Crystal Pov's
I due lupi mannari partirono per primi, uno saltó addosso a Carl, l'altro si piombò su Oliver. Tyson tirò fuori i suoi lungi artigli e si fece largo tra tutti i licantropi:"Crystal, seguimi!" Urló voltandosi verso di me. "Non far vedere a nessuno che sei tu la banshee" misi in guardia Cassidy prima di seguire Ty. Ian intanto tirò fuori due enormi fucili con dei proiettili particolari, forse erano fatti di argento, e si avventò addosso agli Omega insieme a Jennifer. "Ascoltami, non solo lei deve nascondere i suoi poteri, tu non devi ghiacciare o fulminare nessuno, mi hai capito?" Continuava a parlarmi Tyson tra un pugno e un graffio, avanzando man mano verso l'albero con Josh. Perché non potevo usare i miei poteri? "Che diamine ci fai qui?" Mi rimproverò Josh una volta arrivata davanti a lui, "Slegalo, ti copro io" mi rassicurò Tyson, "Crystal, vattene." Continuava a dirmi Josh, "Stai zitto." Lo incantai, e tentai di sciogliere quel nodo, riuscendo solo qualche tentativo dopo. "Crystal te ne devi andare." Ripeteva, "Smettila, non puoi dirmi cosa fare, se voglio salvarti la vita lo faccio, con o senza il tuo permesso." Gli dissi una volta per tutte, dopo sentii un colpo violento alla nuca, caddi a terra e rimasi lì, ancora cosciente ma tutta indolenzita. Qualcuno mi tirò su e mi legó le mani, facendo lo stesso con i miei amici. "Sapevo che eravate ancora dei dilettanti, ma non fino a questo punto. Ecco perché non possiamo permetterci un branco fatto interamente di ragazzini. Vedo comunque che l'incantatrice è qui, possiamo tranquillamente sacrificarla." Sentenziò Carl mentre un Omega mi bendava. "Prima però vorrei tanto cavarti quei bei occhietti violacei" mi sussurrò ad un orecchio, "Lasciala in pace, pezzo di merda." Udii ringhiare Josh. "Che c'è 'Alfa'? Non dirmi che eri pronto a sacrificarti per questa?" Mi afferrò la testa e me la spostó a destra e a sinistra, "Cosa ci vede di in te io non lo capisco." "Ora basta, fate quello che dovete fare e andatevene." Si intromise Oliver. Il capo degli Omega molló la presa e sentii il rumore di alcuni artigli. Il sangue mi si gelò nelle vene, stavo per ghiacciare la corda che mi teneva bloccata, ma Josh riprese a parlare:"Crystal, potresti, per favore, ricordarmi che poteri hai?" Chiese con naturalezza, "Ti sembra questo il momento?" Bisbigliai terribilmente preoccupata, "Fidati di me." Sussurró. Sospirai e cominciai a parlare:"Io...ho il potere del ghiaccio e...dell'elettricità." Ammisi. Ci fu un silenzio di tomba e qualcuno mi tolse la benda, "Stai mentendo." Commentò Oliver, "Oh io non credo, tra poco verrà fuori anche quello dell'acqua. Se volete può farvi vedere, ma dubito vogliate avere contro la rabbia dell'unica e sola discendente di Serpia." Disse gentilmente Josh. Io? Cosa? No, io ero l'incantatrice buona, dovevo esserlo...ma come...No! "Cassidy, urla!" Gridò Josh. La ragazza sbucó fuori dal cespuglio e emise un urlo agghiacciante, facendo cadere a terra metà licantropi, dandoci la possibilità di liberarci. "Josh..." Dissi con voce strozzata, lui non mi guardò nemmeno, mi liberò e mi affidò a Jennifer. "Fermi!" Ordinò Oliver. Mi venne incontro, mi guardò per bene e mi disse:"Dimostrami che il tuo amico dice il vero". Ancora stordita creai un piccolo fiocco di neve, distruggendolo poi con una scossa elettrica. "Non potete vincere contro di lei, vi conviene lasciarci andare." Li mise in guardia Josh, "E sia. Carl, non ti offriremo sacrifici questo mese, se non ti sta bene, veditela con loro." E così dicendo, l'Alfa anziano se ne andò, insieme al suo branco. Il papà di Josh e la sua compagna ci vennero incontro e tutti ci allontanammo. "Crystal, io..." Mi si avvicinò Josh, "Io sono quella cattiva..." Sussurrai, "No, Crystal ascol..." Riprovò, "Tu lo sapevi e non me lo hai detto. Da quanto lo avevi scoperto eh? Dall'inizio, sicuramente, ma mi hai tenuto tutto nascosto, perché io sono la stupida ragazzina che non deve mai sapere più di quanto riesca a comprendere, vero?" Gli chiesi tirandogli pugni sul torace, "Anzi...anche voi lo sapevate, ecco perché non siete sconvolti...Bene, mi avete ingannata tutti!" Gridai mettendomi a correre in un'altra direzione mentre sentivo le lacrime bagnarmi le guance. Qualcosa però mi afferrò e mi sollevò da terra, arrivandomi dalle spalle, mi bloccò in una morsa strettissima. Josh. "Lasciami andare!" Gridai in preda ai singhiozzi, "Prima devi ascoltarmi." Disse con quella sua stupenda voce roca, "Da quanto lo sai?" Chiesi cercando di calmarmi, "Da quando hai ghiacciato ogni cosa...quello fu anche il primo potere di Serpia." Rispose tenendomi ancora stretta, "È per questo che l'altra incantatrice non vuole essere trovata...perché io sono quella malvagia....come darle torto." Pensai ad alta voce, "Chissene frega di lei, tu non sei malvagia, hai semplicemente