Josh Pov's
"Cosa stai dicendo?" Chiese Jennifer perplessa, "È un altra abilità delle incantatrici, ve lo avevo detto." Aggiunsi appoggiandomi al mio armadietto, "I-io..." Riuscii a dire Crystal prima di dileguarsi tra la folla di studenti. "Che è successo, perché è corsa via piangendo?" Domandó Kevin, "Ti interessa?" Gli chiesi, "A me quella sta simpatica, è te che non sopporto. In ogni caso, io e Drake abbiamo trovato la vamp..." Non lo lasciai finire, "Sì okay, dì loro chi è, occupatevene voi, io torno subito." Dissi con freddezza, allontanandomi da loro, "Ehi" mi fermò Cassidy. Ci mancava solo lei adesso. "Mi chiedevo se per caso ti and..." Iniziò a parlare, "Non ora Cass, hai visto Crystal?" Domandai guardandomi intorno, "Crystal, Crystal, Crystal!" Esclamò spingendomi via e allontanandosi. Dopo parecchi giri a vuoto la trovai, sul tetto della scuola, rannicchiata in un angolo. "Che fai qui? La lezione inizia tra poco." La avvertii mettendomi davanti a lei, "Non me ne frega un cazzo" bofonchiò con la testa tra le ginocchia, "Oh, che parole, tu si che sei una vera signora" Commentai in modo sarcastico. "Che ti prende adesso? È una bella cosa controllare il tempo." Dissi alzando le spalle. Alzó la testa di scatto, ma non mi guardò. "Per voi forse, per me è stato orribile: non sapevo cosa stesse succedendo, non sapevo come farvi 'muovere', pensavo foste morti, che vi foste bloccati per sempre..." Le tremó leggermente la voce. "Faccio schifo come incantatrice." Piagnucolò riabbassando la testa, "Sì, è vero." Ammisi, "Forse non sarai brava a controllare il ghiaccio, l'elettricità, i tuoi occhi, le tue emozioni, la tua bocca che non sta mai zitta, ma tu, Crys, ci provi. E ci provi così dannatamente che a volte mi fa infuriare il non poterti aiutare a riuscirci. Tu non ti dai per vinta, anche quando hai già perso, non so il perché, credo tu sia così e basta. Ed è per questo che tutti noi ci teniamo a te." Cominciai a parlare sedendomi vicino a lei. Le parole mi uscirono in modo spontaneo della bocca, mi accorsi solo dopo di quello che avevo detto. " 'Tutti, tutti'?" Riuscii a vederle un piccolo sorriso tra quella massa di capelli. "Certo, se non fosse per te non avrei nessuno a prendere in giro e mi annoierei tutto il giorno. Anche se infondo riuscirei a stare tranquillo senza rischiare di morire ogni singola volta." mi lamentai. Appoggió la sua testa sulla mia spalla. Inizialmente rimasi immobile, poi mi calmai. "In momenti come questo vorrei essere...normale." Disse dopo un po', "Anche io." Sussurrai. "Stai pensando a quanto fa caldo" Affermó improvvisamente. "Che?" Chiesi, "L'ho letto nella tua mente." Cominció a ridere. "Come ti sei permessa?" Domandai offeso, "Tu lo fai sempre, ti ripago con la tua stessa moneta" Fece un altro sorriso, uno più triste del primo. Rimanemmo in silenzio per qualche minuto. "Ah, povera piccola verginella, finirà male per te oggi." Sospirai provando a non ridere. "Devi uscire dalla mia testa cazzo!" Piagnucolò tirandomi un pugno sulla spalla. "Non ho mai sentito una ragazza dire così tante parolacce quante ne dici tu" La rimproverai, "Oh ma guarda il cazzo che me ne frega!" Ribattè. Perché era così scorbutica? Mi divertiva un sacco comunque. Rimanemmo lì per un'oretta, poi suonó la campanella. "Tu d'ora in poi non mi leggerai mai più nel pensiero senza il mio consenso" disse in tono solenne. Conoscevo quella sensazione: mi stava incantando. "Ma perché?" Chiesi confuso, "Che materia hai adesso?" Domandó tirandosi su da terra, togliendosi ogni traccia di polvere dai pantaloni scuri, "Biologia." Risposi freddo, "Anche io, dai muoviti." Si avviò verso l'aula e la seguii. "Vi riconsegno i vostri compiti corretti", la professoressa passó per i banchi, prima da Crystal, di fianco a me, e poi arrivò anche il mio turno. Fantastico un altro bel 4. Che materia di merda. Ero in quel corso solo per potere controllare meglio l'incantatrice. A che cosa mi servirà mai la biologia? "Sembra che il grande e potente Alfa abbia problemi a memorizzare due cromosomi." Cominció a prendermi in giro Crys. "Ma stai zitta. Tu quanto avresti preso?" Domandai sicuro di me, "Guarda e piangi" Sventolò un 9 davanti ai miei occhi. "Hai copiato" commentai, "In matematica? Forse. In biologia? Mai, non è poi così difficile. Potrei aiutarti se vuoi..." Iniziò. Era forse pietà quella? "Non mi serve il tuo aiuto." Ringhiai pensando a tutta la gente che aveva provato pena per me e per la mia famiglia dopo la morte di mia madre: quanti ipocriti. "Okay..." Si strinse nella spalle e tornò a seguire la lezione. Non ci parlammo per tutte le due ore.
