Crystal Pov's
Quella richiesta era stato troppo da parte mia. Obbligare Josh ad uccidere qualcuno? Cosa mi stava succedendo? "Lo mangi quello?" Chiesi a Jennifer, indicando una fetta di torta, che intanto era occupata a limonarsi Ian davanti a me. "Non hai già mangiato due budini?" Mi chiese Cassidy che stava disegnando qualcosa mentre fissava Tyson, che intanto faceva la fila per il pranzo. "Può darsi..." borbottai con tutto il cioccolato il bocca. Quando mi sentivo in colpa mangiavo sempre di più. Avrei rimesso su i 40kg persi in terza media in un attimo. "Se continui a mangiare scoppierai" mi ricordó Kevin, "Si può scoppiare per avere mangiato troppo? Ma è terribile! Non hanno trovato una cura?" Fece quella rimbambita di Lily. Mi faceva quasi pena a volte, altre, come questa, mi faceva ridere. "Cos'hai da ridere mangiatrici di budini?" Mi chiese indignata. "Rido perché questo budino ha un QI più alto del tuo" ribattei acida. "Qualcuno è di pessimo umore" commentò Ian. "Ma dov'è Josh?" Chiesi non vedendolo. "Non lo so, aveva un conto in sospeso" scrollò le spalle. Rabbrividii. Non è che stava...? "No ho ucciso nessuno calmati" sbucó Josh. Ero così felice di vederlo che mi dimenticai che mi aveva letto nel pensiero. Lasciai da parte il budino e gli diedi un rapido bacio sulla guancia. "Qualcuno ha visto Drake?" Domandò Kevin mentre cingeva con un braccio le spalle di Lily. "È lì che parla con Sarah" rispose Josh. "Tua sorella ancora non sa che Sarah e tuo padre facevano...ehm sì avevano...hai capito" disse un po' a disagio Ian. "No, non ho il coraggio di dirglielo. Nemmeno tu lo hai fatto, perché?" Domandai curiosa a Lily. "Io me ne sono tenuta fuori...ho sempre avuto il dubbio che forse Sarah si vedesse proprio con il signor Robertson, ma non ho mai voluto saperlo per non fare un torto nè a Roxy nè a Sarah." Disse timidamente. "Sei una buona amica" sorrisi leggermente. "Che disegni?" Sbucó fuori Tyson da dietro Cassidy, facendole prendere un colpo e saltare in aria. "Cristo Ty, potevo morire d'infarto! E comunque sono cose private..." si giró dall'altra parte. "Io le conosco bene le tue cose private..." disse con voce maliziosa. Gli tirai una mela in testa facendogli capire che stava facendo il coglione. "Cafone!" Esclamó Cassidy andandosene indignata. "Ragazzi, credo proprio di aver fatto colpo" ammiccó con aria strafottente. "Se con 'fare colpo' intendi andare in bianco, allora sì, hai fatto colpo." Ribattè il fratello. Quelli ad andare in bianco eravamo noi, il che mi fece sentire ancora più in colpa. Lui lo capì cercó di prendermi la mano senza farsi vedere. Trattenni un sorriso. "Secondo me puoi veramente aver fatto colpo" intervenne Jennifer. "Cosa? Sul serio? Tu dici?" Esultó Ty, "Intendi per la storia di Mike Perton?" Chiesi con un occhiata complice. "Esatto. Una volta questo ragazzo, Mike, chiese a mia sorella cosa stesse disegnando, lei reagì come adesso, solo che poi si decise a fargli vedere il suo disegno. Non so cosa fosse, Cass non me lo ha mai voluto dire, so solo che lui le piaceva molto, quel disegno aveva turbato Mike e spezzato il cuore a lei." Spiegó Jen. "Scopri cosa sta disegnando e avrai tutte le risposte" concluse Kevin. "Corro!" Disse il ragazzo dileguandosi. "Ciao ragazzi" arrivó Drake, ma non era solo, c'era Sarah con lui. "Sei passata da Andrew a Josh a Drake?" Chiese Jennifer schifata. "Andrew non c'è più, io e Drake non stiamo insieme e Josh, beh quasi quasi..." ammiccò maliziosa. "Ti stacco gli occhi e te li faccio mangiare se solo ti avvicini a lui" quelle parole mi uscirono spontanee e inquietanti dalla bocca. "Rilassati, sto scherzando" alzó gli occhi sl cielo, ma era un po' sconvolta. Josh mi guardó e fece un sorriso sghembo. Dio quanto era bello. "Paul, Paul, ti ho tenuto un posto!" Gridó Sarah al suo gemello. "Oh merda..." sussurrai guardando Josh, fremente di rabbia. "Ehi, gentile da parte vostra invitarmi. Roxy, vieni qui!" Urló lui a sua volta a mia sorella. "Mi è passata la fame, anche a te Crystal" disse Josh furioso. "Io in verità..." provai ad obiettare, ma mi aveva già preso per il polso e trascinata via, stringendo sempre di più la presa. "Josh...fermo...mi fai male!" Protestai mentre eravamo nel corridoio centrale della scuola. Mi mollò subito e diede un pugno al suo armadietto, spaccandolo a metà. "Quei bastardi vengono lì e si siedono prendendosi gioco di te, mi fanno schifo! Voglio spaccare la loro testa con queste mani!" Ecco un altro pugno. "Okay..." sospirai. "Cosa okay?" Borbottò come un bambino arrabbiato. "Ti preoccupi per me, e lo apprezzo, ma devi smetterla di farlo per queste piccole cose e poi perché coinvolgere questo povero armadietto?" Chiesi sarcastica, "Mi guarda sempre di traverso" rispose a sua volta. "Ti ho fatto tanto male?" Domandó a testa bassa. Scossi la testa e mi avvicinai a lui. Gli accarezzai dolcemente il viso e mormorai, "Non devi prendertela così, devi ignorarli, non capisci che è questo quello che vogliono?" "Non riesco a trattenermi, se penso a cosa ti hanno fattto.." lo vidi irrigidirsi per un istante. Per farlo smettere con le sue paranoie mi avvicinai ancora di più e iniziai a baciarlo, lui ricambió. "Vuoi tornare di là?" Mi chiese ancora un po' giù, "No, ho perso l'appetito. Che cosa hai dopo la pausa pranzo?" Domandai raggiante, "L'allenamento di football. Tu?" "Ho l'ora buca a causa della mancanza di un professore. Posso venire a vedervi?" Chiesi un po' imbarazzata. I suoi occhi brillarono leggermente. "Verresti anche se dicessi di no, giusto?" Ribattè, "Ma naturalmente. Che ne dici di andare sul tetto? Abbiamo ancora una mezz'ora libera" suggerii. "Basta che non ti approfitti di me" si raccomandó, "Come se non ti piacerebbe" commentai. Percorremmo le scale senza farci vedere da nessuno. Mi appoggiai con i gomiti alla grande ringhiera del tetto e guardai di sotto. "Ora puoi dirmi perché sei così preoccupata?" Mi chiese appoggiato di schiena alla medesima ringhiera. "...una verifica" provai a buttarla lì. "Non ci credo, sei una pessima bugiarda"'ribattè schietto. "È più di una sola cosa..." mormorai amareggiata. "Sentiamo" mi incitó. Presi un bel respiro. "Quella sera quando gli Omega sono venuti a prendere mio padre io ero sveglia e ti ho sentito parlare con Roxanne e non hai risposto alle sue domande tipo sul perché tu stia con me o cosa ti piaccia di me quindi ho iniziato a pensare che ci ha visto giusto, che tu stia con me solo perché sono sua sorella e le assomiglio vagamente, perché ti sei accontentato non potendo avere lei. Poi anche per il fatto che io ti abbia fatto promettete di uccidere Oliver, rendendoti un mostro, solo per una mia stupida vendetta. Infine c'è il fatto che tu non vuoi venire a letto con me perché...ti ritieni troppo superiore per farlo, ecco che c'è!" Iniziai a parlare a ruota libera, adirandomi sempre di più. Mi aspettavo che mi urlasse contro o che prendesse a pugni qualcosa, invece iniziò a ridere. "Cosa c'è di così divertente?" Domandai irritata, continuando a guardare l'orizzonte. "Scusami, è che a volte non riesco proprio a trattenermi. Non ho risposto a tua sorella semplicemente perché non se la merita, non merita di sapere anche solo vagamente della nostra felicità, perché non la sopporto. Tu credi che il fatto di essere sua sorella ti avvantaggi in qualche modo ai miei occhi? Tutt'altro! Stare con la sorellina di una stronza psicopatica non è il massimo, fidati. Se io voglio stare con te lo faccio perché io voglio te, non tua sorella, credevo fosse ovvio. Io Oliver lo uccideró a prescindere ma se, ai tuoi occhi, sarò un mostro, cercherò in tutti i modi di non farlo. E per quella cosa del sesso, smettila com questi complessi di inferiorità! Ho capito che sei vergine e quindi? Anzi, sono io ad