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Crystal Pov's
Ma che problemi psicologici mi affliggevano? Uscire con Drake? Io? Non sapevo avessi una così grande immaginazione. Ma non era la parte peggiore; la parte peggiore fu che, una volta che Josh se ne fu andato tutto sorridente, Drake precisò:"Passo a prenderti a casa tua alle 7" come se niente fosse. "Ma perché non gli dai semplicemente buca?" Mi chiese Jennifer mentre sfogliava una rivista di gossip, "Perché ho detto a Josh che ci sarei andata, se non ci vado scoprirà che ho mentito e mi prenderà in giro e capirà che ho una cotta per lui" spiegai nervosa mentre finivo di ricopiare i miei appunti di chimica. "Be, sarebbe anche il caso" commentò la mia amica. "Jen!" Le lanciai una piccola scossa elettrica per farla sobbalzare e perdere il segno, "Oh andiamo! C'era bisogno di prendersela con Vogue? Quello che voglio dire è che ormai lo ha capito mezzo mondo che ti piace, così come l'altra metà ha capito che lui ha una cotta per te" chiarì sdraiandosi sul letto, "I tuoi?" Chiese giusto per cortesia, tanto sapeva già la risposta, "Al lavoro" risposi meccanicamente. "Hai più detto a tua madre o a tua sorella riguardo a tuo padre e Sarah?" Chiese di nuovo dopo un po', "La mamma praticamente lo sa già, mia sorella invece sa che Sarah si vede con un uomo più grande, ma non sa chi, terrò questa informazione segreta per ora" sorrisi malignamente. "Mi fai paura quando fai così...Comunque stai tranquilla, solo perché Josh uscirà con Sarah questa sera non significa che si sposeranno" cambiò argomento. Ero quasi riuscita a non pensarci, ma avevo finito il libro da leggere e gli appunti da ricopiare, "Non mi interessa, anzi, sono contenta per lui! Ha finalmente trovato una persona con un ego più grande del suo, se escludiamo Roxanne. Sai che lei è Paul ora non si parlano nemmeno?" Feci una risatina, "Cosa?" Domandò mettendosi seduta a gambe incrociate, "Sì, lo ha solo usato per farmi un torto, niente di più." Spiegai con un sorriso triste, "Che puttana. Lo so che è tua sorella, e mi dispiace tanto per te, perché è proprio una grande puttana! Sai cosa dovresti fare? Dovresti andare a letto con Drake per vendicarti" suggerì con i suoi occhi verdi spalancati e vivaci, "Non sono fatta così, non sono come lei. Innanzitutto sarebbe crudele del confronti di Drake, il quale nemmeno ci starebbe, e poi non perderò la mia verginità per vendetta." Roteai gli occhi al cielo. "Come vuoi. Parlando di cose serie, non vorrai mica andare vestita così?" Chiese con disapprovazione, "Ho un paio di Jeans e una cannottiera, mi metterò su la felpa e un paio di converse, non vado mica a ballare in discoteca, anzi non so nemmeno dove io andremo stasera." Realizzai in quell'istante che non mi aveva dato dettagli. "Sei una ragazza così bella, basterebbe soltanto che ti valorizzassi un po' " sospiró, "Non ho niente da valorizzare, rassegnati. Ora devo andare, mi aspetta Drake" lei si alzò subito e mi seguì, "Io non sono come Josh, io so usare le porte" ironizzò. Presi la felpa e prima di uscire la avvertì:"Ah, credo che sia scontato il fatto che non ti devi nemmeno azzardare ad organizzare qualcosa per domani" sorrisi sarcastica, "Chi io? Ma per chi mi hai presa?" Fece lei offesa mettendosi una mano sul petto. Drake era lì ad aspettarmi dentro una Peugeot  nera. Ma chi me lo aveva fatto fare? Ah sì, la mia boccaccia. "Ciao" mi salutó appena salì in macchina, "Bella!" risposi. Bella? Sul serio? Avevo detto bella? Avrei dovuto dargli buca. "Dove andiamo?" Chiesi subito dopo per evitare silenzi imbarazzanti, "Be ho sentito in giro che a quest'ora il tuo ragazzo e Sarah stanno cenando ad un fast food qui vicino." Mi spiegó con il suo solito tono calmo. "No, ti sbagli, Josh non è il mio ragazzo!" Precisai subito imbarazzata, "Ah no? Sei sicura? Strano, pensavo