16- Ricerche Nella Vecchia Casa

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16- RICERCHE NELLA VECCHIA CASA

Ho deciso di andare alla mia vecchia casa per scoprire qualcosa in più riguardo la mia famiglia "Se non mi sbaglio quella donna di mia madre dovrebbe avere qualche cimelio di famiglia, così almeno potrei capire come dovermi comportare" penso dentro di me ed ecco lui che si fa sentire "Potresti iniziare comportandoti più da ragazza normale e non strana...e seconda cosa non penso potrai trovare qualcosa di buono" preferisco di gran lunga quando si fa i fatti suoi e non mi regala le sue lezioni sulla vita; mentre arrivo nelle vicinanze del parco penso a Jeff e che sicuramente avrà letto il messaggio che gli ho lasciato, sicuramente sarà molto arrabbiato.

Inizio ad avere un pizzico alla schiena iniziando a sentire un fievole odore di sangue, o meglio il mio di sangue per essere precisa, ma oltre al pizzico sembra che qualcosa prema per uscire dal mio corpo che per il dolore cado in ginocchio iniziando a tremare; il dolore aumenta che vorrei mettermi ad urlare, che mi tappo la bocca per non far uscire nessun suono, ma col tempo il dolore così com'è arrivato tende a svanire e sento come se la ferita si stia rimarginando da sola e appena riesco riprendo a camminare allungando il passo verso casa mia.

Ma dopo pochi passi incontro lui, la persona meno gradite tra tutte e che ha cercato di uccidermi già due volte e se non si fosse capito parlo di Liu ovvero il fratello di Jeff, cioè lo stesso Liu che ha cercato di uccidermi in una fontana; cerco di non pensare al passato e mi dedico ad adesso, in più sono sicura che stia pensando a un modo per farmi del male. L'osservo fare dei passi verso di me, inizio a indietreggiare finché quando sto per iniziare a correre lontana da lui riesce a fermarmi buttandomi a terra e mettendosi sopra di me; inizio a tremare quando mi rendo conto che impugna con una mano il suo pugnale, che me lo passa sulla guancia e fa lo stesso male anche se si rimargina subito <<Strano che mio fratello ti abbia lasciato uscire da sola e senza nessuno che potesse tenerti d'occhio. Pensa davvero che avrei smesso di darti la caccia...per colpire lui? Ahahahahah...certo che sei una stupida ad uscire da sola e poi in un posto sperduto come questo dove non passa mai nessuno...sei consapevole che potrei anche ucciderti ora? Ma sei fortunata che non ne ho voglia...in più sei anche una ragazza molto interessante e voglio avvisarti, perché quello che ti succederà d'ora in avanti non sarà per niente bello>> inizia a parlare per poi togliersi da me e darmi anche una mano ad alzarmi, anche se controvoglia accetto il suo aiuto <<Come facevi a sapere quelle cose su di me quella notte? Oltre ad essere il fratello di Jeff, nascondi altro? In più cosa ne sai tu della mia famiglia...e del demone e di quello che potrebbe accadere in futuro?>> poggio i pugni sui fianchi aspettando una sua risposta, in più mi piego in avanti facendolo arrossire stranamente <<Ti potresti mettere composta? Fai un brutto effetto ragazza>> sbuffo mettendomi dritta "In fondo è anche un ragazzo oltre che killer" penso avendo sempre gli occhi puntati su di lui riprendendo a parlare leggermente arrabbiata <<Ancora non mi hai detto perché sai quelle cose sulla mia famiglia...centri tu col fatto che mi hanno ritrovata? Rispondi maledizione, non ho tutto il tempo del mondo a disposizione...perciò fammi il piacere di rispondermi dicendo cosa sai>> alzo leggermente la voce alla fine. Mentre parlavo ha voltato lo sguardo che adesso è su di me, trasmette odio, si avvicina spingendomi contro un albero mettendomi una mano attorno al collo <<Cerca di parlare di meno. Riguardo alla tua famiglia...ho fatto solo delle ricerche e anche approfondire, penso ti convenga dire tutto a quelli la'...tanto non ti capiranno e neanche lui lo farà>> inizia a ridere, nel mentre senza farmi vedere ho preso il coltello che avevo dietro la schiena riuscendo a ferirlo così da scappare lontano da lui e dalla sua ferocia; sembra che sia tornata a quando scappavo dai bulli o da casa quando venivano i parenti.

Continuo a correre finché ne ho la possibilità in più ha anche iniziato a piovere, dai miei occhi continua ad uscire senza sosta quell'acqua salata definita lacrima e prima è una e poi sono due e alla fine diventano infinite, tutte accompagnate da quei ricordi che mi tormentano ogni sera vorticando nella mia mente; finalmente sono vicino quella casa, ci giro attorno per poi entrare dalla finestra della mia camera che è rimasta aperta da quel giorno ed entrata mi accascio a terra tra le lacrime.

JEFF THE KILLER E DESIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora