Crystal Pov's
"Che diamine vuoi fare!?" Urlai mentre Roxanne avvicinava e allontanava l'accendino alla mia faccia. "Ehi, abbassa la voce, potrebbero sentirti." Sussurró ridacchiando Sarah, "Devi fare silenzio, altrimenti ti squaglierò la faccia proprio come facevo alle tue barbie, hai capito?" Mi chiese Roxanne mentre Lily mi tirava la testa all'indietro. "Cosa volete da me?" Domandai cercando di rimanere calma, "Ecco, così va bene! Vedi che ci capiamo sorellina? Comunque non vogliamo niente da te, semplicemente ti detestiamo, è una cosa personale cerca di capire..." Disse mia sorella avvicinandosi un'altra volta, ma senza fermarsi e indietreggiare come le altre volte, bruciandomi leggermente l'altro braccio, quel che bastasse a farmi urlare di dolore. "Cosa stavo dicendo? Ah sì. Non vedevo l'ora che mamma e papà se ne andassero per parlare un po' a quattr'occhi, se escludiamo Sarah e Lily. Veniamo al punto. Non mi interessa come, o quando, ma tu insisterai per non venire alla mia festa, indifferentemente da cosa vogliono i nostri genitori, ti è chiaro?" Mi chiese con uno sguardo pieno di odio e risentimento, "Tutto qui? Mi hai bruciato un braccio solo per tenermi lontana da una festa?!" Esclamai esasperata, "Cosa? Oh no..." Disse sorpresa. Riaccese l'accendino e questa volta me lo puntò sul viso, facendolo aderire alla mia guancia destra, bruciandomi anche quella. Urlai ancora più forte in preda al terrore mentre le lacrime mi rigavano il viso. Sarah e Lily ridevano sotto i baffi, ma non Roxanne: no, lei era seria e mi guardava dritta negli occhi. "Sarah, potresti....?" Chiese alla sua amica, "Certamente" mi prese l'orlo della maglietta e non riuscii a credere ai miei occhi, stava bruciando...la maglia stava bruciando, come il mio braccio quella mattina, ma come...? Mi dimenai per cercare di fermare il fuoco, ma loro non mollavano la presa. Continuai ad agitarmi fino a quando riuscii a tirare una testata a Lily facendola imprecare e lasciandomi andare. Spensi il fuoco sulla maglietta, la quale si era ridotta ad un piccolo top bruciacchiato, corsi dall'altra parte della stanza, afferrando un coltello dalla cucina. "State indietro" dissi con un respiro affannoso. Mia sorella prese di nuovo l'accendino e provó ad avvicinarsi, ma non su accendeva, "Merda, è...ghiacciato...ma che? Argh al diavolo! Non ho bisogno" disse tra sé e sé a voce alta, venì verso di me, mettendosi esattamente davanti al coltello, all'altezza dell'addome, "Dai, scommetto vorresti farlo, no? Io sono la sorella cattiva, staresti più al sicuro senza di me, coraggio fallo...ah no...non faresti mai del male alla tua sorellona." Mi istigò ridendo con finto dispiacere. Aveva ragione, io non ero come lei. In quell'istante suonó il campanello. "Se provi ad urlare, te la brucio tutta quella faccia da schiaffi, hai capito?" Mi bisbiglió, poi aprì la porta quel che bastava a farsi vedere da chi era lì fuori. "E tu che ci fai qui?" La sentii chiedere, "Sono venuto per vedere Crystal. Posso entrare?" Era...Josh...grazie al cielo. "Non è in casa, le farò sapere che sei passato" disse sbrigativa provando a chiudere la porta, ma lui la bloccò. "Ehi ma che vuoi? Chiamo la polizia, questa è violazione di domicilio!" Sussultò lei arrabbiata. La porta di spalancó di scatto e i miei occhi incrociarono i suoi. Per un istante il tempo sembró fermarsi: eravamo tutti immobili. Dopo la furia di Josh su scatenò; prese per il collo mia sorella e la alzó a mezz'aria mentre il suo viso diventava rosso per mancanza di ossigeno, "Cosa stavate facendo luride sgualdrine, eh?" Chiese mentre continuava a stritolarle il collo, "Che vuoi fare? Vorresti veramente picchiare delle ragazze? Ma non ti vergogni?" Domandó Lily sconvolta, "No. So solo che se spezzo il collo a tutte e tre questa notte dormirò meglio." Ringhiò lui furioso. Vedevo Roxanne muoversi inutilmente mentre cominciava a perdere i sensi. "No!Lasciala andare!" Gridai io, sotto lo stupire di tutti e quattro. Josh mi fissò per un'attimo interminabile, molló la presa facendo cadere mia sorella pesantemente a terra:"Fuori, tutte e tre." Si limitò a dire, facendo correre via le ragazze. "Ma perché?" Chiese tra un misto di rabbia e confusione.Josh Pov's
