39.

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Josh Pov's
"Devo venire anche io?" Mi chiese Tyson mentre si metteva il casco da football, "Sì, devi. Qualche problema?" Ribattei sbrigativo mentre mi sistemavo le ginocchiere, "No, no. Sei per caso nervoso?" Domandó ridendo, "Per cosa? Per la cena? Figurati." Risposi appoggiandomi ad un armadietto dello spogliatoio, "Allora per la partita...hai paura di fare una brutta figura?" Continuó perplesso, "Sì. Giochiamo tra di noi e sono contro Paul, non so se riuscirò a trattenere la rabbia." Ammisi abbassando la voce, "In effetti è vero, tra qualche giorno ci sarà anche la luna piena...hai già scoperto il cambiamento che subirà Jennifer?" Cambiò argomento, "Non ne ho la minima idea, ma voglio scoprirlo...non deve succederle quello che è successo a me." Dissi ripensando a quella notte, "Ancora non mi hai detto cosa ti è successo." Mi fece notare, "E non te lo dirò..." Sorrisi, in quell'istante si avvicinò Ian, "Secondo me lei diventerà triste e depressa, se si presuppone che la luna piena vi cambi il carattere, di solito è allegra e solare...Io ho una domanda più importante...accadrà qualcosa di particolare anche a Cassidy e a Crystal?" Chiese il mio amico mettendosi la maglietta della divisa, "Le Banshee non sono influenzate, per quanto riguarda Crystal, beh, vedremo." Risposi cercando di non pensare a lei, "Preoccupati per la luna piena, sfigati?" Si intromise Kevin, seguito da Drake, "Non sono affari vostri. A proposito, a voi che succede durante il plenilunio?" Chiese con aria arrogante Tyson. "Io divento di una gentilezza schifosa." Rispose storcendo il naso Drake, "E tu?" Feci cenno a Kevin, "...non lo so, non mi è mai successo niente", distolse lo sguardo, facendo ridere Ian e Tyson, "E tu, frocetto, come cambi? Diventi simpatico?" Chiese a mio fratello, "No, divento rabbioso, un po' come lui" mi indicò, "Ma non così tanto" commentò Ian. "Ehi, siete pronti per la partita? Le tribune sono piene di belle tipe, ma io ne guardo solo una, quella bella biondina lì infondo." Ammiccò verso gli spalti, nella direzione di Crystal, la quale lo salutò timidamente, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Era seduta tra Jennifer e Roxanne, aveva i capelli raccolto in una coda alta, indossava una t-shirt bianca, una felpa nera eccessivamente larga, dei pantaloncini non troppo corti di jeans, non riuscii a intravedere le scarpe. Si accorse del fatto che la stavo fissando, distolsi lo sguardo, tornando a guardare Paul. "Come va tra voi due?" Gli chiese Drake improvvisamente buttando a terra una sigaretta ormai spenta, "Bene, anzi alla grande!" Esclamò gonfiando il petto, "Dovresti presentarcela." Suggerrii Ian con un sorriso beffardo, "Sì, credo proprio che lo farò." Rispose tornando serio e impassibile. "Bene, ragazzette, tutte in campo!" Urló l'allenatore spingendoci fuori dallo spogliatoio. Notai con la coda dell'occhio Crystal che rideva insieme a Jennifer, dunque mi misi ad ascoltarle mentre facevo riscaldamento.

