Crystal Pov's
Per il resto della giornata gironzolai per il bosco, sola, come mi era sempre piaciuto fare, fino al tramonto. Non che fossi un'amante della natura o che mi mettessi a correre per allenare qualche mia capacità, semplicemente mi sentivo libera, mi sentivo me stessa. Cominciai a riflettere sulla confessione di Tyson, sul fatto che Cassidy non si fidasse di me, su i presunti sentimenti che Drake aveva per Roxanne, e sul mio presunto potere riguardante il ghiaccio...avrei dovuto dirlo a qualcuno? "Dire cosa?" Chiese una voce tagliandomi la strada, facendomi sobbalzare e cadere all'indietro. Josh. "Allora?" Insistette rialzandomi da terra. "Mi stavi seguendo?" Domandai ancora spaventata, "Il termine esatto sarebbe 'proteggere' e non 'seguire'." Precisò lui arrogantemente, "Quindi sì." Mi diedi conferma da sola ridacchiando. "Cosa dovresti dire a qualcuno?" Domandó di nuovo, "Mi hai letto nella mente?" Chiesi ingenuamente, "Secondo te? Dai, parla." Mi incitò. "Sono pensieri privati, quindi stai fuori dalla mia testa." Affermai con fare autoritario. "Credi che non abbia niente di meglio da fare che leggere la tua mente? Be, ti sbagli...Prima sei andata da Paul?" Domandó serrando la mascella mentre affiancava la mia lenta camminata. "Sì, ma non sono affari tuoi." Risposi cercando di non sorridere. "Perché sei andata da lui?" Proseguì ignorando la mia precedente affermazione, "Josh, cosa vuoi sapere?" Domandai alzando gli occhi al cielo, "È semplicemente che non mi piace il fatto che tu vada lì, non tanto per Paul, quello più che altro mi fa ribrezzo, più che altro perché se c'è sua sorella, ci sarà anche la stupida bionda e tua sorella...E si...insomma dopo oggi...visto che sono riuscito a salvarti per un pelo...sarebbe meglio starle alla larga non credi?" Disse un po' titubante. Mi fermai un istante:"Ti preoccupi per me?" Chiesi intenerita ma anche sorpresa. Lui distolse lo sguardo:"Non ho detto questo..." Rispose con finta indifferenza. "Aww, ma quanto sei carino!" Disse sarcastica dandogli un buffetto sulla guancia. "E smettila!" Esclamò senza riuscire a non sorridere. "Ammettilo: sei un piccolo cucciol...Ah!" Non finii la frase che sentii mancarmi la terra sotto i piedi: non avevo visto una stupida buca. Mi preparai per l'impatto con il suolo, ma non avvenì: mi trovai sorretta da Josh, a mezz'aria...doveva essere bello avere quei riflessi da lupo mannaro. "Sta attenta" disse ridendo, solo allora mi accorsi della vicinanza tra di noi. "G-grazie..." Balbettai con il viso in fiamme e con il cuore che andava a mille, come se stessi correndo una maratona infinita. Era un sensazione...strana...nuova. "Questi boschi sono troppo pericolosi per le mie capacità coordinative..." Bofonchiai sorridendo per l'imbarazzo. "Sei tu troppo pericoloso per questo povero bosco" disse ridendo. La sua risata mi faceva sempre un effetto particolare, mi faceva sentire stranamente bene. Piano piano ci raddrizzammo, ma non mollò la presa su di me. "Crystal...mi dispiace davvero di averti detto quelle cose, sul serio." Mormorò riassumendo la sua solita espressione, "Basta parlarne, okay?" Mi limitai a dire scuotendo la testa, lui sorrise di rimando. Rimasi incantata a guardare il suo sorriso, mentre lentamente mi avvicinavo a lui: sentivo il suo profumo di menta e muschio invadermi le narici, era così vicino che riuscivo a sentire il suo respiro. Avevo una mano sul suo petto, per via della posizione in cui inciampai precedentemente: notai che anche il suo battito era leggermente accelerato. Mi fissava, intensamente, con i suoi occhi verde smeraldo, credo fissasse le mie labbra di preciso. Ci avvicinammo l'uno all'altro, poi la sua espressione mutò improvvisamente. "Ssht..." Bisbiglió. "Cosa c'è?" Chiesi preoccupata. "Oliver...è qui." Rispose sembra a bassa voce. Merda. "Cosa facciamo?" Chiesi terrorizzata, "Corriamo" rispose lui. Prese la mia mano e iniziò a correre, ovviamente a velocità lupo mannaro. "Dai, muoviti Crys!" Mi rimproverava. "È...il massimo...che...posso fare..." Risposi ansimando. "Be, il tuo massimo fa schifo, vieni qui." Affermó mentre si girava verso di me. "Ma che vuo...Mettimi giù!" Provai a dire senza alzare troppo la voce una volta che mi prese in braccio, o, per meglio dire, mi mise in spalla come un sacco di patate. "Dimmi se vedi qualcuno." Si raccomandò correndo. "Okay" risposi rimbalzando da una parte all'altra. "A destra, c'è qualcuno che corre, più lentamente rispetto a noi." Dissi notando qualcuno tra gli alberi, "Vuoi dire 'rispetto a me', tu non stai facendo niente. La mia destra o la tua destra?" Domandó incerto, "La mia." Affermai. "E quale sarebbe?" Chiese di nuovo. Gli tirai l'orecchio nella direzione in cui si trovava il licantropo, per fargli capire. "Ce ne sono due, sento il loro odore." Disse lui. "Siamo vicini al lago" commentai. Se fossimo passati di lì li avremmo sicuramente evitati. "Merda, non credo riusciremo a scamparla" Aggiunse. E se forse...be avrei potuto tentare. "Vai verso il lago, fidati." Ordinai. "Tanto ci prenderanno comunque, quindi..." Commentò ironico. "Occhio al..." Lo avvertii troppo tardi, prese una piccola buca anche lui. Saltai per aria per qualche secondo, poi mi afferrò...peccato che più che me, afferro il mio sedere. "Te la amputo quella zampa schifosa." Ringhiai contro. "Ops..." Si limitò a dire spostando il braccio, ma ero sicura di averlo visto sorridere sghembo. Arrivammo subito davanti all'acqua del lago. "Mettimi giù, veloce." Dissi. "Che vuoi fare?" Chiese curioso. "Volevi sapere su cosa ero incerta se dirvi o no? Bene, ora forse lo vedrai." Gli spiegai. "Hai un...nuovo potere?" Chiese intuitivo, "Forse." Ammisi. Mi avvicinai all'acqua e guardai il mio riflesso. Chiusi gli occhi e, sorprendentemente, non ebbi nemmeno bisogno di concentrarmi: appena toccai l'acqua, essa sì ghiacció di colpo, anche in modo abbastanza pesante. "Figo..." Commentò meravigliato Josh, "Wow..." Dissi anche io. "Dai veloce, dovrebbe essere spesso, corri!" Gli ordinai. Partimmo insieme, ma non avemmo bisogno di sforzarci granché: pattinammo tranquillamente. "Okay, ora sghiaccialo" suggerì, "Oh...ehm...sì ecco, non so come fare..." Ammisi con in sorriso ebete. "E me lo dici ora?! Muoviamoci allora!" Esclamò spalancando gli occhi. Corremmo senza voltarci indietro fino all'uscita dalla radura. "Ehm...stai bene?" Chiese cercando di trattenere le risate quando notò il mio respiro affannato e la mia stanchezza, "Chi... io? Sì....figurati, ho solo...un polmone di...meno." Dissi agitando una mano e appoggiandomi con l'altra ad un alberello. "Crys...che stai facendo?" Mi chiese stranito. "Che inten..." Non feci in tempo a chiederlo che mi accorsi di aver congelato tutto l'albero. "I-io non..." Provai a giustificarmi senza sapere come. Mi ero semplicemente appoggiata a quell'albero. Sulla strada verso casa mi chiamó mia madre; disse che lei e papà sarebbero tornati domani sera. Dovevo ammetterlo, mi mancavano. Arrivammo a casa sua. Prima di entrare si bloccó:"Mi sono dimenticato, vuoi che ti accompagni a casa?" Domandó Josh. "No...c'è Roxanne e mi ha detto di starle alla larga...Jennifer dov'è?" Chiesi a mia volta, "Le stanno insegnando come gestire le sue nuove capacità..." Spiegò mentre girava la chiave nella serratura. "Dai tesoro, forza ce la puoi fare!" Stava urlando Ian. "Non ci provare nemmeno, ho puntato su Tyson!" Gridava anche Kevin mentre Drake e Cassidy contavano dei soldi. "Siii! Ho vinto! Sono io la regina dei lupi mannari! Crystal ho fatto il culo a questi imbecilli a braccio di ferro." Esultò Jen. "Tu si che sei una signora." Commentai sorridendo. "Vi lascio qualche ora senza la mia leadership da Alfa, e vi riducete così?" Chiese Josh sarcastico e con fare arrogante Josh. "Ma fammi un piacere" commentò dandogli un pugno Ian. "Sei libero stasera?" Sentii mormorare Cassidy all'orecchio di Josh. Mi allontanai seccata...ma senza saperne la ragione. "No." Lo sentii dire. Sorrisi tra me e me. Drake e Kevin se ne andarono poco dopo. "Cass, Jen, andiamo vi riporto a casa." Disse Ian, "Vuoi dormire da me?" Mi chiese la mia amica a bassa voce, "Oh...no, tranquilla, devi riposarti e poi credo tua mamma si sia fatta un'opinione strana di me dopo oggi..." Affermai ripensando a come Cassidy non si era fidate dei miei poteri, non che potessi darle torto. "E va bene, dai andiamo" fece cenno a sua sorella. "Uff, arrivo." Acconsentii sbuffando Cassidy e lasciando un bacio sulla guancia di Josh. Quel gesto mi lascio l'amaro in bocca, mi girai a guardare Tyson che tentava di mantenere un'espressione neutrale, senza riuscirci più di tanto. "Tu non vai a casa? È un po'tardi." Mi disse Ty, "Eh? Oh, no. Vado a cercarmi un hotel, grazie alla mia sorellona carina e premurosa." Risposi con tono sprezzante nei confronti di quella stronza. "Non dire stupidaggini, dormirai qui, tanto nostro padre e Wendy rientreranno tardi." Intervenne categorico Josh. "Non voglio disturbare e poi..." Ribattei, "E poi niente. Non disturbi. Questa volta sono d'accordo con lui" si intromise Tyson. "E va bene, se insistete così accetto." Sospirai alla fine. "Dormirai nel letto con me, voglio sperare..." Disse Ty scherzando, "Non ci pensare nemmeno, altrimenti ti squarcio la gola con gli artigli e ti lascio marcire sotto il sole e poi ti do in pasto agli Omega, chiaro?" Ringhiò Josh in modo spaventoso. "Non dicevo sul serio...calmati..." Provó a rassicurarlo suo fratello impaurito. "Bene. Comunque dormirai nel mio letto."Disse Josh. "Il divano andrà bene...ma comunque perché non posso dormire nel letto di Tyson?" Chiesi con aria di sfida, "Perché io sono un signore, lui no. Non potrò garantirti che rimarrai vergine fino a domani mattina se tu dormirai con quello." Rispose con un sorriso compiaciuto sul volto. "Quante cose carine che mi dici" commentò Tyson. "Scusami? Un signore? Parla quello che mi ha palpato il culo." Ribattei a braccia incrociate, "Tu cosa?" Domandó Ty ridendo, "Vai a dormire tu. È stato un incidente, non eccitarti dopo" mi disse mentre andava di sopra. "Non ti prepari il divano?" Chiesi, "Perché? Io dormo nel mio letto." Rispose alzando le spalle, "Hai detto che ci avrei dormito io..." Dissi, "Sì, esatto." Confermò, "Io? Con te? No, no e no. Non mi fido. Sei un pervertito. Dovrei denunciarti." Rifiutai offesa. "Sul divano non puoi dormirci, è scomodo, se non ti conviene puoi andare dalla tua sorellina Roxy." Sorrise malefico, "Ti odio." Sbuffai alla fine. "Ne vedremo delle belle..." Sussurró Tyson, andando in camera sua. "Se vuoi farti una doccia il bagno e di sopra, la prima stanza a sinistra." Disse lanciandomi un asciugamano. "Grazie." Risposi acida salendo le scale. Mi feci una bella doccia calda per rilassarmi. Uscii e mi avvolsi nell'asciugamano. Appena lo feci la porta si spalancò:"Josh, cazzo esci! Lurido maiale!" Gli urlai contro cercando qualcos'altro per coprirmi visto che quell'asciugamano era abbastanza corto. "Pff, come se fosse il mio primo pensiero vederti nuda. Mettiti questi, per dormire." Disse passandomi una maglietta enorme e dei pantaloni altrettanto enormi. Ancora rossa in viso li misi, ma appena feci due passi scivolai per terra perché i pantaloni erano troppo lunghi, perciò tenetti solo la maglietta, mi arrivava leggermente sopra le ginocchia, ma almeno sarei riuscita ad arrivare in camera. Entrai e mi guardai intorno: c'erano molto libri, non credevo Josh leggesse tanto. Aveva diversi generi, dai grandi classici alle moderne saghe, per non parlare dei fumetti manga e quelli della Marvel. "Ti sta un po' grande, ma non mi permetto di frugare nell'armadio di Wendy." Disse entrando da una porta che evidentemente conduceva al suo proprio bagno. Indossava solo i pantaloni. "T-tu non ce l'hai una camicia?" Chiesi balbettando mentre fissavo i suoi pettorali, "Per coprire tutto questo ben di Dio? Nah. Ma smettila di fissarmi, mi metti in imbarazzo" rispose imitando il mio tono di voce, facendo finta di coprirsi come avevo fatto io in bagno. Incrociai le braccia e strinsi gli occhi per guardarlo di traverso. "E pensa che io sono il fratello educato." Disse sedendosi sul letto. "Come no. Mi sentirei più a mio agio a dormire con Tyson." Replicai mettendomi sotto le coperte. "Così racconterai alle tue amiche di come un quattordicenne ti ha sverginata." Rise mentre si distendeva anche lui, "Pff, io non sono vergine, cosa ne sai tu." Dissi voltandomi dall'altra parte, "Oh sì invece." Rise ancora, "Perché lo pensi?" Domandai facendo finta di niente, "L'ho letto nella tua mente." Disse ridendo più forte, "Josh! Sei uno stronzo!" Esclamai offesa girandomi per tirargli un pugno sul braccio. "Dai dormi che è tardi." Sussurró dopo un po' che ci stavamo guardando negli occhi, "Okay." Risposi. Avrei voluto girarmi dall'altra parte, ma non lo feci: rimasi a guardarlo fino ad addormentarmi e così fece lui.
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Violet Moon
Werewolf"Mi svegliai in camera mia in preda al panico, con le gocce di sudore che scendevano dal mio viso, guardai l'ora: 06:20. Corsi in bagno a darmi una sciacquata al viso e a tranquillizzarmi. Era soltanto un sogno, o meglio, soltanto un incubo. Guardai...