue.....perciò la sete è sempre più forte quando sono in pericolo. Ora che è tutto chiaro, posso usare i poteri del demone anche ora" penso mentre faccio volare in aria i coltelli per poi riprenderli, ma in modo diverso da come li avevo pochi attimi fa: ora i pugnali hanno posizione dritta, cioè che nel mio palmo è, posso dire, coricato il manico del pugnale. Con una spinta sono su Damian e inizio a ferirlo coi pugnali, gli faccio vari tagli sulle braccia, dato che le usa per farsi da scudo, qualche taglio arriva anche sul suo viso, continuo così per un po' fino a quando con un pugno allo stomaco mi fa indietreggiare. Vedo i ragazzi che mi vengono incontro, però alzo la mano e si fermano, mi rimetto dritta e butto la testa all'indietro e apro le labbra per poi iniziare e ridere come una pazza, tutto questo mi diverte, vedere il suo sguardo terrorizzato all'idea di vedermi così, anche i ragazzi hanno uno strano sguardo, nessuno di loro parla, guardano e basta. <<Cosa vuoi fare....ti vuoi difendere e basta....vuoi che la smetta.....allora dimmi che mi lascerete stareeee>> dico guardandolo, lacrime di sangue escono dai miei occhi ormai dominati dalla follia, una follia che mi spinge verso di lui. Metto a posto il coltello che uso per le mie vittime e tengo in mano solo quello dei serpenti, lo alzo in aria sotto un raggio della luce lunare e appena lui si rende conto delle particolarità del pugnale ha un fremito; mi avvicino a lui dominata da una cieca voglia di sangue, di vedere il sangue uscire dalle ferite provocate dal mio pugnale. Grazie ai poteri del demone sono molto veloce e così gli sono alle spalle e con un calcio dietro un ginocchio lo faccio cadere a terra, però con una bella agilità mi fa uno sgambetto e a terra ci sto io, mi alzo e mi dirigo camminando verso di lui. Inizio a colpirlo col pugnale, gli ferisco il braccio e con il pugnale rivolto verso di lui giro su me stessa e gli faccio un taglio su tutte e due le braccia e il petto; porto il coltello alla bocca e assaporo quel sangue, che esce dalle ferite. Mi avvicino a lui fino a non dargli più via di scampo, dietro di lui c'è il muro della chiesa e accanto un albero molto antico, di fronte ha solo me, una piccola mocciosa che si sta leccando le labbra a vedere tutto quel buon sangue uscire da quelle piccole ferite. Mi avvicino al braccio e lecco un po il sangue, mi accorgo che le ferite si sono rimarginate e così ridendo dico <<Che bello le ferite si rimarginano velocemente, sarà più bello>> e così faccio dei piccoli tagli e non sono tagli normali. I tagli che gli faccio sono delle lettere, sul braccio destro gli incido in modo profondo le lettere 't' ed 'm', che significano "Tua morte"; sul braccio sinistro invece le lettere 'm' e 'v', cioè "Mia vita" e per finire sul petto metto la 'd' a destra e a sinistra un po vicino al cuore la 'v'. Mi allontano e vedo il sangue che esce e le ferite che si rimarginano lasciando però l'impronta della mia opera. Rido e con un passo mi butto al suo collo e bevo un po' da lui, vedere tutto quel sangue mi ha fatto fremere dalla voglia di assaggiarlo. Mi allontano e mi pulisco il labbro e vado dai ragazzi che vedendomi felice sorridono, poi Jeff dopo un piccolo bacio a stampo mi chiede <<Che ne facciamo di lui.....pensi che dirà qualcosa se lo lasciamo vivere....forse meglio ucciderlo>> faccio no con la testa e dico <<Dai lascialo vivere.....parlo io a Slender. Almeno la prossima volta che lo vedo mi posso divertire un altro po'.......non dire nulla a nessuno o ti trovo e ti faccio patire le pene dell'inferno>> e non appena mi giro al suo posto vedo solo del sangue. <<Forza andiamo alla House....che abbiamo tutti bisogno di riposare.....oggi è stata davvero pesante.....cavolo se non dormo almeno per tre giorni o di più impazzisco>> dice E.Jack toccandosi i capelli e facendo scoppiare tutti dalle risate. <<Ragazzi scusate....è stata tutta colpa.....mia>> dico prima di svenire a terra e sentire tutti e tre che mi chiamano e poi il buio mi viene a pendere. Chissà cosa accadrà al mio risveglio.ECCO ME
COM'È IL CAPITOLO...POVERO DAMIAN, COSA ACCADRÀ A DESI AL SUO RISVEGLIO. LE POSSIBILITÀ SONO DUE O RISCHIA DI STAR MALE NUOVAMENTE OPPURE CI SARÀ UNA SORPRESA....ALLA PROSSIMA MIEI KILER
LA TUA MORTE SARÀ LA MIA VITA- VAMPIRE alias DENISE
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JEFF THE KILLER E DESI
FanficUna ragazza derisa e allontanata da tutti, pure dalla sua famiglia. Un ragazzo che pensa solo a sé stesso oltre che la sua famiglia. Nessuno dei due ha mai fatto i conti con l'amore. Ma può l'amore bussare alle porte di una ragazza emarginata e di u...