Crystal Pov's
Riaprii piano piano gli occhi. Ero nel bosco, in una parte isolata, non sulla solita sponda del lago. Ormai era buio, credo che Josh e gli altri mi stessero cercando. Il piano sarebbe dovuto iniziare, ma senza di me non avrebbe funzionato. Notai che ero legata con delle funi molto spesse ad un albero, al centro di un grande prato. C'era solo una persona davanti a me che mi fissava incessantemente, Roxanne. "Tu...Sei stata tu a legarmi? Lasciami andare! Che diamine vuoi da me?" Le urlai contro sprezzante. "Non credevo che ci saresti arrivata, ma me lo sarei dovuta aspettare." Sorrise compiaciuta, "Quindi è vero, sei tu l'altra incantatrice...ma come hai..." chiesi sconvolta, "Manipolare la mente è facile, dovresti saperlo, i ricordi soprattutto, sono facilmente modificabili, sostituibili o addirittura omessi. La parte più facile è stata riuscire convincere la mia migliore amica Sarah a fingere di avere i miei poteri. Bastava che muovesse le mani e facesse gesti, al resto ci avrei pensato io. La parte più difficile è stata quella degli occhi: a te sono cambiati da azzurri a viola, non c'è molta differenza, i miei invece dall'azzurro al giallo praticamente. È stata una vera seccatura cambiare i ricordi di tutti i parenti e conoscenti, ho anche dovuto far sparire album fotografici..." mi spiegó camminando avanti indietro, sembrava quasi nervosa. "Evidentemente non tutti" concluse fermandosi un instante. "Perché lo hai fatto? Perché vuoi uccidermi? Non mi hai rovinato abbastanza la vita?" Domandai disperata, "Sempre a fare la vittima" taglió corto. Mi nascondeva qualcos'altro. "Chi altro lo sapeva? Quanto complici hai avuto?" Chiesi calmandomi. "Sarah e..." non finì la frase che quella persona si materializzó. "Serpia..."sputai fuori disgustata. "Non capisci? Lei vuole ucciderci entrambe! Vuole i nostri poteri!" Gridai di nuovo, "Smettila, Crystal" mi rimproveró. "Pensavi forse di avermi sconfitta Crystal? Che una volta scomparsa dalla tua mente io fossi svanita per sempre? Che sciocca! Appena tua sorella sprigionó i suoi poteri mi affrettai per mettermi in contatto con lei. Non mi importa se non è lei la mia discendente, e quindi? Nemmeno tu sei come me. Sei così insignificante e inutile, proprio come mia sorella." Disse avvicinandosi a me, scrutandomi con un sorriso malefico e uno sguardo pazzo. "Tua sorella..." "Esatto, Delaila. Che c'è, non te lo ha detto? Non mi sorprende, non ti ha detto nemmeno che Roxanne vi stava manipolando tutti. 'Noi non dobbiamo intrometterci', che sciocchezza. La mia offerta è ancora valida, uccidi i tuoi amici e ti lascerò vivere. Quei mocciosi sono un vero intralcio per i miei piani" commentó irritata, "Mai! Tu non puoi uccidermi e nemmeno Roxanne puó! Le incantatrici sono collegata tra loro, se una muore, muore anche l'altra, o le altre due in questo caso" sorrisi arrogantemente, "Ma bene, vedo che ti sei informata. Hai ragione, non saremo noi ad ucciderti. Sarah, vieni prego" dichiaró con voce solenne quella stronza. La ragazza apparve da dietro un albero e si avvicinó a mia sorella. "Non avevi detto che l'avremmo uccisa, avevi detto che avremmo semplicemente preso i suoi poteri" si intromise mia sorella, "Infatti, questo è l'unico modo per impadronircene! Voglio essere buona, vai a darle il tuo ultimo saluto." Roxy alzó lo sguardo e si piazzó davanti a me che mi dimenavo come una pazza. Mi afferró la testa poggiando il pollice sulla mia fronte. In un attimo tutti i miei veri ricordi riaffiorarono. Non mi aveva spinta lei dal tetto, ma Serpia. Non era lei che mi aveva spaccato un braccio a martellate, ma Serpia. Non era stata lei a chiudermi nella piscina, era stata ancora una volta Serpia. Così come tutte le altre volte. L'unica cosa che aveva fatto era stata bruciarmi con l'accendino, per attivare appieno i miei poteri e farmi scoprire la mia vera identità . Serpia aveva minacciato i suoi amici, Drake, i nostri genitori, tutti. "Tu mi avevi manipolato i ricordi... ma...perché?" Domandai con un fil di voce. "Credevo di riuscire a salvarti escludendoti dalla mia vita, fingendo di odiarti, di essere una stronza poco di buono, di non provare niente per nessuno, nemmeno per Drake...credevo sarebbe stato più semplice. Speravo che Serpia si limitasse a prenderti i poteri, ma non è così." Nel dirlo una lacrima le rigó la guancia. "E Paul? Perché lo hai fatto?" Alludevo al tradimento, "Lo avrebbe ucciso. Lo avevo salvato in quel modo ma...alla fine ci ha pensato quel bastardo di Oliver a farlo fuori. Credevo che Serpia dopo un certo periodo mi avesse lasciata in pace, nel momento in cui avevo provato ad essere tua amica...ma poi si è ripresentata." Mi spiegó. "Per tutto questo tempo mi hai protetta...hai protetto tutti..." disse incredula. "Mi dispiace, non posso fare niente, addio Crystal. Sappi che ti voglio bene, sul serio" disse allontanandosi cercando di trattenere ulteriori lacrime. "Sarah..." la incitó Serpia. Quest'ultima mi si avvicinó con una torcia infuocata. "La spegneró in un istante" urlai, "Anche con quelle manette fatte verbena? Sai, sono molto utili anche per le incantatrici, blocca i loro poteri" sorrise Serpia. "Non farlo Sarah!" Iniziai a piangere, "Tuo fratello è morto per colpa tua, l'uomo che amavo è morto per colpa tua." Disse piena di odio, appiccando il fuoco all'albero al quale ero legata. Aspetta, se Roxanne era un'incantatrice, come è possibile che non avesse letto nella mente di Sarah e scoprire della sua relazione con papà? Almeno che... "Roxy, Roxy ti prego, ferma il fuoco!" Urlai disperata, "Fallo e anche gli altri moriranno" le sussurró Serpia all'orecchio. Mia sorella abbassó la testa e si coprì il volto con le mano. "Possiamo ancora fermarla! Noi due! Ce la possiamo fare!" Provai a convincerla. "È troppo potente" bisbiglió mentre Serpia rideva a crepapelle. Era il momento. "Lo sai chi era l'amante di papà? Quella che ha distrutto la nostra famiglia? Che ha ucciso dentro nostra madre? È proprio vicino a te, è Sarah!" Gridai mentre il fuoco divampava. "Cosa? Ma no...non è possibile, lo avrei letto nella sua mente" ribattè lei confusa, "Sì, ma la vostra amicizia si sarebbe spezzata e ora lei non sarebbe qui ad uccidermi, per questo Serpia ti ha manipolato la mente! Ti ha impedito di leggere quella parte dei suoi ricordi! Ti ha ingannata! E appena avrà finito con me ucciderà anche te!" Urlai di nuovo. "Taci! Roxanne, non crederle" le intimó Serpia. "Pensaci, sai che ho ragione Roxy!" Continuai imperterrita. Sentivo un enorme calore che mi stava raggiungendo. "Sarah...è vero?" Chiese all'amica, la quale non sapeva cosa dire per tirarsi fuori da quell'impiccio. "Sei una troia! Mio padre okay? Mio padre! Come hai potuto? Io mi fidavo di te! Ti ho spinto tra le braccia del ragazzo che amo per tenerlo al sicuro e ora scopro che tu te la facevi con mio padre?" Sbraitó mia sorella. "Io..." non fece in tempo a parlare che Roxanne la spinse via con un terremoto improvviso. "Tu, lascia subito andare la mia sorellina." Si rivolse a Serpia. "Ti avverto, non hai possibilità contro di me" affermó, "Ma io sì" riconobbi quella voce. "Delaila... Vuoi morire un'altra volta?" Gridó furiosa Serpia alla sorella, "Solo dopo di te" ribattè evocando la sua enorme spada dorata. "Pensavo che tu non mi volessi come tua discendente" disse amaramente Roxanne, "È stata mia sorella a mettere un muro mentale tra me e te. Ora vai, salva tua sorella" gridó scagliandosi contro Serpia, la quale aveva evocato il suo arco d'argento. "Ehi, sto bruciando" mi lamentai. Roxy con un gesto spense le fiamme, mi slegó e mi tolse le manette. "Correte a fermare Oliver, la trattengo io." Fece Delaila. Non mi sarei mai aspettata tanto coraggio e combattività da parte sua. Creai la mia tavola di ghiaccio per sfrecciare via, "Ne vuoi una anche tu?" Chiesi, "No, ho la mia" rispose alzando un pezzo di terra dal terreno, usando il fuoco come motore per farlo muovere. "Io ti devo le mie scuse, per tutto questo tempo credevo che fossi una stronza egoista, ma a quanto pare sono io quella..." commentai a malincuore. "Senti, qui l'unica stronza egoista è Serpia e puoi giurarci che lei e Sarah ce la pagheranno. Ora andiamo a vendicare Paul e papà." Sorrise mi prese la mano.
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Violet Moon
Werewolf"Mi svegliai in camera mia in preda al panico, con le gocce di sudore che scendevano dal mio viso, guardai l'ora: 06:20. Corsi in bagno a darmi una sciacquata al viso e a tranquillizzarmi. Era soltanto un sogno, o meglio, soltanto un incubo. Guardai...