Crystal Pov's
"Allora, per che squadra tifi?" Mi domandò mia sorella mentre si sistemava lo chignon castano, "Non lo so ancora...chi gioca?" Chiesi cercando di smettere di ridere per la battuta di Jen, "Di quello che conosci: Josh è con Ian e Drake, mentre Paul è insieme a Kevin e Tyson." Mi spiegò la mia amica guardandosi intorno, "Posso sedermi?" Ci si avvicinò Sarah, seguita da Lily. Quest'ultima aveva un aspetto stranissimo, la sua carnagione era troppo pallida quel giorno, contrastando con gli occhi scurissimi e i capelli platinati e leggermente ricci, sembrava stesse per vomitare. "Cos'hai?" Le chiese mia sorella, "Niente, ho solo un po'di mal di testa" Rispose con noncuranza mentre si sistemava i capelli, facendo oscillare un braccialetto con un ciondolo formato da una pietra ambrata. "Stavamo dicendo?" Tornó a concentrarsi su di me, "Che domande, tifa la squadra di Paul" Commentò Sarah, togliendo ogni possibile dubbio. Notai che anche lei aveva una collana con una perla del medesimo colore della sua amica. La guardai con uno sguardo neutrale e aggiunsi:"Però credo che anche Josh abbia buone probabilità di vincere, vedremo come andrà a finire." Conclusi con un sorriso abbastanza forzato. Sinceramente, del football non poteva interessarmi meno. "La vuoi ancora cercare?" Mi sussurrò Jen all'orecchio, "L'altra incantatrice dico" aggiunse poco dopo, "Credo di sì." Alzai le spalle. Lo volevo veramente? "E poi? Cosa farai?" Continuó a chiedermi rimanendo però concentrata sulla partita; a lei gli sport piacevano molto e si vedeva chiaramente, non era lì solo perché non aveva niente di meglio da fare o perché il ragazzo che le piaceva era lì, a differenza mia. "Io..." Mi bloccai. Cosa avrei dovuto fare? Non ci avevo mai pensato del tutto. Forse semplicemente volevo sentirmi meno strana e diversa. "Posso sedermi?" Arrivó Cassidy con aria serena, mentre si sistemava la gonna color smeraldo, intonata ai suoi occhi. "Se proprio devi." Risposi fredda. Jennifer notò quella tensione tra me e lei, ma non volle mettersi in mezzo. La ragazza rimase un po' perplessa, poi mi ignorò e si sedette vicino a Lily. Da quando erano insieme nelle cheerleader avevano legato. L'importante era che non le raccontasse niente di noi. La partita inizió. Speravo che tutti quei licantropi non distruggessero troppo Paul. Alla fine non ero più arrabbiata con lui, non ne vedevo il motivo. Non capivo niente riguardo a quello sport, per questo Jen mi faceva sempre il punto della situazione:"Allora, Paul è riuscito a recuperare qualche punto, anche Kevin, Tyson invece credo stia per svenire, è abbastanza imbranato per essere un lupo mannaro, Ian sta girando intorno, sembra smarrito, Paul sta facendo il gradasso mostrando gli addominali alle cheerleaders, se si possono chiamare così anche quanto non agitano il loro culo rinsecchiti in campo ma guardano e basta. Guarda guarda, se Josh riesce a fare touchdown vincono il secondo tempo!" Esclamò poi agitandosi. Tutte le tribune erano in un'agitazione tremenda, perfino Lily che stava quasi per svenire. "Ehi, sicura di star bene?" Le chiesi cercando di non pensare al fatto che anche lei mi aveva quasi bruciata viva, "No...Devo andare..." Mi liquidò correndo via dalle tribune. Tornai a concentrami sulla partita. Vedevo Josh correre senza fermarsi, poi successe una cosa stranissima, la terra iniziò a tremare. Letteralmente. Intorno a me nessuno sembrava essersene accorto, forse perché stavano tutti saltando e acclamando le due squadre. Forse me lo stava solo immaginando. Lily intanto si spostava traballante tra la folla, la rincorsi. "Ehi, ti serve aiuto?" Urlai mentre avvertii un'altra scossa, ma la ignorai. "Vattene via" rispose lei velocizzando il passo. Continuammo così fino agli spogliatoi femminili. "Crystal, Crystal che ci fai qui?" Mi raggiunse Jennifer, seguita da sua sorella. "Lily!" Gridò qualcuno. Erano Sarah e Roxanne. Ci ritrovammo tutte lì quando una terza scossa di magnitudo maggiore colpì la terra. A quel punto tutti gli studenti la avvertirono e il campo da football fu evacuato immediatamente. Mia sorella afferró Lily e cercammo di correre tutte fuori ,ma un pezzo del soffitto crollò per il terremoto, bloccandoci le uscite. Un altro pezzo rischiò di colpire in testa Cassidy, ma all'improvviso apparii Tyson che la attiró a se, salvandole la vita. Entrarono poi anche Kevin e Drake, facendo uscire mia sorella e le sue due amiche, seguiti da Josh che aiutò me, Jen non ne ebbe bisogno. "Crystal, Crystal!" Riuscii ad intravedere Paul che agitava le braccia per farsi vedere. Provai ad andargli incontro, ma Josh continuava a stringere il mio braccio. Mi voltai guardarlo, lui abbassò lo sguardo, molló la presa e si unì agli altri lupi mannari. Paul mi corse incontro, abbracciandomi e dandomi un bacio appassionato, lì davanti a tutti gli studenti riuniti. Era quello il suo modo per dire al mondo che contavo per lui. Tutto il corpo studentesco fu fatto evacuare, almeno avremmo saltato i corsi pomeridiani. Paul si offrì gentilmente di accompagnare me e mia sorella a casa. "Cos'aveva Lily?" Chiesi a Roxanne mentre lei tirava fuori a raffica vestiti dal suo armadio e li buttava sul letto. "Non so, è da qualche giorno che si sente così, i medici non le hanno trovato niente da quanto mi ha riferito : è pallida, non mangia, è sempre fredda. Spero non sia qualcosa di contagioso" parló senza staccare gli occhi dal suo lavoro. "Posso chiederti una cosa?" Domandai mentre si provava tutta quella valanga di indumenti. "Mh, sì." Rispose distratta guardandosi e riguardandosi allo specchio, "Come fai ad essere amica di Sarah? Voglio dire...Lei fa tutto quello che le dici, eppure non sembra un tipo dal carattere debole come..." Mi fermai, "Come Lily." Concluse lei. Si mise un abito color ciliegia molto corto, con uno scollo a V, tempestato di piccoli brillantini neri e con le spalline incrociate sulla schiena, un paio di tacchi vertiginosi di colore nero e lasciò come sempre i suoi lunghi capelli castani lisci sulle spalle. Era bellissima. Avrei voluto essere come lei.  Mentre si sistemava la frangia mi rispose: "Vedi...diciamo che so una cosa su di lei che, se resa nota, la potrebbe mettere nei guai". Mi spiegò. "È qualcosa di illegale?" Domandai con voce leggermente tremante, "In realtà sì. Ma stai tranquilla, non ha rubato o ucciso nessuno: si vedeva con un tizio, molto più grande di lei, aveva qualcosa sui 40 anni e lei ne ha ancora 17, bleah non so nemmeno chi fosse." Mi rassicurò. "Mettiti questo, si intona ai tuoi occhi." Mi passò un suo vestito, "Nemmeno per idea" risi buttando il vestito sul letto, "E perché?" Chiese offesa mettendosi un rossetto rosso sangue sulle labbra, "È troppo corto, troppo scollato, troppo da adulti." Non è che avessi avuto un fisico da bambina, anzi ero abbastanza alta e slanciata, non ero nemmeno troppo piatto a pensarci bene, ma quello non era minimamente il mio genere. "Credo che indosserò un paio di jeans" Affermai guardandomi allo specchio, "Non pensarci nemmeno!" Esclamò indignata, "Se non vuoi questo...mettiti quello blu" me ne indicó un altro, leggermente più lungo ma senza le spalline. "Se insisti...ma sopra ci metto un cardigan" dichiarai decisa, "E niente tacchi" aggiunsi prima che potesse commentare. Alzó gli occhi al cielo e continuò a truccarsi. Provó a truccare anche me, ma rifiutai. Dopo essermi cambiata e sciolta i capelli suonó il campanello. Erano arrivati. "Voglio scoprire cosa nasconde Josh...credo che anche suo fratello, Taylor..."  "Tyson" la corressi mentre scendevano le scale, "È lo stesso, nascondono qualcosa, e questa sera vedrò di cosa si tratta." Sussurró con un sorriso malefico. I miei aprirono la porta accogliendo gli ospiti. Non avevo mai visto Josh così elegante e anche Tyson faceva la sua bella figura, per non parlare dei loro genitori. Se quello era il beneficio di essere una creatura sovrannaturale, mi piaceva molto. Dopo i saluti imbarazzatissimi tra me e Josh ci sedemmo tutti a tavola.  L'inferno iniziava.

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