essere preoccupato affinché tu rimanga delusa o altro." Sussurrò contro il mio orecchio, lasciandomi di tanto in tanto dei baci sul collo. Mi sentivo le gambe di pasta frolla. "Non potresti mai deludermi... e poi non è detto che io sia vergine" Alzai gli occhi al cielo. Quanto ero stata stupida. Sentimmo la campanella. "Come vuoi...Quasi quasi salto l'allenamento" Sbuffò liberandomi dall'abbraccio. "Non pensarci nemmeno, c'è la partita venerdì" lo rimproverai. "Che palle" si lamentó. "Vado da Jennifer e poi veniamo al campo" dissi salutandolo. Con un balzó mi superó e con una velocità sovrumana sparì tra la folla di studenti. "Ehi tutto okay?" Mi venne incontro la mia amica. "Oh sì, tranquilla. Andiamo a vedere gli allenamenti di football?" Chiesi allegra. "Okay" scrollò le spalle. Ci sedemmo nella parte centrale delle tribune. Trovammo anche alcune cheerleaders che si stavano allenando, tra cui Roxy, le sue amiche e Cassidy. "Come va con Ian?" Chiesi sapendo già la risposta. "Bene, come al solito. Lo so che pensi che sia una relazione monotona perché andiamo sempre d'accordo e bla bla bla, ma io lo amo veramente tanto e lui ricambia. Con Josh?" Chiese di rimando. "Bene. Ehm...Jen...tu, naturalmente, non sei più...cioè insomma tu e Ian avete già...ecco avete" mi si intorpidì la lingua, "Si, Cry, abbiamo fatto l'amore" rispose lei ridendo. "Oh e...com'è? Cioè intendo...è difficile o... quando è successo?" Iniziai con una domanda alla volta. "Mh...allora noi stiamo insieme da 1 anno e mezzo...diciamo dopo un mese che stavamo insieme" disse pensierosa. "E come...è successo?" Mi sentivo così imbarazzata. "Non so, eravamo a casa mia e...bo è successo" cercó di spiegare. "Mh...okay, sembra facile" risi nervosamente. "Crystal, almeno nel tuo caso non siete entrambi vergini, quindi lascia che faccia tutto e calmati" iniziò a ridere. "Okay okay...Basta parlarne, con quel loro super udito potrebbero sentirci" guardai Josh per assicurarmene. "Domani è Halloween, io e Cass organizziamo una festa a casa nostra, verrete anche tu e Josh?" Cambiò argomento. "Non lo so..." il mio sguardo era rapito da qualcosa...da qualcuno...propio in prima fila sugli spalti, sembrava proprio..."Che hai visto?" Sussultò Jen, "Io..." mi voltai un attimo verso di lei e quando tornai a guardare quella persona era sparita. "No niente...Come ti travestirai?" Iniziare un discorso sullo shopping con lei era un argomento che di sicuro mi avrebbe distratta, perché ci sarebbe voluta tutta la mia attenzione per starle dietro. "Da lupo mannaro" iniziammo a ridere entrambe. "No, sul serio. Credo che vinceró anche un eventuale gara dei costumi" precisó. "Già, molto originale. Lily, data la sua profonda intelligenza, si vestirà da vampiro, Sarah, come tuti gli anni, si metterà quella sua stupida tutina da infermiera zombie, nonostante le avevo suggerito di vestirsi da strega, come un'incantatrice, o come la stronza che è, ma mi ha mandato al diavolo. Anche Cass ha rifiutato di vestirsi da fantasma, mi pare si vestirà diavolo." Scrollò le spalle. "E mia sorella?" Chiesi curiosa. "Da Catwoman." Alzó gli occhi al cielo Jen. Se c'era qualcosa di cortissimo o attillato, di sicuro mia sorella lo stava già indossato. "Che dici, vuoi vestirti da Harley Quinn?" Mi propose. "Nemmeno per idea, ce ne saranno minimo un centinaio." Ribattei. "Che dici di quel costume che ti ho regalato e che non hai mai messo?" Ecco dove voleva arrivare! "Io quello non lo metto, sarei più coperta andando nuda!" Dissi fermamente. "Che costume?" Urló Josh mentre ci veniva incontro. "Già finito?" Chiesi perplessa, "Sì, qualche imbecille ha bucato tutti i palloni e nascosto i caschi. Che costume?" Domandó. Che fosse stato il ragazzo che assomigliava a Nick? "Lasciamo perdere." Risposi. "No, niente lasciamo perdere! Io e Ian siamo abbinati, così come Cass e Ty, Kevin e Lily e Sarah e...Drake...non