DICIANOVE

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DESI'S POV
<<Hai dato un assaggio di paura a tutti....ma hai davvero maledetto quelle famiglie che facevano parte del mio culto?!>> chiede Elaija dentro di me, inizio a ridere mentre cammino, <<Che ne dici di parlare a quattrocchi di cosa fare con quella famiglia?>> gli chiedo e lui non fa che dirmi di stare ferma e che dopo quello che ho fatto non potrei sostenere quella magia. Poggio il palmo della mano sulla voglia e libero la mente ed ecco che una nube nera esce dal mio fianco e si posa a terra a forma di palla, essa svanisce e vedo Elaija che mi sorride, gli passo la sua metà del bracciale e gli faccio segno di seguirmi.
<<Io non voglio solo ucciderli....sarebbe troppo facile e gentile da parte mia. Io voglio che abbiano davvero paura di me>> dico mentre giro attorno a un albero facendo volteggiare la gonna del vestito rosso, lui si avvicina e mi accarezza il viso <<Qualsiasi cosa tu decida di fare ti starò accanto....sei pur sempre una mia....come dire lontana nipote>> dice e io mi metto a ridere, salgo su un tronco di ramo disteso a terra e ridendo dico <<Non dire così.....non sembri tanto vecchio. Dai sta sera si brinda>> cammino e a un certo punto mi fermo, sento la sua presenza, corro verso il lago e lo vedo li, fermo, che guarda il lago e ne accarezza l'acqua. 
Mi avvicino senza fare rumore, lo abbraccio da dietro e lo circondo con le ali, si gira e mi guarda <<Hai trovato te stessa Desi?>> mi chiede accarezzandomi il viso, abbasso il viso <<Non volevo farti del male....non volevo allontanarti. Jeff....>> cerco di spiegargli tutto, ma non appena dico il suo nome mi bacia e mi stringe a lui stando attento alle ali; qualcuno tossisce e poi <<Un conto è stare dentro di te quando lo baci....ma vedere....dai ragazzi siete in pubblico>> dice Elaija, mi giro e rido e Jeff mi guarda stranito, lo prendo per mano e lo avvicino all'altro ragazzo <<Jeff....questo ragazzo dai capelli bianchi....è il demone che vive dentro di me. Si chiama Elaija.....l'ho fatto uscire io...ma non mi reca dolore>> rido ed Elaija mi da una pacca sulla testa e dice <<Avevi detto che ci sarebbe stata una bella serata no?!>> annuisco e guardo Jeff <<Chi va a dormire?!>> dice mentre mi guarda negli occhi, faccio spallucce e mi dondolo sui talloni e prendo la mappa. <<Cos'è questa cosa?!>> chiede mentre poggio la mappa a un albero per vedere cosa mi segna, vedo che c'è un punto rosso, ma non col simbolo della mia famiglia, ma da quello che capisco dovrebbero essere loro amici e mi giro verso Elaija <<Sai dirmi chi c'è in questa struttura? E in quanti?>> chiedo mentre un sorriso si dipinge sul mio volto, lui ride e annuisce, lo vedo chiudere gli occhi e poi dice <<Sono due uomini e un ragazzino....sembra che....uh le cose sono interessanti. Il bambino è il nuovo figlio di....aspetta....assomiglia a uno che hai ammazzato>> riapre gli occhi e mi guarda.
<<Ne ho uccisi tanti di cugini.....il primo che ho morso, manco ricordo il nome, poi Merlin?! Gli altri chi li ricorda>> dico mentre metto a posto la mappa e Jeff dice <<Bhe che cambia....è pur sempre un Black no!? Sbaglio o sono i tuoi preferiti?!>> mi bacia il collo e mi abbraccia da dietro e guardandoli sorrido <<Che la serata inizi allora>> ed Elaija usa la nube e ci porta di fronte alla casa.
<<Bene....chi prede chi?!..Dolcezza ti lasciamo il mocciosetto se vuoi>> dice Jeff prendendo il suo coltello rovinato dal sangue delle sue numerose vittime, sorrido e annuisco e a parlare è Elaija <<Noi prendiamo i due....ci sarà da divertirsi, sai ragazza....erano secoli, anzi millenni, che non uccidevo nessuno>> sorridiamo e passo il mio pugnale dei killer a Elaija e apro la porta dopo che Jeff si è divertito a scassinare la serratura "Ho un ragazzo meraviglioso" penso osservandolo.
Entro prima io nella casa, osserviamo il piano terra libero a parte per i cartoni della pizza sparsi quasi per mezza cucina, <<Ma è una discarica?!>> dice Jeff prendendo un cartone da terra e lanciandolo sul divano, trovo le scale e inizio a salire al piano di sopra, mi fermo a metà rampa e vedo i due uomini che parlano e il ragazzino che li ascolta. Lascio nascosti loro ed esco solo io, mi poggio alla ringhiera coi gomiti dietro e li guardo <<Ma che bella famigliola.....ditemi...chi è Black qui?!>> dico mentre mi osservo le unghie e le passo sulla ringhiera facendo un rumore più forte di quello che si produce passando le unghie sulle lavagne nere a scuola, loro si tappano le orecchie per non sentire il rumore e mi guardano con occhi di odio, sorrido e mi fermo. I due uomini, penso sulla ventina si mettono di fronte al ragazzino <<E' lui il Black che vive in questa casa? Strano......e dove sarebbe la tua magia mocciosetto!>>  dico sorridendo e osservandolo dal riflesso della finestra accanto a lui; gli uomini ancora di fronte a quel rifiuto e Jeff ed Elaija che fremono nell'ombra di poter giocare anche loro, nessuno parla quando a farlo è il moccioso <<Chi sei tu? E che vuoi>> ma non parlo che uno dei due uomini lo spinge via verso il corridoio, ma non sa che lì c'è una bella sorpresa, infatti, <<Lasciami andare.....che vuoi.....AHHHHH UN MOSTROOO>> si mette ad urlare vedendo Jeff, mi avvicino e prendo il moccioso per i capelli e lo trascino <<Scusa, ma non ho sentito....hai detto M-O-S-T-R-O?>> chiedo mentre gli sbatto la testa al muro e i suoi occhi trasmettono puro orrore, lui trema e io aumento la presa, non passa molto che annuisce, mi avvicino al suo orecchio e dico con un sussurro <<Sono.....Denise Black.....capito chi?!>> lui si blocca e mi spinge via e cade a terra terrorizzato.
<<Lascia stare il ragazzo....è solo un ragazzo normale, non possiede la magia>> mi dice uno dei due uomini, l'altro invece si fa avanti verso di me quando un oggetto freddo vicino alla sua gola lo ferma, il suo sguardo va verso il basso e vede un pugnale che sta a pochi millimetri dalla sua gola, vedo dietro di lui Jeff che sorridendo dice <<Go to spleep>> per poi tirare un calcio alla schiena di chi ha d'avanti da farlo cadere a terra, lo gira con un altro calcio e gli poggia il piede destro sulla gola e inizia a premere, intanto mi chiede <<Mi dai una mano? Potresti mettere il piede dove lo tengo io.....così non escono suoni. Sai come tolgono la concentrazione>> e mi avvicino facendo come mi ha chiesto; mentre io spingo il piede sulla gola c'è Jeff che impugna il suo pugnale e inizia a fare il suo stupendo sorriso all'uomo che inizia a tirare calci e con le mani cerca di spostami la gamba, ma poi la tolgo su richiesta del mio ragazzo che mi chiede <<Se ti allontani....non sporchi il tuo bel vestito col sangue di questa spazzatura>> sorrido e faccio due passi indietro e Jeff taglia a quest'ultimo la gola e in modo poco profondo, l'uomo cerca inutilmente di coprire la ferita con le mani senza successo, quando poi Jeff si avvicina e gli pianta un coltello da cucina nel fianco sinistro e lo lascia li agonizzante e prossimo alla morte; osservo quell'uomo che cerca disperatamente di togliere il pugnale quando chiedo <<Ma se portiamo il corpo giù?....almeno non occupa posto utile per dopo>> e guardo i due ragazzi che stanno con me ed Elaija propone <<Potremmo fargli scendere le scale....così non ci toccherà risalirle>> annuisco e allora i due si avvicinano all'uomo: Jeff lo tira per una manica da un braccio ed Elaija da una gamba, riescono a mettere l'uomo in piedi, ma Elaija fa il "gentile" rimarginando solo la ferita esterna sul collo e poi guarda la vittima sorridendo. Io intanto tengo fermo l'altro uomo, mentre quello che è stato portato quasi in fin di vita dal mio ragazzo si trova di fronte le scale, con Jeff ed Elaija dietro, entrambi sono calmi che si mettono