Cosa diavolo stava succedendo? E da quando? E perché? Mi avvicinai a lei, ma corse di sopra chiudendosi a chiave nella sua stanza. "Crystal! Apri la porta" gridai fuori di me senza ottenere risposta. Continuai a bussare, poi buttai giù la porta con un calcio. "Vuoi spiegarmi cosa è successo?" Chiesi esasperato. Lei sembrava non vedermi, continuava a cercare freneticamente qualcosa mettendo a soqquadro la camera. "Ma che stai cercando?" Le chiesi avvicinandomi cautamente, "Le pillole...non so dove...mi servono...non le trovo..." Rispose lei senza fiato. Credo intendesse quelle pillole rosa per l'ansia. Cominciai anche io a cercarle. "Qui non ci sono, devono esserti cadute da qualche parte. Sei sicura di averne bisogno?" Domandai scettico, "Ovvio che mi servono! Se non mi servissero non credo che il medico me le avesse prescritte e tu non sei un medico per potermele togliere, mi servono, sto avendo un attacco di panico e non finirà bene..." Cominció a torcersi le mani e si lasciò cadere per terra. E ora cosa avrei dovuto fare? "Non lo senti questo freddo?" Chiese tremando. Per forza aveva freddo, aveva metà maglietta carbonizzata. Aprii l'armadio cercando una giacca e trovai un maglioncino, glielo porsi e lei se lo mise subito. "Ascoltami. Tu non hai bisogno di quelle pillole hai capito? Tua sorella se n'è andata, ci sono io qui con te, non ti farà più niente, okay?" Chiesi con voce decisa, guardandola dritta negli occhi. "Okay..." Disse con un profondo respiro. "Adesso vuoi dirmi cos'è successo?" Domandai dopo che si calmò, "Era arrabbiata..." Si limitò a dire alzando le spalle. "Ti ha fatto del male?" Chiesi mentre lei metteva giú il coltello che aveva prima in mano, "N-no." Era ovvio che mentisse. "Aveva un accendino in mano, e la tua maglietta era bruciacchiata...ha usato quello?" Continuai con le domande cercando di non perdere le staffe, "Sì...Cosa..." Sussurró guardandosi le braccia, "Che succede?" Domandai confuso, "Io avevo...delle bruciature e anche su...la mia faccia!" Esclamò alzandosi per andarsi a guardare allo specchio, "La tua faccia è come sempre, non ha niente che non va, anzi è quasi carina..." Dissi sorridendole per rassicurarla, "Era ustionata...era...ma cosa?" Si avvicinò e notó qualcosa sul suo viso: sembravano dei cristalli minuscoli, fatti di...ghiaccio. Oh no...questo confermava i miei sospetti. Spazzo via i frammenti e si girò verso di me:"Ho trovato l'altra incantatrice."Crystal Pov's
"Sul serio?" Chiese alzando un sopracciglio, "Sì. È Sarah." Gli spiegai mentre scendevo le scale, saltando come sempre gli ultimi due gradini. Era una cosa che facevo spesso, avevo cominciato quando Roxanne, una volta, mise delle puntine su quei gradini, come per impedirmi di salire di sopra.
"Come fai a saperlo? E dove stai andando?" Continuo a chiedermi raggiungendomi, "Devo sistemare questo casino, poi andiamo da Cassidy, ti spiegherò tutto lì" dissi sbrigativa. "E va bene..." Sospiró lui. "Sei sicura di star bene? Voglio dire...ti hanno quasi bruciata...cioè in realtà ti hanno bruciata...non del tutto ma un po'. E ora sei tutta piena di energia..." Disse mentre raccoglieva il coltello e cercava l'accendino, "Sì...devo solo capire dove sono le pillole...eppure le avevo prima..." Riflettei a voce alta, "Crystal...come hanno fatto a bruciarti con un accendino ghiacciato?" Domandó sconvolto. "Non era...ma che...sono stata io a ghiacciarlo?" Chiesi con il suo stesso stupore, "Ecco come ho rotto le manette..." Continuai senza ottenere risposta, "Non è detto. Forse è stato messo in frigorifero o chissà...non possiamo arrivare a conclusioni affrettate." Commentò freddo e distaccato. "Oh...e va bene...dai andiamo." Mi limitai a dire a bassa voce. Salimmo in macchina e rimanemmo in silenzio per tutto il tragitto. Suonai al campanello e notai che erano già tutti lì. "Era ora. Muovetevi." Ci incitò acido Kevin, "Bene. Se non vi dispiace vorrei iniziare io...ho trovato l'altra incantatrice." Dichiarai fiera di me, "È Sarah, la sorella di Paul." Continuai. Vidi Drake iniziare a ridere e Tyson che assumeva un'espressione confusa, "Impossibile. Ce ne saremmo accorti" commentò Drake, "Che intendi?" Intervenne Josh, "Il battito cardiaco. Abbiamo fatto delle domande a lei, a Lily e a tua sorella, nessuna di loro è l'incantatrice." Spiegò Kevin, "Ma...mi ha ustionato il braccio e...ha dei poteri...." Cercai di spigare, "Te lo sarai immaginata, oppure aveva qualcosa in mano, un piccolo fiammifero magari." Disse distaccato Drake. "Allora cosa dovremmo fare? Chiederlo ad ogni ragazza della scuola?" Chiese ironica Cassidy, "E se fosse un ragazzo?" Pensai ad alta voce.
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Violet Moon
Werewolf"Mi svegliai in camera mia in preda al panico, con le gocce di sudore che scendevano dal mio viso, guardai l'ora: 06:20. Corsi in bagno a darmi una sciacquata al viso e a tranquillizzarmi. Era soltanto un sogno, o meglio, soltanto un incubo. Guardai...