il contrario, questo però fa apparire il fatto che sia uscito con Sarah meno infedele" scrollò le spalle. Quel ragazzo era strano. Cioè, alla fine tutti i membri del nostro branco lo erano, io per prima, ma non me ne ero mai accorta fino a quel punto. "L'ho incoraggiato io ad uscirci. Ma tu come fai a sapere dove andranno stasera?" Chiesi incuriosita, "Un'intuizione...di nome Lily" sorridemmo entrambi. Entrammo in quel fast food e ad un tavolo vidi subito Josh e quella sgualdrina, mi salutò con un cenno della mano ed un sorriso falsissimo, che ricambiai per cortesia. Josh invece si limitó a fissarci entrambi con sufficienza e a ridere. Eravamo così comici? Ci sedemmo ad un tavolo a circa 10 metri da loro, uno davanti all'altra. "Allora...ehm...parlami un po' di te" azzardai torcendomi le mani, "Eh?" Alzó un sopracciglio distogliendo lo sguardo dal menù per un istante, "Voglio dire...Tu sai praticamente tutto di me e io di te non so quasi niente, raccontami qualcosa, quello che vuoi" sorrisi imbarazzata, "Non c'è molto da dire. Mi chiamo Drake, ho 18 anni, ho due fratelli gemelli maggiori di 25 anni." Rispose sbrigativo. Capì che se volevo qualche informazione dovevo prendermi la briga di chiedergliele esplicitamente, "Da quanto conosci Kevin?" Domandai fissandolo, "Mh, dall'asilo." Scrollò le spalle continuando a sfogliare quel dannato menù. "E...Roxanne?" Chiesi incerta. Mi diede un'occhiataccia e richiuse il menù, "Intendi da quanto sono innamorato di lei o da quanto la conosco?" Ribattè poggiando i gomiti sul tavolo. "Entrambi" dissi sostenendo i suoi occhi di ghiaccio, "La risposta è la stessa, dalla prima elementare." Rispose. "Wow, è davvero tanto tempo, non ti sei mai dichiarato in tutti questi anni?" Chiesi in modo un po' impertinente, "Oh l'ho fatto eccome, più volte anche. Senza sentirmi mai ricambiato. Anzi, quando avevamo 15 anni stava per dirmi di sì, ma poi qualcosa cambió in lei, non riesco a ricordare cosa, ma divenne più fredda, più solitaria e più distaccata, un po' come te" sussurrò. Aveva veramente paragonato Roxanne a me? Era ubriaco? "Io e mia sorella siamo completamente diverse, dovresti averlo capito" sibilai, "Forse all'apparenza, ma dentro no, te lo posso assicurare" continuò imperterrito, "Io non spingerai mai mia sorella dal tetto, non la chiuderei mai dentro una piscina, non tenterei mai di bruciarla viva, non andrei mai a letto con il suo ragazzo." Battei i pugni sul tavolo, attirando su di me l'attenzione di Josh. Stupido Josh. Non sarei stata in quella situazione se non avesse accettato l'appuntamento con Sarah. Drake rimase un tantino spiazzato, poi mormoró:"È questo che nè io, nè Kevin, Sarah o Lily ci spiegamo: non solo è cambiata improvvisamente, ma non crediamo abbia mai voluto ucciderti del tutto, è come se avesse in mente qualcosa di più...grande. Può sembrare assurdo, lo so..." "Ha perfettamente senso" Sorrisi debolmente e annuii con il capo. Passai tutto il resto della serata a fissare Sarah che rideva come un'oca e Josh che rimaneva perennemente con la sua espressione arrogante e solitaria. "Drake..." dissi quando mi stava accompagnando a casa verso le 9, "Sì?" Chiese lui, "Perché hai accettato di uscire con me stasera? Mi ero inventata tutto sul momento e tu mi hai retto il gioco, perché?" Era la domanda che mi frullava in testa per tutto il giorno, "Quell'ebete di Josh non lo ammetterà mai, a questa uscita lo ha fatto ingelosire, così imparará a mettere ancora le mani addosso a Roxy, anche se per una giusta causa" mi fece l'occhiolino e sorrisi debolmente. "Sai, tra tutti i ragazzi che ci sono in giro e che mia sorella frequenta, tu sei l'unico che potrebbe renderla veramente felice, spero che un giorno se ne accorga anche lei" sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia molto rapido, "Grazie" sorrise anche lui è ripartì.
Non riuscivo a dormire pensando a Josh tra le grinfie di quella arpia. Erano circa le 10. Chiamai Tyson:"Ehi, sono io, tuo fratello è tornato a casa?" Chiesi cercando di mascherare il suo nervosismo, "No, ma se vuoi puoi venire qui ad aspettarlo, tanto Wendy e papà sono ancora via in luna di miele..." suggerì Ty. "Mh..Okay" riattaccai subito, presi il telefono, le chiavi e la giacca. "Dove stai andando signorina?" Mio padre e mia madre. Sul serio? Si facevano vivi proprio in quel momento? "Ecco, Jen ha litigato con il suo ragazzo, abbastanza pesantemente, sto andando a consolarla come farebbe una brava amica, ma se per voi non va bene tornerò in camera mia sperando non faccia qualche pazzia..." se c'era una cosa che avevo imparato da Roxanne, era come mentire a mamma e papà, "E va bene tesoro, ma domani ricordati che sarà un grande giorno!" Esultó mamma. Lei era l'unica che si ricordava sempre il mio compleanno. "Verrò a fare colazione da voi, non preoccupatevi, ci vediamo domani" abbracciai mamma e salutai con la mano papà, ero ancora molto delusa da lui. Da casa mia a quella di Josh c' erano più o meno tre isolati, corsi per arrivare il prima possibile. Suonai in citofono con il fiatone e il fratello minore mi aprì:"Non è il tuo forte la corsa eh?" Rise leggermente,  "No...Dove...Josh...Sarah?" Farfugliai mentre riprendevo fiato, "È arrivato proprio due minuti prima di te, si sta facendo una doccia, gli ho detto che venivi e ha detto di aspettarlo in camera sua. Attenzione a non rimanere incinta" fece lui prendendomi la giacca e appendendola sull'attaccapanni. Be, addio visita a sorpresa, "È... da solo vero?" Domandai un po'imbarazzata, "Nella doccia o in camera sua?" Sorrise ancora, "Okay, smettila" gli diedi una leggera gomitata e gli sorrisi. "Tu sei qui tutto solo, se vuoi posso tenerti un po' compagnia, ci guardiamo un film se vuoi." Suggerii, "Non disturbarti ho...ehm ospiti." Sussurrò. "Tyson! Dov'è il mio reggise...Oh, ciao Crystal" Cassidy? Con una tuta di Ty. "C-ciao..." risposi sconvolta. "Scusa un attimo" sorrisi cordialmente e tirai per la camicia Tyson, "Vuoi spiegarmi che cazzo state facendo voi due? Avete 14 anni!" Esclamai  sempre a bassa voce, "Ne abbiamo praticamente 15 e poi non è niente di serio, siamo solo...amici con benefici ecco" disse il ragazzo, "Tyson Blues, queste cose me le aspetterei da quella testa quadrata di tuo fratello, ma tu sei un ragazzo dolce, allegro, innamorato perso di Cassidy..."   "E cosa ci ho guadagnato? Niente. Lei non prova niente per me, questo è l'unico modo, sebbene immorale, di averla." Fece con quella freddezza tipica di Josh. "Lo sai che soffrirai vero?" Gli diedi un abbraccio, "Lo so, ma sono pronto a sopportarlo. Se vuoi possiamo fare una cosa a tre..."  mi staccai subito:"Si, come no. Vi lascio soli, mi raccomando usate...le protezioni e...oddio è troppo strano, ci vediamo domani" iniziai a ridere vedendo le loro facce paonazze. Sentivo il rumore dell'acqua corrente, Josh era ancora sotto la doccia. Andai in camera sua ad aspettarlo e sfogliai un po' di libri a caso. Ne presi uno, La Solitudine Dei Numeri Primi, lo avevo già letto una volta, mi aveva colpito molto. Lessi due capitoli e poi la porta si aprì di colpo. Josh aveva solo un asciugamano in vita. 'Oddio, oddio, non fissarlo' continuavo a ripetermi nella mente, "Hai visto cosa sta combinando quel depravato?" Mi chiese mentre si cambiava. "Sul serio? Ti stai cambiando qui, davanti a me? Tu si che sei un vero signore, Josh!" Trasalii e arrossii nello stesso momento. "Non ti obbligo a guardare, anche se evidentemente lo vuoi" sorrise arrogantemente. "Proprio. Comunque non approvo per niente quello che stanno facendo, ma non sono affari miei" scrollai le spalle, "Forse sei invidiosa perché dei quindicenni hanno una vita sessuale più attiva della tua, non che ci voglia molto. Ti accontenterei io ma..."    "Lo so, lo so, 'non sono il tuo tipo' " imitai la sua voce quando pronunciava sempre quella frase. Non so perché rise. Che bella risata, amavo quella risata. "Com'è andato il tuo appuntamento?" Chiesi con aria disinteressata. Mi prese il libro dalle mani e lo rimise a posto. "Direi bene, e il tuo tentativo di farmi ingelosire?" Chiese ignorando i miei lamenti, "Cosa?" Spalancai gli occhi, "Be, te lo dico io, non ha funzionato" disse rude. Se non era geloso non gli piacevo minimamente. Che schifo. "Io avevo un appuntamento con un mio amico, non so cosa tu stia pensando" continuai a fingere. "Ti diró una cosa: tu mi hai impedito di leggere nella tua mente, ma non in quella di Drake" sorrise maligno. Quel brutto bastardo. "Lurido cane randagio, ma ti sembrano cose da fare? D'accordo, forse non era un appuntamento, ma ero preoccupata che quell'incantatrice ti uccidesse come ha fatto con la povera Nancy? Dopo chi avrebbe guidato il branco e chi ci avrebbe protetti tutti e..." mi fermai quando lo vidi ridere. "Cosa ci trovi di così buffo?" Chiesi furiosa, "Tu" rispose sorridendo. "Come?" Arrossii, "Ti preoccupi sempre per gli altri, devi smetterla di farlo. Sei buffa. Perché non mi hai detto che domani è il tuo compleanno?" Cambió subito argomento, "Io non lo festeggio, come sicuramente ti avranno raccontato. Jen mi sta organizzando un festa, vero?" Domandai. Non rispose. "Beh, credo sia giusto così " sospirai, "Eh?" Chiese frugando nell'armadio, "Sì, voglio dire, credo di potere tenere testa a mia sorella ormai, inoltre ora ho tanti amici al mio fianco...E poi mi avvicino sempre di più ai 18 anni" sorrisi leggermente. "Mettiti questi, vedo che non ti piace proprio portarti il tuo pigiama da casa" mi tiró addosso una maglietta e dei pantaloni. "Oh...grazie" sorrisi di nuovo. Lo vidi quasi...arrossire? Ma no, Josh non arrossisce mai...o forse sì?

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