chiedere il perché. Josh, corri a comprare un costume da Superman" gli impose la mia amica. "Non chiedere, ma ce ne ho già uno a casa. Ti vesti da Kryptonite? O da giornalista tipo Lois Laine?" Continuava a chiedermi durante il tragitto per casa. "Lo vedrai quando arriveremo a casa" ripetei, "Ho capito! Ti vesti da incidente stradale!" Continuava. Arrivati in camera mia lo feci aspettare sul letto mentre andavo in bagno a provarlo. "Eccolo qui" uscii tutta imbarazzata con le braccia incrociate. "Non ci posso crede..." sussurrò pieno di stupore, per poi iniziare a ridere come un matto. "Dai, dillo" mi incitó. "No." Protestai. "Ti prego" "Scordatelo" "Fallo per me" mi supplicava. Non potevo credere che lo stavo facendo veramente. Sospirai e con voce monotona dissi:"Io sono Wonder Woman". Lui continuava a ridere come un bambino. "Ahh, okay, basta. Tu questo non te lo metti" era tornato incredibilmente serio. "Come mai?" Chiesi, "Mi prendi in giro? Se vieni con questo coso addosso dovrò tenerti costantemente d'occhio per evitare che qualche imbecille nerd ti tocchi o peggio" si lamentó. "Scusami? Io posso vestirmi come mi pare e piace. Volevi Wonder Woman? Wonder Woman avrai!" Puntai i piedi per terra. "Io cerco di proteggerti ed è così che mi ripaghi?" Inizió ad alzare la voce. "Proteggermi? Tu vuoi semplicemente controllarmi e dirmi cosa fare!" Urlai di rimando. "Bene, vieni vestita come vuoi, non mi importa" disse andando verso la finestra. "Dove vai? Non abbiamo finito!" Gridai dalla finestra. "Sì invece. E sai che ti dico? Quasi quasi vado da tua sorella e me la scopo se proprio devo avere una ragazza mezza nuda" urló prima di andare via. Non potevo credere che lo aveva detto. "Fai pure, sei solo uno stronzo arrogante!" Gridai con le lacrime agli occhi. Perché me lo aveva detto? Sapeva che mi avrebbe fatto soffrire, eppure lo aveva fatto. Per tutto il giorno rimasi chiusa in camera mia a creare cristalli di ghiaccio. Fanculo Josh, fanculo mia sorella, fanculo. Il mio cellulare squillò. Tyson. "Non ho voglia di parlare" protestai subito. "Lo so. Ti va di venire qui? Mio fratello è uscito e Cassidy...vabbe, ti va di venire a mangiarci una pizza?" Mi chiese un po' giù di morale. "Beh, in effetti ho un certo languorino, arrivo" dissi. Mia mamma era via per lavoro e mia sorella...a chi importava? "Nonna, io vado da un mio amico" dissi prendendo la giacca. "Hai mai fatto surf?" Quella voce..."Elinor...che ci fai qui..." chiesi perplessa. "È una mia vecchia amica." Rispose mia nonna, si vedeva che c'era una nota di sarcasmo."No, non ho mai fatto surf" risposi a mia volta. "Dovresti...le tavole di ghiaccio sfrecciano più veloci rispetto a quelle di legno" disse. Uscii di casa senza capire cosa intendesse dire. Camminando per strada peró mi venne un dubbio. Ghiaccio...Forse... Che strano. Provai a creare uno strato di ghiaccio, nè troppo sottile nè troppo spesso, che potesse insomma sostenere il mio peso. La guardai per un attimo e si mosse. "Ma che diamine..." esclamai. Ci riprovai e la tavola avanzó più avanti. Sembrava una specie di tavola Ouija, solo che era 'posseduta' da me. Mi ci posizionai sopra e questa si sollevo a mezz'aria. Lentamente la feci avanzare, cercando di non perdere l'equilibrio. Mandai subito un messaggio a Tyson di aspettarmi fuori dalla porta. Aumentai la velocità di quell'affare, fino ad eguagliare quella di un qualsiasi licantropo. Intravidi Ty sulla soglia, cosa che mi fece sconcentrare e cadere sul prato di casa sua. "Figo" fu l'unica cosa che riuscì a dire per lo stupore.
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Violet Moon
Werewolf"Mi svegliai in camera mia in preda al panico, con le gocce di sudore che scendevano dal mio viso, guardai l'ora: 06:20. Corsi in bagno a darmi una sciacquata al viso e a tranquillizzarmi. Era soltanto un sogno, o meglio, soltanto un incubo. Guardai...