i poteri di quella cattiva, questo non significa niente." Mi rimproverò girandomi e costringendomi a guardarlo negli occhi, questa volta erano quasi turchesi, "Ma..." Provai a ribattere, "Niente 'ma.' Lei è Serpia e tu sei Crystal." Sussurró sorridendo leggermente. Ricambiai il sorriso e mi asciugai le lacrime con la manica del maglione, "La piccola, stupida, imbranata e bruttina Crystal." Aggiunse poi mollando la presa su di me, "Grazie per avermelo ricordato" dissi in tono ironico. "Sono stanca, portami a casa." Gli dissi poco dopo, "Chi io? Ce le hai le gambe, usale" Rispose incamminandosi, "Ho anche dei poteri che potrebbero costringerti a farlo anche contro la tua volontà." Ribattei, "La storia dell'incantatrice ti sta dando alla testa" Disse tra sè e sè, caricandomi sulle sue spalle e cominciando a correre a velocità sovrannaturale. Non mi aveva presa come al solito, a modi sacco di patate, il che mi sorprese. Arrivati nella mia stanza mi buttò a terra, cadetti sulla caviglia che mi storsi poco tempo prima, "Ahia" sussurrai, "Che hai fatto?" Chiese con un sorriso mentre guardava verso il basso, "Lascia stare." Risposi ricambiando il sorriso. Gli feci cenno di andarsene, poiché dovevo cambiarmi, ma ovviamente si girò come se nulla fosse dall'altra parte, rimanendo lì."Mia madre mi ha detto di...invitare te e la tua famiglia ad una specie di grande cena, qui da noi..." Introdussi l'argomento mentre indossavo una maglia molto larga, viola, con un orsetto rosa sopra, "Perché?" Chiese ridendo, "Per...ringraziarti di avermi riportata a casa quando...sono svenuta e perché da quanto ho visto ritengono strano il fatto che io abbia altri amici, per di più maschi, oltre a Jennifer." Spiegai un po' imbarazzata mettendo anche dei pantaloncini rosa, "Vogliono fare un interrogatorio a me e a tutta la mia famiglia quindi? Sembra proprio una cazzata." Sbuffó, "Lo è." Confermai arrossendo, maledicendomi in silenzio per averglielo anche solo chiesto, "Che giorno?" Domandó con voce roca, "Ehm, domani..." Risposi cercando di concentrarmi su altro e non su di lui, "Okay, alle 7, buonanotte" Sussurró con il medesimo tono al mio orecchio, per poi voltarsi uscendo dalla finestra, "Ah, non sapevo ti piacesse tanto la mia voce" Sorrise poco dopo. Arrossi di nuovo, volevo sprofondare. "Esci dalla mia testa!" Gli tirai dietro un cuscino e uscì di corsa. Doveva smetterla di leggere i miei pensieri! Mi distesi sul letto, ma non volevo addormentarmi. "Crystal, sei sveglia?" Sentii cigolare la porta, seguita dal bisbiglió di mia sorella:"Sì, cosa c'è?" Chiesi voltandomi verso di lei. Entró in camera e si sedette sul mio letto. "Ho fatto della cioccolata calda, ne vuoi?" Mi porse una tazza mentre sorseggiava dalla sua, "Ehm...sì, certo." Allungai il braccio verso di me. "Voglio parlarti di una cosa, si tratta di Josh." Dissi poco dopo. Per poco non mi andò il cioccolato di traverso: "Dimmi pure", "C'è qualcosa di strano in lui, credo l'abbia notato anche tu. Io non lo conosco molto bene, ma so che una persona non può saltare da una finestra al primo piano senza nemmeno un graffio, né tantomeno correre alla velocità di una Ferrari, avere così tanta forza, per non parlare dei suoi occhi, che a volte diventano...anche i tuoi occhi sembrano diversi." Si interruppe avvicinandosi al mio volto per scrutarmi meglio, con quella luce soffusa i suoi occhi sembravano ancora più giallognoli. "Ho un'irritazione... continua." La incitai cambiando argomento, "Sì, insomma...si comporta in modo troppo strano, sono arrivata a due conclusioni: la prima è che è un serial killer cresciuto su un'isola deserta dove ha imparato tutti quei trucchi; la seconda è che è una qualche creatura strana." Mi spiegó in modo eccessivamente solenne, "Roxy, smettila di pensare a queste assurdità: le finestre al primo piano non sono mica così alte, corre veloce perché è un giocatore di football, stesso discorso per la forza, e ci sono innumerevoli persone nel mondo che hanno l'iride di colore variabile." Le risposi sorridendo per rassicurarla, ci mancava solo che si mettesse ad indagare su di lui e, di conseguenza, su tutto il branco. "È da molto tempo che lo conosco, si è sempre comportato così e ora voglio scoprire il perché. Be, volevo solo vedere cosa ne pensavi, buonanotte." Mi salutó e tornó nella sua stanza. Mi serviva un po' di sonno, speravo solo di non sognare di nuovo Delaila...lei sapevo che io ero l'incantatrice cattiva? E se lo sapeva, perché mi appariva lo stesso in sogno?
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Violet Moon
Werewolf"Mi svegliai in camera mia in preda al panico, con le gocce di sudore che scendevano dal mio viso, guardai l'ora: 06:20. Corsi in bagno a darmi una sciacquata al viso e a tranquillizzarmi. Era soltanto un sogno, o meglio, soltanto un incubo. Guardai...