le mani in tasca per non toccare il sangue <<Adesso ti diamo un aiuto a scendere......dai sarà divertente>> dice prima il killer e poi il demone entrambi con un sorriso sadico sul volto, ed ecco che lo fanno: fanno qualche passo indietro rispetto alla vittima, piegano l'uno la gamba destra e l'altro la sinistra e tirano un calcio simultaneamente alla schiena dell'uomo che non fa in tempo a gridare che cade a terra sbattendo la testa e morendo sul colpo. Il ragazzino, che sta seduto a terra, e l'altro uomo che è bloccato da me stanno per mettersi a gridare, ma chiudendo entrambe le mie mani a pugno faccio si che entrambi non emettono un singolo fiato, Elaija viene verso di me e guarda la persona che sto bloccando e dice <<Mia cara.....lo puoi anche lasciare. Adesso mi diverto io.....ma che ne dici prima di torturare un po' quel moccioso>> e indica il ragazzino che sta tremano in un angolo della stanza con le gambe al petto e gli occhi sbarrati dall'orrore; <<Desi....queste catene un pochino arrugginite ho trovato in una stanza al piano terra, dici vanno lo stesso bene?>> mi chiede Jeff mentre sale le scale e me le mostra, mi avvicino a lui e lo bacio per risposta e poi prendo le catene. <<Sembri davvero un bel salamino......peccato che non posso lasciarti così per sempre>> dico al ragazzino mentre guardo l'opera che ho fatto col mio ragazzo: appendere il moccioso dai polsi e togliergli l'appoggio per i piedi, però tocca terra qualche volta; mi avvicino a lui con in mano il mio fidato amico e gli giro attorno, nonostante mi chieda di lasciarlo andare, <<Ma stare un attimo in silenzio? Non te lo ha mai detto la tua mammina, si deve ubbidire ai grandi. PERCIO' STAI ZITTO MOCCIOSO DI MERDA>> mi metto a gridare alla fine mentre apro una mensola e trovo dei calici da vino molto carini, ne prendo uno e mi avvicino a lui <<Vedi di riempirlo senza sporcarmi il bordo>> così faccio un taglio al braccio del ragazzino e metto sotto il calice e aspetto: il sangue inizia ad uscire piano e ad entrare nel calice macchiandolo, piano piano il bicchiere si riempie a metà e porto il calice di fronte agli occhi e muovo il calice ed assaggio. Faccio la stessa cosa per Elaija, ma il sangue non lo beve tutto, ne prende due sorsi piccoli e il rimanente le fa bere all'uomo che tiene bloccato al muro con una sola mano, la vittima non riesce ad evitarlo e beve e sembra che  questa cosa piaccia al demone <<Ora.....che vorresti? Salvare il bambino?.....su dillo>>  e l'uomo che fino ad ora non aveva proferito parola <<Prendete me.....ma lasciate il bambino. Non ti serve a nulla......LASCIALO>> ma io inizio a ridere come il mio demone che lascia la presa e prima che quello potesse scappare i canini del demone sono ormai sulla pelle della vittima. Elaija beve avidamente dalla vittima, vedo che essa smette di respirare, ma lui continua e alla fine si alza da sopra il corpo dell'uomo che ha qualcosa di strano: il collo è talmente squarciato che solo qualche vaso sanguigno tiene ancora legati testa e corpo, ma ormai quei vasi non contengono più nulla e sono solo come fili che si possono smezzare facilmente, poi le braccia hanno dei segni lasciati dalle dita del demone, che mentre si nutriva stringeva in quei punti fino a che poi ha morso la vittima anche all'attaccatura delle spalle, ecco perché le braccia sono come staccate dal corpo, dato che ha anche rotto l'osso. <<Lo hai praticamente fatto a pezzi.....ma non è che il famoso squartatore eri tu?>> chiede Jeff curioso e intanto Elaija si alza e si pulisce le labbra con il suo fazzoletto da taschino, per poi prendere il corpo dell'uomo, che appena lo alza da terra la testa si stacca definitivamente e il viso si gira verso di noi con sopra dipinto uno sguardo di orrore e paura; prende poi la testa da terra e  la mette al suo posto e chiede a Jeff <<Che ne dici di dagli un sorriso?>> e il mio ragazzo prende il suo coltello e lo fa.
