Alla chiesa era tutto troppo tranquillo, lei si fece lasciare di fronte al portone dicendo all'albino di lasciarla sola e non dire nulla a nessuno, ma lei non poteva sapere cosa le aspettava la dietro la porta.
DESI'S POV
Non so cosa mi sia successo, ma so di essere morta, ricordo il buio freddo che mi avvolgeva tra le sue dolci braccia e poi all'improvviso tutto è svanito e una voce mi ha detto che non era ancora il momento per me di andare.
Ora sono qui, di fronte la chiesa, non riesco a chiamare Elaija e ho paura di essere in un incubo e che aperta la porta le tenebre mi prenderanno di nuovo tra le loro braccia senza via di scampo. Poggio la mano sulla maniglia fredda e sorrido, un sorriso triste bagnato che qualche lacrima di tristezza e paura; chiudo gli occhi e apro piano la porta, per ora non accade nulla e inizio a camminare verso il centro della chiesa, vedo una figura che guarda verso l'alto.
Inizio ad avere paura, non può entrare nessuno qui dentro a parte io e le creepy. Guardo la figura: felpa bianca, un po' macchiata di sangue, e nella mano sinistra vedo un pugnale che viene stretto quasi da volerlo rompere; mi porto le mani alla bocca come a voler soffocare la mia voce e i miei singhiozzi. "Lui è qui....Jeff" penso dentro di me e poi lo sento parlare <<Perché sei sparita....piccola devi tornare...>> e per la rabbia lancia il coltello dietro di sé senza girarsi. Mi avvicino a lui in silenzio e gli poggio il suo coltello alla gola e gli sussurro all'orecchio <<Go to sleep>> ma non faccio in tempo a finire che si gira e mi abbraccia baciandomi mentre io scoppio a piangere e lui a ridere.
Mi tiene stretta a lui e io mi stringo, sento la sua mano che mi accarezza i capelli e mi dice che non mi lascerà mai più un secondo da sola; essendo ancora stanca per tutto mi reggo a lui quando all'improvviso mi prende in braccio con tutte le mie proteste, ma lui continua a ridere che fa ridere anche me e alla fine non mi accorgo che mi ha portato in una stanza per stendermi sul letto.
Passano ore e lui non smette di coccolarmi, quando tra un bacio e l'altro mi sussurra una cosa; sulle prime non so che dire, ma guardandolo sorrido e mi poggio su di lui; da quel momento fino a poco prima dell'arrivo dell'alba passai la mia prima vera notte con il ragazzo che amavo.
JEFF'S POV
La guardo dormire tra le mie braccia, la copro con il lenzuolo in modo che non senta freddo e la osservo; penso alla serata passata insieme e al suo corpo libero sopra il mio, le accarezzo la guancia e le bacio la fronte. Dopo un po' prendo la mia felpa e la indosso, così come il resto dei miei vestiti e resto seduto sul letto dove lei si gira e il lenzuolo cade un pochino di lato lasciando intravedere la sua pelle bianca coperta da alcune cicatrici; faccio per alzarmi ma la sua mano prende il mio polso e vedo sul suo viso un'espressione di paura inizia a piangere e poi a dire cose a me incomprensibili. La scuoto e la chiamo, fino a quando si sveglia e tra le lacrime mi salta al collo, <<Desi che succede?>> chiedo mentre lei continua a piangere poi mi guarda e spaventata dice <<Le tenebre mi abbracciavano e non....volevano lasciarmi andare..>> la guardo e le sorrido per poi dirle <<Che ne dici se torniamo a casa? Chiamo Ben e ci teletrasporta...vuoi?!>> ed ecco che i suoi occhi brillano e annuisce felice.
Sono seduto su una delle panche della chiesa e cerco di chiamare il mio migliore amico, ma solo dopo tre chiamate risponde così <<Hei Jeff *sbadiglia* ma sai che ore sono?!>> rido e rispondo <<Puoi venire alla chiesa....devo chiederti un favore>> e iniziamo a parlare:
Ben <<Certo...ma neanche dormire posso ehh!>>
Io <<Mena vieni....è urgente>>
Ben <<Jeff lo so che sei preoccupato per Desi...ma stare li non la porta indietro....lo sai>>
Io <<MALEDIZIONE BEN VIENI E BASTA>>
Chiudo la chiamata e vado dalla mia ragazza che si sta vestendo e appena mi vede mi lancia un cuscino gridando di uscire e mi metto a ridere dicendo <<Guarda che ho visto sah...>> e lei mi caccia lo stesso; dopo un'oretta arriva Ben ancora assonnato <<Hei Jeff...dove sei>> dalla voce penso proprio di averlo buttato giù dal letto <<Qui sotto...vieni>> sento che si avvicina e appena vede Desi le corre incontro e l'abbraccia facendola girare <<Dio Desi...pensavo fossi morta>> e lei <<Diciamo....ragazzi, voglio controllare prima una cosa posso?!>>.
