1- So chi sei

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JEFF'S POV

Dopo aver lasciato quella ragazza al parco vado a fare un giro per il bosco, prendendo potremmo dire la strada più lunga per arrivare alla CreepyHouse; alla porta vedo Ben che poggiato mi fa un cenno col capo, mi viene incontro sorridendo <<Andiamo ad uccidere? Amico tutto ok?>> ci penso su facendo no con la testa sotto il suo sguardo interrogativo, gli faccio segno di seguirmi e quando usciamo dal bosco parlo <<Ho trovato qualcuno, penso sarà una perfetta vittima, mi accompagni al parco?>> senza dire nulla inizia a camminare, mentre io dopo una piccola risata lo seguo.

Arrivati al parco ci andiamo a sedere sul bordo della fontana <<Sicuro che sarà qui?>> annuisco <<Ho chiesto in giro...non pensavo che le buone maniere potessero servire>> ci mettiamo a ridere, ma un rumore di passi ci fa zittire e girando lo sguardo verso la fonte incrocio quel ragazzo sedersi su una panchina "Sei arrivato alla fine" penso mente faccio uscire il lato demoniaco così da diventare il famigerato killer di cui tutti hanno paura. Faccio segno a Ben di restare in disparte e cautamente mi avvicino a lui arrivandogli dietro, gli poggio una mano sulla spalla mentre con l'altra prendo il mio pugnale dalla tasca della felpa e nascondo il braccio dietro la schiena <<Ma sei quello di questo pomeriggio.....ti consiglio di stare lontano da quella>> sorrido incrociando i nostri sguardi e noto il suo colmo di terrore <<Go to sleep>> e con questo gli faccio il mio stesso sorriso mente è ancora cosciente. Tra le sue urla e le mie risate, sono riuscito nella mia opera d'arte concludendo con un profondo taglio alla gola; quando mi sto per allontanare ho come l'impressione di essere osservato, girandomi noto una ragazza immobile che mi guarda e solo quando viene avvolta dalla luce del lampione riesco a capire chi realmente sia: Denise.

DENISE'S POV

Continuo ad osservare la persona di fronte a me <<Strano, non hai paura di me...>> inizia a parlare avvicinandosi, ma smette quando gli faccio segno di zittirsi <<No. Non lo dirò a nessuno...è al sicuro il tuo segreto>> so che sembrerebbe da pazzi, ma mi giro per andare via da lì quando mi sento presa per il collo. A differenza di altri sono calma, poiché non ho mai temuto la morte che vedo come l'unica liberazione a questa mia vita così ingiusta.

Ma la presa sul mio collo non svanisce dopo le parole di Jeff <<Ben lasciala andare...non capisco come mai, ma non ha paura di noi>>, il ragazzo che mi tiene non vuole mollare che gli tiro un calcio nelle parti basse; libera mi allontano di qualche passo mentre lui si contorce per il dolore. Vedere un killer messo fuori combattimento con un calcio innocente fa ridere, ricevo anche uno sguardo sorpreso dal ragazzo che ho capito si chiami Ben e che assomiglia a un elfo vestito di verde di un videogioco, se non fosse per gli occhi che sono completamente neri nell'iride e la pupilla rossa.

<<Ridi? Ma hai idea di chi siamo?>> annuisco alle parole del ragazzo elfo <<Siete i due killer che mietono le vittime in questa città....o mi sbaglio?>> sorrido al loro sguardo sorpreso che diventa preoccupato quando si inizia a sentire il rumore delle sirene della polizia <<Andate, io torno a casa. Non dirò nulla di questa sera...Jeff, ci vediamo domani>> lo saluto e mi metto a correre verso casa e loro dalla parte opposta la mia.

Mi sveglio con la mente ai ricordi di ieri sera e come previsto, date le sirene di ieri, il notiziario da la notizia della morte di quel ragazzo; "Chissà perché Jeff lo ha ucciso" penso mentre uscita di casa mi dirigo alla scuola. Prima di poter arrivare mi sento bloccare, giro lo sguardo e noto una mano attorno al mio polso e alzando il viso noto Jeff che regola il respiro "Avrà fatto una bella corsa" penso mentre gli sorrido a mo' di saluto, ma resto sorpresa dalle sue parole <<Grazie per ieri>> non dico niente e insieme andiamo a lezione.

Le cinque ore passano lente, come sempre, a parte durante la pausa che abbiamo fatto un minuto di silenzio per quel ragazzo; Jeff a un certo punto mi ha guardato sorridendo mentre gli altri stavano per avere una crisi di pianto. 

JEFF THE KILLER E DESIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora