55.

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Josh Pov's
"Sei un figurino" disse mio fratello guardando il mio riflesso allo specchio, "Taci, coglione. Odio gli smoking. E questa cravatta? Come faccio il nodo?" Sbuffai guardano quel pezzo di stoffa viola appeso al mio collo. "E io che ne so, per questo ho mezzo il papillon. Perché la tua cravatta è viola?" Mi chiese stranito, "Perché quella bambina di Crystal voleva assolutamente mettersi un vestito viola e dovevamo 'essere abbinati'. E la tua perchè è verde?" Domandai a mia volta, "Cassidy. Ha detto che se osavo metterla di un altro correre mi avrebbe fatto rotolare sull'erba per farle cambiare colore." Mi spiegò preoccupato. Sentimmo qualcuno bussare alla porta. "Posso entrare?" Crystal.
Crystal Pov's
Aprii lentamente la porta. "Ti piace quello che vedi?" Mi chiese Tyson mettendosi in varie pose. Era molto elegante, lo smoking grigio gli donava particolarmente e gli dava un'aria da adulto. "S-sì." Risposi senza staccare gli occhi da Josh. Era veramente stra figo. Mi sembrava sempre strano vederlo elegante, soprattutto con quello smoking scuro che gli stava a pennello e gli metteva quasi in luce il fisico. "Sei...wow! Una gran gnocca, una stra figa, una..." Cominció a parlare a ruota libera Ty, "Abbiamo capito. Senti tu, come pretendi che indossi questa cravatta? È impossibile metterla, anche per un lupo mannaro come me." Si lamentò a braccia incrociate cone un bambino. "Vieni qui, ti faccio io il nodo" sospirai. Nemmeno un dannato complimento. "Vado a vedere cosa fanno gli altri, dov'è Cass?" Fece Tyson. "Di sotto con Jennifer, stanno mettendo gli ultimo addobbi." Risposi prendendo in mano la cravatta. Prima di uscire il mio migliore amico mi fece l'occhiolino. Ah, era questa la sua intenzione? Lasciarmi sola con quel licantropo che non nemmeno sapeva mettersi un pezzo di stoffa al collo? Bastardo. Riuscii a vedermi nello specchio dietro a Josh. Il vestito viola di tulle mi arrivava un po' sopra il ginocchio, aveva uno splendido corsetto leggermente luccicante, senza maniche o bretelle, con la gonna che si apriva ma senza essere ampia e pacchiana, abbinata alle scarpe con il tacco color carne. Quella dannate scarpe...non riuscivo praticamente a camminarci. Jen mi aveva fatto pure i boccoli per darmi un'aria più femminile e mi truccó davvero bene. "Dai, vieni qui, non mordo."mi incitò lui. "E va bene..." Dissi a dentro stretti. Feci due tre passi traballando di qua e di là, sembravo un'oca. "Dovresti fare la modella" iniziò a ridere, "Ha ha ha. Parla quello che sa sconfiggere i lupi mannari ma che non sa allacciare una cravatta." Ribattei avvicinandomi a lui. "Sei nervosa?" Mi chiese, "Un pochino, ma tu sì." Sorrisi leggermente. "Ci sono i miei zii tra gli invitati, la madre e il padre di Wendy e la nonna di Jennifer. Una combriccola sovrannaturale pronto a tempestarci di domande." Ironizzò spalancando gli occhi. "Ci sono i miei genitori, ti rendi conto? In mezzo a tutte questi lupi mannari, vampiri, eccetera." Feci a mia volta, "Hai paura vengano sbranati?" Chiese lui serio, "Che cosa? Oh no! Io mi fido ciecamente di te, so che non lasceresti mai che questo accada. Ho paura che scoprano tutto però." Dissi monotona, "Tua sorella?" Chiese leggermente imbarazzato, "È venuta con Drake, mentre Lily con Kevin, Sarah ha rifiutato l'invito... credo. Dovresti