Crystal Pov's
Il film che Paul aveva scelto era veramente orribile. Aveva preso uno di quei film sdolcinati che si presuppone debbano piacere ad ogni ragazza...tranne che a me. Piuttosto che vedere due cretini che lottavano per il loro 'amore impossibile' avrei preferito di gran lunga una bella apocalisse zombie. Inoltre avevo anche un mal di pancia tremendo. Paul mi teneva stretto a sè mentre fissava abbastanza disinteressato la tv. Almeno Sarah non era in casa. Quando il film finì cominció a baciarmi e la mia ansia salii. Sapevo dove voleva arrivare. Mi portò in camera sua e mi buttò sul suo grande letto. La pancia mi uccideva. Che fosse per l'eccessiva preoccupazione? Probabile. Paul si tolse la maglietta e riprese a baciarmi senza fermarsi, nemmeno per prendere fiato. Iniziò a sfilarmi la maglietta, ma in quell' istante il dolore si fece più acuto. "Scusa ma...devo proprio andare in bagno" mi bloccai di scatto. "Ehm...sì, stanza in fondo al corridoio" rispose ad occhi sbarrati spostandosi da me. Mi fiondai dove mi aveva detto. No. Non potevo crederci. Era forse il karma? Tornai tutta rossa in volto per l'imbarazzo da Paul. "Stai bene?" Mi chiese avvicinandosi, "Devi credermi, non posso fare sesso con te: ho ecco...sì ho un problema. Non è una scusa sappilo, ti farei vedere ma...meglio di no fa parecchio schifo, fidati, credo sia meglio se la smetta di parlare, sto solo peggiorando la situazione..." Dissi a raffica, "Ehi, è tutto okay. Certo che è un vero peccato." Mi bisbiglió all'orecchio. Non sentii nemmeno un brivido. Del resto non li sentivo mai quando ero con lui. Mi riaccompagnò a casa. Che giornata orribile. Salutai mia madre e mio padre, vidi Roxanne che usciva a compare delle cose e le dissi di prendermi degli assorbenti. I miei avevano già cenato, mangiai un piatto di pasta cucinato sul momento e poi mi fiondai in camera mia. "Già di ritorno?" Mi chiese un voce appena aprii la porta. Feci un balzo all'indietro per la paura. Stupido Josh. "Non sapevo fossi una fan di questo tipo di romanzi" disse poi con in mano il mio libro di Twilight sopra il mio letto. Arrossii come mio solito. "C'è sempre un'eccezione no?!" Sbraitai buttandomi sul letto, vicino a lui. "Allora com'è andata?" Mi chiese chiudendo il libro e rimettendolo sul mio comodino, "Direi...bene." Ero brava a mentire, ma le mestruazioni non aiutavano. "Bugiarda. Non posso leggerti nella mente ma non sono un cretino." Alzó gli occhi al cielo. "Abbiamo pranzato, ci siamo guardati un film e il resto...be non ti dirò i dettagli" anche perché era meglio così... "Crystaaaal! Ti ho preso gli assorbenti! La prossima volta portatene uno di riserva, non si sa mai!" Sentii urlare mia sorella. Merda. Josh si voltò a guardarmi e scoppiò in una fragorosa risata. "Smettila!" Borbottai schiacciando la mia faccia contro il cuscino. "Allora fammi indovinare: vi siete guardati un film a dir poco orribile, sarà stata una cosa smielata tipica di voi ragazze, poi sul più bello ti sei bloccata e ti sei inventata la scusa del ciclo perché hai una paura assurda di