Nel cimitero nessuno parlava, la ragazza era ancora inginocchiata a terra e i due amici aspettavamo l'arrivo dei due fratelli di uno dei due. Qualcosa di strano stava per accadere, nessuno però avrebbe pensato che quello avrebbe cambiato per un'altra volta il proseguirsi della loro esistenza.
Un uomo strano senza viso ma con tentacoli; un ragazzo killer con una maschera in viso e un passato burrascoso alle spalle; una ragazza anche lei con un oscuro passato e con strane abilità.
DESI POV'S
Ora Dolly dovrebbe stare al cimitero, spero che loro non le facciano del male, le ho promesso che l'avrei protetta dal mondo, ingiusto con i ragazzi come lei. <<E ora di entrare in scena>> dico a me stessa alzandomi dal divano, vado in cucina a prendere una bottiglia dato che mi è venuta sete. Apro la bottiglia e l'odore dolce e invitante del contenuto invade le mie narici, ormai non faccio che bere solo sangue; i miei amici mi hanno fatto trasfusioni per tutto il tempo in modo da darmi il tempo di recuperare al massimo le mie energie, ed è stato giusto in tempo quando Dolly mi ha trovata e dato una mano per scappare. "Dovresti iniziare ad andare, sai che quelle scorte di sangue non placheranno la tua sete fino alla fine. Prima o poi dovrai metterti sulle tracce dei Blaks rimasti, ma da come si sono nascosti la cosa sarà più difficile e divertente" sento dire dal demone nella mia mente; quando mi sono svegliata mi ha spiegato tutto quello che è successo alla "casa famiglia" e dopo.
Esco sulla porta di casa e guardo il paesaggio morto attorno a me, la casa che Dolly ha trovato è antica e si trova in periferia e tutto attorno è distrutto, da quello che abbiamo cercato su internet in questa città tempo fa ci furono dei vari incidenti che ridussero in macerie questa parte della città. Mi giro verso la casa e sento ancora l'odore lasciato da me e Dolly con le nostre tracce "Forse è meglio cancellare tutto" dico a me stessa e con un gesto della mano una nube nera mi circonda per poi entrare nella casa e riportarla com'era prima: vecchia e lugubre. Sorrido al mio operato e mi metto in cammino per il paese, sento che incontrerò delle persone molto interessanti, intanto decido di trasformarmi. I miei capelli neri diventano ondulati e al posto dei miei vestiti ho il vestito che usai quando uccisi quei ragazzi, oltre al mio vestiario cambia anche il mio aspetto: le unghie sono più lunghe come l'ultima volta e anche i miei occhi cambiano con la velatura di nero attorno alle palpebre. Inizio a girare e non vedo nessuno di interessante, sembra proprio che oggi il paese sia in ferie, neanche i barboni sono in giro. "Sei sicura che non è pericoloso uscire ora? So che è sera e per questo le pattuglie sono quasi nulle, ma se ti vedono le Creepypasta cosa dirai loro? Devono pur sapere la verità, soprattutto quel killer che ti ha rubato il cuore e da cui bevi quando non hai la possibilità di uccidere o la sete non si placa con quelle persone che uccidi" mi fa' il demone nella mia mente, "Inizi già con le tue ramanzine e raccomandazioni? Non sono una bambina sappilo; riguardo quello che hai detto riguardo i ragazzi non so, se glielo dico mi potrebbero fermare, solo che il tempo sta per finire e lo sai pure tu. Perciò meglio trovare chi stiamo cercando, dato che Dolly mi ha detto che chi cerco vive qui e che è parente di uno dei tre che la volevano portare via dalla sua famiglia, per poi costringerla a una vita da "cane randagio".....lo stesso quei dieci ragazzi di quella indegna struttura..... Ma ora basta pensare e passiamo ai fatti, devo trovare chi cerco e prendermi quello che mi serve....chissà se devo usare la forza" con l'ultimo pensiero un sorriso da pazza si disegna sul mio viso, che la caccia inizi.
Un'ora di giri per trovare la casa di questo o questa, non so neanche di che sesso è, tanto a chi importa dato che la vita sua finirà sta notte e per mano mia e non vedo l'ora di divertirmi. Il quartiere che sto perlustrando, in cerca di quella "santa casa", è molto silenzioso direi: urla di mogli contro i loro mariti e piatti che volano, ragazzi che ridono per le strade con bottiglie di Vodka in mano, sirene della polizia in strada; un vero e proprio quartiere modello dovrei dire. "Sei vicina alla casa....hai l'indicazione che ti ha fornito Dolly dalla centrale di polizia?" mi chiede sperando in un si, ma la mia risposta è l'esatto contrario "Tanto capisco quale casa è.....se non sbaglio dovrebbe avere lo stemma di quella bella famiglia maledetta" penso arrabbiandomi, pensando a cosa ho passato in questi maledetti quindici anni. Finalmente arrivo a una casa che a primo impatto sembra una come tante, ma avvicinandomi vedo sopra il tetto della casa una luce fievole, non è altro che lo stemma della famiglia, ciò sta a significare che quello che cerco si trova la dentro e farò di tutto pur di avere quello che voglio. <<Ora ci si diverte...- busso alla porta e qualcuno chiede chi sono- .....sono nuova da queste parti....mi potrebbe aiutare?>> dico con voce spaventata, ma che di spaventato non ha nulla; la porta si apre e vedo una donna, sono sicura che non appartiene alla mia famiglia, cosa che si capisce dall'odore del suo sangue; mi fa entrare e poi una voce la chiama e tremante va dalla sorgente della voce, delle urla provengono dall'altra stanza "Mia cara Desi hai fatto centro anche sta volta....la ragazza è normale....colui che grida dovrebbe avere le tue risposte" dice il demone, annuisco e vado dalle persone. Appena la persona che prima a parlato mi vede mi tira sopra una bottiglia di birra, fortuna che mi sposto e cade a terra, <<Come si chiama signore?>> chiedo calma, lui si gira <<Thomas Blacks....e tu?>>, facendo l'imbarazzata dico <<Caty....posso chiederle come uscire dal quartiere? Mi sono persa e allontanata dal mio gruppo>> lui si avvicina al mio orecchio e dice <<Se vuoi puoi stare qua>> un brivido di rabbia mi percuote, ma cerco di stare calma, la ragazza chiede spiegazioni e poi aggiungo <<Thomas Blacks.....bel nome....peccato che non durerà molto>> e adesso tolgo il camuffamento e divento me stessa, lo vedo tremare e la ragazza cerca di scappare. Rido e prendo lei per poi morderla al polso per assaggiare il suo sangue, dolce e aromatico al punto giusto, in poche parole una delizia; bevo fino a quando non sento più il suo cuore battere e la lascio cadere a terra nel suo stesso sangue, una scena molto bella.
<<Cosa vuoi da me? Io non so chi tu sia, ma mi incuti una strana sensazione>> rido a quello che sento uscire dalle sue labbra, sorrido e con un inchino teatrale mi presento <<Sono Denise Blacks.....sai la ragazza che ha ucciso Molly e suo fratello Merlin, i cugini loro tra cui Tamara, poi ho ucciso anche mia nonna che era anche la nonna di quei ragazzi....molto buoni direi anche....ho ucciso anche altri di cui non ricordo il nome.....e per ultimi per adesso ho ucciso una coppia che senza saperlo era in attesa. Che bello è stato uccidere il marito di fronte agli occhi inondati di paura della moglie, una bellezza unica. Alla fine sai che ho fatto ho ucciso dieci bambini che si trovavano in quella casa famiglia che voi formate per bambini dalle strane capacità....e oggi tocca a te, la bussola della morte indica te e anche le fauci dell'inferno reclamano la tua anima a gran voce.....perciò tu morirai qua e per mano MIA>> a quello che racconto diventa sempre più bianco, ma l'espressione spaventata di poco fa' è divenuta una maschera di odio e rabbia come piace a me. "Sono sicuro che non avrai bisogno di me, perciò a dopo cara mia" e con questo il demone se ne va, sorrido e dico senza molti giri di parole <<Ora rispondi bene a una mia domanda e forse....resti in vita>> deglutisce per chiedere <<Cosa vuoi sapere? Dove si trova la famiglia? Pensi sia così stolto da dirtelo?>> annuisco e metto fuori il mio bel pugnale dei serpenti di ossidiana e inizio a girarmelo tra le dita, che bella sensazione il serpente di ossidiana tra le mani. <<Parli da solo o ti faccio parlare io? Però hai appena detto che non dirai nulla....perciò devo essere io a farti parlare>> mi avvicino a lui e continuo a giocare con il mio pugnale, lo vedo tremare e farsi sempre più serio, io dal mio canto sorrido <<Dai divertiamoci un pochino e poi rispondi alle mie domande, sono stata chiara?...-ma da lui non ricevo risposta-...SONO STATA ABBASTANZA CHIARA?!>> dico alla fine alzando un pochino la voce e puntandogli il pugnale, annuisce e io sono fiera di me stessa; faccio paura anche ai grandi di quella maledetta famiglia.