vederle, sono veramente bellissime, sopratutto Roxy" forzai un sorriso, "Sei gelosa di lei per caso?" Non mi stava prendendo in giro, era serio. "Credo che alla fine ogni ragazza lo sia, insomma guardala: è popolare, ha tanti amici, è abbastanza intelligente, giusto per non sembrare una stupida o una secchiona, come me, e poi è così bella, i ragazzi la amano... È tutto ciò che non sarò mai" Feci cercando di non sembrare triste, sempre con un sorriso forzato. "Hai ragione." Confermò. "Bene, ho fatto, dai scendiamo." Proposi nascondendo un po' di turbamento. "Non sei minimamente come lei, per fortuna." Aggiunse poi. Iniziai a ridere credendo si stesse facendo beffe di me, ma non era così. "Come?" Chiesi arrossendo, cosa che ormai era il mio marchio di fabbrica, "Sì, forse non sei più bella di lei , secondo certe persone, ma sappi che sei più simpatica, più intelligente e che baci meglio." Sussurró mentre stava per uscire. "Ehm...grazie" cercai di trattenere un sorriso mentre diventavo sempre più rossa. "Okay, dai scendiamo altrimenti ci perderemo la cerimonia" lo incitai. "Va bene" sospiró prima di seguirmi al piano di sotto. La cerimonia si sarebbe svolta nel grande giardino della sua casa. C'erano circa un trentina di persona, per lo più parenti. Mi si avvicinò una signora molto anziana dagli occhi marroni e i capelli biancastri, "Tu sei la fidanzatina di mio nipote, giusto?" Mi chiese, "Cosa? Oh no, io e Josh non stiamo insieme" sorrisi amabilmente, "Di Josh? No, no, mio nipote è Paul. Io sono Rita." Chiarì la vecchia. "Come?" Non feci in tempo a chiedere spiegazione che io mio ragazzo mi apparse davanti. "Ehi" mi diede un bacio a stampo veloce, "Ehi...che ci fai qui? Non pensavo conoscessi il padre di Josh così bene" sorrisi imbarazzata cercando di mantenere la calma. "No infatti. Mio nonno, Sam, fu un grande amico della famiglia di Wendy, poi sposò mia nonna e il rapporto si indebolì un po', ma hanno mantenuto ancora i contatti." Spiegó lui in modo molto disinteressato, "Oh, tesoro, è tempo che tu sappia la verità." Disse suo nonno avvicinandosi, "Che verità?" Apparve Sarah. Anche lei lì? "La verità sulle vostre origini, dovete sapere che vostro nonno non è sempre stato come lo vedete adesso, tantomeno io. Lui era un vampiro e io una cacciatrice." Sussurró la donna. "Cosa?" Chiedemmo noi tre in coro, "Tua nonna aveva ottenuto l'incarico di uccidermi dal sindaco di un paesino qui vicino, le ci volle più di quanto ebbe creduto. In poco tempo ci innamorammo." Aggiunse il vecchio, "Oh eccome, ma potete capire che una relazione così non avrebbe portato da nessuna parte. Io gli proposi di mordermi ma si rifiutò sempre, fino a quando una donna, una vecchia strega, che ti assomigliava, ragazza, riuscii a curare il suo 'vampirismo' con una strana formula, credo fosse magia nera, così da impossessarsene e accrescere i proprio poteri." Concluse la loro nonna. La strega che mi assomigliava...un altro inganno di Serpia? . "È uno scherzo?" Domandó Sarah con una risata isterica, "Tutte le armi che tengo nella mia cantina, credi siano per 'il bestiame'?" Fece lui ironico, "Appartengono tutte a me, ormai non le uso da anni." Si intromise la vecchia, "Ma allora, volete uccidere tutti gli invitati?" Domandai impaurita e pronta a ghiacciarli, "Che cosa? Oh no, quella vita non ci appartiene più. E poi io ho una sorella, Claire, e un fratello, Marcus. Claire e la madre di Gwendaline, mentre Marcus, beh, è il nonno della tua amica, Lily." Ci spiegò il Sam. "Non ce lo avete mai detto..." Si lamentarono i gemelli Sarah e Paul, "Mi avresti creduto se ti avessi indicato un uomo che dimostra si e no 25 anni come fratello di tuo nonno?" Fece Rita. "Ma allora voi siete..." Iniziai a dire, "Cacciatori. Di lupi mannari e vampiri fuori controllo. Ma ormai nessuno ci chiama più." Sospiró la nonna. Quella storia aveva dell'incredibile. "Tu lo avresti fatto? Intendo, se fossi stato un vampiro, avresti rinunciato ai tuoi poteri per me?" Domandai quando fui sola con Paul. "Certo che sì. E tu?" Replicò. "Oh, sì, ovviamente." Risposi sorridendo. Lo avrei fatto veramente? Non ne ero del tutto convinta. "Sei qui con Josh?" Mi chiese freddo come il marmo, "Sì." Mi sentii quasi in colpa a dirlo. "Bene, tanto io sono qui con mia sorella.  Almeno lei mi ama, anche se come fratello." Sputó fuori ad occhi stretti. "Sul serio? Sei ancora arrabbiato per quella storia?" Chiesi esasperata, "Sono deluso, Crystal. Ti faccio io una domanda, se al mio posto ci fosse Josh, gli diresti che lo ami?" Domandó maligno. "I-io..." Non mi uscirono le parole di bocca. "Ci vediamo in giro" scrollò le spalle abbattuto e si allontanò. "Che cazzata la storia del vampirismo." Commentò Josh dal nulla. "Stavi origliando di nuovo?" Gli ringhiai contro. "Forse." Incroció le braccia. "Per amore si fa di tutto, tu non rinunceresti ai tuoi poteri per la persona che ami?" Tornai sull'argomento di prima. "No." Rispose secco guardandomi dritta negli occhi. "Ovvio, perché sei uno stronzo, arrogante, egoista..." Iniziai ad elencare i suoi difetti. "Partiamo dal presupposto che ci sia veramente una cura alla licantropia, se io venissi curato si diffonderebbe la voce e tutti vorrebbero mettere mani sulla cura, anche attentando alle nostre vite o uccidendoci, danneggiandoci in qualsiasi caso. In più, se fossi un semplice umano, non potrei più proteggere la persona che amo dai da questi cercatori della cura e dai pericoli che la circondano del mio mondo, condannandola inevitabilmente. Quindi mi terrei i poteri e lascerei andare la persona in questione, la lascerei farsi una vita, una famiglia, con una persona con la quale la sappia al sicuro, della quale magari non è del tutto innamorata, ma che la tenga al di fuori del mondo sovrannaturale, non importa quanto io possa amare questa persona o quanto male possa starci, perché per amore si fa di tutto, giusto?" Mi guardò dritta negli occhi lungo tutto il discorso, deglutii:"Giusto." Abbassai la testa, sentendomi una grande cretina. "Signore e signori" ecco, iniziava la cerimonia. Accompagnai Josh in prima fila. Mi accorsi solo dopo che mi stava tenendo la mano. Era nervosissimo. Paul mi fissava pieno di odio. "Se ora ti baciassi davanti a tutti, scoppierebbe una rissa..." Sussurró contro il mio orecchio Josh, sorridente. "Non azzardarti o ti spezzo il collo..." Lo minacciai a denti stretti. "Cari fratelli, siamo qui riuniti, in questo giorno così splendido e soleggiato, per festeggiare il matrimonio dei nostri cari, Jeff e Gwendaline..." Disse la classica formula il prete. "Scusate il ritardo, c'è stato un problema con l'invito..." Quella voce beffarda.... Carl e i suoi Omega.

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