Haley
"Logan, puzzi da morire." Dico facendo una smorfia.
Fa caldo, ho la sabbia ovunque e mi bruciano gli occhi a causa del sole cocente.
Ma la cosa più brutta di tutte è che non vedo una doccia da tre giorni.
"Ha parlato quella che profuma di rose." Replica sarcastico lanciandomi un'occhiata.
"Io sono una ragazza. E le ragazze non puzzano."
Lui scoppia a ridere rovesciando la testa all'indietro "Sì certo come no."
"Siamo quasi arrivati ragazzi! Tenete duro ancora per cinque minuti!" Esclama Amos.
Era ora.
"Aspettate un secondo, io non ho ancora capito questa cosa: il Centro a cosa serve? Avete detto che non fa attacchi..." Chiede Lionel sbucando all'improvviso dalla mia sinistra.
È un guerriero molto bravo ma è la persona più stupida che io abbia mai conosciuto. È come quando da bambino ti fanno il regalo di compleanno e tu già tastandolo capivi che c'era qualcosa che non andava, ma tu continuavi a sperare che fossero dei giocattoli. Eppure quando lo scartavi, scoprivi che erano dei vestiti e dovevi fingere che ti piacessero. Così è Lionel: un regalo di merda.
Faccio un verso esasperato scuotendo la testa: è la quinta volta che glielo spiego.
"Provo a spiegartelo in modo semplice, okay? Al Centro sono riuniti gli Alium che non sono stati ancora smistati nei vari accampamenti o basi. Quindi quando il Centro riceve una chiamata da un capo unità oppure da un comandante dove chiedono di fornir loro degli uomini, il Centro se vede che le ragioni sono più che plausibili fa come gli è stato chiesto, mandando gli Alium nell'accampamento o nella base che ha bisogno di aiuto." Spiega esasperato Logan scavalcando un masso grande quanto la mia testa.
Da tempo abbiamo lasciato il deserto fatto di dune, ora siamo in quello roccioso: il terreno sotto ai miei piedi è solido ed è una sensazione fantastica dopo la continua morbidezza.
"E staremo lì per quanto...?" Chiede di nuovo spostandosi un ciuffo di capelli biondo rame dal viso.
"E io che ne so!? Ti sembro un Maestro? Vai a chiedere ad Amos o a Marian." Sbotta il mio Compagno assottigliando gli occhi, facendo scomparire gran parte dell'iride verde.
Lionel fa un sorriso e scatta in avanti, andando da Marian che lo guarda corrucciato per un po' prima di decidere di rispondergli.
È troppo innocente per essere uno di noi. Se lo conosci non diresti mai che è una macchina da guerra...piuttosto una macchina che fabbrica ciambelle glassate."Sai, io penso che questa storia non finirà mai. Sono più di 800 anni che combattiamo contro di loro e nessuna delle due parti ha realmente vinto. Voglio dire, quale guerra è durata così tanto?" Dico all'improvviso, dopo qualche minuto in silenzio.
È un pensiero altamente pessimista ma alla fine pensateci: abbiamo fallito per ottocento anni, perchè non anche per i prossimi mille o duemila?
"Non dovresti vederla in questo modo, Hal. Devi vivere come se tu avessi in mano l'arma adatta a sconfiggere tutti i Vuoti e stessi aspettando il momento giusto per usarla. Lo scacco matto arriva sempre alla fine della partita, no? Ecco. Immagina di essere la persona che sta per fare la mossa dello scacco matto e avrai il mondo ai tuoi piedi." Replica lui corrugando la fronte alla vista della ripida parete di roccia da scalare. Sulla sommità noto alcune figure in nero e per un momento penso possano essere i Vuoti. Ma poi una si gira di lato, facendo brullare qualcosa che pende sul suo fianco: una lama, probabilmente una spada.
"Sopra questa parete c'è il Centro e se volete mangiare, farvi una doccia e dormire, dovete scalarla." Tuona Kyleen guardandoci ghignando.
Simpatica. Un'ultimo sforzo e saremo liberi.
"E tu fai così? Per sopravvivere pensi veramente di avere in mano l'arma per porre fine alla guerra?" Chiedo guardandolo osservare la parete in cerca di buoni appigli. Alla fine si sposta di due metri verso destra e poi si gira a guardarmi.
"Più o meno...ora muoviti a salire che non abbiamo tutto il giorno." Dice ammiccando e appoggia il piede nella prima scalanatura, cominciando l'arrampicata.
Non è una parete molto alta, intorno ai dieci metri e se volessi riuscirei ad essere in cima in meno di cinque secondi.
"Tu dici? Guarda che arrivo prima di te." Ribatto usando la magia per arrivare alla sua altezza.
Intorno a noi ci sono molti guerrieri che stanno scalando la parete, chi più chi meno velocemente ma nessuno sta badando a noi.
I Maghi sono già in cima tranne per pochi che sono rimasti con i loro Compagni.
Logan sale un altro po', riuscendo ad appoggiare tutti e due i piedi in una piccola rientranza e tenendosi con una sola mano si gira verso di me alzando un sopracciglio e facendo un mezzo sorriso "Tu dici? Scommettiamo che arrivo prima io?" Ribatte lui.
Oh no, conosco quello sguardo...non succederà nulla di buono.
Ma d'altra parte non può vincere questa scommessa. Le probabilità sono tutte contro di lui. Non può percorrere otto metri in poco più di due secondi. Cioè è scientificamente impossibile!
Deglutisco a vuoto "Cosa si vince?" Tentenno alzando un sopracciglio.
"Qualcosa di molto generale: il vincitore potrà far fare al perdente qualunque cosa voglia."
Beh la cosa comincia a farsi interessante...
"D'accordo, affare fatto." Dico porgendogli la mano, che lui afferra tirandomi verso di lui e facendo scontrare le nostre labbra in un bacio a stampo.
Rimango di sasso quel tanto che basta a perdere la concentrazione e quindi a perdere il contatto con la magia.
Sarei caduta se Logan non mi avesse afferrato il braccio, tenendomi sollevata senza sforzo.
Che figura di merda.
"Wow sei totalmemte cotta di me, eh Hal?" Commenta il guerriero ghignando.
Alzo gli occhi al cielo "Mi hai colta di sorpresa, tutto qui." Mento, sentendo le guance andare a fuoco.
"Come vuoi." Ribatte lui mollando la presa sul mio braccio e facendomi cadere pesantemente a terra.
Poi si trasforma e con la velocità potenziata finisce di scalare la parete di roccia in meno di quattro secondi.
Che stronzo.
Con uno scatto mi alzo in piedi, spolverandomi la divisa e uso la magia per salire, atterrando di fronte a lui.
"Non vale, hai barato!" Esclamo colpendolo al petto.
E come sempre vince lui la scommessa. Giuro che dopo di questa non ne accetterò mai più.
Lui scoppia a ridere "Però intanto io ho vinto e tu hai perso. Quindi tieniti pronta che presto riscatterò la mia vincita."
Chiudo gli occhi respirando profondamente. Non posso colpirlo, non posso colpirlo...okay forse un po' sì.
Stringo la mano in un pugno e rapidamente, prima che se ne accorga, gli tiro un pugno allo stomaco, più forte che posso.
Logan si porta le mani alla zona colpita, piegandosi in avanti più che altro per riflesso. Non penso di avergli fatto molto male: è fatto di roccia praticamente.
"Bene, anche se non è un vittoria del tutto meritata."
Poi gli do le spalle, ammirando il Centro. O almeno, dove dovrebbe essere.
Come tutte le basi o accampamenti, anche questa è protetta dall'incantesimo dell'invisibilità, che lo ripara da occhi indiscreti.
La piana su cui è stato costruito è davvero molto grande, tanto che faccio fatica a vedere dove si interrompe.
Mi avvicino al gruppo di quelli che stanno aspettando che gli altri finiscano di scalare la parete di roccia e ammiro il panorama sottostante: per kilometri e kilometri c'è solo deserto, un'enorme distesa di sabbia dorata che mi ha fatto dannare per due giorni.
Il cielo è limpido, privo di qualsiasi nuvola e per un momento penso a prima che tutto ciò accadesse: in una giornata come questa sarei stata con Maya probabilmente, a mangiare un gelato in centro oppure al parco a leggere un libro mentre lei si crogiolava al sole.
La coppia che ho visto prima si avvicina all'enorme gruppo di adolescenti senza fare rumore e rimanendo a distanza di sicurezza.
Indossano delle specie di divise con in aggiunta delle protezioni fatte in un materiale strano di colore nero lungo tutto il torace, spalle, braccia e gambe. Ai piedi portano degli anfibi allacciati stretti e al collo noto una catena d'argento al quale pende una piastrina.
Non sono tanto più grandi di noi, al massimo due anni eppure i loro tratti sono crudi e il cipiglio deciso.
"Vi stavamo aspettando. Roan ha dato ordini precisi affinchè vi dirigiate subito da lui: dovete fare rapporto." Parla la ragazza dai capelli rosa confetto guardando i Maestri che fanno un cenno affermativo.
"Voi ragazzi invece dovete prima passare a fare i controlli e dovete ritirare le piastrine, quindi vi fermerete all'ufficio. Appena entrate troverete una donna, sarà lei a farvi fare il giro per il Centro e a spiegarvi tutto ciò che dovete sapere. Tutto chiaro?" Continua poi guardando noi.
Non ha sorriso o mostrato un'espressione da quando ha iniziato a parlare. Sembra una macchina. Una macchina da guerra.
Si sente qualche sì poco convinto e il ragazzo alza un sopracciglio ma rimane zitto e fa qualche passo verso il centro della piana, fermandosi all'improvviso.
Tira fuori dalla tasca un oggetto piccolo e se lo porta vicino all'occhio, come se volesse esaminarlo più attentamente.
"È una lente che ti permette di vedere attraverso l'incantesimo dell'invisibilità. Tutti gli Alium che fanno la guardia fuori devono averne una." Mi sussurra all'orecchio Logan per non interrompere il silenzio creatosi nella piana.
All'improvviso il guerriero si sposta di un metro verso destra e alza verso l'alto il palmo della mano -come se stesse toccando qualcosa- e si sente un sibilo fendere l'aria. Dopo di che piano piano, come quando si apre una porta scorrevole, riesco a vedere un pezzo di Centro: sul terreno della piana rocciosa camminano svelti molti Alium in divisa e in lontananza scorgo delle specie di casupole bianche.
"Ecco fatto. Ora muovetevi." Parla il tipo con voce grave.
I primi ad entrare sono i Maestri, seguiti da noi alunni.
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Compagni Di Guerra - Ferite Aperte
Science FictionVOLUME SECONDO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Se prima la guerra era vista come qualcosa di lontano, ora Haley l'hanno vissuta sulla propria pelle. Dopo l'attacco dei Vuoti all'Accademia Suprema, i giovani Alium sono spinti a continuare l'addes...