Il suo telefono squilla e a rispondere vado io,Thomas cerca di fermarmi ma gli tiro un calcio dietro il ginocchio con la gamba e cade in ginocchio, alzo la cornetta del telefono: "Thomas come stai? Per quello che ti ho chiesto hai poco tempo....sappiamo che è sparita e che non ci darà fastidio per un po'. Cerca di nasconderti pure tu....ci risentiamo tra qualche giorno" questo dice una voce femminile dall'altro capo della linea, fino a mo' mi ero trattenuta, ma ora scoppio in un risata da pazza e quella voce mi chiede chi sono <<Chissà chi sei tu e dove sei ora....non sei per caso la mamma di Molly?>> e ricomincio a ridere come una pazza, la voce inizia a dirmi di tutto anche se mi fa più ridere che paura. <<Pensa che adesso a causa tua e degli altri un'altra persona dovrà affrontare le fiamme calde degli inferi>> dico guardando Thomas che intanto è andato a prendere la sua arma, con cui pensa di sconfiggermi e salvarsi così la vita, ma non ha capito che contro di me nessun'arma ha effetto. Mi siedo sul divano con in mano una bottiglia di birra che aveva su una mensola, bere, calma e aiuta a spezzare la sete, però fa aumentare il divertimento e se questo accade a una persona con istinti omicidi allora sono guai; <<Ti conviene fare quello che ti dico.....sai di cosa sono capace almeno?>> gli urlo in modo che mi senta dalla stanza in cui si trova, da li ne esce con una pistola a pallini, di argento forse, e con una spada un po' antica. Rido a vedere cos'ha preso per difendersi da me.
È un'ora che continuo a fargli domande e lui non mi risponde "Se continua così lo uccido sul momento....però mi voglio divertire" penso prima di arrivare a un esaurimento nervoso; <<Ok. Hai deciso che con le buone non parli e con le cattive......inizia a scappare che le fiamme dell'inferno reclamano la tua anima. La tua MORTE sarà la mia VITA>> e prendendolo per il collo con una mano e avvicinandolo a me gli sussurro "Ottengo sempre quello che voglio.....adesso dammi quello che mi serve e io ti lascio vivere......ma gli altri periranno tutti" sento i suoi brividi di freddo e di paura, i suoi occhi li noto spalancati e mi grida allontanandomi da lui, facendomi cadere a terra, <<NON TI DIRÒ NULLA IO......VATTENE DA QUI MOSTRO, NON SEI DEGNA DI STARE NELLA CASA DI UN BLACKS>> ed ecco la goccia: 'mostro', una parola che mi accompagna sin dalla nascita e che mi ha causato molto molto dolore ed è anche la causa di come sono ora. Non c'è la faccio più la fame rode e l'angelo della morte che è in me reclama ciò che è suo, ovvero il sangue del Blacks; prendo il pugnale che mi diede Slender per uccidere e lo lancio verso l'uomo che dalla porta mi punta la pistola; lo prendo alla spalla e l'odore del sangue invade tutta la stanza, sento le vene attorno gli occhi ingrossarsi e gli occhi cambiare colore, sento anche la spalla spaccarsi, le ali iniziano a formarsi dalle ossa ai muscoli e poi al tessuto nero che le forma, anche se non è tessuto ma una velatura del mio stesso sangue. Mi vede e inizia a sparare a raffica, mi copro con le ali e poi mi avvicino a lui.
<<Ora mi dirai dove sono le persone che cerco e quante sono.....oppure prega che non ti leghi a tutti loro adesso è così con la tua morte andrete tutti voi all'inferno>> dico giocando con la punta del pugnale sulla sua pelle senza fare tagli profondi, perché adesso ci si diverte.SCUSATE SE CI HO MESSO UN PO A FARE QUESTO CAPITOLO E QUELLO PRECEDENTE, UN PICCOLO AVVISO, NON RIUSCIRÒ SEMPRE A PUBBLICARE, MA CERCO DI FARE QUELLO CHE POSSO. SPERO SIA STATO UN CAPITOLO DI VOSTRO GRADIMENTO E GRAZIE DEL VOSTRO CONTINUO APPOGGIO.
IN PIÙ AUGURI PASSATI A TUTTE LE DONNE CHE LEGGONO QUESTO LIBROLA TUA MORTE SARÀ LA MIA VITA-VAMPIRE
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JEFF THE KILLER E DESI
FanfictionUna ragazza derisa e allontanata da tutti, pure dalla sua famiglia. Un ragazzo che pensa solo a sé stesso oltre che la sua famiglia. Nessuno dei due ha mai fatto i conti con l'amore. Ma può l'amore bussare alle porte di una ragazza emarginata e di u...