entrare in intimità con un ragazzo." Affermó con fare arrogante. Rimasi un attimo in silenzio. "...il ciclo ce l'ho veramente..." aggiunsi. Ero di sicura ricominciasse di nuovo a prendermi in giro, ma non lo fece. "Come immaginavo" si limitò a dire distogliendo i suoi occhi dai miei. "Dove vai?" Mi chiese quando mi alzai dal letto, "A farmi una doccia..." Iniziai, "Uh, vuoi che venga anche io?" Domandó con finta malizia, "e a cambiarmi l'assorbente" finì la frase, "Rimango qui." Disse subito dopo. Mi rilassai sotto la doccia e feci quello che dovevo fare. Misi una maglietta e, mentre stavo per indossare i pantaloni, la porta su spalancó. "Crystal!" Urló Josh, spalancando poi gli quando mi vide in mutande. "Maniaco, vai fuori!" Sbraitai lanciandogli addosso la spazzola. "Sì, sì, insultami dopo: la vampira è dentro la scuola, in teoria ha già dissanguato il custode, me lo ha detto Tyson. Devi andare lì." Uscii un fretta, "Vengo anche io" Dissi sciogliendomi i capelli e mettendomi i pantaloni del pigiama. "Assolutamente no, è pericoloso." Cominció, "L'ultima volta che sei andata in 'missione' gli Omega e l'altro branco ti hanno quasi cavato gli occhi, quindi no." "Staró attenta e poi ci sono tutti. Io sono utile." Tentai di convincerlo, "Non si tratta di essere utili, si tratta di morire perché una creatura demoniaca ti succhierà tutto il sangue che hai in corpo." Ribattè scendendo dalla finestra con un salto. Andai sul mio balconcino, presi la rincorsa come avevo fatto qualche sera fa e mi aggrappai ad un ramo dell'albero, il quale si spezzò nuovamente. Quell'arbusto mi odiava. Grazie ai suoi riflessi, Josh mi prese al volo, sulla sua schiena. "Senti Crystal, non intendo passare tutta la sera con il pensiero che tu sia viva o morta" bofonchiò mentre mi tenevo stretta a lui. "So proteggermi da sola, dai!" Mi lamentai, "So proteggermi da sola! Ma fammi un piacere" imitó la mia voce, facendola però più acuta, e cominciò a correre. Erano tutti lì...pure Cassidy. Appena mi vide con Josh rimase immobile. "Bei pantaloni, verginella" inizió Kevin. Ma si vedeva così tanto che lo ero? "Bel collo, cane randagio, te lo potrei spezzare con uno sguardo" lo minacciai. "Oh-ho!" Esclamò Ian ridendo. Aprimmo il cancello. "Drake, Cassidy, Ian e Tyson, voi cercate il custode Bill. Kevin, Jennifer e Crystal voi venite con me." Ci sussurró Josh. Notai un'occhiataccia da Cass, ormai non mi facevano nemmeno più effetto. Cominciammo a perlustrare l'istituto, seguendo l'odore che, a detta dei licantropi, emanava il succhia sangue. C'era un grande silenzio, arrivati in mensa sentimmo qualcuno piangere, accanto al corpo di Bill, in una pozza di sangue per terra. "Sei tu il vampiro?" Non riuscivo a credere ai miei occhi.
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Violet Moon
Werewolf"Mi svegliai in camera mia in preda al panico, con le gocce di sudore che scendevano dal mio viso, guardai l'ora: 06:20. Corsi in bagno a darmi una sciacquata al viso e a tranquillizzarmi. Era soltanto un sogno, o meglio, soltanto un incubo. Guardai...