Ci giriamo tutti e tre e vediamo quel mocciosetto che sta tremando e che intanto il sangue sta uscendo e finendo nella vasca che ho messo ai piedi del ragazzo, le ferite piano piano si sono rimarginate e il sangue che esce è poco <<Che ne dici di aumentare la dose?!.....ma prima dimmi il tuo nome>> mi avvicino mentre immergo un dito in quel poco sangue che sta nella vasca e portarmelo alle labbra, lui mi guarda terrorizzato e risponde <<Mi chiamo......Se-Sebastian......cosa mi....devi....fa-fare.....anco...ra?!>>  sorrido e giocando con il coltello <<Mi serve solo dell'altro sangue, come vedi quello che cade nella vasca va in quelle bottiglie......poi ti libero>> e andando dietro di lui faccio un taglio alla parte interna della gamba e il sangue inizia ad uscire in modo molto lento e doloroso per lui. Passa altro tempo e alla fine osservo Sebastian che sta con gli occhi chiusi e la testa abbassata, gli do uno schiaffo e si sveglia di poco, <<Che intenzione hai Desi? Lo vuoi liberare?>> mi chiede Elaija mentre mi osserva togliere le catene ai polsi del ragazzo, poggio il ragazzo a terra e dico <<Vai....non volevi essere libero?!>> gli indico le scale e lui si avvicina a esse tenendosi al muro, dato che per le ferite che ha alle gambe e quasi guarite non riesce a camminare, sto dietro di lui e gli do' una spinta alla spalla <<Dici che ti muovi moccioso?>> e lui arriva al piano terra e cerca di correre alla porta quando da sopra lo sentiamo gridare, scendo giù e lo vedo terrorizzato nel vedere due serpenti <<Pensavi che libero.....vuol dire uscire da casa?>> mi metto a ridere e lo guardo con uno sguardo da assetata di sangue <<Tu....come gli altri......non servi, perciò.....perché non.....MUORI>> dico sottolineando l'ultima parola. 

I miei amati serpenti escono dall'ombra e si posizionano sotto la luce che arriva dalla finestra della porta, entrambi con le loro fauci pronti per attaccare, faccio un piccolo movimento con la mano ed entrambi iniziano ad avvicinarsi a Sebastian che cade a causa degli oggetti sparsi per terra e cerca di allontanarsi, ma senza risultato. 

Un serpente gli si avvicina al viso e lo morde a un occhio, mentre l'altro lo morde a un fianco, entrambi si creano un'entrata coi loro morsi, ma il primo serpente lascia andare l'occhio e morde il moccioso al collo, entrambi entrano nel suo corpo, ma senza recare danni all'interno; eccoli che escono e sono entrambi macchiati dal sangue del ragazzo Black, i due serpenti si avvicinano tra loro e con la magia faccio si che diventino più grandi di poco; lui cerca di scappare, ma loro lo prendono dalle caviglie con la coda e si avvicinano e iniziano a mordere, ma ora per davvero. Piano piano il corpo del ragazzo inizia a rompersi, i serpenti iniziano a mangiare la carne a una gamba facendo vedere solo l'osso con qualche brandello di muscolo ancora attaccato, Sebastian cerca di spostarli e chiede di aiutarlo, inizia a gridare, ma io non ne posso più di quelle urla cosi noiose, lo mando in una zona della stanza completamente nell'ombra seguito dai serpenti; alcune volte vedo i serpenti che si avvicinano per poi tornare all'attacco fino a quando lui non smette più di vivere. Elaija usa la sua nube per avvicinare il corpo, quello che vediamo è uno spettacolo mai visto prima: un occhio completamente sparito e l'altro che pendola dalla cavità grazie a qualche nervo; il collo morso nella parte destra fino alla spalla; abbasso lo sguardo e vedo la maglietta del ragazzo completamente strappata, il suo stomaco da cui escono cose strane, sicuro le interiora, come se i serpenti siano usciti di li con le fauci aperte da far uscire tutto; l'unica cosa intera sono le braccia, anche se hanno qualche morso qua e la, mentre le gambe una intera, l'altra dove si vede un pezzo di osso con qualche frammento di muscolo, mi avvicino e calpesto quella parte staccandogli del tutto quella parte della gamba. <<Devo dire che hai fatto un lavoro stupendo Desi>> mi dice Elaija che si gusta del sangue dal suo calice, sorrido e con qualche goccia di sangue scrivo la mia firma sulla facciata della casa <<Adoro questo sangue.....>>.

MI SCUSO PER IL RITARDO, SPERO VI PIACCIA.  SE VI E' VERAMENTE PIACIUTO CLICCATE QUELLA BELLA STELLINA....E SE AVETE COSA DA DIRE COMMENTATE QUELLO CHE VOLETE. SPERO DI METTERE PRESTO L'ALTRO CAPITOLO, MA AVVISO GIA DA ORA, DAL PROSSIMO MESE PUBBLICHERO' POCHISSIMO, MA NON ANDATE VIA. BUONA SERATA KILLER. LA TUA MORTE SARA' LA MIA VITA- THE VAMPIRE

JEFF THE KILLER E DESIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora