35.

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Crystal Pov's
Continuava a piovere a dirotto ma non riuscivo a muovermi. Avevo in qualche modo ferito Josh? Era stato lui a ferirmi per primo, la mia era legittima difesa...o almeno tentavo di convincermene. "Ehi...ehm...vuoi un passaggio?" Sentii una voce dietro di me. All'inizi pensavo fosse Tyson o Paul...era Drake invece. Drake? "Come?" Chiesi svampita accorgendomi che non c'era più nessuno nel parcheggio, "Sta piovendo, vuoi un passaggio si o no?" Urló da dentro un'auto Kevin. "Oh...sì, grazie." Sorrisi cordialmente e salii dentro la loro macchina. All'inizio nessuno di noi tre spiccico parola, dopo Kevin ruppe il silenzio:"Quindi Roxanne ti ha chiesto scusa per qualsiasi cosa ti abbia fatto?" Domandó con nonchalance giocando con delle chiavi. Evidentemente mia sorella non aveva raccontato loro i dettagli. "Cosa volete sapere?" Andai diretta al punto incrociando le braccia, "Era per fare conversazione..." Intervenne Drake chiaramente a disagio. "Ah, ho capito! Hai paura le racconti quello che mi hai detto sulla terrazza!" Esclamai avvicinandomi a lui, "Intendi che è innamorato perso di tua sorella, giusto?" Domandó Kevin deridendolo, "Taci." Grugnì Drake. "Non dirò niente, perché mai dovrei?" Chiesi ironica, "Meglio così; ti ricordo che ci metteremmo due secondi a squarciarti la gola piccola strega." Mi minacciò Kevin, "E io che ci metterei un secondo a ghiacciarti quella lingua lunga che ti ritrovi." Sorrisi scendendo dall'auto. "Ehi, biondina" mi chiamò Drake, "Che c'è?" Chiesi voltandomi prima di entrare in casa, "Ti consiglierei di non sbandierare quel tuo potere ai quattro venti, il tuo amichetto Josh non te lo ha spiegato?" Domandó fissandomi con quei suoi occhi ghiacciati, "Spiegarmi cosa?" Chiesi curiosa, ma loro ripartirono senza rispondermi. Josh mi nascondeva qualcosa, ma che novità! Non feci in tempo ad aprire la porta che i miei genitori uscirono di corsa, "Ehi tesoro, ben tornata! Sei tutta bagnata, vai a metterti qualcosa altrimenti ti ammalerai, noi andiamo a comprare alcune cose per la festa di Roxy, torneremo per cena, ciao!" Parló senza sosta mia madre mentre mio papà rideva. "Ciao..." Dissi, ma se n'erano già andati. Erano tutti in agitazione per quella stupida festa, incredibile. Decisi di chiudermi in camera mia a studiare. Dopo un'oretta mi chiamò Paul. "Ehi bellissima" parló per primo, "Ehi 'solo amico' " risposi arrabbiata, "Non te la sarai mica presa? Andiamo, semplicemente non mi andava di sbandierare ai quattro venti la mia vita privata", "Ovviamente no, io non sono una di quelle da sbandierare, sono una da tenere nascosta, giusto?" Chiesi trattenendo le lacrime, "Uffa, senti, richiamami quando ti passa" sbuffó e riattaccó. Come? Finiva lì? Che modi erano quelli! Ancora con il telefono in mano mi feci coraggio e chiamai Josh. Dovetti lasciargli un messaggio in segreteria. "Oh...ehm...ciao. Preferirei che rispondessi perché non sono brava a lasciare messaggi in segreteria, mi mettono ansia e poi..." Scattó il classico bip. Dovetti lasciarne un altro:"Sono sempre io, ma credo lo avessi capito. Mi dispiace di essermela presa con te oggi e...richiamami." Non rispondeva nemmeno alle mie chiamate, fantastico. Lasciai perdere i libri e andai di sotto a guardare un po' di tv. Presi il telecomando ma non si accendeva. "Ehi" rientrò mia sorella. "Ciao" la salutai avvicinandomi alla televisione. "È rotta, domani arriva il tecnico.  Sono riuscita a trovare un DJ decente: abbastanza magro da riuscire a mettere musica e a non mangiarsi i dischi, mamma e papà?" Chiese togliendosi la giacca di pelle, mostrando un vestito pesca molto corto. "Cose per sabato mi pare..." Dissi prendendo in mano i cavi bene i cavi della tv. "Per forza non funziona, questi cavi sono staccati!" Mi lamentai poco dopo avvicinandoli. "Crystal, butta giù quei fili, subito!" Urló Roxanne impallidita all'improvviso. "Okay, ma calmati..." Affermai mettendoli per terra. "Sei impazzita? Sono cavi scoperti, hai una minima idea di quanti volt siano? Che domande, certo che lo sai!" Gridò preoccupata, "Se fossero scoperti non credi sarei un tantino fulminata adesso?" Domandai sarcastica, "Sei stata fortunata...potevi morire!" Continuava a gridare, "Non sarebbe la prima volta che mi avresti quasi vista morire, semplicemente non sarebbe stato per colpa tua ora." Sorrisi acida, "Siamo simpatiche questa sera..." Commentò sedendosi sul divano. "Stupida tv!" Esclamai colpendola. Si accese di colpo. "Cosa hai fatto?" Chiese lei a bocca aperta. "Io? Niente..." Non era proprio una bugia, nemmeno io lo sapevo. "Mh, siediti qui e non toccare più niente." Mi impose. "È così strano..." Commentai ad alta voce. "Cosa?" Chiese lei mentre massaggiava con il suo IPhone, "Avere una sorella che...si preoccupa per me." Completai la frase. Assunse un'espressione triste. "Sì, è vero. Quindi tu e Paul...?" Chiese subito dopo tornando ad essere allegra. "Non lo so...ti ha mai parlato di me o di...noi due?" Domandai imbarazzata, "Sinceramente no, principalmente perché io ti odiavo, Lily negli ultimi tempi è strana forte e Sarah beh...hai visto com'è, ma se può consolarti quando è ubriaco puoi manipolarlo come vuoi tu." Sorrise rassicurandomi. "Non vedo l'ora" ridemmo entrambe. Era così bello avere una sorella.

Josh Pov's
Ma cosa speravo? Che mi fosse corsa dietro? Non aveva nessun motivo per farlo. Andai alla mia auto dove Tyson mi stava aspettando. "Tieni" disse porgendomi alcuni foglietti di carta, "Cosa sono?" Domandai senza nemmeno guardarli, "Numeri di cellulare di metà ragazze in classe mia, cheerleaders e...ah sì! Una supplente." Spiegò sfogliandoli, "Buttali via o tieniteli, non sono così disperato" Affermai con voce cupa. Cercai di far partire l'auto e dopo qualche tentativo ci riuscii. "Cosa ti è successo?" Chiese anche Ian entrando in auto. "Niente" ringhiai, "Dimmelo." Insistette, "Non ho niente." Ripetei con lo stesso tono guidando alla massima velocità ignorando i semafori. "Io lo lascerei in pace, l'ultima volta che ho continuato a chiedergli cosa avesse mi ha spaccato un braccio, è stato allora che ho scoperto di essere un lupo mannaro, guarii in fretta ma dopo dolori atroci e...insomma hai capito." Balbettava mio fratello, "È per caso quella biondina dagli occhi blu a darti fastidio?" Domandó con finta dolcezza Ian, "Ha gli occhi viola, non blu...Sì, è lei! Mi manda fuori di testa! Si fa quasi uccidere, fa un patto con una banshee decrepita, trasforma la città in un freezer e ora fa pace con quella sadica pazza di sua sorella! Poi, se cerco di proteggerla aiutandola a far uscire Elinor e tenendola lontana da Roxanne, si arrabbia con me perché per sghiacciare il suo culo ho dovuto baciarla; basta, non la aiuterò più!" Urlai furioso senza fermarmi. "L'hai baciata?" Fu l'unica cosa che chiese Tyson. Gli afferrai la testa e la sbattei contro il finestrino, spiaccicandolo come un insetto. "Okay, sei frustato." Rise Ian. "Perché diavolo ridi?" Grugnii, "Perché parli esattamente come lei." Rispose sempre ridendo. Non so come ma quelle parole mi calmarono pian piano. Mollai la testa di mio fratello. "Sì...l'ho baciata" dissi alla fine trattenendo un sorriso. "Grande, batti!" Esclamò alzando la mano affinché gli battessi il cinque. Il cinque che però non arrivò. "Sei sicuro che ti dia fastidio il fatto che frequenti sua sorella solo per la sua protezione?" Chiese il mio amico, "Certo, per cos'altro sennò?" Domandai facendo finta di niente, "Non lo so...forse per il fatto che tu e Roxanne stavate insieme?". Frenai di colpo e mi voltai a guardarlo. "Io e Roxanne non siamo mai stati insieme, sia chiaro." Affermai provando, inutilmente a non trasformarmi. "Scusa, preferisci forse 'persone che si incontrano per scopate occasionali'?" Chiese quel cretino di Ty. "Va già meglio...No, quello è passato. Non gliel'ho detto perché non è mai venuto fuori l'argomento. Non provateci nemmeno a dirle qualcosa. E comunque è proprio perché la conosco sua sorella che non mi fido minimamente di lei." In quell'istante mi squilló il cellulare. Crystal. Non volevo parlarle...Per fortuna c'era un messaggio in segreteria...anzi 3.

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