DESI'S POV
Saluto Ben e Jeff e vado nella stanza dove ho sempre avuto paura di entrare, apro la porta con un po' di fatica "Ma quanto sono vecchie ste' porte" penso mentre aprendola per poco non cado a terra; giro per la stanza e inizio a sentire uno strano odore che inizia a darmi alla testa, vedo che dal camino proviene del fumo, mi avvicino e metto la mano dentro il camino e trovo delle erbe che stanno bruciando <<Chi le ha messe qua? Nessuno può entrare>> dico mentre le immergo nella cenere per cercare di spegnerle. Cammino per la stanza, osservo tutto ciò che contiene e noto per la prima volta una cassa che non avevo mai visto prima d'ora, mi accorgo che non è chiusa con il lucchetto perciò la apro e trovo dentro dei diari e qualche indumento antico; <<Questi vestiti dovrebbero essere dell'epoca di Elaija, sicuramente avrà usato la magia affinché rimanessero intatti>> ne accarezzo qualcuno e trovo in un taschino di una giaccia, almeno penso sia una giacca, un foglio di carta stropicciato e a vederlo sembra che sia stato messo lì da qualcuno in questo periodo. Mi siedo a terra con la schiena poggiata al muro e inizio a leggere, all'inizio faccio fatica poiché è scritta nell'antica lingua che si parlava prima, ma grazie a quelle piccole lezioni da parte di quella donna riesco a capire qualcosa: "Se stai leggendo questa lettera i motivi sono due o te l'ho data io oppure ti sei messa a frugare nel mio baule, sei proprio una ragazzina curiosa, ma se ti sei messa a cercare nella stanza allora deve essere successo qualcosa. C'è una cosa che vorrei tanto dirti, ma non ne ho il coraggio di parlare a quattrocchi e tanto meno attraverso il pensiero, è pur sempre una cosa importante. Prima di tutto devo dire che non sei per niente come la ragazza che pensavo io, cioè che alla prima difficoltà ti saresti arresa e invece hai continuato a lottare; seconda cosa per me sei come quella figlia che non ho mai potuto avere, non so cosa ti abbia detto tua madre riguardo la tua nascita, ma già quando tu eri dentro di lei il mio spirito era dentro di te e potevo percepire qualsiasi cosa lei pensasse o dicesse. Sai quando per la prima volta mi hai fatto uscire dal tuo corpo ti ho osservata e assomigliavi tanto alla bambina che io e la tua antenata avevamo dato alla luce, forse il destino ha voluto così, ma sono felice di essere stato la tua guida. Però ora ho bisogno che tu faccia una cosa per me mocciosetta, sempre se accetterai brucia questo foglio e vai nel luogo dove tutto è iniziato. Ti aspetto" leggo il foglio e inizio ad essere triste, ho paura che se ne sia andato, brucio il foglio e corro dai ragazzi <<Desi che succede?!>> riprendo fiato e chiedo a Ben <<Devi portarmi nella casa dove abitavo coi miei genitori....per favore>> loro si guardano straniti e io <<Allora? Puoi? Se no vado sola>>, mi prende la mano e lo fa anche con Jeff e ci teletrasporta alla mia vecchia casa.
Corro nella mia camera, perché lì è iniziato tutto, lì ho sentito per la prima volta la sete dilaniarmi la gola, lì ho liberato le mie ali dopo aver scoperto la verità e sempre lì ho affrontato le mie paure e in tutte quelle volte lui era con me. Prendo il pugnale di ossidiana e mi avvicino allo specchio che ho nella stanza, ancora frantumato, mi faccio un taglio sul palmo della mano incidendo il simbolo che ho come voglia sul fianco e poggio la mano sullo specchio e nel mentre mi trasformo in Angelo della Morte <<.....Elaija.....>> dico il suo nome che è più un sussurro.
Sono li che aspetto che accada qualcosa, ma non succede nulla, cerco di chiamarlo dentro di me, ma è come se fosse sparito; cado in ginocchio guardando lo specchio e inizio a piangere, la rabbia mi pervade e anche una sete di sangue insaziabile, prendo il mio pugnale che ora è diventato una falce tutta nera, la impugno con entrambe le mani e colpisco con la punta lo specchio che si rompe in tanti piccoli frammenti luminosi come il cristallo. Mi alzo girandomi verso Jeff e Ben che mi osservano esterrefatti, mi avvicino alla finestra e usando la magia modifico il tempo, da una giornata di sole diventa una giornata di pioggia accompagnata da lampi e fulmini. <<E' andato via....>> continuo a dire distruggendo qualsiasi cosa abbia sotto gli occhi, in poco tempo ho distrutto quasi tutta la mia vecchia stanza, mi inginocchio a terra e accarezzo la lama della falce mentre delle lacrime rosse le bagnano la lama.
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JEFF THE KILLER E DESI
FanfictionUna ragazza derisa e allontanata da tutti, pure dalla sua famiglia. Un ragazzo che pensa solo a sé stesso oltre che la sua famiglia. Nessuno dei due ha mai fatto i conti con l'amore. Ma può l'amore bussare alle porte di una ragazza emarginata e di u...